Cookie Consent by Free Privacy Policy website Serie A 2008-2009 (NO POLEMICHE ERRORI ARBITRALI) - Pagina 168
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Discussione: Serie A 2008-2009 (NO POLEMICHE ERRORI ARBITRALI)

  1. #3341
    CUCCIOLOTTO L'avatar di MaD
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    http://www.gazzetta.it/ultimora/agrnews.jsp?id={95C3D414-322E-4CDC-A233-AD13AF6A2156}&cat=home&sezione=CALCIO

    L'ignoranza di alcuni giornalisti fa paura... e meno male che l'IVA sui quotidiani e' al 4% perche' fanno CULTURA.
    Comunque e' ovvio che hanno rifiutato il salary cup: hanno gia' la FA cup e la League cup, che se ne fanno di un'altra coppa.

  2. #3342
    Divino L'avatar di cekkino
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    Gattuso, crac al ginocchio. Ora la stagione è a rischio

    MILANO, 9 dicembre 2008 - Grave tegola sul Milan. Gennaro Gattuso, infortunatosi contro il Catania, rischia di stare fuori 6 mesi. Il centrocampista, come informa il sito dei rossoneri, è stato sottoposto a risonanza magnetica ed esame ortopedico, che hanno portato alla luce una lesione al legamento crociato anteriore del ginocchio destro. Il 30enne mediano sarà domani ad Anversa dal professor Martens, accompagnato dal coordinatore sanitario rossonero Jean Pierre Meersseman, per sottoporsi ad ulteriori controlli




    Vincitore di 16 campionati giovanili HTIta SerieA con la squadra Dangerous Boys


  3. #3343
    Martin Mystere L'avatar di aed1248
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    ammappa mi spiace per ringhio...
    ora che era tornato a giocare su buoni livelli...
    In questo mondo devi essere matto, sennò impazzisci...

  4. #3344
    Utopico L'avatar di goldrake11
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    io spero solo che recuperi e che giochi contro il napoli al san paolo perchè non mi voglio perdere quando sarà subissato da 60000 fischi ogni volta che toccherà il pallone


    Ci sono 2 cose di cui non posso fare a meno: il sesso e il NAPOLI!!!

  5. #3345

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    Citazione Originariamente Scritto da goldrake11 Visualizza Messaggio
    io spero solo che recuperi e che giochi contro il napoli al san paolo perchè non mi voglio perdere quando sarà subissato da 60000 fischi ogni volta che toccherà il pallone
    Essì, mi sembra proprio il caratterino che si fa condizionare da ste cose

    Va che è Gattuso, mica Pippaimovich

  6. #3346
    Utopico L'avatar di goldrake11
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    Citazione Originariamente Scritto da Diablix Visualizza Messaggio
    Essì, mi sembra proprio il caratterino che si fa condizionare da ste cose

    Va che è Gattuso, mica Pippaimovich
    io non parlo del fatto di condizionare, ma l'effetto che fanno 60000 fischi ogni qualvolta che un singolo giocatore tocca il pallone....


    Ci sono 2 cose di cui non posso fare a meno: il sesso e il NAPOLI!!!

  7. #3347
    Extraterrestre
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    Visti i risultati senza Gattuso del Milan sono uccelli per diabetici per i cugini
    [SIGPIC][/SIGPIC]

  8. #3348
    Utopico L'avatar di kekko
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    Citazione Originariamente Scritto da goldrake11 Visualizza Messaggio
    io spero solo che recuperi e che giochi contro il napoli al san paolo perchè non mi voglio perdere quando sarà subissato da 60000 fischi ogni volta che toccherà il pallone
    anche io

    sempre se ci lasciano aperto lo stadio fino al ritorno
    ...e sembra dire ai contadini curvi col suo fischio che si spande in aria: "Fratello, non temere, che corro al mio dovere!
    Trionfi la giustizia proletaria!

  9. #3349
    SokMod L'avatar di Dampyr
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    Adriano è arrivato ubriaco all'allenamento
    Quello che dice Crash

    4 - 4 - 4...

  10. #3350

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    Citazione Originariamente Scritto da Dampyr Visualizza Messaggio
    Adriano è arrivato ubriaco all'allenamento
    Ovviamente su Studio Sporc, due giorni prima di Juve - Milan, hanno passato i primi NOVE minuti di orologio (giuro, non me lo sto inventando) a proporre servizi che smentivano tutto ciò e cercavano di ridimensionare il caso dicendo che si trattava di un problema muscolare

    E poi non sarebbero pro-inter

  11. #3351
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    Citazione Originariamente Scritto da Diablix Visualizza Messaggio
    Ovviamente su Studio Sporc, due giorni prima di Juve - Milan, hanno passato i primi NOVE minuti di orologio (giuro, non me lo sto inventando) a proporre servizi che smentivano tutto ciò e cercavano di ridimensionare il caso dicendo che si trattava di un problema muscolare

    E poi non sarebbero pro-inter
    Lo stesso studio sporc che ho visto?
    Quello che apre parlando del "caso" Adriano?
    Quello che continua ricordando come i miracolati rossoneri abbiano per l'ennesima volta battuto l'Inter prendendo Thiago Silva?

    ah quello...
    Ultima modifica di Ferlons; 12-12-2008 alle 13:40
    [SIGPIC][/SIGPIC]

  12. #3352
    Utopico L'avatar di kekko
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    ma non è che sta fantomatica enlongazione (se si scrive così) di adriano, non è altro che un cocktali?
    ...e sembra dire ai contadini curvi col suo fischio che si spande in aria: "Fratello, non temere, che corro al mio dovere!
    Trionfi la giustizia proletaria!

  13. #3353
    Infradito L'avatar di Calimar
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    Citazione Originariamente Scritto da kekko Visualizza Messaggio
    ma non è che sta fantomatica enlongazione (se si scrive così) di adriano, non è altro che un cocktali?

    il famoso enlong island iced tea
    Sono molto intelligente. Riesco a contare fino a 20.... nudo fino a 21 !

    Stagione 41: V.78

    Stagione 40: vincitore del Chiappozzo d'Oro.

  14. #3354
    Martin Mystere L'avatar di aed1248
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    Citazione Originariamente Scritto da Calimar Visualizza Messaggio

    il famoso enlong island iced tea
    In questo mondo devi essere matto, sennò impazzisci...

  15. #3355
    Infradito L'avatar di Calimar
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    Citazione Originariamente Scritto da aed1248 Visualizza Messaggio
    mi son già preso un cartellino per battutaccia.... devo mantenere la fama
    Sono molto intelligente. Riesco a contare fino a 20.... nudo fino a 21 !

    Stagione 41: V.78

    Stagione 40: vincitore del Chiappozzo d'Oro.

  16. #3356
    Extraterrestre L'avatar di hotplug
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    Citazione Originariamente Scritto da Calimar Visualizza Messaggio
    mi son già preso un cartellino per battutaccia.... devo mantenere la fama
    Di questo passo, altro che cartellini...rischi di vincere le olimpiadi !



    Cmq ieri la Vanali (mi sembra conducesse lei) diceva che bisognerà aspettare Giugno per godere delle prodezze di Thiago Silva .
    Così parlò HotPlug
    __________________________

    "Chiudo per manifesta gnubbitudine" (slaine)

  17. #3357
    Martin Mystere L'avatar di aed1248
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    L'intervista di Totti al Corriere dello Sport di ieri... bella...


    L'appuntamento era per le undici. Quando mancavano una quindicina di minuti alle dieci, la telefonata: Totti è arrivato.
    Possibile in una mattinata d’inferno e preoccupazioni come quella vissuta ieri nella capitale, travolta da una specie di alluvione? Sicuro, «perché io, nonostante quello che si dica dei romani, sono uno puntuale, mi dà fastidio quando ti dicono “sono arrivato”, scendi e non trovi nessuno. E poi dovevo accompagnare Ilary e Cristian alla stazione, mia moglie aveva un pranzo a Firenze, allora eccomi qui».
    Eccolo, dunque, Francesco Totti. Che arrivasse, lo si poteva intuire anche dall’insolita animazione che si respirava nella nostra redazione in un orario in cui solitamente si sta ancora facendo colazione a casa. Eppure, nonostante il traffico impazzito, nessuno è arrivato in ritardo. Perché Totti è Totti, pur essendo rimasto tale e quale al ragazzino che sognava di giocare con la maglia della Roma.
    E allora, prima di iniziare, quando gli è stata chiesta la cortesia di un paio di autografi, è cominciata un’autentica processione. Con il capitano giallorosso disponibile e sorridente, una foto, una firma, una sciarpa, un’altra foto, un altro sorriso, una battuta, un abbraccio, un bacio «e datemi del tu, tranquilli». La conferma, come ha sempre detto, che per esaudire quel suo desiderio di fare due passi per via del Corso con moglie e figli, chissà quanti altri anni dovrà aspettare, forse per sempre, «mi vogliono bene e la cosa non può che farmi piacere». Poi, come sempre, più di sempre, ha detto la sua su tutto, tra campionato e Champions League, da Cassano a Menez, dalla Roma alla Nazionale e tanto altro ancora. Con la solita sincerità, senza giri di parole, con quella faccia che manifesta il suo pensiero ancora prima che cominci a parlare, «perché noi romani siamo così, diciamo le cose in faccia, a qualcuno potrà non piacere, ma questi sono i romani, prendere o lasciare».
    Totti, bentornato al Corriere dello Sport-Stadio.
    «Grazie. Vengo sempre con piacere a trovarvi, perché mi accogliete bene. Il rapporto che ho con voi è particolare e mi rende molto orgoglioso».

    Partiamo dal suo favoloso momento. Sentendo Spalletti e i suoi compagni, sembra che lei non sia mai stato così bene. Corre più di quando aveva vent’anni.
    «Forse è eccessivo dire così. Credo di avere corso tanto anche prima. E’ chiaro che molto dipende dalla condizione. Dopo il grave infortunio al ginocchio sto tornando al top. Non sento più fastidi e questo mi aiuta a rendere al massimo».

    L’Inter ha già vinto lo scudetto?
    «E’ presto per dirlo, ma ha grandi possibilità di vincerlo».

    La Roma è fuori?
    «Dobbiamo essere realisti. Il distacco è notevole e non credo che l’Inter perderà così tanti punti. Lo scudetto riguarda Inter, Juve e Milan».

    Fra queste tre, Totti per chi tifa?
    « Per il Milan. Ho più amici là e la squadra mi è più simpatica. C’è meno rivalità rispetto alle altre due».

    Le è simpatico Mourinho?
    «Molto. E’ un tipo diretto, senza peli sulla lingua. Mette tutti sullo stesso livello. Mi piacciono le persone così».

    Anche Spalletti è così?
    «Sì, ma non lo fa vedere...».

    Mourinho rende pubbliche le situa- zioni che di solito restano chiuse negli spogliatoi. Crede che la sua scelta romperà un muro nei rapporti con l’opinione pubblica?

    «No, non penso. Lui fa questo, ma credo che in generale tutto resterà così com’è adesso».

    Balotelli è un ragazzo un po’ bizzoso. Pensa che Mourinho lo stia gestendo bene?

    «In effetti Balotelli quando ha giocato contro la Roma non si è comportato molto bene. E’ giovane, deve crescere. Ma è un calciatore di grandi potenzialità e deve essere contento di aver incontrato un allenatore come Mourinho, che lo mette sull’attenti. E’ successo anche a me con Mazzone».

    Totti sente ancora i suoi ex tecnici?
    « Mazzone sì. Anche Zeman. E poi Spalletti, tutti i giorni...».

    Capello?
    «Capello no».

    Pensa sempre che i romani siano antipatici nel resto d’Italia?
    «Io penso solamente che sui romani ci siano tanti luoghi comuni: sono pigri, non hanno voglia di lavorare e via discorrendo. Non credo sia così. E poi perché tutti vogliono venire a lavorare a Roma?».

    In campionato la Roma può raggiungere al massimo il quarto posto?
    «Se pensiamo a come eravamo messi un mese e mezzo fa, arrivare quarti sarebbe come uno scudetto per noi. Però adesso puntiamo a qualcosa in più: tra il secondo e il quarto posto. Alla fine tra le prime quattro ci sarà anche la Roma ».

    Quali sono le avversarie da temere per un posto in Champions League?
    «Fiorentina e Napoli. Ma anche la lazio ».

    Il ritorno di Totti ha rilanciato la Roma. Ma quali altri elementi hanno fatto sì che la squadra tornasse quella dello scorso anno?
    «Il recupero dei giocatori, il modulo e i risultati: quando arrivano le vittorie cambia l’atteggiamento mentale. E la testa conta».

    Si è parlato di frizioni tra Spalletti e i giocatori.
    « Niente di vero. I problemi in un gruppo ci sono sempre, anche quando le cose vanno bene. Ma non c’è mai stata una spaccatura».

    Si è anche detto che l’incontro estivo tra Spalletti e il Chelsea abbia disorientato la squadra.
    «Guardate, io non so nemmeno se sia vero che l’allenatore ha incontrato il Chelsea. So solo che a me ha sempre detto che voleva restare alla Roma».

    Le novità tattiche sono state concordate tra Spalletti e i giocatori?
    « No, la scelta è stata dell’allenatore. E’ stato bravo a capire che il vecchio sistema di gioco può funzionare se tutti gli interpreti sono al cento per cento. Ma noi non eravamo al top».

    Si sente più a suo agio con questo schema?
    «Sì. Posso attaccare e arretrare più liberamente. Prima non avevamo un attaccante davanti quando io mi abbassavo ed era più difficile giocare».

    Laurent Blanc, che avete appena eliminato dalla Champions, ha detto: «Totti è il Colosseo della Roma». Tra i soprannomi che le hanno affibbiato in tanti anni di carriera, qual è il più gradito?
    «Sicuramente questo. Il Colosseo è il monumento più importante che abbiamo a Roma. Quindi essere paragonati al Colosseo è un motivo di grande orgoglio ».

    Ha segnato 211 gol con la Roma. Quando smetterà di giocare vorrà essere ricordato come un grande centravanti o un grande numero 10?
    «Alla fine della carriera potrò dire di essere stato un grande attaccante. Prima ero un uomo assist, adesso faccio più gol».

    Il suo gol più bello?
    «Ce ne sono diversi. Il cucchiaio a Julio
    Cesar in Inter- Roma 2- 3 ( 2005/ 06, ndr) ma anche i tiri al volo in Sampdoria- Roma di due anni fa e in Roma-Udinese del campionato dello scudetto. Poi non dimentico l’altro cucchiaio, a Peruzzi nel derby vinto 5-1».

    E il gol più emozionante?
    «Il cucchiaio a Peruzzi. Per forza. Anche se non era importante come il gol al Parma nel giorno dello scudetto. Ma quel gol nel derby mi regala anche altri ricordi, mostrai la maglietta con la scritta sei unica, era dedicata a Ilary, un’emozione indimenticabile».

    Il ciuccio continuerà a farlo dopo un gol?
    «Sì, è dedicato alla mia famiglia: Ilary, Cristian, Chanel. E poi non è che oggi si possa fare molto altro, se esageri ti ammoniscono. E, francamente, è una cosa che capisco poco. Uno fa gol, si toglie la maglia per festeggiare e si becca un cartellino giallo. Questo dice il regolamento: io non sono per niente d’accordo ».

    Se potesse tornare indietro, farebbe subito il centravanti?
    «Sì. A questo punto sarei già a trecento reti».

    Può ancora arrivare a quel traguardo.
    «Vero. E’ uno degli obiettivi. Se gioco ancora cinque-sei anni posso farcela. E io voglio giocare ancora a lungo».

    A questo proposito, il suo contratto scade nel 2010. Non avete ancora trattato il rinnovo.
    «No, ma penso e spero che non ci siano problemi. Io vorrei andare avanti fino al 2014 però potrei smettere anche prima. Sono una persona matura. Se un giorno mi rendessi conto che non sono in grado di dare il mio contributo, strapperei io stesso il contratto».

    Tra gli altri contratti, il caso più delicato riguarda Aquilani.
    «Non mi piace entrare in queste trattative: è una questione tra lui e la società. Posso dire, da capitano e da amico: spero che resti. E’ un giocatore fondamentale, un campione di livello internazionale che ha tanta voglia di far bene nella Roma».

    La squadra che Totti ha deciso di sposare per sempre. Non le è rimasta la curiosità di provare un’esperienza diversa, magari all’estero?
    «La curiosità sì. Mi rimarrà a vita. Ma per me ha deciso il cuore. E al cuore non si comanda. Non ho rimpianti».

    In un certo periodo stava per lasciare la sua città e la sua squadra.
    « Sì, è vero. Sono stato vicino a Real Madrid e Milan. Ma avrei comunque scelto il Real, l’estero, per rispetto dei nostri tifosi».

    Tra qualche anno, quando smetterà, resterà nel calcio?
    «Sicuramente. Io senza pallone non so stare. Me ne sono accorto nel periodo degli infortuni».

    Allenerà?
    « No, escluso. Sono troppo buono io. Premesso che mi vedo ancora calciatore per tanti anni, dopo resterò nei quadri della Roma. Potrei fare il direttore sportivo, o il direttore tecnico».

    Facciamo una battuta: Pradè e Conti non saranno contenti di saperlo.
    « Ma no, potremmo lavorare tutti insieme. Tra romani ci si capisce al volo».

    Faccia un pensiero da dirigente allora. Se avesse un budget illimitato, quale campione porterebbe alla Roma?

    « Messi. Gli avrei dato il Pallone d’Oro, anche se credo che Cristiano Ronaldo l’abbia meritato perché ha vinto la Champions. E se vinci la Champions sei più vicino a quel premio».

    Dopo tanti anni, ha capito come funzionano le votazioni per il Pallone d’Oro?
    «No, ma non è certo un problema».

    C’è stato un anno in cui ha pensato di meritare di vincerlo?
    «Nel 2001. Avevo fatto un ottimo Europeo l’estate prima e in quella stagione ho vinto lo scudetto e la Supercoppa con la Roma. Invece lo vinse Owen che con il Liverpool, comunque, si era portato a casa cinque coppe».

    Per il Pallone d’Oro forse è tardi, ma tra gli obiettivi di Totti c’è il Mondiale in Sudafrica?
    «In questo momento no».

    Cancellando “in questo momento”?
    « No » .

    Ma se Lippi le telefonasse e le chiedesse di andare in Sudafrica con lui?
    «Non direi no subito. Ci penserei mille volte, solo perché è Lippi. Con me si è comportato in maniera straordinaria. E’ stato un grande uomo. Con lui ho un rapporto particolare».

    Ha detto addio alla Nazionale forse in maniera un po’ affrettata.
    «Sì. Ma avevo appena vinto il Mondiale, ero soddisfatto di quello che avevo fatto, perché per quello che potevo avevo dato parecchio alla squadra. Il mio recupero dall’infortunio era stato molto rapido, avevo bisogno di fermarmi e gestirmi. Dovevo riposare, stare di più con la mia famiglia e sentivo ancora dolori al piede. Potendo tirare il fiato soltanto nelle settimane in cui era impegnata la Nazionale, la mia scelta non poteva che essere quella che ho fatto. Del resto non potevo mica lasciare la Roma. Ma forse non sono stato capito oppure non mi sono spiegato bene».

    Chi non l’ha capita, Donadoni?
    «Donadoni e qualcun altro che girava lì intorno. Gigi Riva invece sapeva benissimo quale era la mia situazione, come stavo e cosa sentivo».

    Intanto in Nazionale è tornato il suo preparatore personale Vito Scala...
    «Lui sta bene con tutti, anche senza di me. Vito è stato uno degli artefici dei miei recuperi, insieme con il fisioterapista Silio Musa. Vito è un amico, un fratello, mi ha dato i consigli giusti, sempre, anche quando ho sbagliato. Ci sono dei momenti in cui ti butti giù, soprattutto nella fase del recupero. Noi calciatori siamo uomini come gli altri, con tanti vantaggi ma anche qualche problema. Per fortuna io ho avuto accanto delle persone meravigliose che mi hanno supportato nei periodi delicati».

    Però a Livorno, dopo la sua espulsione, l’ha spedito al tappeto...
    «Mi sarei ammazzato. Certo non volevo buttarlo a terra, è lui che è scivolato (e Scala interviene: «Il fatto è che avevo le scarpe da ginnastica...» ), io ero teso per quello che era successo, è stato solo un attimo, ho sbagliato, ma ero stato espulso ingiustamente».

    A proposito di amici. Cassano nella sua autobiografia ha scritto che Totti ha favorito il suo addio alla Roma.
    «Come dicevo prima, io non intervengo sulla questione contrattuale di un mio compagno. Per me sono tutti uguali da questo punto di vista. Sono affari loro. Mi può dispiacere se un amico se ne va, e io con Antonio avevo un grandissimo rapporto, però non devo decidere io, c’è la società e decide lei».

    Cassano non ha perso una grande occasione lasciando la Roma?
    «Per me sì. Qui aveva tutto e sarebbe servito anche alla Roma».

    Zidane dice che Menez ha i colpi di Cassano.
    «Sono due giocatori diversi. Menez ha altri colpi, più velocità e meno fisico. Può diventare un nuovo Messi, uno che fa la differenza».

    Davvero è rimasto così colpito da Menez?
    «Davvero. E’ un giocatore con potenzialità enormi, parliamo la stessa lingua calcistica, ha soltanto ventuno anni, può fare tantissimo a livello internazionale, ha grandi margini di miglioramento».

    Totti a ventuno anni era già capitano della Roma.
    «Ci vuole anche un po’ di fortuna per questo... » .

    Menez, Vucinic e Totti possono giocare insieme?
    «Si può fare. Con Menez o con me alle spalle delle due punte»

    E voi tre con Julio Baptista?
    «Con questo nuovo modulo no perché Julio non ha le caratteristiche di Brighi o Perrotta, ma con il vecchio sistema è una cosa possibile, Baptista potrebbe giocare in coppia con De Rossi in mezzo al campo».

    La sua Roma vola in Europa: ha chiuso il girone di Champions al primo posto. Che avversaria vorrebbe trovare negli ottavi?
    «Nessuna in particolare. Lo Sporting Lisbona è la squadra più abbordabile, l’abbiamo affrontata l’anno scorso e la conosciamo. Ma se dovessi scegliere, vorrei il Real Madrid: ci porta bene. E poi giocare contro di loro è sempre un piacere. Eviterei invece l’Arsenal: le squadre inglesi ci hanno spesso messo in difficoltà».

    Lo Sporting le ricorda uno dei suoi infortuni, dovuto al contrasto con Liedson.
    «Non è un bel ricordo. Sono rimasto fuori molto tempo. Sembrava solo una contusione, ma non riuscivo a poggiare il piede per terra. Dopo tante risonanze, abbiamo scoperto che c’era una microfrattura al collo del piede ».

    In finale ha già detto che gradirebbe una rivincita con il Liverpool.
    «Beh sì. Ma l’importante è arrivarci, al 27 maggio. Contro chiunque...».

    De Rossi sostiene che sette-otto squadre in Europa siano superiori alla Roma. E’ d’accordo?
    «Forse non sono così tante. Direi che ce ne sono due o tre: Barcellona, Manchester United e Chelsea».

    Non mette l’Inter in questa lista.
    «Perché l’Inter in Europa fa più fatica. Ed è strano: ha tanti giocatori stranieri, un allenatore come Mourinho che ha una grandissima esperienza internazionale, eppure i risultati in Champions League finora non sono stati soddisfacenti».

    Quando Totti era un giovane emergente, si disse che era il nuovo Mancini. Ora ha già intravisto chi potrebbe essere il nuovo Totti?

    «Non l’ho ancora identificato».

    Forse Messi?
    «Messi è diverso da me, salta più l’uomo ma ha meno forza rispetto a me. E poi è tutto sinistro e, per dire un’altra differenza, lui non è tipo che fa lanci da cinquanta metri».

    Qual è il compagno tecnicamente più dotato che abbia mai avuto?
    «Direi Cassano. Ma anche con Batistuta, che pure era meno raffinato, mi sono trovato alla grande».

    E il suo rimpianto? Ha sempre detto che avrebbe voluto giocare con Ronaldo. Ronaldo il brasiliano, non Cristiano.
    «Confermo. Con me uomo assist, avrebbe segnato cinquecento gol».

    Lo prenderebbe anche ora che ha firmato per il Corinthians?
    «Sì. A Roma potrebbe ritrovare gli stimoli giusti, si ambienterebbe subito. E poi l’operazione avrebbe costi contenuti».

    Ma è vero che Totti suggerisce gli acquisti ai dirigenti?
    «Ecco, approfitto di quest’occasione per chiarire. Io non impongo niente. Si è detto tante volte che non volevo un centravanti alla Roma perché mi avrebbe tolto spazio. Se capita, parlo con la società, do un parere. Se me lo chiedono loro. E magari io mi metto in contatto con i giocatori, come è successo con Mutu. Ma non è detto che i miei consigli siano accettati. Io avevo chiesto Fernando Torres e Toni, per esempio. Io, che non voglio i centravanti...».

    Si parla di un possibile arrivo di Crespo alla Roma...
    «E’ un giocatore che farebbe comodo a qualsiasi squadra. Ma, adesso, in questa Roma, dove giocherebbe?».

    Al posto di Totti?
    «Come caratteristiche non può sostituire Vucinic, non può sostituire Menez, sì, dovrebbe giocare al posto mio...».

    Si sente di dire che la Roma resterà grande a prescindere dai risultati di questa stagione?

    «Bisogna restare grandi. Bisogna essere più forti, anzi. La squadra e la città lo meritano ».

    Spalletti resterà?
    «Io spero di sì. E tutti mi dicono di sì».

    Ancelotti sembra il naturale successore.
    «Io mi auguro che Spalletti rimanga, perché lavoro molto bene con lui. Poi, in futuro, mi piacerebbe essere allenato da Ancelotti».

    Accoglierebbe con piacere un investitore straniero nella Roma o è meglio continuare con la famiglia Sensi?
    «Io spero che si vada avanti con i Sensi. Anche perché in molti parlano ma di trattative concrete non ce ne sono. La famiglia Sensi va rispettata per tutto quello che ha fatto per la Roma».

    Vi manca il presidente Franco?
    «Molto. Io per lui ero come un figlio, avevamo una tale confidenza che gli davo del tu. Ma Trigoria è tappezzata di sue foto, che non ce lo fanno mai dimenticare».

    Presto la Roma avrà un suo stadio, proprio intitolato a Franco Sensi.
    «Se e quando sarà, mi sembrerà strano giocare in uno stadio diverso dall’Olimpico, ma una città come Roma deve avere due stadi, uno per la Roma e un altro per la Lazio. E sarà giustissimo intitolare il nostro al presidente Sensi».

    A proposito di Lazio. Recentemente avete giocato il derby. Zarate le è sembrato un fenomeno?
    «E’ bravo ma con tutto il rispetto, i fenomeni sono altri. Ma è giovane, deve crescere, può diventare un giocatore che fa la differenza ».

    Due anni e mezzo fa c’è stato il ciclone di Calciopoli. Oggi le sembra che sia cambiato qualche cosa?
    «Niente. Forse qualcosina è cambiata ma la sudditanza c’è ancora, c’è poco da fare».

    Cosa si può fare per risolvere questo problema
    «Credo non ci sia niente da fare. Il calcio, purtroppo, è questo».

    Queste sue parole sono dettate anche dall’esito dello scorso campionato?
    «Io ne avevo parlato già nella passata stagione, quando sottolineai aiutini e aiutoni».

    L’ultimo scudetto doveva vincerlo quindi la Roma?
    «Sì. A cinque, sei giornate dalla fine dovevamo essere già campioni d’Italia. Poi se uno vuole negare l’evidenza, faccia pure».

    Rispetto ai suoi inizi in cosa è cambiato il calcio?
    «Sicuramente sotto il profilo dello stress. Si gioca ogni tre giorni, ci sono troppe partite, non c’è mai un attimo per tirare il fiato. E poi il gioco è più veloce e aggressivo. Oggi conta più la corsa della tecnica quando invece dovrebbe essere il contrario».

    E questo porta anche a un maggior numero di infortuni?
    «Sì. Oggi un calciatore deve sapersi gestire e magari fermarsi quando sente anche un piccolo fastidio per non compromettere le partite successive».

    Però Ibrahimovic nell’Inter gioca sempre...
    «Ci deve essere un motivo. E pensare che aveva cominciato la stagione con un problema al ginocchio. Nonostante l’abbondanza di attaccanti, che si chiamano Crespo e Adriano per esempio, Mourinho sceglie sempre lui».

    Totti cosa farebbe per migliorare il calcio?
    «Per prima cosa ridurrei il numero delle squadre in serie A. Poi sarebbe forse giusto tornare alla vecchia formula della coppa dei Campioni, cioè addio al girone e da subito eliminazione diretta. Già così si ridurrebbero le partite»
    In questo mondo devi essere matto, sennò impazzisci...

  18. #3358

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    Citazione Originariamente Scritto da aed1248 Visualizza Messaggio
    L'intervista di Totti al Corriere dello Sport di ieri... bella...
    soprattutto molto interessante e non banale


    Balotelli è un ragazzo un po’ bizzoso. Pensa che Mourinho lo stia gestendo bene?
    «In effetti Balotelli quando ha giocato contro la Roma non si è comportato molto bene. E’ giovane, deve crescere. Ma è un calciatore di grandi potenzialità e deve essere contento di aver incontrato un allenatore come Mourinho, che lo mette sull’attenti. E’ successo anche a me con Mazzone».
    ma c'è qualche giocatore che parla bene del carattere di Balotelli??? Ad oggi ho letto solo commenti negativi a cominciare dai compagni di squadra delle giovanili dell'inter

    Pensa sempre che i romani siano antipatici nel resto d’Italia?
    «Io penso solamente che sui romani ci siano tanti luoghi comuni: sono pigri, non hanno voglia di lavorare e via discorrendo. Non credo sia così. E poi perché tutti vogliono venire a lavorare a Roma?».
    Perchè non si lavora???? (oh si scherza eh )

    Il ritorno di Totti ha rilanciato la Roma. Ma quali altri elementi hanno fatto sì che la squadra tornasse quella dello scorso anno?
    «Il recupero dei giocatori, il modulo e i risultati: quando arrivano le vittorie cambia l’atteggiamento mentale. E la testa conta».
    alla faccia di chi diceva che la vittorie non aiutano a migliorare il gioco e i risultati

    Ha detto addio alla Nazionale forse in maniera un po’ affrettata.
    «Sì. Ma avevo appena vinto il Mondiale, ero soddisfatto di quello che avevo fatto, perché per quello che potevo avevo dato parecchio alla squadra. Il mio recupero dall’infortunio era stato molto rapido, avevo bisogno di fermarmi e gestirmi. Dovevo riposare, stare di più con la mia famiglia e sentivo ancora dolori al piede. Potendo tirare il fiato soltanto nelle settimane in cui era impegnata la Nazionale, la mia scelta non poteva che essere quella che ho fatto. Del resto non potevo mica lasciare la Roma. Ma forse non sono stato capito oppure non mi sono spiegato bene».
    Bah...mi ricordo che al momento dell'annuncio disse altre cose...ma comunque alla fine cambia poco o niente...resto della mia idea e spero che dal momento che hai rinunciato alla nazionale (ben inteso...lui come chiunque altro) nel 2010 non ti ritorni d'improvviso lo spirito patriottico

    La sua Roma vola in Europa: ha chiuso il girone di Champions al primo posto. Che avversaria vorrebbe trovare negli ottavi?
    «Nessuna in particolare. Lo Sporting Lisbona è la squadra più abbordabile, l’abbiamo affrontata l’anno scorso e la conosciamo. Ma se dovessi scegliere, vorrei il Real Madrid: ci porta bene. E poi giocare contro di loro è sempre un piacere. Eviterei invece l’Arsenal: le squadre inglesi ci hanno spesso messo in difficoltà».
    Non avrà mica notato anche lui che la squadra che elimina il real madrid...o vince la champions o viene poi eliminata dalla squadra che vincerà la champions?

    L’ultimo scudetto doveva vincerlo quindi la Roma?
    «Sì. A cinque, sei giornate dalla fine dovevamo essere già campioni d’Italia. Poi se uno vuole negare l’evidenza, faccia pure».
    Speriamo che il corriere dello sport non sia arrivato a milano...altrimenti dall'anno prossimo la roma in lega pro
    05/05/15 3 sul campo
    04/07/2011 L'onestà prescritta
    ...e siccome ogni promessa è debito...l'Atletico Vecchie Spugne porta bene...decisamente bene!!!

  19. #3359
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    Dai che forse il bologna vince una partita dopo 87 pareggi di fila..

  20. #3360
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    Citazione Originariamente Scritto da danybig82 Visualizza Messaggio
    Dai che forse il bologna vince una partita dopo 87 pareggi di fila..
    e ti credo...hai visto con chi gioca?!?!

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