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Originariamente Scritto da
hotplug
Premesso che in materia di nucleare sono preparato poco e niente...
...forse in tutti questi calcoli dimentichi che, quando si parla di energia nucleare, le dmensioni non sono poi così indicative. Anche solo una 'biglia', però carica nuclearmente, potrebbe essere devastante per un'enorme area. Quindi ciò su cui ci si deve soffermare non è la dimensione di queste 'palle' e del posto dove andarle a sotterrare, ma della carica residua che ancora presentano. Correggimi se sbaglio.
Non è così. Quando si parla di attività di un nuclide si intende la sua proprietà di decadimento che dà luogo a energia. Ora perchè avvenga il decadimento ci vogliono precise condizioni. Le scorie stoccate sono nuclidi pesanti che si attivano con neutroni veloci. Nei siti di stoccaggio ci sono barriere fatte di calcestruzzo e di boro/carbonio che sono elementi assorbitori di neutroni.
Quindi non ci sono neutroni liberi e se anche ci fossero essere sarebbero termalizzati (rallentati) e poichè il processo di fissione è a soglia, essi non sarebbero in grado di far iniziare il decadimento radioattivo
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le centrali nucleari stanno anche in estonia:rolleyes:
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Assolutamente fuori discussione...
1)A costruirle ora saran pronte tra 15 anni quando ormai l'attuale nucleare sarà probabilmente obsoleto o comunque troppo più costoso...
2)Per farle andare servono uranio e affini il cui costo e disponibilità non sono questo ben di Dio in ottica futura...
3)Qua i cittadini fanno la guerra anche per una normale discarica, figuriamoci che succederà per centrali o peggio siti di stoccaggio scorie...
4)Con tutta la mafia e corruzione che abbiamo passeran giusto due giorni prima che spuntino asili dove i bambini perdono i capelli...
Il nucleare ora ha già una scarsa convenienza e non reputo il nostro paese in grado di gestirlo.
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Chiedo a chi è più informato di me. Quante centrali nucleari bisognerebbe tirar su per coprire una percentuale dignitosa di fabbisogno elettrico?
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Originariamente Scritto da
ReibeN
Chiedo a chi è più informato di me. Quante centrali nucleari bisognerebbe tirar su per coprire una percentuale dignitosa di fabbisogno elettrico?
Cosa intendi per dignitosa?
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Originariamente Scritto da
charlie84
Cosa intendi per dignitosa?
Credo che intenda quanto basta per non dover più importare energia elettrica dall'estero.
Da quello che ho potuto leggere qua l'Italia importa fino a 7,5GW dall'estero.
Considerando che una centrale nucleare di III generazione produce 1,6 GW, vien da se che ne servirebbero cinque.
Questo però non ci renderebbe AUTOSUFFICIENTI, perchè quasi tutto il resto è prodotto con gas naturale o altri idrocarburi importati dall'estero.
Quindi la cosa migliore, IMHO, sarebbe aprire 5 centrali per dare subito un taglio alle importazioni e cercare di ridurre la nostra dipendenza dall'estero cercando di:
a) ridurre i consumi
b) incentivare la produzione sul loco, come finanziando impianti fotovoltaici per abitazioni / attività agricole / industrie e uffici (magari anche solo per far funzionare riscaldamento, luce e tutte le cose più "banali")
c) investire fortemente nei vari impianti di energie alternative, come ad esempio il Progetto Archimede che tanto sballato non mi sembra.
Insomma, nucleare per tappare il prima possibile i buchi, e investimenti e ricerca per il futuro fino a quando non scopriremo un metodo per produrre energia in maniera pulita ed economicamente conveniente tipo reattori nucleari a fusione o chissà cosa diavolo riusciranno ad inventarsi...
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Butto lì qualche precisazione sparsa.
1) La Sardegna è a tutti gli effetti indipendente dal sistema elettrico italiano. E' interconnessa alla Corsica da una piccola interconnessione che serve per la regolazione, ma allo stato attuale non è possibile esportare energia dalla Sardegna all'Italia. Il discorso vale parzialmente anche per la Sicilia che è interconnessa con una sola linea 380kV sopra lo stretto, quindi con una capacità di interconnessione comunque limitata
2) Rischio sismico. Non è che sia poi così difficile fare edifici anti-sismici. L'ingegneria ne è capace da tempo e le centrali esistono in Giappone, California, Messico, etc. Mi pare davvero l'ultimo dei problemi.
3) Scorie. Qui la faccenda è molto più rognosa, poche palle.
I depositi bisogna costruirli, gestirli, manutenerli in sicurezza per periodi di tempo tali per cui nessuno può garantire che non subentrino guerre, rivoluzioni, attentati, eventi catastrofici imprevisti.
Io ho avuto la fortuna/sfortuna di vedere qualcuno dei posti dove sono stoccate attualmente le scorie nucleari (se per caso non lo sapeste l'Italia ne ha parecchie già adesso). Ho visto un paio di cose da rabbrividire, ovvio che adesso l'attenzione sarà maggiore (anche qui non è che ci voglia chissachè, basta un pò di cura), ma considerate che quando ci fu l'alluvione in Piemonte ci salvò dal disastro lo stellone italico.
In questo senso è essenziale che si arrivi a dei depositi (uno, due, massimo tre) pensati col cervello e non con altre parti anatomiche che non la situazione attuale.
Ma soprattutto sul discorso scorie comincia ad emergere quello che è la mia reale perplessità. Chi paga la gestione del deposito e tutti i costi paralleli alla gestione del nucleare ?
Prima qualcuno ha postato dei numeri che sono chiaramente interessanti ed evidenziano la "convenienza" del nucleare. Benissimo. Ma in quei numeri questi costi sono inclusi davvero ?
Perchè parliamoci molto chiaro. Nella storia tutti questi costi così come quelli di ricerca e sviluppo sono stati assorbiti dai budget militari.
In USA, Francia e Inghilterra i programmi nucleari sono andati sempre a braccetto della fabbricazione dell'atomica. Visto che non credo sia questo l'intento del governo, questi costi chi li paga ?
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Originariamente Scritto da
derblauereiter
Ma soprattutto sul discorso scorie comincia ad emergere quello che è la mia reale perplessità. Chi paga la gestione del deposito e tutti i costi paralleli alla gestione del nucleare ?
Prima qualcuno ha postato dei numeri che sono chiaramente interessanti ed evidenziano la "convenienza" del nucleare. Benissimo. Ma in quei numeri questi costi sono inclusi davvero ?
Penso che questo documento spieghi bene tutto e in modo obiettivo -->http://www2.ing.unipi.it/~d0728/GCIR/Costi.pdf
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Il mio dubbio maggiore riguarda le scorie, cioè vorrei che mi fosse spiegato il rapporto tempo d'uso\tempo di stoccaggio.
Partendo dal presupposto che non credo che il nucleare ci renda energeticamente indipendenti perchè dobbiamo spiegare la materia prima per far funzionare le centrali dove si prende, perchè comunque ci rende dipendenti da chi la detiene; la cosa che m'interessa è il rapporto di cui parlavo sopra e cioè noi abbiamo del plutonio, lo utilizziamo per la produzione di corrente, e fin qui ci siamo, ora in quanto tempo consumo quella corrente e quanto tempo è necessario per smaltire le scorie che sono scarto di produzione?
Mi sembra di averlo detto già in un altro post, è inutile considerare solo i costi in bolletta prescindendo da quello che è il rapporto di utilizzo\smaltimento, questo secondo me è un rapporto che dovrebbe entrare nella valutazione di tutte le tipologie di consumo, dall'energia nucleare alle brioches della mulino bianco! :asd:
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Chiedo ai più esperti, dato che nella mia posizione di niubbo un po' informato ma pur sempre niubbo, non posso affermarlo con certezza.
Oggi sul blog di Luttazzi è riportata un intervista (senza link all'originale) a Rubbia, in cui a occhio e croce dice un paio di cazzate, o quantomeno cose con poco "senso pratico".
Mi riferisco in particolare alle parti in grassetto.
Potete confermarmi questa impressione, dato che comunque lui resta un nobel, mentre io sono un qualunque cazzaro:
http://www.danieleluttazzi.it/node/353
PS: per favore non facciamola diventare una discussione su Luttazzi, che qui non c'entra e si rovinerebbe un thread molto interessante.
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Originariamente Scritto da
OrsettiOrsetti
Chiedo ai più esperti, dato che nella mia posizione di niubbo un po' informato ma pur sempre niubbo, non posso affermarlo con certezza.
Oggi sul blog di Luttazzi è riportata un intervista (senza link all'originale) a Rubbia, in cui a occhio e croce dice un paio di cazzate, o quantomeno cose con poco "senso pratico".
Mi riferisco in particolare alle parti in grassetto.
Potete confermarmi questa impressione, dato che comunque lui resta un nobel, mentre io sono un qualunque cazzaro:
http://www.danieleluttazzi.it/node/353
PS: per favore non facciamola diventare una discussione su Luttazzi, che qui non c'entra e si rovinerebbe un thread molto interessante.
Ti dico la mia di niubbo un pochettino più informato, ma sempre niubbo :D
Prima di tutto devi partire da un presupposto fondamentale, senza il quale non puoi leggere nel senso giusto l'intervista: Rubbia è schierato. E' inventore (o perlomeno promotore) dell'energia Solare Termodinamica, ovvero quello di cui parla nella sua intervista.
Quindi innanzitutto difende la sua "creazione".
Detto questo su alcune parti ha ragione, come quando dice che la fonte di energia primaria è il Sole: sprigiona costantemente un'energia tale che non basterebbe tutta l'energia prodotta da tutte le centrali di tutto il mondo da quando esistono ad oggi per fare anche solo un unghia dell'energia sprigionata nello spazio dal Sole in un secondo.
Quello che tralascia è che oggi come oggi non possiamo farcene niente, purtroppo, ma sicuramente a lungo termine (ma parliamo di decenni se non secoli) è la scelta vincente.. non mi stupirei se quando sarò nonno ci saranno pannelli solari giganti in orbita :p
Poi però una cazzata la dice: servirebbero quindici centrali nucleari per coprire il fabbisogno di un terzo dell'Italia... beh, 15 centrali nucleari di 3G producono 24 GW.
Il fabbisogno italiano medio è di 41,4 GW, la punta massima mai registrata è stata di 56 GW lordi istantaneei.
Non vedo proprio da dove tira fuori questo 30% onestamente..
Poi quando parla di un anello di specchi grande come il raccordo anulare di Roma.... ma qualcuno ha una vaga idea di quanto sarebbe grande? :eek:
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Originariamente Scritto da
Diablix
Ti dico la mia di niubbo un pochettino più informato, ma sempre niubbo :D
Prima di tutto devi partire da un presupposto fondamentale, senza il quale non puoi leggere nel senso giusto l'intervista: Rubbia è schierato. E' inventore (o perlomeno promotore) dell'energia Solare Termodinamica, ovvero quello di cui parla nella sua intervista.
Quindi innanzitutto difende la sua "creazione".
Detto questo su alcune parti ha ragione, come quando dice che la fonte di energia primaria è il Sole: sprigiona costantemente un'energia tale che non basterebbe tutta l'energia prodotta da tutte le centrali di tutto il mondo da quando esistono ad oggi per fare anche solo un unghia dell'energia sprigionata nello spazio dal Sole in un secondo.
Quello che tralascia è che oggi come oggi non possiamo farcene niente, purtroppo, ma sicuramente a lungo termine (ma parliamo di decenni se non secoli) è la scelta vincente.. non mi stupirei se quando sarò nonno ci saranno pannelli solari giganti in orbita :p
Poi però una cazzata la dice: servirebbero quindici centrali nucleari per coprire il fabbisogno di un terzo dell'Italia... beh, 15 centrali nucleari di 3G producono 24 GW.
Il fabbisogno italiano medio è di 41,4 GW, la punta massima mai registrata è stata di 56 GW lordi istantaneei.
Non vedo proprio da dove tira fuori questo 30% onestamente..
Poi quando parla di un anello di specchi grande come il raccordo anulare di Roma.... ma qualcuno ha una vaga idea di quanto sarebbe grande? :eek:
Sono d'accordo.
Solo una precisazione sul discorso del fabbisogno.
Qui giocare coi numeri è la cosa più facile del mondo.
I reattori nucleari di solito hanno una taglia di 600-800 MW, poi una centrale può avere uno o più reattori. Quindi secondo che ipotizzi una taglia di 800 o di 1600 capisci che ottieni dei risultati diversissimi con i quali puoi dimostrare tutto quello che ti pare.
PS: onestamente 4 reattori come ipotizzi tu è un pò impegnativo dal punto di vista dalla rete elettrica. ;)
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Originariamente Scritto da
derblauereiter
PS: onestamente 4 reattori come ipotizzi tu è un pò impegnativo dal punto di vista dalla rete elettrica. ;)
Uh? :suspi:
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Originariamente Scritto da
Diablix
Uh? :suspi:
Tutta sta energia la dovrai ben trasportare, no ?
Un polo elettrico così grosso in Italia c'è solo a Civitavecchia/Montalto però sei a uno sputo da Roma. Se lo fai lontano da una grande città immagina che bordello di elettrodotti che devi piantare...:rolleyes:
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Originariamente Scritto da
derblauereiter
Tutta sta energia la dovrai ben trasportare, no ?
Un polo elettrico così grosso in Italia c'è solo a Civitavecchia/Montalto però sei a uno sputo da Roma. Se lo fai lontano da una grande città immagina che bordello di elettrodotti che devi piantare...:rolleyes:
No, ma intendo dire quand'è che ho parlato di quattro reattori?
Io avevo capito che un singolo reattore di terza generazione potesse raggiungere gli 1,6 GW, avevo capito male?
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Diablix
No, ma intendo dire quand'è che ho parlato di quattro reattori?
Io avevo capito che un singolo reattore di terza generazione potesse raggiungere gli 1,6 GW, avevo capito male?
Sui reattori sò ignorante. La taglia a 600-800 MW è comunque dettata dalla turbina a vapore. Non ne esistono che io sappia di più grandi.
Chiaro puoi fare un reattore che alimenta due turbine ma dal punto di vista dell'availability di impianto è un pò 'na strunzata.
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Originariamente Scritto da
derblauereiter
Sui reattori sò ignorante. La taglia a 600-800 MW è comunque dettata dalla turbina a vapore. Non ne esistono che io sappia di più grandi.
Chiaro puoi fare un reattore che alimenta due turbine ma dal punto di vista dell'availability di impianto è un pò 'na strunzata.
Boh, io per esempio qua avevo letto: http://it.wikipedia.org/wiki/Reattor...II_generazione
Le maggiore temperatura in questi reattori (NDR: di III generazione), con conseguente maggiore energia dei neutroni termici eroga potenze maggiori (superiori ai 800-1000 MW - elettrici - della II generazione), che arrivano fino 1600 MW ed oltre.
Poi se è sbagliato o se ho capito male mi zittisco...
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Riguardo al nucleare, è una forma di produzione di energia che ha vantaggi/svantaggi come tutte altre.
Quello che non mi piace è il clima che si è venuto a creare in Italia (a causa, ovvio, di precedenti politiche energetiche): è una situazione molto preoccupante, di " acqua alla gola ", e in tale situazione il rischio è che vengano prese delle scelte delicate sull'onda emotiva del momento.
Il problema di base è il modello consumistico di società che abbiamo.
E' un modello che vorrebbe una " crescita infinita " e che, inevitabilmente, si scontra con la " finitezza " delle risorse naturali (carbone, gas, metano, uranio... ma anche acqua, vento, sole, biomasse).
Se i combustibili fossili vanno esaurendosi, o comunque stanno diventando molto costosi anche per via della forte richiesta dei paesi emergenti (Cina, India), anche l'uranio, visto come la salvezza, non è certo abbondante, sul nostro pianeta.
E quindi, alla lunga (si fa per dire: sono decine di anni, mica migliaia...) si ripresenterà il problema di far quadrare i conti.
Ben venga lo sfruttamento di tutte le risorse a disposizione con le migliori tecnologie e logiche di gestione.
Bisogna però, sul serio, agire a 360° e con lungimiranza, due qualità che l'Italia ha perduto da tempo.
Siamo davvero in grado di gestire delle centrali nucleari e le relative scorie?
Perché non si può puntare anche seriamente sul solare? Per piccole-medie utenze sarebbe conveniente (in Germania sono avanti anni-luce... ma non siamo noi il paese del Sole?)
Se non abbiamo posto sul territorio nazionale per grandi centrali solari, non si possono costruire in mare aperto?
Investire fortemente sul solare potrebbe essere per l'Italia l'occasione di sviluppare una tecnologia sia da sfruttare che, poi, rivendere all'estero.
Ovviamente perderemo anche questa occasione e magari qualche altro paese " soleggiato " (magari gli stessi petrolieri del Medio Oriente...) coglierà il business del domani: perché è il Sole l'unica fonte di energia illimitata!
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Bè... Io direi che tra un premio nobel... E Scajola...
:asd: :asd: :asd:
:p
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Citazione:
Originariamente Scritto da
macedone
Bè... Io direi che tra un premio nobel... E Scajola...
:asd: :asd: :asd:
:p
Già...molto meglio Scajola ;)
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Originariamente Scritto da
apuanista
Investire fortemente sul solare potrebbe essere per l'Italia l'occasione di sviluppare una tecnologia sia da sfruttare che, poi, rivendere all'estero.
come fare a non quotarti, nonostante io sia a favore del nucleare, credo che questa tecnologia sia adatta anche alle condizionì climatiche del nostro paese... è una tecnologia che costa parecchio, ma penso che a lungo andare questo alto costo possa essere ammortizzato dai risparmi che si vengono a creare (sulla bolletta per esempio), e poi è probabile che questa tecnolgia vada migliorando nel tempo permettendo di ridurre ulteriormente i costi :sisi:
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si sa già dove costruiranno?
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Originariamente Scritto da
fantaluca
si sa già dove costruiranno?
http://www.corriere.it/cronache/08_m...4f02aabc.shtml
qui dice qualcosa del vecchio progetto :sisi:
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Originariamente Scritto da
charlie84
Già...molto meglio Scajola ;)
Intendi per la questione dell'ottima gestione del G8?
:asd: :asd: :asd:
Vorrei una delucidazione da chi è del settore ( e non parlo di prostituzione quindi ZioPap non ripspondere tu... :asd: :p ) ieri la puntata di Report era incentrata sul Congo e lo sfruttamento delle risorse di quel paese... Insomma tra una cosa e l'altra esce fuori che c'è un progetto di una diga Inga 3 ( da premettere che ne esistono già 2 e che la manutenzione è in corso d'opera da parte di 2 operai italiani in pensione :eek: perchè quelle dighe sono state costruite quasi totalmente anni fa da ditte italiane... cmq il punto non è questo...) che dovrebbe sviluppare qualcosa come 50.000 MW è possibile una cosa del genere visto che una sola centrale nucleare ne sviluppa, se ho capito bene, circa 1.600?
Per quanto riguarda il documento l'ho letto, ma ne fà una questione meramente economica e basta... Il mio problema è che non vorrei risparmiare 20 euro di bolletta per poi lasciare ai miei figli un mondo pieno di merda tra scorie nucleari e spazzatura...
Un politico pensa alle prossime elezioni, uno statista alle prossime generazioni. De Gasperi ( democristiano)
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Originariamente Scritto da
charlie84
Già...molto meglio Scajola ;)
si visto che quello che organizza lui funziona benissimo.... ;)
Cmq la cosa più grave e non parlare mai di ricerca ......
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Sul discorso della diga in Congo...
Tecnicamente è possibile, sulla carta funziona, ma sta sulla carta da almeno trent'anni ed è destinato a rimanerci ancora a lungo. Considera che parliamo di tecnologie diverse, quello che vale per il nucleare è diverso da quello che vale per l'idroelettrico o per l'eolico o per il termoelettrico.
L'unico progetto che rassomigli a quello è la Diga delle Tre Gole in Cina che al momento è la più grande centrale elettrica del pianeta (27.000 MW). Per realizzarlo si è creato un lago artificiale grande come la Lombardia, deportando circa un milione di abitanti e modificando permenentemente il clima e l'ecosistema di tutta la zona. Questo senza contare le decine di elettrodotti che portano la corrente a Pechino e Shangai che distano qualche migliaio di chilometri.
I costi di un progetto del genere sono faraonici e la realizzazione richiede organizzazione, manodopera qualificata, finanziamenti, tecnologie. Tutte cose che la Cina se vuole (e in questo caso lo voleva fortemente) è in grado di mettere sul tavolo, il Congo ne dubito assai.
Comunque quando tempo fa parlavo dell'importanza delle economie di scala nell'industria elettrica mi riferivo a progetti del genere: il costo di queste Centrali in valore assoluto è una Finanziaria, ma il costo per kW è assolutamente irrisorio.
Io aspetto con ansia (e guardate che non è affatto una battuta) il primo progetto serio per tapezzare di pale eoliche le zone desertiche del Marocco e della Tunisia e trasportare l'energia elettrica in Italia e in Spagna. Studiandolo bene si potrebbero ottenere davvero dei risultati meravigliosi.
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Originariamente Scritto da
derblauereiter
Sul discorso della diga in Congo...
Tecnicamente è possibile, sulla carta funziona, ma sta sulla carta da almeno trent'anni ed è destinato a rimanerci ancora a lungo. Considera che parliamo di tecnologie diverse, quello che vale per il nucleare è diverso da quello che vale per l'idroelettrico o per l'eolico o per il termoelettrico.
L'unico progetto che rassomigli a quello è la Diga delle Tre Gole in Cina che al momento è la più grande centrale elettrica del pianeta (27.000 MW). Per realizzarlo si è creato un lago artificiale grande come la Lombardia, deportando circa un milione di abitanti e modificando permenentemente il clima e l'ecosistema di tutta la zona. Questo senza contare le decine di elettrodotti che portano la corrente a Pechino e Shangai che distano qualche migliaio di chilometri.
I costi di un progetto del genere sono faraonici e la realizzazione richiede organizzazione, manodopera qualificata, finanziamenti, tecnologie. Tutte cose che la Cina se vuole (e in questo caso lo voleva fortemente) è in grado di mettere sul tavolo, il Congo ne dubito assai.
Comunque quando tempo fa parlavo dell'importanza delle economie di scala nell'industria elettrica mi riferivo a progetti del genere: il costo di queste Centrali in valore assoluto è una Finanziaria, ma il costo per kW è assolutamente irrisorio.
Io aspetto con ansia (e guardate che non è affatto una battuta) il primo progetto serio per tapezzare di pale eoliche le zone desertiche del Marocco e della Tunisia e trasportare l'energia elettrica in Italia e in Spagna. Studiandolo bene si potrebbero ottenere davvero dei risultati meravigliosi.
In Congo già ci sono 2 centrali idroelettriche salvo poi scoprire che l'elettricità tutti se la ciulano fuorchè il Congo... E per quanto riguarda le risorse sarà finanziata con i soldi della Banca Mondiale come le atre 2 così per indebitare ulteriormente il Congo...
Comunque io aspetto ancora con ansia il rapporto tempo d'uso\tempo di stoccaggio, insomma detto in parole povere quanto impieghiamo per riempire di scorie nucleari il nostro paese?
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Guarda un impianto di terza generazione ad acqua leggera da 1500 MW produce circa 25 ton di rifiuti ad alta attività (i più pericolosi) all'anno. La parte restante è maggiore in volume ma con radioattività totale pari al 5%.
Una centrale oggi produce energià per 60 anni
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Originariamente Scritto da
macedone
In Congo già ci sono 2 centrali idroelettriche salvo poi scoprire che l'elettricità tutti se la ciulano fuorchè il Congo... E per quanto riguarda le risorse sarà finanziata con i soldi della Banca Mondiale come le atre 2 così per indebitare ulteriormente il Congo...
Ogni tanto però mi fai arrabbiare, perdindirindina :asd:
Ma secondo te uno fa una centrale da 50.000 MW per dare energia al Congo, il cui fabbisogno sarà l'1-2% di quella cifra ?
E' ovvio che un impianto del genere si farebbe per esportare energia che verrebbe pagata da chi la utilizza. Non è diverso da quello che fa il Kazakistan con il gas o l'Arabia con il petrolio.
Da un accrocchio del genere ci puoi in teoria arriccchire un paese se fai le cose per bene. Se poi invece finisce come al solito in Africa che si arricchiscono 4 ministri tangentari e al popolo non rimane nulla il problema se mi permetti non è energetico, è politico.
Citazione:
Originariamente Scritto da
macedone
Comunque io aspetto ancora con ansia il rapporto tempo d'uso\tempo di stoccaggio, insomma detto in parole povere quanto impieghiamo per riempire di scorie nucleari il nostro paese?
Io personalmente non ho questi dati, però ti faccio notare che la Francia produce da 20 anni qualcosa come 70.000 MW da impianti nucleari. Ovviamente si è dotata di un impianto di riprocessamento delle scorie e di una serie di depositi senza che gli abitanti del circondario facessero un plissè (oltre che di qualche bomba atomica e di un bel pò di proiettili all'uranio impoverito).
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Originariamente Scritto da
derblauereiter
Io personalmente non ho questi dati, però ti faccio notare che la Francia produce da 20 anni qualcosa come 70.000 MW da impianti nucleari. Ovviamente si è dotata di un impianto di riprocessamento delle scorie e di una serie di depositi senza che gli abitanti del circondario facessero un plissè (oltre che di qualche bomba atomica e di un bel pò di proiettili all'uranio impoverito).
Tra l'altro quasi tutte al confine con il belpaese o comunque a sud (2 passi da noi, per la cronaca..) :rolleyes:
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http://buongiornoeuropa.blog.rai.it/...ri-in-francia/
direi che il discorso: "Se qualcosa andasse storto alle nostre centrali saremmo nella pupu" possiamo evitarlo, perchè se qualcosa va storto oltre alpe son cazzi amari comunque per 3/4 di europa
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Joey-sama
Mica solo in Francia, le centrali nucleari stanno pure in Svizzera e Slovenia e anche la Germania e la repubblica Ceca non sono poi così lontane :rolleyes:
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Citazione:
Originariamente Scritto da
derblauereiter
Mica solo in Francia, le centrali nucleari stanno pure in Svizzera e Slovenia e anche la Germania e la repubblica Ceca non sono poi così lontane :rolleyes:
sarà il caso di spiegarlo ai patetici ambientalisti del belpaese :sisi:
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Citazione:
Originariamente Scritto da
charlie84
Guarda un impianto di terza generazione ad acqua leggera da 1500 MW produce circa 25 ton di rifiuti ad alta attività (i più pericolosi) all'anno. La parte restante è maggiore in volume ma con radioattività totale pari al 5%.
Una centrale oggi produce energià per 60 anni
Allora il calcolo sarebbe pressappoco questo... Diciamo di fare 10 centrali nucleari svilupperemmo un'energia di 15.000 MW e 250 tonnellate di rifiuti tossici l'anno + quelli meno radioattivi.
Diciamo pure che siamo d'accordo e che riusciamo a trovare un sito dove stoccare 250 tonnellate di rifiuti nucleari all'anno in Italia ( e già questa mi fà ridere di per sè... :asd: )... Detto questo chi ci vende la materia prima per far funzionare le centrali? Cioè da chi dipendiamo energeticamente e tra quanto finiranno le scorte di uranio?
Citazione:
Originariamente Scritto da
derblauereiter
Ogni tanto però mi fai arrabbiare, perdindirindina :asd:
Ma secondo te uno fa una centrale da 50.000 MW per dare energia al Congo, il cui fabbisogno sarà l'1-2% di quella cifra ?
E' ovvio che un impianto del genere si farebbe per esportare energia che verrebbe pagata da chi la utilizza. Non è diverso da quello che fa il Kazakistan con il gas o l'Arabia con il petrolio.
Da un accrocchio del genere ci puoi in teoria arriccchire un paese se fai le cose per bene. Se poi invece finisce come al solito in Africa che si arricchiscono 4 ministri tangentari e al popolo non rimane nulla il problema se mi permetti non è energetico, è politico.
Ma infatti non ho detto il contrario...
Non ricordo chi abbia postato il link al documento sui costi del nucleare ma almeno su un punto sono molto scettico...
Citazione:
Originariamente Scritto da Costi nuclare
Lo stesso incidente di Chernobyl, assunto come “esempio illuminante” per dimostrare il “drammatico” impatto di un incidente nucleare, ha totalizzato (ad un esame ufficiale e realistico effettuato nel 1996 dalla IAEA [17]) un numero limitato di vittime (64 morti), quasi tutti per cause immediate e meccaniche e, nel lungo periodo, una limitatissima (se non addirittura opinabile) variazione nella statistica delle malattie oncologiche.
Cioè questi "luminari" sostengono che Chernobyl tutto sommato è stata una cazzata... 60 morti e poco più... Questo si che è un modo per affrontare seriamente il problema... :asd:
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Citazione:
Originariamente Scritto da
macedone
Allora il calcolo sarebbe pressappoco questo... Diciamo di fare 10 centrali nucleari svilupperemmo un'energia di 15.000 MW e 250 tonnellate di rifiuti tossici l'anno + quelli meno radioattivi.
Diciamo pure che siamo d'accordo e che riusciamo a trovare un sito dove stoccare 250 tonnellate di rifiuti nucleari all'anno in Italia ( e già questa mi fà ridere di per sè... :asd: )... Detto questo chi ci vende la materia prima per far funzionare le centrali? Cioè da chi dipendiamo energeticamente e tra quanto finiranno le scorte di uranio?
Beh guarda che data la densità delle scorie 250 ton, sono molto poco come volume :sisi: circa 30 m cubi. Le miniere di uranio sono principalmente in Canada e Australia e il costo della materia prima (trattata chimicamente e arricchita) e circa 200 euro/kg.
I dati più affidabili sull’entità delle riserve di uranio ci vengono fornite dalla Nuclear Energy Agency e dalla International Atomic Energy Agency (Iaea): i giacimenti noti ammontano ad oltre 10 milioni di tonnellate. Ora, considerando che al mondo funzionano 440 reattori e che ognuno consuma in media 25 tonnellate le riserve note ad oggi sarebbero sufficienti per almeno 1.000 anni.
Anche se i reattori sono in aumento, la loro efficienza (meno consumo del combustibile e quantità di scorie nettamente inferiori), migliora sempre più; da sottolineare le recenti scoperte di nuovi giacimenti (come la miniera di uranio vicino Bergamo). Tralasciando i reattori autofertilizzanti e la riconversione del combustibile nucleare presente nelle testate delle armi atomiche, un’altra enorme riserva di uranio è il mare. Qui, infatti, sono disciolte almeno quattro miliardi di tonnellate di uranio e già l’India ha iniziato la costruzione di un impianto pilota per l’estrazione (Bhabha Atomic Research Centre)
Importante anche il fatto che i maggiori produttori mondiali di uranio sono Canada ed Australia (paesi politicamente stabili) e che anche in Italia sono stati individuati giacimenti in Piemonte e Trentino già dagli anni ’70.
Inoltre, teniamo presente che un cittadino medio europeo, per tutte le sue attività vitali, ricreative, ecc. necessita, in un anno, 800 kg. di petrolio oppure di 500 kg. di carbone o, udite, udite di soli 20 grammi di uranio.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
macedone
Cioè questi "luminari" sostengono che Chernobyl tutto sommato è stata una cazzata... 60 morti e poco più... Questo si che è un modo per affrontare seriamente il problema... :asd:
ci sarebbe veramente da ridere se non fosse cosi devastante..... che fenomeni....
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l'altro giorno mio fratello cercava materiale per un articolo di un giornale (a tiratura locale) di cui è direttore.
L'articolo doveva trattare brevemente costi e paure sul nucleare dando qualche dato e dissipando alcuni dubbi... l'ho mandato su questo 3d... se volete posto l'articolo...
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Citazione:
Originariamente Scritto da
macedone
Diciamo pure che siamo d'accordo e che riusciamo a trovare un sito dove stoccare 250 tonnellate di rifiuti nucleari all'anno in Italia ( e già questa mi fà ridere di per sè... :asd: )... Detto questo chi ci vende la materia prima per far funzionare le centrali? Cioè da chi dipendiamo energeticamente e tra quanto finiranno le scorte di uranio?
Beh, ma devi considerare la densità dell'uranio, che non è indifferente.
Ora non so quella delle scorie, ma la densità dell'uranio è di circa 19kg/dm^3
Il che significa che UN METRO CUBO di uranio pesa 19 TONNELLATE.
Quindi 250 tonnellate di uranio sono sì e no una 15 di metri cubi.
Che se ci pensi per un paese di 60 milioni di abitanti è veramente un'inezia...
Se fai un deposito grande 1500m^3, che non è niente di irrealizzabile, vai avanti 100 anni...
E in tutta onesta dubito che tra 100 anni avremo ancora bisogno del nucleare. Almeno non della FISSIONE nucleare, per quell'epoca probabilmente avranno trovato il modo di creare centrali a FUSIONE (e quelle si che sarebbero meravigliose... la loro scoria sarebbe.... ELIO!)
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Diablix
la densità dell'uranio è di circa 19kg/dm³
Perdonami... ma l'esponente è più carino... :asd:
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Tufio
Assolutamente fuori discussione...
1)A costruirle ora saran pronte tra 15 anni quando ormai l'attuale nucleare sarà probabilmente obsoleto o comunque troppo più costoso...
2)Per farle andare servono uranio e affini il cui costo e disponibilità non sono questo ben di Dio in ottica futura...
3)Qua i cittadini fanno la guerra anche per una normale discarica, figuriamoci che succederà per centrali o peggio siti di stoccaggio scorie...
4)Con tutta la mafia e corruzione che abbiamo passeran giusto due giorni prima che spuntino asili dove i bambini perdono i capelli...
Il nucleare ora ha già una scarsa convenienza e non reputo il nostro paese in grado di gestirlo.
quoto e aggiungo
5) Sapendo come lavoriamo noi in italia, mettete la mano sul fuoco che una centale nucleare sia fatta a regola d'arte, o almeno per garantire le norme di sicurezza quando quesi tutti i cantieri non lo fanno?? :sisi:
6) anche se è piu un problema burocratico, se esiste un referendum contrario, che rappresenta il volere del paese non si puo secondo me muoversi nella direzione opposta se non attraverso un contro-referendum. :sisi: