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CAGLIARI - Dopo aver salvato il Cagliari in anticipo, tutti si aspettavano la conferma di Davide Ballardini sulla panchina isolana. Un comunicato del sodalizio sardo ha ufficializzato l'addio fra il tecnico romagnolo e la società presieduta da Massimo Cellino, adducendo motivi "in materia di entità e durata del contratto". Per la cronaca Ballardini ha compiuto l'impresa per 80mila euro, ne avrebbe chiesti circa 550mila per due anni, proposta bocciata da Cellino. Inevitabile che calciomercato.it contattasse il cortesissimo trainer per capire qualcosa in più in merito al distacco fra le parti.
Mister, dopo le soddisfazioni ottenute al Cagliari, appare davvero paradossale questo addio...
"No, no. Le spiego: ritengo che mi sia stata fatta una proposta ragionevole da parte del dottor Cellino, come sono convinto di avere fatto una richiesta più che ragionevole alla società. A volte può succedere che le parti non si mettano d'accordo, ma non per questo bisogna farne un dramma".
Quindi nessun distacco brusco?
"Assolutamente. Sarò sempre grato all'ambiente cagliaritano, che quest'anno mi ha dato emozioni incredibili. Rimaranno nel cuore".
E' innegabile però che qualcosa ha fatto in questi mesi sulla panchina isolana. Lo sa che stamattina qualche quotidiano estero (ad esempio l'Equipe) ha scritto del suo abbandono?
"Beh, non penso di aver fatto nulla di particolare. Credo che la mia situazione non sia paragonabile a quella di Mancini o Beretta, io sono da meno. Ripeto, può capitare che le parti non siano d'accordo, la trattativa è andata così".
Nessun motivo tecnico?
"No, no. C'è stima, non modi diversi di intendere le cose".
Ha qualche preclusione per la sua prossima destinazione? Si parla di lei in chiave Reggina e Mantova, accetterebbe anche di andare in B?
"Non trovo difficoltà a prescindere dalla categoria. Non ho preclusioni, ma al momento non si è fatto sentire nessuno, nè società di A, nè di B".
Potrebbe dimenticare presto il dispiacere di aver lasciato Cagliari...
"Mah, è ovvio che mi spiace aver messo alle spalle gente simile. Un gruppo di persone incredibile, di altissimo spessore, i tifosi del Cagliari, l'ambiente. Lì ci sono le condizioni migliori per poter lavorare bene. Spero solo che qualcuno si ricordi di me e che mi possa concedere una possibilità da un'altra parte".
E intanto è corsa a tre per il dopo-Ballardini: Massimiliano Allegri del Sassuolo, Pierpaolo Bisoli del Foligno o Juan Ramon Carrasco, tecnico uruguaiano del River Plate di Montevideo.
Luigi Sinibaldi