Io amo il calcio, e quindi vorrei sempre vedere la mia squadra giocare bene. Cosa che questa stagione, anche a causa di 31 infortuni da inizio stagione ad adesso, non sta succedendo. Però avendo pochi punti per ora quello che mi interessa è vincere ed uscire da brutte situazioni, perchè sono convinto che l'avere qualche punto di vantaggio sulla zona calda possa portare grandi benefici anche sul piano del gioco.
Comunque il tuo discorso è un po' fuori tema, qui si sta discutendo di un'errore arbitrale, che non ha influito sul risultato perchè la vittoria è arrivata lo stesso: è per quello che dico "pazienza", non capisco cosa c'entri il gioco
Intanto riporto un articolo di Calabrese sul caso-cori:
Ferma condanna contro i cori sulla tragedia dell´Heysel. Anche il giorno dopo la Fiorentina resta immobile sulle sue posizioni. Quelle voci stonate della curva che si sono sentite domenica al Franchi sono di un piccolo gruppetto e non fanno onore alla tifoseria fiorentina, spiegano in società. Dunque i Della Valle prendono le distanze. Sono amareggiati. Dopo la partita con il Cagliari sera era stato l´ad Mencucci ad alzare la voce: «Onestamente i cori non li ho sentiti, ma li condanno - ha detto - Stiamo parlando di una delle maggiori tragedie della storia del calcio». Poi ieri mattina, intervenendo a Radio Anch´io sport su Radio Rai, ha aggiunto: «Sono contrario al cento per cento a quello che è accaduto e rispetto le vittime e i parenti delle vittime. Vogliamo dare un messaggio forte. Del resto i Della Valle quando sono arrivati a Firenze sono stati molto chiari sul fatto che se succedeva qualche cosa di brutto a Firenze avrebbero lasciato il mondo del calcio. E´ stata una presa di posizione importante e piano piano siamo riusciti a incanalare il pubblico di Firenze, che fino a pochi anni fa era abbastanza caldo per non dire violento, nel tifo che vogliamo noi, quello sano, quello dell´incitare la squadra e degli sfottò ».
Ma cosa è successo? Perché dopo tanti anni di silenzio quel coretto vergognoso è tornato fuori, anche se a cantarlo sono in pochi e non tutta la curva come accadeva qualche tempo fa? A scatenare di nuovo l´odio verso la Juventus sono state le due bombe carta lanciate nel settore dei tifosi viola una settimana fa a Torino. Anzi, per essere precisi è stata la punizione inflitta alla Juventus a scatenare la rabbia: una multa di quarantamila euro che anche i Della Valle, come hanno scritto in un comunicato stampa, hanno ritenuto inadeguata. «Condanno questi cori ma anche il lancio di bombe con cori ed applausi di altri tifosi - ha detto ancora Mencucci -. Quando si condanna la violenza non bisogna fare distinzione di maglie ma essere tutti molto decisi». La Fiorentina, molti anni fa, per una bomba carta fu mandata a giocare in campo neutro e a porte chiuse. La Juve no. Una multa e via. È lì che la vergognosa reazione successiva ha attecchito. Già contro la Reggina, in coppa Italia, si era sentito quell´orrendo slogan cantato sull´aria di Montagne verdi, ma dopo le prime parole gli applausi degli altri tifosi hanno coperto tutto. Anche in curva, insomma, c´è chi prende le distanze. Domenica, invece, il coro è stato scandito ad alta voce.
Ma il vero problema, dicono alcuni adesso, è che dopo quel coro lo stadio di Firenze potrebbe essere squalificato. Un´ipotesi che la Fiorentina però non prende nemmeno in considerazione. Sarebbe un provvedimento esagerato, dicono ancora in società, soprattutto dopo quella multa alla Juve. E c´è pure, fra i tifosi, chi rimette in circolo la storia dell´impunità dei romanisti e vecchie storie di un calcio non proprio uguale per tutti. Anche se questo non toglie niente alla gravità di quei cori, dimenticati per anni e rispuntati all´improvviso.
Giuseppe Calabrese - La Repubblica