Cookie Consent by Free Privacy Policy website [CALCIO] Serie A 2011/2012 - Pagina 29
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Risultati da 561 a 580 di 6967

Discussione: [CALCIO] Serie A 2011/2012

  1. #561
    Utopico L'avatar di macedone
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    Citazione Originariamente Scritto da Joey-sama Visualizza Messaggio
    Petrucci già si è salvato dopo una disastrosa spedizione alle olimpiadi invernali di vancouver e ora cerca di distrarre dal fatto che è in onda la federazione italiana che più vive sul magna magna senza combinare nulla (atletica leggera)

    parlando di calcio giuocato, faccio notare che slittando la prima giornata, l'inizio di campionato del milan prevede lazio in casa e napoli in trasferta, con in mezzo gita (io schiererei le terze linee) al nou camp.... siete delle merde!!!
    Siete delle merde è una citazione... quindi devi mettere cit.
    abbasta co'sto feisbuc
    adotta anche tu uno juventino
    disse la vecchia signora "30 sul campo 20 di bocca"


  2. #562
    Dead man walking L'avatar di ilbarbadatre
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    merdeeeeeeeeeeeeeee
    questa non è una cit

  3. #563
    Teppizzato L'avatar di teopv90
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    Serie A, anticipi e posticipi

    2)Venerdì 9 settembre 2011 ore 20.45 Milan - Lazio
    3)Domenica 18 settembre 2011 ore 20.45 Napoli - Milan
    4)Mercoledì sera
    5)Sabato 24 settembre 2011 ore 20.45 Milan - Cesena
    6)Domenica 2 ottobre 2011 ore 20.45 Juventus - Milan
    7)Sabato 15 ottobre 2011 ore 20.45 Milan - Palermo
    8)Domenica 23 ottobre ore 12.30 Lecce-Milan
    9)Mercoledì sera
    10)Sabato 29 ottobre ore 18 Roma-Milan
    12)Sabato 19 novembre ore 20.45 Fiorentina-Milan
    13)Domenica 27 novembre ore 20.45 Milan-Chievo
    14)Venerdì 2 dicembre ore 20.45 Genoa-Milan

    Io alla domenica pomeriggio non so cosa cazzo fare
    Real Teolense - (1909868)
    http://i53.tinypic.com/2aeximc.jpg

    Danybig brother is watching me: staying tuned.. Beh Vorrò Spammare Gratis

  4. #564
    Martin Mystere L'avatar di aed1248
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    che palle, quest'anno pure il venerdì...
    In questo mondo devi essere matto, sennò impazzisci...

  5. #565

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    Citazione Originariamente Scritto da teopv90 Visualizza Messaggio
    Serie A, anticipi e posticipi



    2)Venerdì 9 settembre 2011 ore 20.45 Milan - Lazio
    3)Domenica 18 settembre 2011 ore 20.45 Napoli - Milan
    4)Mercoledì sera
    5)Sabato 24 settembre 2011 ore 20.45 Milan - Cesena
    6)Domenica 2 ottobre 2011 ore 20.45 Juventus - Milan
    7)Sabato 15 ottobre 2011 ore 20.45 Milan - Palermo
    8)Domenica 23 ottobre ore 12.30 Lecce-Milan
    9)Mercoledì sera
    10)Sabato 29 ottobre ore 18 Roma-Milan
    12)Sabato 19 novembre ore 20.45 Fiorentina-Milan
    13)Domenica 27 novembre ore 20.45 Milan-Chievo
    14)Venerdì 2 dicembre ore 20.45 Genoa-Milan

    Io alla domenica pomeriggio non so cosa cazzo fare
    chi è la mandria di pipponi contro cui si gioca all'undecima che ci costringe a stare davanti la tivvì la domenica pomeriggio?
    TRIONFO, LE FIGURINE SONO SPARITE!!!

    quello che ho scritto io l'ho visto con i miei occhi... non l'ho letto sul bagno di un autogrill... (cit.)

  6. #566
    Teppizzato L'avatar di teopv90
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    Citazione Originariamente Scritto da Joey-sama Visualizza Messaggio
    chi è la mandria di pipponi contro cui si gioca all'undecima che ci costringe a stare davanti la tivvì la domenica pomeriggio?
    Milan - Catania contro l'ex Legrottaglie
    Real Teolense - (1909868)
    http://i53.tinypic.com/2aeximc.jpg

    Danybig brother is watching me: staying tuned.. Beh Vorrò Spammare Gratis

  7. #567

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    segnalo una interessante inchiesta di repubblica rilasciata il 22 agosto e a cui è stata data troppa poca rilevanza, è lunga...decisamente lunga...ma vale la pena leggerla a mio parere

    Citazione Originariamente Scritto da prima parte
    Partiamo dalla cima, dal vertice della piramide del calcio italiano: il punto dove ogni calciatore, quando comincia da bambino, sogna di arrivare. Il Milan campione d'Italia è la squadra più anziana della serie A, ha una rosa la cui età media è 28,8 anni, e se dalla rosa si passa al gruppo dei titolari si sale tranquillamente ai 30. Il segnale che solo questo dato manda al calcio italiano è chiarissimo. E anche preoccupante, forse. Per vincere ci vogliono gli esperti e dunque gli anziani. In questo concetto, semplicissimo ma anche mortificante, si chiude tutta la mentalità del nostro calcio.

    Quando il 7 maggio il Milan ha vinto lo scudetto a Roma, aveva in campo una squadra da 30,5 anni di media. Il Barcellona che pochi giorni dopo a Valencia ha vinto la Liga e poi ancora la Champions League a Londra, 26,5 anni. Il Borussia Dortmund di Jurgen Klopp per la festa del suo incredibile titolo in Bundesliga ha schierato una squadra con l'età media di 24 anni, un record. Un tipo di squadra, quella tedesca, addirittura inconcepibile in Italia, non c'è un solo giocatore di gran nome: è proprio il talento dei giovani ad aver vinto. Il Lille campione di Francia ha una squadra di 25enni, e non è nemmeno tra le più giovani della Ligue 1, il principale compito di Leonardo al Psg è stato proprio quello di fare una squadra giovane, l'Auxerre e il Rennes sono squadre di 23enni. Da noi si pensa che non sia assolutamente possibile, eppure le scuole del Barcellona e del Borussia Dortmund dimostrano il contrario. Anzi, per far capire meglio il problema: il Borussia Dortmund è l'esatto contrario del Milan.

    Demetrio Albertini, uno che esordì nel Milan a 17 anni e mezzo, adesso, a 40 anni, da sveglio vicepresidente della Federcalcio ha cominciato a interessarsi al problema. E ha ricavato una radiografia preoccupante del calcio italiano: "Dobbiamo muoverci, ormai tutti se ne rendono conto. Io ne sto parlando molto: le nazionali giovanili spagnole - under 17, under 19 e under 20 - hanno talmente tanti giovani che è la Spagna è a posto per i prossimi venti anni". Noi invece no, non ce li abbiamo più i giovani.

    La fotografia del calcio italiano possiamo scattarla qui. La serie A sta perdendo i giovani e sta progressivamente invecchiando: come l'Italia fuori dello stadio del resto. La serie A è un campionato per vecchi (addirittura il più vecchio d'Europa), secondo l'analisi dell'ultima stagione. Vedremo cosa succederà nella prossima: solitamente i giovani in rosa ci sono, ma poi vengono scarsamente utilizzati. Servono più che altro per fare mercato. Gli under 21 nelle rose dell'ultimo campionato erano 167 (22,7%) su 733 giocatori complessivi, ma alla fine le presenze effettive in campionato diventano appena 439 su 10.365 (4,2%). Ma se queste presenze vogliamo qualificarle, di titolari effettivi ne troviamo pochissimi. Se poi consideriamo che gli stranieri non sono ovviamente convocabili in nazionale, ci troviamo con un movimento giovanile fermo al palo rispetto agli altri paesi. Il Brasile in crisi ha comunque prodotto un Mondiale Under 20, per loro il futuro è sicuro. Per noi è un'incognita.

    Milan, Napoli, Lazio sono squadre oltre i 28 anni di media. Molte in questo mercato hanno cercato di ringiovanirsi, ma per ora siamo ai progetti. Vedremo quando si farà sul serio. La Roma (età media 27,1) punta dichiaratamente sui giovani, ma un progetto del genere espone a molti rischi: si punta sui giovani perché si crede nei giovani, oppure perché bisogna tagliare il monte stipendi che per i grandissimi club può arrivare comodamente oltre i 100 milioni l'anno? Un grandissimo lavoro sui giovani lo fanno Palermo e Udinese, squadre che non arrivano ai 25 anni di età media, e con loro Cagliari, Fiorentina, Bologna, Parma. Ma i giovani con le big fanno spesso da comparsa. E il mercato in assoluto è comunque rivolto molto, troppo, all'estero: quindi per chi producono giovani calciatori le medio piccole della serie A, l'intera serie B e così via? Il Barcellona - punto di riferimento del calcio internazionale - crede ciecamente nel suo vivaio (se Bojan dovesse confermarsi in Italia se lo riprenderà comodamente con un milione): l'ultima scoperta è Thiago Alcantara, figlio di Mazinho e nato in provincia di Brindisi...

    Le nostre "under" da anni ormai non vincono campionati europei e mondiali: l'ultimo europeo del 2004 della Under 21. Che, ultima delusione, ha fallito la qualificazione anche alle prossime Olimpiadi. Ciro Ferrara, il nuovo ct, è costretto a convocare la maggioranza dei giocatori dalla B e dalla C. E allora? E allora, purtroppo, la stragrande maggioranza per vincere o anche solo tentare di vincere si affida ai più vecchi e i giovani li tiene a mollo nella Primavera, in prestito o comproprietà in squadre più piccole dove non fanno grande esperienza, al massimo fermi nella rosa della prima squadra. Ma senza mettere mai veramente il naso in serie A.

    Numeri impietosi. Nelle rose di serie A i giovani ci sono ma dà lì non si muovono se non per essere convocati il sabato o la domenica per il campionato Primavera. Si allenano, vedono da vicino Ibrahimovic o Eto'o, Del Piero o Cavani ma non riescono quasi mai a giocare insieme a loro. Il parco giocatori della serie A è fatto di circa 700 calciatori. Ma nell'ultimo anno in serie A hanno giocato almeno una partita appena 65 giocatori dalla classe '89 in su (su 733), vale a dire al di sotto dei 22 anni. Se ci fermiamo alla classe '90 (21 anni) si scende a 49; se ci fermiamo al '91 (20 anni) si arriva a 39: se ci fermiamo al '92 si arriva a 21, per trovare infine 4 classe '93, i più giovani in assoluto. Se abbiamo a cuore la nazionale però vediamo che gli under 21 italiani sono stati meno di 20. Fanno appena una squadra dalla rosa molto ristretta, sono così pochi che possiamo anche citarli tutti: Grandolfo (Bari), Leali (Brescia), Ragatzu (Cagliari), Santon (Cesena), Camporese e Piccini (Fiorentina), Paloschi (Genoa), Natalino (Inter), Giandonato, Giannetti e Libertazzi (Juventus), Donati, Bertolacci e Sini (Lecce), Beretta (Milan), Maiello (Napoli), Macheda e Zaza (Samp). E tra questi titolare c'è stato il solo Santon a Cesena, parzialmente lo è stato Macheda con la Samp, un po' Destro e Paloschi col Genoa. Basta, tutti gli altri lì ad aspettare. Ci sono state squadre il cui contributo è stato veramente vicino allo zero, vedi Lazio, Chievo, Catania, la stessa Roma pre-americana. La grande fabbrica di talenti del calcio italiano - quella che gettò subito in campo Rivera a 16 non ancora compiuti nel '59, Maldini anche lui a 16 nel 1985, Totti e Balotelli a 17 anni - si è ormai inceppata.

    Il calcio italiano non solo invecchia ogni anno un po' di più, ma diventa sempre più straniero. Il calcio, come la società civile, si sta sempre più globalizzando, si mescola, ma non sempre con i migliori intenti. In particolare sembra si sia rinunciato a cercare il calciatore vicino casa, nella propria città o nella propria regione. Emblematico ad esempio il caso di Eden Hazard di cui tanto si è anche parlato in estate: è un giovanissimo numero 10 belga in forza al Lille in Francia. Ha appena 20 anni, ma in Francia ha esordito che aveva 16 anni, ha già 4 campionati sulle spalle e ha già giocato oltre 100 partite di Ligue 1 e una ventina di partite europee. Oggi la Francia è seconda dietro solo il Brasile nella fornitura di calciatori a tutte le squadre europee (circa 250 contro poco più del doppio del Brasile), superiore addirittura all'Argentina. I suoi vivai sono efficienti, moderni e molto produttivi.

    I settori giovanili sono pieni di ragazzi che vengono dal Sud America o dal Ghana. Con i giovani stranieri si aggirano le regole e soprattutto si specula. Se gli stranieri sono ormai il 45% della serie A - praticamente siamo di fronte a un calcio italiano dimezzato - perfino nei tre gironi del campionato Primavera troviamo 130 ragazzi stranieri parcheggiati e pronti al grande salto. Se ci sarà mai...
    Citazione Originariamente Scritto da seconda parte
    Raffaele Poli è direttore dell'Osservatorio del Football Professionistico a Neuchatel in Svizzera, istituto che collabora anche con l'Uefa e che studia gli aspetti demografici del calcio in tutto il mondo. "Tutti i nostri studi e tutte le nostre classifiche lo confermano - mi ha detto qualche tempo fa - Si preferisce la quantità alla qualità, è una questione di mentalità e di coraggio: il calcio italiano ha una visione stereotipata, ormai fissa. In Italia gli under 21 sono circa il 2% di quelli che giocano. In Inghilterra si sfiora il 10, in Spagna e Francia il 9%, in Germania addirittura il 18%. In serie A i giovani sono prevalentemente stranieri; anche gli altri campionati hanno altissime percentuali di stranieri, ma valorizzano molto di più i propri giovani. Un dato secondo me interessante è che gli under 21 italiani hanno un "tasso di mobilità" (fanno mercato ndr) molto più alto rispetto a Francia, Spagna, Germania. C'è molta più speculazione su comproprietà e prestiti. Il giovane viene più che altro sballottato e utilizzato come merce di scambio". Vediamo: D'Alessandro della Roma a 20 anni è già passato per Lazio, Roma, Grosseto, Bari, Livorno e Verona; Destro a 20 anni ha già fatto Ascoli, Inter, Genoa e Siena; Soriano a 20 anni ha fatto le giovanili del Bayern e poi Samp ed Empoli. E così via.

    Le squadre europee hanno una media del 23,7% di giocatori cresciuti nel proprio stesso vivaio, questo dato in Italia negli ultimi 3 anni è sceso pericolosamente sotto il 10%: segno di uno scollamento tra la base e il vertice. "In Germania - prosegue Poli - hanno aperto centri regionali appositi, hanno aiutato i club. In Francia addirittura è intervenuto lo stato con i Centres de Formation e i club sono stati obbligati ad aprire Academies. In Spagna alcuni club come Barcellona e Bilbao hanno un fortissimo legame col territorio. In Italia, bene o male, i club medio piccoli hanno ancora a cuore la ricerca di giovani sul territorio, ma poi non sempre il progetto è strettamente sportivo, vediamo il caso del Catania e della sua colonia di argentini molti dei quali gestiti da Jorge Cysterpiller (il famoso manager di Maradona a Napoli ndr)". Il Catania, nell'ultimo campionato, non ha schierato nessuno sotto i 22 anni (appena 2), e lo scheletro della squadra sono una decina di 27-28enni argentini. Un caso estremo. Adesso pare che la tendenza si stia almeno invertendo: più italiani (nessuno straniero almeno nella Primavera) e un giovane allenatore come Montella, che dai campionati giovanili viene, per ripartire.

    L'Italia dunque va assolutamente in controtendenza: sono stati due i fattori che hanno chiuso la porta in faccia ai giovani. Il fattore speculativo - si preferisce investire all'estero e soprattutto i giovani vengono messi in batteria a fare plusvalenze prima di abbandonare il loro ruolo di precari del pallone - e la pressione di un ambiente che non concede nulla, che imputa subito le colpe di una sconfitta ai più giovani.

    Parla il manager. Certo non tutto è così negativo, c'è anche chi tra le difficoltà, cerca comunque di allevare nuove generazioni di calciatori, da lanciare in serie A e da mettere sul mercato, perché no: del resto questo è il loro lavoro. Pantaleo Corvino, 61 anni, uomo che a Lecce lanciò Miccoli, Vucinic, Chevanton, Ledesma e Bojinov, uno dei migliori scout del calcio italiano insieme a Walter Sabatini - l'uomo che ha costruito il Palermo dei giovani e che ora è stato chiamato dalla Roma degli americani - è non solo direttore dell'area tecnica della Fiorentina ma anche responsabile del settore giovanile che controlla e guida in prima persona. La Fiorentina infatti è una delle squadre più giovani della serie A e non solo a parole o in maniera assolutamente formale. Babacar (esattamente Khouma El Hadji Babacar) è un ragazzo senegalese classe '93 - 18 anni dunque - che ha esordito già in serie A a 16 anni ai tempi di Prandelli e che con Mihajlovic ha trovato un impiego sostanzialmente stabile.

    In Italia pochissimi club hanno strutture super attrezzate per i giovani. Si parla spesso di stadi, quasi mai di complessi sportivi - campi da gioco, palestre, foresterie, aule di studio, uffici, mense - che consentano ai club di gestire l'attività giornaliera di due o trecento ragazzi. In Inghilterra ad esempio è abbastanza normale. Ho avuto occasione di parlarne abbastanza diffusamente con Corvino proprio qualche tempo fa. "Siamo riusciti a ottenere buoni risultati con le nostre squadre Primavera e Allievi nonostante una notevole carenza di strutture. La Fiorentina non ha un centro specializzato, andiamo rimediando campi a destra e sinistra per tutta la città. Del resto, non siamo un club come Atalanta o Empoli votate al settore giovanile o anche Roma o Lazio che storicamente sono più votate di noi a questa attività".

    La Fiorentina ultimamente ha vinto la Coppa Italia di categoria e due titoli italiani. "Il responsabile del settore giovanile lo faccio direttamente io, e ho diviso le varie aree di competenza al vertice di ognuno dei quali ho messo un responsabile: abbiamo area fisica, tecnica, sanitaria, reclutamento. L'area scouting, è divisa in due settori: primavera-giovanissimi ed esordienti-pulcini". Gli osservatori della Fiorentina sono incaricati di trovare in giro i giovani talenti. Babacar ad esempio fu individuato a 14 anni in un torneo estivo per ragazzi a Pescara. "Abbiamo una decina di tecnici a disposizione - dice Corvino - tra cui un tecnico dedicato alle "abilità individuali" e anche un esperto di psicomotricità". La tecnica individuale del ragazzo interessa moltissimo ed è coltivata con allenatori specializzati.

    "Abbiamo 220 ragazzi dai pulcini alla primavera, è un po' come una piramide rovesciata con la punta rivolta in basso verso la prima squadra (un imbuto, insomma ndr). Investiamo dai 2 ai 2,4 l'anno, ma sono comprese anche spese anche per affitti e trasporti che sono notevoli. Non avendo un centro unico a disposizione, ci occupiamo spesso anche del trasporto del ragazzo stesso. Ma è un lavoro che dà i suoi frutti. Abbiamo tirato fuori gli Agyei, Babacar, Carraro, Camporese, Piccini, Masi. Dal '91 in poi siamo messi bene. Qualche primavera ogni anno lo ingaggiamo, è una buona maniera per reperire giocatori già di un certo livello a cifre accettabili".

    Nella Fiorentina i giovani trovano qualche sbocco, ma la gran parte del calcio italiano fa resistenza. "Purtroppo - conclude Corvino - la cultura dei dirigenti italiani è sbagliata, troppo soggetta al risultato. Adesso mi sembra ci sia un po' più di sensibilità, il segnale che la Federcalcio ha dato con Sacchi mi sembra sia stato importante. Un bravo dirigente deve cercare di resistere alle pressioni e andare avanti, il tifoso si può abituare e sarà lui stesso poi a volere giocatori giovani e del vivaio del suo club. E' un fattore che accresce molto l'appartenza e stabilizza anche il club. In Italia non succede perché mancano le strutture a tutti i livelli. Spesso basterebbe tesserare un giocatore in meno in prima squadra e prendere tanti giovani in più".
    Citazione Originariamente Scritto da terza parte
    Le 20 squadre di serie A investono, complessivamente, nei loro settori giovanili circa 45 milioni (calcolati abbondando): è circa un quinto della porzione di diritti tv per cui si litiga ogni anno in Lega Calcio. Se una parte di quei soldi venisse investita per delle strutture comuni riservate ai giovani calciatori - come accade in Francia o in Germania - probabilmente ne guadagnerebbero. In Italia si investe nei settori giovanili il 2-3% del fatturato, in Spagna cifre molto più grandi: fino al 10%. Ma un tipo di coscienza del genere in Italia non esiste. Ognuno prosegue per la sua strada, ognuno ha una filosofia diversa, la pianificazione finora non è esistita. E' tutto compreso fra due estremi. L'Inter investe circa cinque milioni l'anno, compresi 1,5 per il mercato (nel 2006 Balotelli fu preso dal Lumezzane per 360.000 euro), ha 250 giocatori, 60 persone tra tecnici e dirigenti (100 compresi i collaboratori) che lavorano al settore giovanile, e ha tirato fuori una almeno una trentina di esordienti nel grande calcio negli ultimi anni. Il Napoli grande club approdato alla Champions League non arriva a investire nel settore giovanile un decimo dei 5 milioni dell'Inter. Il Barcellona punto di riferimento arriva a investire anche 15-20 milioni l'anno sul proprio settore giovanile.

    Ma non è solo questione di soldi, è questione anche di mentalità , di programmi, di iniziative. L'Uefa già in maniera definitiva dal 2008-2009 ha introdotto una regola - l'articolo 18 "Player Eligibility" del regolamento della Champions League - che prevede che nella lista europea di 25 giocatori ci siano almeno 8 "club trained players" che tra i 15 e 21 anni di età sia stato tesserato per almeno 3 stagioni nella società stessa. In due parole: giocatori provenienti dal proprio vivaio, possono essere anche gli ultratrentenni Totti o Giggs. Ovviamente la regola non fa differenza tra stranieri e giocatori con la stessa nazionalità del club, ma è comunque un'attenzione, una protezione sia del calcio "originario" di quel paese, sia una spinta a tenere in attività il proprio vivaio.

    L'Inghilterra, dopo il fallimento di Sudafrica 2010, ha sostanzialmente trasportato questa regola in Premier League. I club sono stati obbligati a presentare una lista di 25 nomi con almeno 8 giocatori "homegrown" , letteralmente cresciuti in casa, che abbiano fatto almeno tre campionati in Inghilterra o in Galles tra i 16 e i 21 anni. Nessun limite invece per la sostituzione di giocatori infortunati con altri under 21. Una barriera, sia pure non assoluta, a protezione della nazionale che ha bisogno per il futuro di giovani calciatori inglesi.

    I provvedimenti in Italia. Nel campionato italiano non si è ancora recepita una norma simile a quella Uefa sulle liste convocati dei singoli club. Non c'è nulla che attivamente stimoli la produzione dei vivai. In ogni caso qualcosa si sta muovendo da una parte con Arrigo Sacchi, nuovo coordinatore delle nazionali giovanili, e dall'altra con Demetrio Albertini, giovane vicepresidente della Federcalcio e responsabile del Club Italia. Albertini sta lavorando su più fronti: 1) riforma dei campionati giovanili; 2) progetto di una nazionale under 21 in serie B, sia pure ancora solo al livello di idea; 3) sistema di incentivi. Ma sono solo i primi passi di una lunghissima strada, molto difficile. Questi temi e questi progetti sono all'ordine del giorno proprio in un Consiglio Federale di questi giorni. E' sempre difficile convogliare sforzi e soprattutto soldi su questo fronte.

    Per prima cosa Albertini si è inventato uno slogan :"Se un ragazzo ha la maturità scolastica ha anche la maturità sportiva: ho detto a tutti. Abbiamo il dovere di credere e investire su di loro". Ovviamente Albertini guarda molto il problema dal punto di vista della nazionale, se non spuntano quanto prima giovani talenti italiani, ovviamente la nazionale azzurra rischia in futuro di inaridirsi. "Il problema ormai mi sembra davanti agli occhi di tutti ed è necessario intervenire. Ho monitorato il campionato negli ultimi mesi, se tieni conto di chi ha giocato almeno mezza partita con una certa continuità ti accorgi che i giovani italiani - parlo soprattutto di under 21 - sono praticamente assenti. Ne puoi trovare una quindicina al massimo, ma in totale, titolare nell'ultimo campionato c'è stato il solo Santon. In Spagna ne hanno almeno 45 e in Germania ancora di più. Non è possibile che trascorrano giornate intere di campionato e i convocabili per noi siano zero. Abbiamo così cercato di sviluppare un progetto condividendolo il più possibile".

    Nel progetto non c'è qualcosa di simile a quello che ha fatto l'Uefa o l'Inghilterra. Su questo Albertini non è molto d'accordo, o meglio preferisce essere prudente. "Se per caso tu imponessi di far giocare un certo numero di U21 italiani, a parte i problemi regolamentari, sicuramente non otterresti un risultato di qualità. I club butterebbero dentro giovani solo perché lo devono fare. Ma se i giovani non li hanno, se non hanno saputo individuarli chi farebbero giocare?" Il progetto di abbassare intanto di due anni il limite della Primavera che si invocava come misura immediata è stato approvato per il 2012.

    Il campionato Primavera - che coinvolge tutti i club di A e B - è infatti uno degli equivoci del calcio italiano. Dovrebbe essere l'anticamera della prima squadra, spesso purtroppo diventa una specie di parcheggio: con giocatori in attesa di lancio, mischiati ad altri che non riescono a sfondare e che stanno comunque lì a prendere un piccolo stipendio . Il limite del campionato Primavera adesso è 1° gennaio 1992, ma i fuori quota al 1° gennaio 1991 possono arrivare fino a 3 (lo scorso anno era 4). Praticamente si arriva a fare un campionato con dei giocatori che possono quasi sfiorare i 22 anni. Il lavoro di Albertini ha portato anche come frutto la recente riforma del campionato nazionale allievi, sdoppiandolo e dandogli così un maggior equilibrio tecnico: un campionato rivolto ai club di A e B, e l'altro per i club di Lega Pro. Il campionato Allievi Nazionale è quello balzato agli onori delle cronache lo scorso anno in quanto l'Inter ha vinto molte partite a suon di decine di gol. Un evidente squilibrio, che non produceva assolutamente nulla.

    Ci vorrà tempo e non solo buone idee. Albertini ha ipotizzato anche " un sistema di incentivi non limitato ai club di C per chi valorizza i giovani". "Mentre il Settore Tecnico ha riaperto un corso specifico per allenatori del settore giovanile". Ma molti di questi progetti sono ancora in attesa di discussione e di approvazione del Consiglio Federale. Bisogna aspettare ancora.
    In questo quadro appare complicato ma decisamente affascinante l'idea di collocare in serie B una nazionale under 21 "fuori classifica" costruita col contributo di tutti i club. Se i giovani non giocano e non hanno spazio che li si diano almeno alla nazionale che li valorizza a tutto vantaggio dei club stessi. "Volley, basket, rugby lo fanno, all'estero spesso le nazionali giovanili giocano contro i club, perché non possiamo farlo anche noi?". Mentre adesso con l'arrivo di Luis Enrique tutti si sono accorti della Spagna che consente ai club della Liga di schierare anche un secondo club di giovani in Segunda B. Ma da noi le strutture dei campionati sembrano essere cementate e immodificabili. Senza capire che solo riforme profonde possono rivitalizzare il nostro calcio.

    Le squadre italiane intanto sono come le mamme, i figli se li tengono sempre intorno alla gonnella. Ma i giovani italiani possono camminare benissimo da soli.
    05/05/15 3 sul campo
    04/07/2011 L'onestà prescritta
    ...e siccome ogni promessa è debito...l'Atletico Vecchie Spugne porta bene...decisamente bene!!!

  8. #568
    Utopico L'avatar di macedone
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    Citazione Originariamente Scritto da Crash and Burn Visualizza Messaggio
    segnalo una interessante inchiesta di repubblica rilasciata il 22 agosto e a cui è stata data troppa poca rilevanza, è lunga...decisamente lunga...ma vale la pena leggerla a mio parere
    Su alcune cose concordo... Però non dimentichiamo che Pastore e Sanchez due dei colpi di mercato che sono andati all'estero, sono stati scoperti e fatti "esplodere" in Italia... Lo stesso dicasi per Kakà, Ibrahimovic, Pato... Il livello medio del nostro campionato è nettamente superiore rispetto a qualsiasi altro campionato al mondo, in Inghilterra Francia e Spagna ci sono delle squadre ridicole, tolte le grandi, che probabilmente in Italia sarebbero in lega Pro...

    Per quanto riguarda l'età media è quello il vero problema... Ma quest'anno la logica è cambiata... La Roma ha fatto una campagna acquisti fondamentalmente di giovani... L'Inter lo stesso a parte Forlan e se prenderà Palacio...

    L'età media và abbassata sia con l'abbassamento dell'età massima nelle giovanili o almeno con l'eliminazione dei fuori quota... I 22enni nelle giovanili non si possono vedere... E poi fare in modo da obbligare le squadre a sviluppare i vivai e per fare questo ci vogliono le strutture, non solo gli stadi di proprietà... Il Napoli una cosa del genere l'ha avviata, vedremo se si concretizzerà...

    Ma le logiche e le strutture del campionato Italiano vanno completamente modificate, De Laurentiis e lo stesso Della Valle hanno ragione e fa bene Cellino a chiedere le dimissioni di quel pirla... Spero che finalemente, dopo quest'anno di transizione, cambi l'ossatura di tutto il calcio italiano... Ma è una speranza...
    Ultima modifica di macedone; 31-08-2011 alle 15:41
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  9. #569

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    Su alcune cose concordo... Però non dimentichiamo che Pastore e Sanchez due dei colpi di mercato che sono andati all'estero, sono stati scoperti e fatti "esplodere" in Italia... Lo stesso dicasi per Kakà, Ibrahimovic, Pato... Il livello medio del nostro campionato è nettamente superiore rispetto a qualsiasi altro campionato al mondo, in Inghilterra Francia e Spagna ci sono delle squadre ridicole, tolte le grandi, che probabilmente in Italia sarebbero in lega Pro...
    Certo...però Pastore e Sanchez li hanno presi palermo (sabatini) e udinese (che infatti vengono indicati insieme alla fiorentina) dopo che erano stati offerti a tutte le grandi che hanno preferito indirizzarsi su altri giocatori e soprattutto...cresciuti e ceduti all'estero perchè in italia non ci sono soldi...però milan inter roma e juve potevano anche investire a suo tempo quei soldini e non trovarsi oggi costretti a cederli.

    Pato e Kaka e lo stesso ibra non erano esattamente degli sconosciuti anzi....

    Per quanto riguarda l'età media è quello il vero problema... Ma quest'anno la logica è cambiata... La Roma ha fatto una campagna acquisti fondamentalmente di giovani... L'Inter lo stesso a parte Forlan e se prenderà Palacio...
    sono curioso di vedere quanto giocheranno poli e tassi, quanto tempo si aspetterà per l'esplosione di lamela ecc. ecc.
    la stessa juve che fa...ha sorensen che l'anno scorso ha giocato 20 partite da titolare in serie a e che fa...invece di tenerlo in rosa lo da in prestito...non è così che si "investe" sui giovani, l'inter ha ceduto sia balotelli che santon...quanti giocatori della primavera delle big sono attualmente in pianta stabile non dico negli 11 titolari ma almeno nei primi 16 giocatori?
    05/05/15 3 sul campo
    04/07/2011 L'onestà prescritta
    ...e siccome ogni promessa è debito...l'Atletico Vecchie Spugne porta bene...decisamente bene!!!

  10. #570
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    l'atalanta quest'anno punta molto su bonaventura (89) che senza doni parte praticamente titolare, e gabbiadini (91) che troverà sempre più spazio

    una volta era: titolare e riserva spesso giovane che aspettava buono in panca il suo turno. ora è 4 titolari e il giovane in B o C e cambia squadra ogni anno.

  11. #571
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    Citazione Originariamente Scritto da teopv90 Visualizza Messaggio
    Serie A, anticipi e posticipi



    2)Venerdì 9 settembre 2011 ore 20.45 Milan - Lazio
    3)Domenica 18 settembre 2011 ore 20.45 Napoli - Milan
    4)Mercoledì sera
    5)Sabato 24 settembre 2011 ore 20.45 Milan - Cesena
    6)Domenica 2 ottobre 2011 ore 20.45 Juventus - Milan
    7)Sabato 15 ottobre 2011 ore 20.45 Milan - Palermo
    8)Domenica 23 ottobre ore 12.30 Lecce-Milan
    9)Mercoledì sera
    10)Sabato 29 ottobre ore 18 Roma-Milan
    12)Sabato 19 novembre ore 20.45 Fiorentina-Milan
    13)Domenica 27 novembre ore 20.45 Milan-Chievo
    14)Venerdì 2 dicembre ore 20.45 Genoa-Milan

    Io alla domenica pomeriggio non so cosa cazzo fare
    mi rovina tutti gli aperitivi dei sabati e domeniche sere....
    www.fallensword.com/?ref=1573325
    Discussione su Aiuto e proposte: Abbattiamo questo muro!

  12. #572
    MODERATORE L'avatar di Kira
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    Citazione Originariamente Scritto da azteca Visualizza Messaggio
    una volta era: titolare e riserva spesso giovane che aspettava buono in panca il suo turno. ora è 4 titolari e il giovane in B o C e cambia squadra ogni anno.
    Ma soprattutto una volta si mandava un giovane in prestito in B o C, e se faceva una buona stagione l'anno successivo lo si riprendeva e diventava titolare o comunque prima riserva... oggi una volta mandato in prestito un giocatore, non lo si rivede più

    Il caso di Sorensen (ma anche Merkel e Strasser al Milan, per esempio) è ancora peggiore: sei costretto da assenze per infortuni/squalifiche a far giocare dei giovani, questi giocano pure bene e cosa fai? Li mandi in prestito... boh, per me è assurdo

    Una volta ho letto di una tizia che si definiva una donna "bella, intelligente, brillante, intrigante, empatica e competente in tanti campi".
    Ho deciso di cercarla, ma non per mettermici insieme sia chiaro, solo per accertarne l’esistenza
    (semi-cit.)

  13. #573
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    Citazione Originariamente Scritto da Crash and Burn Visualizza Messaggio
    Certo...però Pastore e Sanchez li hanno presi palermo (sabatini) e udinese (che infatti vengono indicati insieme alla fiorentina) dopo che erano stati offerti a tutte le grandi che hanno preferito indirizzarsi su altri giocatori e soprattutto...cresciuti e ceduti all'estero perchè in italia non ci sono soldi...però milan inter roma e juve potevano anche investire a suo tempo quei soldini e non trovarsi oggi costretti a cederli.

    Pato e Kaka e lo stesso ibra non erano esattamente degli sconosciuti anzi....
    Vabbè allora ci aggiungo 2 che avrebbero voluto in parecchi... Hamsik e Lavezzi... Balotelli... In passato il Bari ha cacciato parecchi talenti...

    E Pato e Kakà non li conosceva quasi nessuno... E Pastore non li vale quei soldi...

    Questo non vuol dire che non siamo pieni di problemi... sia chiaro... solo che c'è qualcosa da cui partire...

    Citazione Originariamente Scritto da Crash and Burn Visualizza Messaggio
    sono curioso di vedere quanto giocheranno poli e tassi, quanto tempo si aspetterà per l'esplosione di lamela ecc. ecc.
    la stessa juve che fa...ha sorensen che l'anno scorso ha giocato 20 partite da titolare in serie a e che fa...invece di tenerlo in rosa lo da in prestito...non è così che si "investe" sui giovani, l'inter ha ceduto sia balotelli che santon...quanti giocatori della primavera delle big sono attualmente in pianta stabile non dico negli 11 titolari ma almeno nei primi 16 giocatori?
    Infatti... quello che intendo dire è che i talenti li produciamo e li individuiamo anche se pochi rispetto ad altri, poi il fatto che non li tratteniamo è un altro problema... E quello che non li si fanno giocare un altro ancora... anche se sono di fatto tutti collegati...

    altro esempio è Pirlo... che però entrò in campo e giocò con Ventola solo per una serie di fortunati eventi...

    In definitva secondo me in Italia mancano le strutture e "l'idea" di far esordire i giovani per farli crescere...

    Prendi ad esempio una squadra come L'Udinese... Non tratterrà mai nessuno... Di Natale è rimasto perché alla Juve non è voluto andare ma tra i club già c'era l'accordo... il problema sono le squadre di fascia alta...

    Citazione Originariamente Scritto da azteca Visualizza Messaggio
    l'atalanta quest'anno punta molto su bonaventura (89) che senza doni parte praticamente titolare, e gabbiadini (91) che troverà sempre più spazio

    una volta era: titolare e riserva spesso giovane che aspettava buono in panca il suo turno. ora è 4 titolari e il giovane in B o C e cambia squadra ogni anno.


    Perché hanno delle rose inutilmente ampie...
    Ultima modifica di macedone; 31-08-2011 alle 17:06
    abbasta co'sto feisbuc
    adotta anche tu uno juventino
    disse la vecchia signora "30 sul campo 20 di bocca"


  14. #574

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    Citazione Originariamente Scritto da macedone Visualizza Messaggio
    Vabbè allora ci aggiungo 2 che avrebbero voluto in parecchi... Hamsik e Lavezzi... Balotelli... In passato il Bari ha cacciato parecchi talenti...

    E Pato e Kakà non li conosceva quasi nessuno... E Pastore non li vale quei soldi...

    Questo non vuol dire che non siamo pieni di problemi... sia chiaro... solo che c'è qualcosa da cui partire...
    Gli unici che non conoscevano pato (che tra una cosa e l'altra aveva appena vinto l'intercontinentale da titolare) e kaka sono i tifosi....gli addetti ai lavori sapevano benissimo il potenziale dei giocatori

    e infatti hamsik e lavezzi chi li prende? il napoli neopromosso in B...ora posso capire lavezzi...ma possibile che le grandi squadre non avessero degli osservatori a seguire la B che segnalano la possibilità di prendere Hamsik a 5 milioni? non ci credo...più propenso a credere che non si siano voluti investire 5 milioni su un ragazzino di 18 anni che ha fatto un buon campionato di B...e questo è l'errore...il man. utd questa stagione ha comprato Jones (difensore centrale di 19 anni) per 20 milioni e lo ha messo subito titolare (complici anche gli infortuni)

    Li produrremo anche i giovani di talento....ma poi ce li perdiamo lungo la strada perchè ancora andiamo avanti convinti che a 19 anni i giocatori non sono pronti per giocare in una grande squadra...e quando a 23 finalmente sono pronti...non li possiamo comprare perchè costano 40 milioni...c'è un problema e anche molto grosso mi pare

    Io impazzisco quando vedo giocare gente come Corradi (35 anni) Lucarelli (millemila anni) Materazzi (37 anni) Bogdani ecc. ecc. perchè non credo che uno spazio ad un ragazzino di 18 anni non si possa trovare al posto di questi giocatori che non hanno quasi più niente da dire
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  15. #575
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    E Pato e Kakà non li conosceva quasi nessuno...
    Pato e kaka non li conoscevi giusto te eh, l'acquisto di Pato fu paragonabile ad un eventuale acquisto di Neymar adesso, per intenderci...
    "Un uomo sulla luna non sarà mai interessante come una donna sotto il sole..."
    www.fiorirossi.it - Negozio di fiori a Firenze, Scandicci www.ristoranteartemide.it - Ristorante a Galiga, Pontassieve, Firenze www.bmarredamenti.com - Arredamenti per ufficio e casa a Firenzewww.asiloilcucciolodoro.it - Asilo nido Firenze

  16. #576
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    Pato e kaka non li conoscevi giusto te eh, l'acquisto di Pato fu paragonabile ad un eventuale acquisto di Neymar adesso, per intenderci...
    Pato si ma Kakà non mi risulta... Può darsi che ricordi male...

    Pato mi ricordo che fu pagato giusto la metà di quanto oggi chiedono per Neymar ma aveva 2 anni in meno... Kakà non lo pagarono neanche la metà... Quanto hanno pagato Ruiz al Napoli... Se non ricordo male...

    Quello che intendo dire è che è una questione di volontà non mancano le risorse cioè le persone che capiscono di calcio e le risorse economiche...

    Però nell'Inter sembra ci sia un'inversione di tendenza... Nel milan per ora mi sembra di no...

    Ad esempio lo stesso Napoli... Da indiscrezioni risulta che il bilancio post cessione di Ruiz sia in attivo per quasi 20 milioni... Ora voglio vedere di questi 20 milioni quanto investiranno nella scugnizzeria...

    E' evidente che il calcio italiano và svecchiato e cambiato... Ma c'è bisogno della volontà dei club... E di ristrutturare gli organi sportivi... Non possiamo avere uno scandalo ogni 15 giorni... siamo una barzelletta...

    Detto questo non sono sostenibili quegli stipendi che pagano arabi e russi... Nè ora nè mai...
    Ultima modifica di macedone; 31-08-2011 alle 18:35
    abbasta co'sto feisbuc
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  17. #577
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    http://www.inter.it/aas/news/reader?N=53930&L=it&CAT=3
    fate giocare i giovani italiani

    Tottenham-Inter 7-1
    Marcatori: 8' 66' Pritchard, 13', 30 Coulibaly, 15', 23', 37' Gomelt, 38' Bessa.

    Tottenham (4-2-3-1): 1Miles; 2 Barthram, 8 Stewart (70' Olaya 15), 5 Vejkovic, 3 Day; 4 Luongo (72' Hawkins 14), 6 Nicholson © (45' Ceballos 12); 7 Pritchard, 10 Dombaxe, 11 Gomelt; 9 Coulibaly.
    A disposizione: 12, 13 Granger, 16Munns.
    Allenatore: T. Sherwood.

    Inter (4-3-1-2): 1 Cincilla; 2 Giannetti, 5 Bianchetti, 4 Spendlhofer (61' Mella 16), 3 Falasca; 8 Romanò ©, 6 Pecorini, 11 Duncan; 7 Candido (29' Kysela 13); 9 Terrani (45' Vojtus 18), 10 Bessa.
    A disposizione: 12 Melgrati, 14 Benassi, 15 Alborno, 17 Galimberti.
    Allenatore: A. Stramaccioni.

  18. #578
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    Cigarini all'Atalanta... Prestito...

    Gargano rinnova con il Napoli...

    La Roma ha acquistato Borini ( 20) dal Parma prestito a 1,5 con diritto di riscatto a 7
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  19. #579
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    Pato si ma Kakà non mi risulta... Può darsi che ricordi male...

    Pato mi ricordo che fu pagato giusto la metà di quanto oggi chiedono per Neymar ma aveva 2 anni in meno... Kakà non lo pagarono neanche la metà... Quanto hanno pagato Ruiz al Napoli... Se non ricordo male...
    Beh, aveva giocato 131 partite e segnato 48 gol nel San Paolo, proprio uno sconosciuto non era
    "Un uomo sulla luna non sarà mai interessante come una donna sotto il sole..."
    www.fiorirossi.it - Negozio di fiori a Firenze, Scandicci www.ristoranteartemide.it - Ristorante a Galiga, Pontassieve, Firenze www.bmarredamenti.com - Arredamenti per ufficio e casa a Firenzewww.asiloilcucciolodoro.it - Asilo nido Firenze

  20. #580

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    Beh, aveva giocato 131 partite e segnato 48 gol nel San Paolo, proprio uno sconosciuto non era
    Ma si parlava di talento o di essere conosciuto all'estero?

    La frase più bella del mondo che non mi stancherò mai di ascoltare non è "Ti amo" né "Ti voglio bene" ma "Roma in vantaggio"

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