Non può, ha già allenato... penso potreste prendere Donadoni... :suspi:
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Ha segnato Osvaldo.
Ora posso veramente diventare laziale. :cry2:
Eh si, ci manca solo lo stadio... già ci sono 7 centri commerciali, Ikea, uffici a profusione.... mettiamoci anche lo stadio...
IMHO, dovendo preoccuparsi dei collegamenti, punteranno zone servite da Metro... al momento tor di valle è la più vantaggiosa... ci sono treno e autostrada... ma anche la via del mare... (e questo è uno svantaggio)
Ultimamente sta diventando famoso... tempo fa postai qualcosa sempre di suo... è in qualche modo geniale... :)
Mossa sicuramente fatta pro-parma... all'ultima spiaggia ha messo il secondo... mah... :rolleyes:
lasciamo perdere quell'anno, va...
Ieri ho visto una serie di errori che non pensavo potessimo ripetere ancora una volta...
L.Enrique: Sbaglia nuovamente la formazione, non puoi mettere 3 punte centrali insieme... Osvaldo è inguardabile, Borriello a destra non la prende mai, Totti a 40 metri dalla porta non può arrivare mai al tiro. Cambia anche peggio... toglie perrotta, oramai stanco, e mi sta bene... ma quando ha preferito lasciare osvaldo per Borini, ha toppato a non metterlo a sinistra per dare una mano a J.Angel e Pjanic, oramai sfiniti... e mai aiutati da un Osvaldo irritante e mai utile in fase difensiva.
Poi dico... De rossi (che per me non può giocare in quel ruolo visto che non ha le geometrie di un regista) fa una ca**ellata a 5 minuti dalla fine... ti salvi perchè il Siena è scarso e non riesce a prendere lo specchio della porta... ma vuoi dire alla squadra di compattarsi e tenere alta la tensione, visto che manca una manciata di secondi alla fine? Invece no...
Il siena mi è piaciuto, non si è chiuso a riccio ed intuite le difficoltà della roma ha provato a pareggiare una partita che non meritava di perdere.
Ma Bojan non gioca perchè si è fatto male o semplicemente perchè è pippa :asd:
Non si capisce che cosa gli sia successo... è come se avesse dimenticato di saper giocare a pallone...
Secondo me non è una suqadra forte, ma mi è piaciuta come mentalità... comunque s'è dimostrata ostica... tra roma e juve meritava probabilmente 4 punti...
ma se i giocatori sono in rivolta e si pappano allenatori come fossero noccioline,è normale che debba fargli un biennale.Altrimenti questi si pappano anche Ranieri...tanto fra sei mesi se ne va,no?
E'un discorso stupido,lo so.Infatti è un discorso da calciatori.
Io avrei preso un allenatore bravo a far giocare le squadre e gli avrei fatto firmare un contratto da 5 anni.
Van Gaal l'ho mai citato? :esd:
è pippa.Altrimenti io non l'avrei preso ad un paio di tornei al fanta.
Per me si è visto qualche miglioramento nella Roma,nell'ambito di una prestazione che comunque è insufficiente.Certo,bevevo birre e mangiavo kebab...ma il paragone va fatto con la partita contro il Cagliari(quella contro l'Inter non vale mica...) e non mi sembra si sia vista esattamente la stessa cosa.
3 giornate a Ranocchia (due per espulsione diretta + 1 per insulti)
2 giornate a Grossmuller
1 giornata a Vucinic
Barcellona, anche la difesa a tre di Guardiola non funziona
Il tecnico catalano ha cambiato modulo contro il Valencia ma ha ottenuto solamente un pareggio sudato
Chi voleva la riprova della tanto discussa difesa a tre è stato accontentato ieri sera in Valencia-Barcellona. Uno dei credi tattici che ha contribuito all'esonero di Giampiero Gasperini come allenatore dell'Inter non ha funzionato neanche nella Liga. A metterla in pratica è stato, udite udite, niente meno che il Barcellona. Già perchè anche la squadra illegale, di fenomeni e campioni assoluti non ha saputo reggere il peso di uno schiermaneto che necessita molto, forse troppo collaudo e sacrificio. La novità tattica Guardiola l'aveva già sperimentata la scorsa settimana in casa contro l'Osasuna. 8-0 il risultato finale ma il test non era ritenuto attendibile, soprattutto se effettuato contro un avversario di bassa caratura per di più sul prato del 'Camp Nou'. Ieri sera un banco di prova molto importate era la partita del 'Mestalla' contro il Valencia. 'Pep', ricalcando le orme della squadra di Cruyff del 1993 con Nadal, Goiko e d Eusebio nel reparto arretrato, si è affidato ad una difesa composta da Mascherano, Puyol e Abidal. Il risultato è stato molto deludente con i blaugrana sotto per bene due volte e costretti a rincorrere. I gol valenziani, per di più, hanno messo in evidenza grandi lacune nel reparto arretrato sopratuto dalla parte di Abidal, che prima ha deviato in porta un cross di Mathieu e dopo si è fatto trovare fuori posizione lasciando solo Pablo Hernandez davanti a Valdes. Nella ripresa Guardiola ha provato ad arretrare Alves sulla linea dei tre ma le difficoltà non sono scomparse e per non correre rischi si è affidato ad un inconsueto 5-3-2, non proprio nelle corde di una squadra come il Barcellona. La difesa a tre sarà pure il futuro del calcio, parola di Xavi, ma per adesso è ancora tutta da rivedere.
ma chi ha scritto questa roba?
Ma io ho sentito anche a studiosport che il Barcellona aveva qualche disaccordo con Guardiola che sta usando la difesa a 3
Ormai diverrà tappa fissa...
El batimuro (Roma-Siena 1-1)
pubblicata da Kansas City 1927 il giorno venerdì 23 settembre 2011 alle ore 16.19
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I turni infrasettimanali, è cosa risaputa, er cielo (Sky) l'ha creati pe sovvertì pronostici, arterà bioritmi, interompe serie, scardinà certezze e scassà er cazzo a chi, pe corpa der vecchio adagio per cui ubi maior il resto resta ar cesso, mprogetto de vita che prescinda da Luigi Enrico nun riesce più a abbozzallo, e vedé cari e parenti, a meno che non sia allo sssadio o davanti alla tv, diventa impresa più ardua del recupero de Lamela.
Ecco, partimo da qua, da quella che, ormai se po’ rompe er velo der silenzio, rischia de esse la vera sòla de quest’anno. Sarà corpa dell'under 20 argentina contro cui a luglio se semo ritrovati tutti a tifà (che pe noi fasse novi nemici è ninezia), sarà per corpa der fatto che quelli che non dovevano fa rimpiange assenze se so mossi fin qui come se avessero le caviglie della pora Sora Lella, de sto rigazzo i gufi rumoreggiano già come der novo Van Basten, che prima de fasse rimpiagne era diventato comunque Van Basten. Speramo nsia così, che un progetto innovativo e visionario senza ntocco de Eppol nse po raccontà, ma facessero in fretta. E il prossimo che vole annà in nazionale le caviglie le lascia a Trigoria, strisciasse, se facesse trascinà, volasse, se nventasse quarcosa, a noi non ce interessa.
E' anche co sto cruccio che er tifoso romanista lascia luoghi di lavoro e disoccupazione e nonostante je se fossero liberati già ad agosto un sacco de giovedì, aripia la sciarpa de lana e va. Allo ssadio, forsanche pe corpa der Novara che c'ha fatto capì er valore vero der pareggiotto milanese, semo pochini però boni, visto che in tribuna ce sta er Presidente americano reduce dar turdefors pe campidojo e campi de frumento dove un ber dì er progetto, qualunque cosa sia er progetto quer dì, metterà nove fondamenta.
Ma per Luigi Enrico è ahora quel el pueblo se alza en la lucha, e per luchar pare nse possa fa a meno de Perotta terzino destro de contenimento e de Osvardo centravanti sinistro de ostentamento, con buona pace de Rosi e Cassetti lasciati a casa, de Sisigno, Borini e Bojan in panca, e de tutti noi storditi che un progetto con Perotta l'avevamo effettivamente fatto, ma quanno er muro de Berlino stava ancora in piedi. Sia chiaro, ar pormone calabro nje se po dì gnente, anzi, je se tributa sempre er rispetto dovuto a un grande campione der monnonfame sempre titolare nse sa come pure in Germagna. E tuttavia cotanto titolo non è più da anni ragione sufficiente per schierare Bruno Conti (uno che comunque cor chiticaca e sti ritmi ce potrebbe ancora tornà nsacco utile), nse capisce perché incaponisse così co Perotta snaturarndojene per giunta la già bizzarra natura. Ma tant'è, nonostante a distanza de 5 giorni se sia svalutato più de na banca greca, vogliamo fa comunque affidamento emotivo sul pareggio de Milano, dove la formazione era quella che era: e allora gridiamo sti nomi ar cielo dell'Olimpico, compreso Perrotta terzino, compreso quello de Osvardo, pure se a gridallo te viè da ride, che sembra che stai a fa er tifo pe namico tuo più bello de te che nse sa come sta a giocà co la Roma.
Se comincia e, che se lo dimo a fa, è subito posesiòn, subito preziosa percentuale che lievita, subito trama che diventa più prevedibile de quella den cinepanettone, però senza zinne, culi, rutti e scuregge, quindi più pallosa. Al subentrar della noia er gerarca nazista Simon Kjaer dispensa ordine e disciplina imponendo la ferrea rappresaglia: pe ogni minuto che tengono il pallone loro, lo tenemo dieci minuti noi. E non inganni il fatto che il minuto loro finisce sempre co un tiro e i dieci nostri co na bestemmia.
La speranza, a fine campionato, è che l'antidoping ce renda giustizia. Perché che tu sia Siena o Cagliari, Inter o Bratislava, pe resiste da avversario, e quindi da spettatore pagato ma di fatto poco più partecipe de chi c'ha er telecomanno in mano, alla sfiancante, sfibrante, innocua, mortifera, sterile, oziosa, inane (e co inane amo finito i sinonimi) trama de passaggetti moviolati giallorossi, te devi esse calato svariati eccitanti. E però, forse perché Zeman non è mai preso troppo sur serio quanno parla de farmacie, fin qui hanno retto tutti. E se reggono de solito so cazzi.
Il primo a regge, per fortuna, è il pallavolista mimetico rumeno che de verde vestito genera costantemente l’illusione ottica della porta vuota. Sebbene spiazzato da un attacco de testa e non de schiacciata, egli si oppone a pugno chiuso e corpo dinoccolato. Lo stile è quello che è ma, considerato che è quello de nartro sport, guardiamo solo al risultato, e il risultato è che stamo ancora zero a zero: ma non per molto.
Perchè quando i sospiri de insofferenza so ormai bronchiti asmatiche, quando tutto il resto è ormai noia, quando le palle de 35mila spettatori (donne comprese) so cascate talmente in basso da costituì un serio ostacolo alla deambulazione tra un seggiolino e l’altro, succede l’insuccedibile. Quanno er 16, violando il protocollo der chiticaca, sventaglia pe un finora timidino Jose Angel, e quando il finora timidino se stimidizza pe nattimo e fa il dribbling che gli stessi 35mila de cui sopra je stanno a chiede da mezzora pe poi mettela in mezzo, il battimuro irrompe con tutta la sua carica nostalgica nella Serie A Tim. Perchè quando Borriello raccoglie la palla co no stacco de coscia degno della miglior Heather Parisi e alza lo sguardo, non è un compagno quello che vede appostato sul secondo palo, ma un muretto co na cipolla appoggiata sopra, ed è per questo che non fa un assist, e manco un tiro sbajato, ma indossati i panni dello Scuro, calcola con neutrinica zichichica precisione la traiettoria necessaria al balòn a sbatteje addosso e finì dentro a sta cazzo de porta. Quello, er muro, Osvardo, manco a dillo, nse move, e finalmente, incredibilmente, co l’occhi rossi e le vene cariche, anche noi, quelli che s’erano scordati com’è fatta na rete gonfia, liberati dall’incantesimo possiamo infine strillà “Gòòòòòòòòòòòòò!”. E siamo tarmente contenti e cojonati che tutti reggiamo er gioco allo speaker dell’Olimpico, che invece de quello der marcatore ce dice er nome de battesimo der muretto a secco, e per tre volte rispondiamo ruggendo come micetti inferociti: “Osvardo!”. Un grido liberatorio al quale, passati 10 secondi segue quello nostro de Kansas che profetici urlamo: “Levalo!”. Ma la scucchia che indica la strada a quanto pare funge anche da fonoisolante, e er sospiro der popolo gemente non giunge alle recchie der puntuto treinador, apparentemente impermeabile alle possibili valli di lacrime.
Anzi, tanto è lo sfregio ar buon senso, che er centravanti più forte dei tre schierati fa er terzino e er mediano, quasi dovesse dimostrà a ogni partita che pure se Luigi Enrico sa cità i classici a memoria, resta importante distingue un ramo da na foglia prima che la sua scienza crei l’ignoranza. Er pubblico capisce lo sforzo der Capitano avvolto su un tabellone dopo un recupero degno de Annoni, lo incita, lo applaude, lo osanna come manco dopo un cucchiaio e guardando Luigi Enrico pensa “tu castighi i figli in maniera esemplare, poi dici siamo liberi, nessuno deve giudicare, pigro ce sarai tu e tre quarti dell’Asturia tua!” E comunque se va a riposo in vantaggio, co la paura de dì anche mezza parola, ma co l’intima convinzione che forse, sempre cercando con vigore le chiavi in tasca, è la vorta bona. Ma evidentemente ste chiavi stanno troppo in superficie, e l’unica loro utilità sarà quella de spalancà, di lì a poco, le porte dela difesa nostra.
Quando se rientra nulla muta. Perotta caracolla stanco e leso nelle membra ar punto da chiede er cambio co Sisigno. Boriello invece, pur de non fasse cambià, giocherebbe a battimuro cor Cipolla pe tutta la vita, ma Luigi Enrico è omo senza core e mette dentro uno che core, Nascar Borini. Er problema però, co sto gioco nostro, è che dar momento in cui er giocatore è pronto a entrà a quando poi entra davero, a causa dela posesiòn de cui sopra, passa armeno un quarto d’ora, col risultato de fa morì definitivamente l’infortunato da cambià e de rende inutilizzabile causa sfinimento er sostituto a bordo campo, che quando entra è già a un passo dal chiede er cambio pe crampi. Se poi se considera che l’unico ricordo marchiato a fuoco da Sisigno nella memoria nostra è er tatuaggio der logo der prosciutto de Parma sur collo, c’è poco da stupisse se di lì a poco rimpiangeremo non solo Perotta sciancato, ma financo Rosi (de Cassetti pare irrispettoso pure solo fanne er nome in questo ragionamento).
Col pasar de los minutos la posesiòn aumenta de pari passo all’ossesiòn der tifoso de pià er gò, gò che culo nostro, imprecisione artrui e il reich danese impediscono se materializzi fino a 3 minuti dala fine, allorché Messibrienza se iscrive ar campionato de battimuro, pia er palo e fa carambolà er balòn su tal Vitiello. Costui s’allunga e inevitabilmente insacca, mettendose ultimo dietro El Kabir nell’interminabile coda de coloro che un domani mostreranno ai nipoti le vestigia dell’Olimpico raccontando cor groppo in gola: “o vedi sto posto antico e abbandonato? Qua dentro nonno tuo ha vissuto er giorno più bello della vita sua”.
Rabbia sconforto e scoramento avvorgono l’avvorgente trama de passaggi che sospinti da un pubblico mai così maturo e cojonato provano per inerzia a prende in considerazione la porta altrui. Ma a parte na cipollata de poco fuori misura, null’altro meriterà menzione se non un evento più unico che raro. Più o meno a un minuto dala fine, per accidente del caso la palla giunge ai limiti dell’area sul piede destro de Gago. La palla è lì, monella innanzi a lui, e sembra non aspettarsi altro che Lady divenga Mister, e virilmente vìoli l’altrui pertugio. Il pubblico non crede ai suoi occhi, e invece di urlare ognuno il cazzo che je pare come sempre giustamente avviene, all’unisono, come un sol uomo, con voce tonante e de gigante gridanto “adelante!” pronuncia urlando la stessa identica parola: “TIIIIIIRAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA”. Na cosa impressionante. Mai sentita prima in uno stadio. Tanto impressionante che er poro Gago perde la coordinazione, non tira, inciampa. E la partita finisce.
Quando eravamo rigazzini e volevamo er motorino, mamma ce diceva: “sì ma voio vedè almeno a media der sette”. Poi diventava: “sì ma vojo vedè almeno un sette”, che presto si tramutava in un “sì ma almeno te devono promove”, per poi sbracare definitivamente in un “sì ma voio almeno che te impegni”. Ecco, noi amo compresso l’anno scolastico in dù mesi, e pure se stamo pe vortà le spalle definitivamente alla concessionaria, semo ancora disposti a comprajelo sto motorino. Er problema è che mamma, se le cose annavano male, se la piava co noi. Noi invece, come ormai fanno tutti i genitori de nova generazione, se stamo pe accanì quasi solo cor maestro. Siccome la verità sta nel medio, prima de mostrasselo a vicenda, sarebbe er caso de comincià da Parma a dimostrà che la classe, dar bidello ar preside, non fa acqua come sembra. Sennò altro che motorino, quest’anno se lo ponno fa pure tutto a piedi.
ranocchia salta il napoli, siete delle merde
Lionel cerci devastante :esd::eek:
"è da nazionale?"
"se gioca così,assolutamente sì"
(telecronaca sky)
ho paura.
Corre come un cavallo,Cristiano Rocerci.
Cerci prossimo pallone d'oro :sisi:
Comunque ottimo primo tempo, più che il risultato dopo la pessima partita di udine mi interessava la prestazione, e per ora è veramente interessante.
Se solo Vargas fosse tornato con una decina di chili meno dalla coppa america a quest'ora si poteva essere in vantaggio :sisi:
mamma che squadra orrenda che siamo.
Inler non azzecca un passaggio, cavani vaga per il campo
Hamsik non ha voglia
Fideleff imbarazzante
napoli fiacco.
Però la fiorentina avrebbe dovuto segnare,perchè ora rischia parecchio.
ne fa di cappelle sto Fidelcazz :sisi:
due rigorozzi per il napoli.
siete delle merde :sisi:
c'era anche per il milan :sisi:
il moviolone di lillo a breve :asd:
wikileaks pubblicherà a breve il vero peso di Pandev :sisi:
taiwo :sisi:
cmq non sapevo Montolivo avesse la bocca dello stomaco sulle palle :suspi:
:asd:
taiwo scandalosamente da espulsione... ma col milan a 2 punti dopo 4 partite figurati se lo lasciavano in 10 :esd:
oddio vedendo gli ultimi falli dove non ha ammonito mi sa che taiwo in campo ci stava :sisi:
calcio masculo per giannoccaro :esd: