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Prima la cronaca, tanto interessa a pochi.
(ANSA) – FIUMICINO (ROMA) – Parte l’avventura della Nazionale Under 19, che sarà impegnata in Francia fino al 30 luglio nel campionato europeo Uefa. Gli Azzurrini, guidati dal tecnico Massimo Piscedda, sono inseriti nel gruppo B con Spagna, Croazia e Portogallo. La squadra andra’ in ritiro a Caen, in Normandia, dove nel pomeriggio inizierà il suo primo allenamento in Francia. Gli Azzurrini faranno il loro esordio contro il Portogallo il 18 luglio: per il ct ‘hanno lo spirito e l’esperienza giusta’.
Auguri.
Ora l’oggetto dell’articolo. Semplice semplice, anche per i non addetti ai lavori. Vi posto le rose a confronto della favorita Spagna (che da sempre investe sui giovani) e poi dell’Italia.
Spagna
Portieri
Aitor Fernandez Athletic Bilbao
Alex Barcellona
Difensori
Jorge Pulido Atletico Madrid
Martin Barcellona
Carles Planas Barcellona
Marc Barcellona
Hugo Mallo Celta
Ramiro Sindaco Real Saragozza
Centrocampisti
Keko Atletico Madrid
Koke Atletico Madrid
Romeu Barcellona
Thiago Alcantara Barcellona
Ezequiel Calvente Betis
Sergio Canales Real Madrid
Attaccanti
Ruben Rochina Barcellona
Daniel Pacheco Liverpool
Iker Muniain Atlethic Bilbao
Rodrigo Moreno Real Madrid
Allenatore: Luis Milla
Come si vede bene ci sono 7 giocatori del Barcellona (più Daniel Pacheco, “rubato” dal Liverpool), 2 del Real Madrid e 3 dell’Atletico Madrid, i clubs più prestigiosi di Spagna.
Vediamo l’Italia?
Italia
Portieri
Simone Colombi Pergocrema
Mattia Perin Genoa
Difensori
Andrea Adamo Palermo
Michelangelo Albertazzi Milan
Riccardo Brosco Triestina
Luca Caldirola Vitesse
Alessandro Crescenzi Grosseto
Alessandro Malomo Roma
Centrocampisti
Andrea Bertolacci Lecce
Marco D’Alessandro Bari
Cristian Galano Bari
Jacopo Sala Chelsea
Roberto Soriano Empoli
Max Taddei Gubbio
Luca Tremolada Inter
Attaccanti
Fabio Borini Chelsea
Mattia Destro Inter
Nicolao Dumitru Empoli
Allenatore: Massimo Piscedda
Intendiamoci: quella Italiana è una squadra discreta nel complesso, ben allenata da Massimo Piscedda, e che può fare bene, centrando uno posto tra le prime sei, obiettivo necessario per qualificarsi ai prossimi Mondiali U20. Ma lo è per fattori “esterni” (il tatticismo, la bravura dell’allenatore, la serietà dell’organizzazione, ecc..). Di talenti “veri” ce ne sono pochi o nessuno, e quei pochi che ci sono giocano al massimo in B, o fanno panca in A. Le Società italiane, ed è inutile dare la colpa ad un extracomunitario piuttosto che due, non investono nei giovani. Non vanno a pescarli in giro per l’Italia, pagandoli e portandoli a giocare con la prima squadra. Ci si affida solo alle giovanili, con il campionato Primavera a fare da “vetrina”, come se vincerlo significhi qualcosa (se nessuno dei vincitori poi vestirà mai la maglia dei grandi). Tutta apparenza.
Prendiamo allora la Spagna. [B]Il Barcellona nel settore giovanile investe 10 volte tanto la Juventus e l’Inter, le due società che più di tutte in Italia destinano soldi alle giovanili. E’ quello, misto all’organizzazione del calcio spagnolo (società satellite, niente Primavera, possibilità di passare dalla Squadra B a quella A..), che permette loro di coltivare e lanciare campioni. Forse non tutti lo sanno, ma la squadra “giovanile” dei catalani è stata quest’anno promossa nell’equivalente della Serie B spagnola, massima serie raggiungibile da una squadra “satellite”[/B,]ed è ricca di stelline pronte ad esplodere. Sette li vedremo da domani, altri li abbiamo già ammirati con i grandi, altri ancora, stranieri, giocheranno con le altre nazionali del torneo. Il tutto mentre noi non abbiamo neanche un 19enne degno di rappresentarci, e ci facciamo belli con Immobile che segna valanghe di gol contro i portieri coetanei e poi finisce nell’anonimato (alzi la mano chi sa che fine ha fatto).
E’ questo che non va del calcio italiano, caro Abete.
Vi lascio alle parole di Piscedda:
“Quando ho preso in mano questa squadra – racconta il tecnico nella conferenza stampa che si è tenuta oggi in Figc – ho chiesto ed ottenuto dalla Federazione di poter lavorare con un gruppo sotto età, con lo scopo di colmare il gap rispetto ai coetanei stranieri, che a 19 anni giocano già in prima squadra, mentre i nostri sono ancora alle prese con il Campionato Primavera. Un gap di esperienza e di carattere, che penso sia stato colmato: abbiamo affrontato una serie di amichevoli, abbiamo superato in maniera brillante due turni di qualificazione, a San Marino e in Russia, e la fase finale ce la siamo meritata. Oggi la squadra è competitiva: abbiamo cinque giocatori che giocano in B, due all’estero, tre che hanno fatto parte dell’Under 21, insomma è un gruppo già formato e che ha una discreta esperienza. Porsi dei limiti in partenza non sarebbe giusto: è chiaro che ci sono squadre, come ad esempio la Spagna, che da 30 anni a questa parte lavorano sui vivai e si vede il risultato, ma l’Europeo è una vetrina importante e da parte nostra ci sarà il massimo sforzo per non perdere questa occasione e per dare una soddisfazione alla federazione, che ne ha bisogno”.
Piscedda lavora con i giovani da tanti anni, prima nel Settore giovanile e scolastico, poi nell’Under 17 e nell’Under 20, ed è convinto che il prodotto italiano sia ancora il migliore: “Il giocatore italiano – afferma il tecnico – è il più bravo di tutti: il problema, rispetto alle altre nazioni, sono le troppe responsabilità che impediscono di crescere. In Italia bisognerebbe cambiare la mentalità, perché in giro di giocatori bravi ce ne sono, ma non giocano. Santon e Balotelli, inseriti nel contesto Inter, hanno avuto la possibilità di giocare e crescere: non sarebbe stato lo stesso se fossero appartenuti a squadre che lottano per la salvezza”.
E allora: se vogliamo raccogliere, impariamo a seminare. Aboliamo il Primavera, creiamo un campionato nazionale U-18 competitivo e permettiamo o di avere le squadre riserva (modello Inghilterra) o di avere squadre satellite (modello Spagnolo), dando la possibilità ai giovani migliori di poter fare il “salto” in prima squadra, e giocarsela. Nella Juventus, nell’Inter, nel Milan, nella Roma, e non nel Grosseto. Con tutto il rispetto.
per la cronaca...la partita di esordio dell'euorpeo u-19 l'abbiamo persa 2-0 con il portogallo finendo in 9