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La Genova rossoblù si stringe ancora in lutto per la morte di un suo grande ex: Franco Rotella. Qualche settimana fa, in occasione del derby con la Sampdoria organizzato tra vecchie glorie e volti nuovi delle due squadre (l'incasso del match è stato destinato alla ricerca contro la Sla), gli amici di Rotella erano preoccupati per le condizioni di salute dell'ex genoano. Leucemia? Il procuratore di Torino, Raffaele Guariniello (nella foto, fonte raisport), ha voluto approfondire il caso prendendo in esame la cartella clinica di Rotella. Il procedimento si svolge nell'ambito dell'inchiesta relativa alle morti sospette di troppi calciatori.
Rotella, in lotta da tre anni contro la malattia, è morto alla stessa età di Gianluca Signorini, 42 anni, stroncato dalla sclerosi laterale amiotrofica. Ma anche Fabrizio Gorin, calciatore del Genoa degli anni Settanta, morì qualche tempo fa di leucemia. Tanti, troppi giocatori rossoblù stanno perdendo la vita e Guariniello vuole vederci chiaro, rintracciando magari un filo conduttore che colleghi questi decessi.
Le ipotesi avanzate in questi anni sono diverse, dal materiale tossico forse usato nei terreni di gioco, ai farmaci anti-infiammatori di cui gli atleti fanno uso con frequenza. Franco Rotella aveva esordito in Serie A con la maglia rosso*blu a 17 anni, come centrocampista esterno. 75 gettoni di presenza con la maglia del Genoa in 7 stagioni, Rotella era uno dei beniamini di Franco Scoglio. Lascia la moglie Nadia e un figlio, Simone, che gioca nelle giovanili del Genoa. Proprio come il figlio di Signorini.