Cookie Consent by Free Privacy Policy website Eutanasia. - Pagina 33
Pagina 33 di 35 PrimaPrima ... 23 31 32 33 34 35 UltimaUltima
Risultati da 641 a 660 di 684

Discussione: Eutanasia.

  1. #641
    Fuoriclasse L'avatar di vavar
    Data Registrazione
    Nov 2005
    Località
    out
    Messaggi
    1,682

    Predefinito

    Citazione Originariamente Scritto da Dr_Velvet Visualizza Messaggio
    eddai che scherzo
    certo che se invece che Avvenire,Repubblica,Libero o qualsiasi altro giornale,si cercassero informazioni di carattere scientifico,le incomprensioni sul tema sarebbero poche.
    Proprio sicuro?

  2. #642
    Sovrannaturale L'avatar di Beren
    Data Registrazione
    Mar 2008
    Località
    Norway-Cavallino (VE)
    Messaggi
    2,089

    Predefinito

    Citazione Originariamente Scritto da Chiros Visualizza Messaggio
    Punto 2. Proprio nell'incertezza della diagnosi, che pur nella mia ignoranza medica avevo comunque supposto, che facciamo? Decidiamo per l'eliminazione? brrrr Questo a mio parere, oltre a violare i diritti degli interessati, apre una brutta via.
    ma proprio per questo,non sarebbe il caso di creare una legge che permetta alle persone di scegliere?

    ad esempio, ma qui si va sul personale, io non vorrei mai e poi mai restare attaccato ad una macchina a vita...qualsiasi tipo di situazione sia, coma vegetativo permanente o meno. tantomeno spererei di risvegliarmi e dover essere dipendente dagli altri (macchine o persone) a vita..non lo sopporterei mai, non lo vorrei mai..

    ma capisco anche chi vuole lottare con tutte le proprie forze per rimanere in vita....

    detto questo,non basta lasciare la possibilità alla gente di fare la propria scelta?

    ricordo che lo stato è stato creato come contratto sociale...l'uomo riuncia a una porzione della propria indipendenza per ritrovarsi protetto e sicuro all'interno di una comunità...questo di certo non vuol dire che lo stato abbia qualche diritto a scegliere per me...ma questi concetti sono troppo elevati per la politica nostrana!
    In V.43
    Orgoglioso vincitore dello Sticazzino stagione 41

  3. #643
    Splendido L'avatar di Chiros
    Data Registrazione
    Oct 2008
    Messaggi
    1,178

    Predefinito

    Citazione Originariamente Scritto da Beren Visualizza Messaggio
    ma proprio per questo,non sarebbe il caso di creare una legge che permetta alle persone di scegliere?

    ad esempio, ma qui si va sul personale, io non vorrei mai e poi mai restare attaccato ad una macchina a vita...qualsiasi tipo di situazione sia, coma vegetativo permanente o meno. tantomeno spererei di risvegliarmi e dover essere dipendente dagli altri (macchine o persone) a vita..non lo sopporterei mai, non lo vorrei mai..

    ma capisco anche chi vuole lottare con tutte le proprie forze per rimanere in vita....

    detto questo,non basta lasciare la possibilità alla gente di fare la propria scelta?

    ricordo che lo stato è stato creato come contratto sociale...l'uomo riuncia a una porzione della propria indipendenza per ritrovarsi protetto e sicuro all'interno di una comunità...questo di certo non vuol dire che lo stato abbia qualche diritto a scegliere per me...ma questi concetti sono troppo elevati per la politica nostrana!
    Secondo me, la vita, anche se propria, non è un affare puramente privato. Mi rendo conto che rischio di aprire una voragine di post perchè non è una frase che va a braccetto con quello che pensa la maggioranza delle persone e quindi non insisto oltre.

    Io, da cristiano, ammetto che ciascuno abbia la disponibilità della propria vita e possa decidere che farne.
    Dico solo che quando non ci si riesce a esprimere e tantomeno a capire in che stato ci si trovi, occorre che lo Stato prenda una posizione di difesa della vita e non il contrario. Idee come le tue, rispettabilissime, possono cambiare in qualsiasi momento. Insomma io fossi un medico non "staccherei la spina" a nessuno che mi avesse detto di voler morire un anno prima. Ho conosciuto tante persone che volevano vivere in condizioni estreme, purchè amate veramente, per non andare incontro a rimorsi di coscienza.

  4. #644
    MODERATORE L'avatar di Kira
    Data Registrazione
    Feb 2008
    Località
    Civitanova Marche
    Messaggi
    21,057

    Predefinito

    Citazione Originariamente Scritto da Chiros Visualizza Messaggio
    Secondo me, la vita, anche se propria, non è un affare puramente privato.

    Io, da cristiano, ammetto che ciascuno abbia la disponibilità della propria vita e possa decidere che farne.
    Rileggiti, perché ti sei un tantino contraddetto

    Citazione Originariamente Scritto da Chiros Visualizza Messaggio
    Dico solo che quando non ci si riesce a esprimere e tantomeno a capire in che stato ci si trovi, occorre che lo Stato prenda una posizione di difesa della vita e non il contrario. Idee come le tue, rispettabilissime, possono cambiare in qualsiasi momento.
    E' questa visione che non è accettabile: non può essere tutto o bianco o nero!

    Vuoi rimanere attaccato ad una macchina per continuare a vivere? Dai disposizioni perché venga fatto.
    Non vuoi che ci si accanisca sul tuo corpo? Dai disposizioni perché non venga fatto.
    Sei indeciso*? Qui le strade sono due: o lasci disposizioni e le cambi ogni volta che lo desideri, oppure molto semplicemente non dai nessun tipo di disposizione e ti affidi del tutto ai pareri medici.
    Vuoi che gli altri decidano per te? E tu lascia scritto nero su bianco che è così che vuoi! Ma per TE, non per TUTTI



    * meglio che non ti dico cosa penso delle persone (vive e vegete) indecise...

    Una volta ho letto di una tizia che si definiva una donna "bella, intelligente, brillante, intrigante, empatica e competente in tanti campi".
    Ho deciso di cercarla, ma non per mettermici insieme sia chiaro, solo per accertarne l’esistenza
    (semi-cit.)

  5. #645
    Splendido L'avatar di Chiros
    Data Registrazione
    Oct 2008
    Messaggi
    1,178

    Predefinito

    Citazione Originariamente Scritto da Kira Visualizza Messaggio
    Rileggiti, perché ti sei un tantino contraddetto


    E' questa visione che non è accettabile: non può essere tutto o bianco o nero!

    Vuoi rimanere attaccato ad una macchina per continuare a vivere? Dai disposizioni perché venga fatto.
    Non vuoi che ci si accanisca sul tuo corpo? Dai disposizioni perché non venga fatto.
    Sei indeciso*? Qui le strade sono due: o lasci disposizioni e le cambi ogni volta che lo desideri, oppure molto semplicemente non dai nessun tipo di disposizione e ti affidi del tutto ai pareri medici.
    Vuoi che gli altri decidano per te? E tu lascia scritto nero su bianco che è così che vuoi! Ma per TE, non per TUTTI



    * meglio che non ti dico cosa penso delle persone (vive e vegete) indecise...
    Non mi sono contraddetto, ho scritto che non è un affare puramente privato e quindi è anche in parte pubblico. Resta il fatto che prevale l'aspetto privato e quindi vale quello che ho scritto dopo.

    Per il resto non sono d'accordo ma oramai è da tempo che non andiamo d'accordo e quindi non insisto perchè la mia posizione è già ampiamente illustrata.

  6. #646
    MODERATORE L'avatar di Kira
    Data Registrazione
    Feb 2008
    Località
    Civitanova Marche
    Messaggi
    21,057

    Predefinito

    Citazione Originariamente Scritto da Chiros Visualizza Messaggio
    Non mi sono contraddetto, ho scritto che non è un affare puramente privato e quindi è anche in parte pubblico. Resta il fatto che prevale l'aspetto privato e quindi vale quello che ho scritto dopo.
    Ok, magari se vuoi poi ci spieghi qual è la parte privata e soprattutto quella pubblica.

    Citazione Originariamente Scritto da Chiros Visualizza Messaggio
    Per il resto non sono d'accordo ma oramai è da tempo che non andiamo d'accordo e quindi non insisto perché la mia posizione è già ampiamente illustrata.
    Non era mia intenzione cercare di farti cambiare idea... e non intendo neanche provarci! Qui si discute e basta

    Però in realtà non hai chiarito il punto: perché per colpa di qualche indeciso (che a me, scusa, ma sembra solo una banale scusa su cui attaccarsi), gli altri non possono esprimere il loro diritto all'autodeterminazione? Eppure ti ho fatto qualche esempio per superare l'impasse... non li ritieni possibili o validi?

    Una volta ho letto di una tizia che si definiva una donna "bella, intelligente, brillante, intrigante, empatica e competente in tanti campi".
    Ho deciso di cercarla, ma non per mettermici insieme sia chiaro, solo per accertarne l’esistenza
    (semi-cit.)

  7. #647
    Titanico L'avatar di aggo85
    Data Registrazione
    Oct 2008
    Località
    Toscania
    Messaggi
    3,878

    Predefinito

    Su una cosa Chiros, almeno in parte, ha ragione. Non sa perché, ma ha ragione.

    Il consenso così come è oggi ha come suo insito valore l'attualità. Se il paziente, libero di farlo, nega il consenso dopo essere stato informato sul suo stato e su tutte le possibili terapie con relativi rischi e prospettive di guarigione, allora nessuno ha il diritto di imporgli cure forzate, anche a costo della vita.
    Ad esempio un testimone di Geova che al momento di dover ricevere per forza una trasfusione sia cosciente e la rifiuti, è libero di farlo, e il medico non può costringerlo, in quanto il suo giudizio è attuale, libero, e pertanto inopinabile.

    Discutibile invece è il caso delle dichiarazioni anticipate. Supponiamo il caso di un testimone di Geova che si trovi in stato di incoscienza e che necessiti di una trasfusione salvavita. I parenti, o una targhetta, possono dirci che in quanto testimone di Geova rifiuta le trasfusioni. A questo punto, tale dichiarazione anticipata o da altri riportata, è da ritenersi paragonabile al rifiuto del consenso informato? A mio avviso, chi si sente di dare una risposta affermativa o negativa a questa domanda pecca di presunzione.
    Stando al codice di Oviedo (che non è operante in Italia) è valida, mentre per la legislatura italiana, qualora esista lo stato di necessità (immediato pericolo di vita), il medico deve comunque mettere in atto le misure volte alla salvaguardia della vita del paziente, salvo poi rimandare la decisione al giudice.

    Tornando ai testimoni di Geova, si sono verificati casi in cui, di fronte alla minaccia della morte, alcuni di essi hanno accettato la trasfusione, dimostrandosi cattivi testimoni di Geova ovviamente, ma a noi interessa poco. Questi stessi cattivi testimoni se interpellati dai familiari o dagli amici prima dell'incidente avrebbero probabilmente tenuto la facciata di "bravi fedeli", dichiarandosi contrari, salvo poi cambiare idea all'ultimo (importanza dell'attualità del consenso). Non dubito neanche che questi stessi, difronte alla necessità, magari imposta dal proprio culto, di dichiarare su un ipotetico documento ufficiale il loro rifiuto delle trasfusioni, non avrebbero esitato a sottoscriverlo.

    In questo caso è palese che il codice di Oviedo (valore delle dichiarazioni anticipate in caso di impossibilità di ottenere il consenso) sarebbe inapplicabile e contrario alla piena libertà personale ed espressione del singolo. In tal senso, l'attuale legislatura salvaguarda questi "ripensamenti dell'ultimo minuto". È altresì vero però, che per i testimoni convinti, che avrebbero davvero rifiutato la trasfusione si va a ledere la loro libertà morale e religiosa. Chiaro qui l'intento del legislatore di dare più valore a una sicura vita salvata in più che a un possibile danno morale, per quanto la persona possa percepirlo come grave.

    È altresì vero, che in altri casi, la dichiazione anticipata è l'unico modo per ottenere un'indicazione sulla prosecuzione o meno delle terapie una volta cessato lo stato di necessità, ovvero in quei casi in cui il paziente, non più in pericolo di vita, non sia più in grado in via permanente di far valere il suo pensiero attuale, o per stato vegetativo, o per stato di minima coscienza, o per altre infermità mentali passabili di interdizione o l'inabilitazione, rendendo di fatto impossibile ottenere un consenso informato attuale.

    Per me a questo punto non è giusto dire che esiste un modo univocamete corretto di comportarsi (e per questo ci vado sempre coi piedi di piombo quando mi chiedono cosa ne penso), è possibile sostenere il valore delle dichiarazioni anticipate nei casi in cui il valido consenso attuale non possa essere mai più ottenuto, ma è anche innegabile che in altri casi si andrebbe a rendere impossibile un eventuale ripensamento.

    Altro paio di maniche poi, è l'eutanasia, che pur essendo il titolo di questo topic, a ben vedere ha poco a che fare con quanto detto e con Eluana (per questo è stata disposta l'autopsia, per verificare che non ci fosse stata eutanasia).

    L'eutanasia è un atto volontario volto ad accelerare o a provocare la morte, che è ben diverso dall'interruzione delle cure salvavita e l'introduzione di palliativi fino all'exitus.

    EDIT: Aggiungo che l'uso che si fa del termine è talora infatti improprio, o comunque utilizzato in modo forzoso da coloro che sostenendo il principio, valido secondo l'articolo 40 del codice penale, che omettere un intervento che avrebbe potuto prevenire il danno equivale a cagionarlo. Per trasposizione quindi, omettere le cure essenziali equivarrebbe a provocare la morte volontariamente.
    Se è vero che questo principio è valido in altre occasioni, in questo ambito è inapplicabile in virtù del principio costituzionale della libertà, del rifiuto delle cure e della libera disposizione del proprio corpo.
    Tutto questo fermo restando che il medico deve impìegare ogni sua forza nel dissuadere il paziente, e mai incoraggiarlo, altrimenti andrebbe contro ai principi espressi nel codice deontologico, e si costituirebbe in ambito penale il reato di suicidio assistito.
    Ultima modifica di aggo85; 10-02-2010 alle 19:04
    Citazione Originariamente Scritto da slaine
    Dear aggo85, You have received an infraction at HTita forum.
    Reason: Manifesta gnubbitudine

  8. #648
    Splendido L'avatar di Chiros
    Data Registrazione
    Oct 2008
    Messaggi
    1,178

    Predefinito

    Citazione Originariamente Scritto da Kira Visualizza Messaggio
    Ok, magari se vuoi poi ci spieghi qual è la parte privata e soprattutto quella pubblica.


    Non era mia intenzione cercare di farti cambiare idea... e non intendo neanche provarci! Qui si discute e basta

    Però in realtà non hai chiarito il punto: perché per colpa di qualche indeciso (che a me, scusa, ma sembra solo una banale scusa su cui attaccarsi), gli altri non possono esprimere il loro diritto all'autodeterminazione? Eppure ti ho fatto qualche esempio per superare l'impasse... non li ritieni possibili o validi?
    Il discorso del privato e del pubblico ( o meglio sociale) è molto lungo e a dirti la verità parte dallo studio di antichi testi del Vecchio Testamento per proseguire poi con quelli del Nuovo T. Ormai la nostra società è talmente individualistica che ha perso molta parte del senso del sociale. Lo avevo perso anche io a dire la verità. Considerata l'origine delle mie idee, credo che a te non interessi a priori approfondire e comunque ho molte altre cose da scrivere su Eluana e il tempo non è molto.

    Per il resto, devo ripetermi. Io fino ad oggi ho conosciuto tante persone che poi, al momento di ammalarsi, hanno cambiato idea. L'attaccamento alla vita è fortissimo, soprattutto se le persone vengono amate ugualmente. Non si tratta assolutamente di pochi indecisi.
    Poi qualcuno mi dovrebbe spiegare perchè se io salvo una persona che vuole buttarsi da un ponte, vengo considerato un eroe. Stando a quello che dite sarei un tiranno.

    Citazione Originariamente Scritto da aggo85 Visualizza Messaggio
    Su una cosa Chiros, almeno in parte, ha ragione. Non sa perché, ma ha ragione.

    ...

    La mia ragione è la forza della logica


    ammazza però, mi hai preso per un ignorante!



    è vero


    purtroppo mio figlio sta spaccando tutto e devo andare, finisco di rispondere domani.

  9. #649
    MODERATORE L'avatar di Kira
    Data Registrazione
    Feb 2008
    Località
    Civitanova Marche
    Messaggi
    21,057

    Predefinito

    Citazione Originariamente Scritto da Chiros Visualizza Messaggio
    Il discorso del privato e del pubblico (o meglio sociale) è molto lungo e a dirti la verità parte dallo studio di antichi testi del Vecchio Testamento per proseguire poi con quelli del Nuovo T. Ormai la nostra società è talmente individualistica che ha perso molta parte del senso del sociale. Lo avevo perso anche io a dire la verità. Considerata l'origine delle mie idee, credo che a te non interessi a priori approfondire e comunque ho molte altre cose da scrivere su Eluana e il tempo non è molto.
    Dici bene, e poi sarebbe un po' OT

    Citazione Originariamente Scritto da Chiros Visualizza Messaggio
    Poi qualcuno mi dovrebbe spiegare perché se io salvo una persona che vuole buttarsi da un ponte, vengo considerato un eroe. Stando a quello che dite sarei un tiranno.
    Hai fatto un esempio che non c'entra assolutamente nulla, ma neanche vagamente, con l'argomento del thread.
    Inoltre è palese che chiunque ti considererebbe un eroe, al massimo può capitare che sia il suicida stesso a darti del tiranno!

    Una volta ho letto di una tizia che si definiva una donna "bella, intelligente, brillante, intrigante, empatica e competente in tanti campi".
    Ho deciso di cercarla, ma non per mettermici insieme sia chiaro, solo per accertarne l’esistenza
    (semi-cit.)

  10. #650
    Splendido L'avatar di Chiros
    Data Registrazione
    Oct 2008
    Messaggi
    1,178

    Predefinito

    Citazione Originariamente Scritto da Kira Visualizza Messaggio
    Dici bene, e poi sarebbe un po' OT


    Hai fatto un esempio che non c'entra assolutamente nulla, ma neanche vagamente, con l'argomento del thread.
    Inoltre è palese che chiunque ti considererebbe un eroe, al massimo può capitare che sia il suicida stesso a darti del tiranno!
    Prima si parlava di consenso informato ma in realtà il problema reale è subdolo. Se una persona non vuole le cure, non si può fare nulla. Allora perchè c'è l'obbligo morale di salvare la vita di un aspirante suicida che sta per gettarsi da un ponte? Solo perchè in realtà il problema non è nel consenso o meno della persona ma nel decidere il livello di vita ritenuto "degno di essere vissuto". Questo è il concetto subdolo che è presente anche nel caso di Eluana, anche se Aggo dice di no e si mantiene su un livello formalistico di rispetto delle leggi vigenti ma, sulla base di quello che ha scritto sopra, qualcosa si intuisce a proposito dei Testimoni di Geova.
    Dopo, quando ho tempo vado avanti con le domande che mi sono rimaste.
    Una è veloce veloce. Per Aggo. Perchè sono stati dati sostanze ad Eluana durante la sua ultima fase di vita per ridurne le sofferenze? Devo dedurre che sentisse qualcosa? Devo dedurre ancora che non c'era certezza medica?
    Grazie.

    Per quanto riguarda gli OT, francamente non ho capito come vengono gestiti.
    Ultima modifica di Chiros; 11-02-2010 alle 12:23

  11. #651
    Titanico L'avatar di aggo85
    Data Registrazione
    Oct 2008
    Località
    Toscania
    Messaggi
    3,878

    Predefinito

    Di sicuro non gli facevano male. Nel dubbio di una seppur minima percezione (non provata comunque, e non rilvante ai fini della decisione di interrompere le cure), nel più ci sta il meno.
    Riguardo al suicidio non c'è l'obbligo di fermare un suicida, c'è il divieto di incoraggiarlo o di aiutarlo, che è ben diverso (art 580cp).
    Citazione Originariamente Scritto da slaine
    Dear aggo85, You have received an infraction at HTita forum.
    Reason: Manifesta gnubbitudine

  12. #652
    Splendido L'avatar di Chiros
    Data Registrazione
    Oct 2008
    Messaggi
    1,178

    Predefinito

    Quindi molto probabilmente non sentiva niente...

    Io ho parlato di obbligo morale. Mi pare che sia un obbligo condiviso dalla coscienza della maggioranza della popolazione e questo sottintende un concetto particolare, che come ho scritto sopra implica la decisione di quale sia il livello di vita da mantenere e mi pare coinvolga anche voi medici perchè lo hai scritto tu a proposito dei Testimoni di Geova.

    Per mantenerti in esercizio altra domanda provocatoria ma non pesante come quelle che arriveranno:
    l'idratazione e la nutrizione non sono cure, giusto? Perchè altrimenti è cura anche dar da mangiare per esempio ad un malato di Alzheimer.

  13. #653
    Utopico L'avatar di macedone
    Data Registrazione
    Jun 2005
    Località
    Fatt' i cazzi toi!!!
    Messaggi
    8,754

    Predefinito

    Citazione Originariamente Scritto da Chiros Visualizza Messaggio
    cut.

    Per il resto, devo ripetermi. Io fino ad oggi ho conosciuto tante persone che poi, al momento di ammalarsi, hanno cambiato idea. L'attaccamento alla vita è fortissimo, soprattutto se le persone vengono amate ugualmente. Non si tratta assolutamente di pochi indecisi.
    Poi qualcuno mi dovrebbe spiegare perchè se io salvo una persona che vuole buttarsi da un ponte, vengo considerato un eroe. Stando a quello che dite sarei un tiranno.

    cut.
    In realtà ad oggi il problema è inverso... Cioè, per rimanere nell'ambito del tuo esempio, è come se lo stato vietasse per legge i ponti perchè esistono gli aspiranti suicidi... Perchè è questo che in realtà si sta facendo... Si cerca di imporre scelte alla totalità delle persone perchè esistono casi in cui questa scelta risulta essere viziata da fattori esterni come per esempio la religione nel caso dei testiomini di geova...
    Il problema non è di facile soluzione... Oltre a sottoscrivere ciò che ha detto aggo... Và fatta un'altra precisazione...
    Nel nostro ordinamento la costituzione prevede in modo esplicito all'art. 32 l'impossibilità di obbligare chiunque a qualsiasi trattamento sanitario se non per predisposizioni di legge ( che poi sarebbero le vaccinazioni...) il problema si pone poichè il medico è obbligato a soccorrere il paziente morente... Quindi c'è questo limite... Si è totalmente liberi di decidere fino al momento prima di perdere i sensi... Dopodicchè la legislazione vigente obbliga i medici a soccorrere il malato...
    In definitiva non essendoci un metro di paragone chiaro lasciare la scelta alle singole persone sembra essere la cosa più logica, il che comunque, sia chiaro, non risolve il dilemma morale che però è altro dalla legge...
    Per quanto riguarda poi l'idratazione e la nutrizione sono un problema secondario... Nel senso che và risolto il problema fondamentale della libera scelta e dell'autodeterminazione perchè di questo si sta parlando... Che l'idratazione e la nutrizione siano o no un trattamento sanitario non ha alcuna importanza a mio parere....

    :-)
    Ultima modifica di macedone; 11-02-2010 alle 13:44
    abbasta co'sto feisbuc
    adotta anche tu uno juventino
    disse la vecchia signora "30 sul campo 20 di bocca"


  14. #654
    Titanico L'avatar di aggo85
    Data Registrazione
    Oct 2008
    Località
    Toscania
    Messaggi
    3,878

    Predefinito

    Il malato di Alzheimer è affetto da un'infermità della mente che lo rende interdetto, di fatto il consenso all'atto medico deve essere dato in questo caso o direttamente dal giudice o più frequentemente dal legale rappresentante da questi nominato, che deve agire nell'interesse di chi rappresenta. Qualora il medico sospetti che il consenso dato, o negato, dal legale rappresentante vada contro l'interesse del paziente può informare di nuovo il giudice che decide. Ad esempio se il parente non alimenta più per intascare l'eredità o togliersi un peso di torno, è chiaro che non agisce nell'interesse del paziente e il giudice revocherà la tutela. Ma se fosse chiara la volontà del paziente di voler morire, il giudice potrebbe (teoricamente) lasciar fare. Difatto questo tema non è chiarito in quanto la giurisprudenza alterna sentenze contrapposte a riguardo.
    Non siamo noi medici a decidere qual è il livello di vita accettabile da mantenere, anche se ovviamente ognuno ha la sua idea, fatto sta che soggiaciamo alle leggi dello stato, che ci vietano di intervenire in qualsiasi caso, anche assurdo, in cui il paziente sia cosciente e sia in grado di negare il suo consenso, anche nel caso di alimentazione e idratazione. Se invece c'è incoscienza e stato di necessità in un paziente che difatto non ha tutori legali nominati dal giudice perché precedentemente in possesso della sua capacità giuridica, nell'immediato abbiamo l'obbligo di prestare le cure essenziali e di informare il giudice nel caso il paziente non si riprenda, cui spetta ogni decisione.

    Il medico non deve dare cure in senso stretto, ma deve preservare la salute del paziente nella sua integrità, il che comprende idratazione e alimentazione. Il paziente è teoricamente in grado di rifiutare ogni atto medico, quindi idratazione e alimentazione comprese. Se una persona vuol fare sciopero della fame fino alla morte, nessuno può impedirglielo. Che poi a me personalmente dispiaccia, e che se in certe situazioni di rifiuto di cure che potrebbero ridare una buona qualità di vita mi attaccherei ad ogni cavillo possibile per convincere il paziente è un conto, quello che posso fare davvero è un altro. Posso cercare di far cambiare idea con tutte le mie forze a un aspirante suicida, posso pensare di intervenire per forza se questi sembra infermo di mente e quindi incapace di intendere e di volere (TSO), ma in nessun modo potrei costringerlo a non farlo se fosse convinto e capace di decidere per sé. Non è la regola, ma a volte lasciar morire qualcuno è un atto di pietà.
    Citazione Originariamente Scritto da slaine
    Dear aggo85, You have received an infraction at HTita forum.
    Reason: Manifesta gnubbitudine

  15. #655
    Splendido L'avatar di Chiros
    Data Registrazione
    Oct 2008
    Messaggi
    1,178

    Predefinito

    Citazione Originariamente Scritto da aggo85 Visualizza Messaggio
    Il malato di Alzheimer è affetto da un'infermità della mente che lo rende interdetto, di fatto il consenso all'atto medico deve essere dato in questo caso o direttamente dal giudice o più frequentemente dal legale rappresentante da questi nominato, che deve agire nell'interesse di chi rappresenta. Qualora il medico sospetti che il consenso dato, o negato, dal legale rappresentante vada contro l'interesse del paziente può informare di nuovo il giudice che decide. Ad esempio se il parente non alimenta più per intascare l'eredità o togliersi un peso di torno, è chiaro che non agisce nell'interesse del paziente e il giudice revocherà la tutela. Ma se fosse chiara la volontà del paziente di voler morire, il giudice potrebbe (teoricamente) lasciar fare. Difatto questo tema non è chiarito in quanto la giurisprudenza alterna sentenze contrapposte a riguardo.
    Non siamo noi medici a decidere qual è il livello di vita accettabile da mantenere, anche se ovviamente ognuno ha la sua idea, fatto sta che soggiaciamo alle leggi dello stato, che ci vietano di intervenire in qualsiasi caso, anche assurdo, in cui il paziente sia cosciente e sia in grado di negare il suo consenso, anche nel caso di alimentazione e idratazione. Se invece c'è incoscienza e stato di necessità in un paziente che difatto non ha tutori legali nominati dal giudice perché precedentemente in possesso della sua capacità giuridica, nell'immediato abbiamo l'obbligo di prestare le cure essenziali e di informare il giudice nel caso il paziente non si riprenda, cui spetta ogni decisione.

    Il medico non deve dare cure in senso stretto, ma deve preservare la salute del paziente nella sua integrità, il che comprende idratazione e alimentazione. Il paziente è teoricamente in grado di rifiutare ogni atto medico, quindi idratazione e alimentazione comprese. Se una persona vuol fare sciopero della fame fino alla morte, nessuno può impedirglielo. Che poi a me personalmente dispiaccia, e che se in certe situazioni di rifiuto di cure che potrebbero ridare una buona qualità di vita mi attaccherei ad ogni cavillo possibile per convincere il paziente è un conto, quello che posso fare davvero è un altro. Posso cercare di far cambiare idea con tutte le mie forze a un aspirante suicida, posso pensare di intervenire per forza se questi sembra infermo di mente e quindi incapace di intendere e di volere (TSO), ma in nessun modo potrei costringerlo a non farlo se fosse convinto e capace di decidere per sé. Non è la regola, ma a volte lasciar morire qualcuno è un atto di pietà.
    Meno male che la magistratura alterna sentenze contrapposte al riguardo, pensavo che ormai l'orientamento fosse chiaro.

    Per quanto riguarda i medici, dovrebbero farsi sentire di più, in quanto in base al giuramento di Ippocrate non dovrebbero mai compiere atti idonei a provocare deliberatamente la morte di una persona. Secondo me sono stati umiliati da una macchina legislativa inumana. Il medico salva, non uccide.

    La frase in grassetto mi lascia sbigottito. Lasciar morire qualcuno convinto e capace di decidere per sè è diventato un atto di pieta?

  16. #656
    Titanico L'avatar di aggo85
    Data Registrazione
    Oct 2008
    Località
    Toscania
    Messaggi
    3,878

    Predefinito

    A seconda dei casi sì. Non compiere atti idonei a provocare la morte non significa impedire sempre e comunque la morte, a qualsiasi costo.
    Citazione Originariamente Scritto da slaine
    Dear aggo85, You have received an infraction at HTita forum.
    Reason: Manifesta gnubbitudine

  17. #657
    Splendido L'avatar di Chiros
    Data Registrazione
    Oct 2008
    Messaggi
    1,178

    Predefinito

    Per come la penso io, l'unico caso è rappresentato dall'accanimento terapeutico, al di là di ogni considerazioni legale.
    Mi spiego con qualche esempio.
    Chi salva l’aspirante suicida gettandosi nelle acque di un fiume, riceve lode, non incriminazioni. Dunque esiste un diritto di vita e non di morte. Esiste il diritto di essere salvati e non ammazzati.
    E se qualcuno prima di inghiottire un veleno, avesse scritto: "se mi ritroverete ancora vivo vi proibisco di sottopormi a lavanda gastrica o di somministrami antidoti!", il medico dovrebbe obbedire? Tutti noi diremmo: salvalo! Dunque non esiste il diritto di farci uccidere da un'altra persona, anche perchè la vita è indisponibile.
    E se una persona affetta da malattia potenzialmente mortale, ma curabile con farmaci assumibili per via orale, rifiuta le cure: il coniuge affettuoso che somministra di nascosto il rimedio sciogliendolo in bevande viola il diritto di autodeterminazione? Deve essere punito? Forse per la legge attuale sì, ma tutti sappiamo che è un grosso sbaglio. Anche io ho somministrato medicine di nascosto ma ora sono felice con mio fratello che sta bene. Eravamo abbandonati a noi stessi, nessuno che lo volesse prendere in una casa di cura per via di tanti bla bla bla. Lui ha persino tentato il suicidio a casa nostra. Ora però sta bene e vive una vita quasi del tutto normale ed è felice di viverla.
    Tutto questo viene dalla logica, dalla nostra cultura ed è insindacabile a mio parere.

    EDIT, metto la paglia vicino al fuoco:
    Allora, siccome questo diritto di farci uccidere da una terza persona non esiste se non nei casi di accanimento terapeutico, nel caso di Eluana, cosa resta? Premesso che si tratta veramente un caso limite, resta solo la sottovalutazione della vita debole. Nessuno l'ha mai nominata nella sentenza ma si tratta di eutanasia, anche se la vita di Eluana era molto debole, abbiamo introdotto già l'eutanasia in quanto non era accanimento terapeutico. Se si ammette la discriminazione tra vite umane la china è davvero molto scivolosa. Tutti, o prima o poi, siamo in pericolo. La vita è e dovrebbe sempre essere una frontiera intransitabile.
    Dico eutanasia perchè Eluana respirava da sola, non aveva bisogno di dialisi o di trasfusioni, e i suoi organi funzionavano senza alcun supporto se non il nutrimento, che tra l’altro viene assimilato regolarmente. Chi dice che la nutrizione artificiale è un atto invasivo per via del sondino naso-gastrico, dovrebbe spiegare allora che differenza c’è fra quel sondino ad Eluana ed il cucchiaio con cui si imbocca ad esempio un malato di Alzheimer, o un disabile mentale grave, anch’egli totalmente inconsapevole di quanto avviene intorno.
    E chi ritiene invece che la nutrizione artificiale è una terapia perché implica atti medici, allora dovrebbe ad esempio non definire più "naturale" un parto che avviene con il monitoraggio cardiaco del feto, e con interventi più o meno invasivi del ginecologo. Alimentazione ed idratazione sono di per sé misure di sostegno vitale, indipendentemente dai mezzi utilizzati (sondino o cucchiaio), perché da sole non bastano a sostenere un corpo compromesso da una malattia, così come girare un malato nel letto per evitare le piaghe non è sufficiente a tenerlo in vita se ha una patologia grave, ma è necessario per non causargli complicazioni anche mortali, e allo stesso modo dobbiamo dire del lavare, del cambiare un pannolone, del vestire.
    In pratica la morte di Eluana è stata una morte equivalente ad una morte per incuria e non per malattia. Secondo me ci sono, o almeno spero che ci siano, i profili giuridici per omicidio perchè non le sono state tolte terapie ma solo l'idratazione.
    Infine nessuno aveva assoluta certezza, nessuno poteva escludere con certezza se quella persona aveva coscienza di sé e se avesse sensazioni, tant'è che gli hanno somministrato calmanti. Oltretutto non si parla mai di stato vegetativo irreversibile e questo mi fa pensare.
    Ora l'introduzione dell'eutanasia apre una strada enorme per la morte di tanti altri malati perchè è stato introdotto il concetto di vita non vivibile, non godibile. Speriamo che nessuno voglia percorrerla.

    Per quanto riguarda il testamento biologico, avrà pure qualche utilità ma non può in nessun modo essere una via semplificata per giungere all'eutanasia.
    Oltretutto il testamento biologico dovrebbe essere un diritto libertario secondo molti. In realtà si tratta di una libertà molto limitata. Infatti diversi progetti di legge prevedono l’obbligo di una consulenza medica per la redazione del testamento biologico. E’ come dire: sei incapace di scegliere da solo. Ma allora come fa il testamento a essere strumento di libertà se è un altro a guidarti nel capire i problemi, e con tutta probabilità nel suggerirti le scelte?
    Ad esempio la convenzione di Oviedo all’art. 9 precisa che le dichiarazioni anticipate debbono mantenere il valore di orientamenti e non di prescrizioni.
    E’ noto invece che i sostenitori italiani del testamento biologico premono perché le direttive del paziente abbiano valore vincolante per i medici. In tal modo si svilisce la relazione di alleanza terapeutica medico-paziente e si apre la via per forme più o meno esplicite di eutanasia.
    La soluzione sta invece nello studiare un approccio più efficace e conforme a ciò che è veramente un paziente, ossia una persona vulnerabile, dipendente e bisognosa di amorevole assistenza.

    Parliamo ora della Costituzione

    Dall’articolo 32 della Costituzione può ricavarsi davvero il diritto di non curarsi? Non credo.

    La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.

    Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.


    La Repubblica tutela la salute e non la morte! La seconda parte dell’articolo, per come lo interpreto io significa che una persona non deve essere sottoposta ad accanimento terapeutico.
    Per fortuna che a magistratura non è uniforme nell'applicare il concetto di vietare le cure a chi non le vuole. Altrimenti mi spiegate perchè esistono le vaccinazioni obbligatorie, perchè esistono i TSO? Secondo me, ma anche Aggo lo ha scritto in un altro post, esistono differenti interpretazioni di questo articolo e quindi è necessaria una legge che sia chiarificatrice.


    Non concordo nemmeno sulle modalità di accertamento della volontà di Eluana. Le mie idee riserve profonde in merito sono state già espresse in altri post e si possono tutte riassumere nel possibile cambiamento di una volontà espressa anni prima. Aggiungo pure che per stabilire tale volontà, sono state presentate e ascoltate testimonianze e indicazioni sullo stile di vita di Eluana che sarebbero ritenute risibili ove si dovesse accertare una volontà testamentaria di tipo patrimoniale (ma la vita ormai non conta più del denaro?). Posso anche aggiungere che una volontà espressa molto tempo prima può cambiare semplicemente in virtù di nuove conoscenze mediche.
    Ultima modifica di Chiros; 13-02-2010 alle 22:34

  18. #658
    Titanico L'avatar di Fara
    Data Registrazione
    May 2007
    Località
    Prov. Torino
    Messaggi
    3,393

    Predefinito

    Citazione Originariamente Scritto da Chiros Visualizza Messaggio
    [...]Parliamo ora della Costituzione

    Dall’articolo 32 della Costituzione può ricavarsi davvero il diritto di non curarsi? Non credo.

    La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.

    Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.
    La Repubblica tutela la salute e non la morte!
    Non c'è l'obbligo di cura, quindi c'è il diritto a non curarsi (e molta gente usufruisce di questo diritto).
    Discorso come al solito molto semplicistico il tuo..
    Lo Stato salvaguardia il diritto alla vita ma non vieta da nessuna parte il suidicio (ne vieta l'istigazione), detto questo è molto semplice la ragione per cui tutela la salute, ma se non ci arrivi te lo dico io.
    Se io ho un male (curabile) lo Stato tutela la mia salute offrendomi cure gratuite (che spesso sono costose e quindi io, cittadino comune, non mi potrei permettere) e un personale che è preparato a curare la mia malattia.
    Se io mi volessi suicidare potrei fare benissimo da solo.
    Come vedi nel primo caso io da solo non potrei farlo per mancanza di mezzi e di conoscenza, nel secondo caso potrei fare tutto da solo (se i medicinali crescessero per le strade e fossimo tutti medici non ci sarebbe probabilmente questa legge).



    Citazione Originariamente Scritto da Chiros Visualizza Messaggio
    La seconda parte dell’articolo, per come lo interpreto io significa che una persona non deve essere sottoposta ad accanimento terapeutico.
    Per fortuna che a magistratura non è uniforme nell'applicare il concetto di vietare le cure a chi non le vuole. Altrimenti mi spiegate perchè esistono le vaccinazioni obbligatorie, perchè esistono i TSO? (...)
    La frase "la Repubblica tutela la salute" è da leggere anche in senso più ampio, ad esempio se io voglio aprire una discarica di uranio e amianto a cielo aperto in mezzo ad una città non posso farlo perché danneggerei i cittadini che vivono in prossimità della discarica quindi lo Stato con quell'articolo della Costituzione tutela la salute dei cittadini e mi impedisce di farlo.

    Per quanto riguarda i vaccini è molto semplice, sempre per la collettività, per evitare che nel caso di malattie pericolose i cittadini possano essere degli untori (tant'è vero che si applica solo per poche malattie: poliomielite (malattia contagiosa che provoca danni permanenti), difterite (contagiosa anch'essa e altamente mortale nei bambini), questo per farti 2 esempi, poi se ne vuoi sapere di più leggi qui:
    http://www.salute.gov.it/malattieInf...u=vaccinazioni

    Poi cosa c'entra il TSO con l'eutanasia? Chi chiede il testamento biologico (per una eventuale eutanasia) chiede di poterlo fare quando è ancora capace di intendere e di volere.
    Sai che la legge prevede il TSO per persone con problemi mentali (quindi non capaci di intendere e di volere e quindi di redigere un eventuale testamento biologico)?
    Art.33 comma 2 Legge 833/1978
    Nei casi di cui alla presente legge e in quelli espressamente previsti da leggi dello Stato possono essere disposti dall'autorità sanitaria accertamenti e trattamenti sanitari obbligatori, secondo l'articolo 32 della Costituzione, nel rispetto della dignità della persona e dei diritti civili e politici, compreso per quanto possibile il diritto alla libera scelta del medico e del luogo di cura.
    Art.34 comma 2 Legge 833/1978
    Le misure di cui al secondo comma dell'articolo precedente possono essere disposte nei confronti di persone affette da malattia mentale.

    Ricapitolando c'è una bella differenza se io non mi vaccino per una malattia grave della quale potrei diventare un untore e diffonderla a tutti quelli con cui vengo a contatto oppure se io, malato grave e senza speranza di guarigione, decido di morire (al mio vicino non cambia assolutamente nulla e non metto in pericolo la sua vita).



    Citazione Originariamente Scritto da Chiros Visualizza Messaggio
    Non concordo nemmeno sulle modalità di accertamento della volontà di Eluana. Le mie idee riserve profonde in merito sono state già espresse in altri post e si possono tutte riassumere nel possibile cambiamento di una volontà espressa anni prima. Aggiungo pure che per stabilire tale volontà, sono state presentate e ascoltate testimonianze e indicazioni sullo stile di vita di Eluana che sarebbero ritenute risibili ove si dovesse accertare una volontà testamentaria di tipo patrimoniale (ma la vita ormai non conta più del denaro?). Posso anche aggiungere che una volontà espressa molto tempo prima può cambiare semplicemente in virtù di nuove conoscenze mediche.
    Quindi tu, per un eventuale cambiamento di volontà di qualcuno, neghi a tutti gli altri il diritto di decidere quando stanno in salute?
    .
    http://www.papclems.com/loghi1/vanbasten12.gif

    .

  19. #659
    Splendido L'avatar di Chiros
    Data Registrazione
    Oct 2008
    Messaggi
    1,178

    Predefinito

    Citazione Originariamente Scritto da Fara Visualizza Messaggio
    Non c'è l'obbligo di cura, quindi c'è il diritto a non curarsi (e molta gente usufruisce di questo diritto).
    Discorso come al solito molto semplicistico il tuo..
    Lo Stato salvaguardia il diritto alla vita ma non vieta da nessuna parte il suidicio (ne vieta l'istigazione), detto questo è molto semplice la ragione per cui tutela la salute, ma se non ci arrivi te lo dico io.
    Se io ho un male (curabile) lo Stato tutela la mia salute offrendomi cure gratuite (che spesso sono costose e quindi io, cittadino comune, non mi potrei permettere) e un personale che è preparato a curare la mia malattia.
    Se io mi volessi suicidare potrei fare benissimo da solo.
    Come vedi nel primo caso io da solo non potrei farlo per mancanza di mezzi e di conoscenza, nel secondo caso potrei fare tutto da solo (se i medicinali crescessero per le strade e fossimo tutti medici non ci sarebbe probabilmente questa legge).




    La frase "la Repubblica tutela la salute" è da leggere anche in senso più ampio, ad esempio se io voglio aprire una discarica di uranio e amianto a cielo aperto in mezzo ad una città non posso farlo perché danneggerei i cittadini che vivono in prossimità della discarica quindi lo Stato con quell'articolo della Costituzione tutela la salute dei cittadini e mi impedisce di farlo.

    Per quanto riguarda i vaccini è molto semplice, sempre per la collettività, per evitare che nel caso di malattie pericolose i cittadini possano essere degli untori (tant'è vero che si applica solo per poche malattie: poliomielite (malattia contagiosa che provoca danni permanenti), difterite (contagiosa anch'essa e altamente mortale nei bambini), questo per farti 2 esempi, poi se ne vuoi sapere di più leggi qui:
    http://www.salute.gov.it/malattieInf...u=vaccinazioni

    Poi cosa c'entra il TSO con l'eutanasia? Chi chiede il testamento biologico (per una eventuale eutanasia) chiede di poterlo fare quando è ancora capace di intendere e di volere.
    Sai che la legge prevede il TSO per persone con problemi mentali (quindi non capaci di intendere e di volere e quindi di redigere un eventuale testamento biologico)?
    Art.33 comma 2 Legge 833/1978
    Nei casi di cui alla presente legge e in quelli espressamente previsti da leggi dello Stato possono essere disposti dall'autorità sanitaria accertamenti e trattamenti sanitari obbligatori, secondo l'articolo 32 della Costituzione, nel rispetto della dignità della persona e dei diritti civili e politici, compreso per quanto possibile il diritto alla libera scelta del medico e del luogo di cura.
    Art.34 comma 2 Legge 833/1978
    Le misure di cui al secondo comma dell'articolo precedente possono essere disposte nei confronti di persone affette da malattia mentale.

    Ricapitolando c'è una bella differenza se io non mi vaccino per una malattia grave della quale potrei diventare un untore e diffonderla a tutti quelli con cui vengo a contatto oppure se io, malato grave e senza speranza di guarigione, decido di morire (al mio vicino non cambia assolutamente nulla e non metto in pericolo la sua vita).




    Quindi tu, per un eventuale cambiamento di volontà di qualcuno, neghi a tutti gli altri il diritto di decidere quando stanno in salute?
    Ti ringrazio delle illuminanti spiegazioni. Tutte cose che non sapevo. D'altra parte ci vuole pazienza con chi non ci arriva e tu ne hai per scrivere tutte queste belle cosette.
    Avevo detto che con te non si poteva parlare e non intendo farlo ora perchè vedo che non hai cambiato il tuo modo di fare.
    Anche l'ultima domanda, oltre a far vedere che non hai letto bene quello che ho scritto sul testamento biologico, è solo un sistema per alimentare la polemica. Io non scrivo per fare polemiche. Se ogni tanto hai bisogno di fare una piccola guerra, falla con i tuoi conoscenti. Io ho di meglio da fare.

  20. #660
    Titanico L'avatar di Fara
    Data Registrazione
    May 2007
    Località
    Prov. Torino
    Messaggi
    3,393

    Predefinito

    Citazione Originariamente Scritto da Chiros Visualizza Messaggio
    Ti ringrazio delle illuminanti spiegazioni. Tutte cose che non sapevo. D'altra parte ci vuole pazienza con chi non ci arriva e tu ne hai per scrivere tutte queste belle cosette.
    Avevo detto che con te non si poteva parlare e non intendo farlo ora perchè vedo che non hai cambiato il tuo modo di fare.
    Anche l'ultima domanda, oltre a far vedere che non hai letto bene quello che ho scritto sul testamento biologico, è solo un sistema per alimentare la polemica. Io non scrivo per fare polemiche. Se ogni tanto hai bisogno di fare una piccola guerra, falla con i tuoi conoscenti. Io ho di meglio da fare.
    hai poco da fare lo spiritoso.. dato che hai scritto immense frignacce pagagonando il diritto alla salute (e il TSO e le vaccinazioni obbligatorie) all'accanimento terapeutico o non sapevi o facevi finta..
    poi è sempre facile uscirsene così danto la colpa agli altri..
    il tuo discorso sul testamento biologico è ben chiaro (e alquanto ipocrita) ed è riassumibile in:"volete il testamento? bene, ma tanto questo non dovrebbe essere vincolante per i medici che dovrebbero aver la possibilità alla fine di decidere loro)...
    la frase La soluzione sta invece nello studiare un approccio più efficace e conforme a ciò che è veramente un paziente, ossia una persona vulnerabile, dipendente e bisognosa di amorevole assistenza. non vuol dire molto e, con quanto hai scritto sopra fa intendere che è sbagliato autorizzare l'eutanasia ma lo Stato dovrebbe solo stare più vicino ai pazienti. (e quindi tu, nei fatti, metteresti di nuovo da parte il testamento biologico e il diritto di chi vuole di scegliere strade alternative alle "cure" in caso di alcune malattie).
    .
    http://www.papclems.com/loghi1/vanbasten12.gif

    .

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •