Cookie Consent by Free Privacy Policy website [CALCIO] Serie A 2012/2013 - Pagina 209
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Discussione: [CALCIO] Serie A 2012/2013

  1. #4161

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    Citazione Originariamente Scritto da goldrake11 Visualizza Messaggio
    La cosa che mi fa più rabbia è questo continuo vittimismo da parte dei tesserati Juventini (Marotta su tutti), dopo calciopoli la Juventus è diventata una società di piagnoni. Marotta lo sa che tutte le società quando passano con gli autobus fuori gli stadi vengono tartassati da i tifosi ospitanti, oppure quando si arriva a Torino sponda bianconera si dimentica tutto il resto?
    Ovviamente queste sono cose che si dovrebbero SEMPRE evitare e non dovrebbe mai succedere qualcosa del genere, però da qui a fare un continuo vittimismo facendo credere di essere quelli più bersagliati e colpiti, sinceramente mi ha stancato molto.
    Quest'anno la Juve ha dimostrato di essere la più forte sul campo, eppure deve sempre sembrare che loro sono quelli più tartassati e non tutelati della situazione.
    Poveri Bianconeri.
    spiacente goldrake ma non sono d'accordo con te...il problema non è della juve che denuncia le aggressioni al pullman ma di quelli che non lo denunciano (e sono convinto che se ci fossero state aggressioni ai pullman alle altre squadre si sarebbe denunciato eccome) perchè non si deve far passare il messaggio che sia una cosa normale e accettabile.
    Qui ci stiamo a fare le menate su 2 striscioni e 2 cori e non ci si rende conto che la situazione è ben più grave.
    05/05/15 3 sul campo
    04/07/2011 L'onestà prescritta
    ...e siccome ogni promessa è debito...l'Atletico Vecchie Spugne porta bene...decisamente bene!!!

  2. #4162
    Mitico L'avatar di Antonello976
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    spiacente goldrake ma non sono d'accordo con te...il problema non è della juve che denuncia le aggressioni al pullman ma di quelli che non lo denunciano (e sono convinto che se ci fossero state aggressioni ai pullman alle altre squadre si sarebbe denunciato eccome) perchè non si deve far passare il messaggio che sia una cosa normale e accettabile.
    Qui ci stiamo a fare le menate su 2 striscioni e 2 cori e non ci si rende conto che la situazione è ben più grave.
    In effetti di aggressioni del genere io al pullman della Lazio nn ne ho mai sentite ....e se mai fosse successo qualcosa , qualche giornalista che segue abitualmente la Squadra , sicuramente l'avrebbe denunciata ...

    A meno che il Gran Presidente che ce ritrovamo fa viaggia' la Squadra su qualche Diligenza stile "Far West" ....pe sfrutta' il fattore "incognita"
    Ma nemmeno se torno ai Tempi di Cragnotti ricordo episodi simili


    Quanto vale un Uomo? Vale quanto la sua parola .... GIORNALISTi UOMini DI MERDA
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  3. #4163
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    Citazione Originariamente Scritto da Crash and Burn Visualizza Messaggio
    spiacente goldrake ma non sono d'accordo con te...il problema non è della juve che denuncia le aggressioni al pullman ma di quelli che non lo denunciano (e sono convinto che se ci fossero state aggressioni ai pullman alle altre squadre si sarebbe denunciato eccome) perchè non si deve far passare il messaggio che sia una cosa normale e accettabile.
    Qui ci stiamo a fare le menate su 2 striscioni e 2 cori e non ci si rende conto che la situazione è ben più grave.
    Beh il bello del calcio è che non si è sempre d'accordo su tutto, e cmq ovviamente se parliamo di pietre che frantumano vetri sono d'accordo che sono cose che non dovrebbero mai succedere, ma sinceramente non è la prima volta che sento o che vedo personalmente atteggiamenti "intimidatori" da parte di idioti verso gli autobus delle squadre avversarie. Cmq il mio vittimismo è riferito più alle tante situazioni che si sono verificate quest'anno che alle ultime dichiarazioni di Marotta...


    Ci sono 2 cose di cui non posso fare a meno: il sesso e il NAPOLI!!!

  4. #4164
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    Citazione Originariamente Scritto da goldrake11 Visualizza Messaggio
    Beh il bello del calcio è che non si è sempre d'accordo su tutto, e cmq ovviamente se parliamo di pietre che frantumano vetri sono d'accordo che sono cose che non dovrebbero mai succedere, ma sinceramente non è la prima volta che sento o che vedo personalmente atteggiamenti "intimidatori" da parte di idioti verso gli autobus delle squadre avversarie. Cmq il mio vittimismo è riferito più alle tante situazioni che si sono verificate quest'anno che alle ultime dichiarazioni di Marotta...
    quoto, capita spesso. per l'atalanta soprattutto a Roma e a Napoli

  5. #4165

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    Dal 2007 al 2012 la Juve ha venduto 480.000 maglie ufficiali (Nike), l'Inter 425.000 (Nike) e il Milan 350.000 (Adidas)

    direi che stiamo decisamente lontano dalle medie spagnole e inglesi



    e questi i prezzi medi delle maglie ufficiali

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  6. #4166
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    Dal 2007 al 2012 la Juve ha venduto 480.000 maglie ufficiali (Nike), l'Inter 425.000 (Nike) e il Milan 350.000 (Adidas)

    direi che stiamo decisamente lontano dalle medie spagnole e inglesi



    e questi i prezzi medi delle maglie ufficiali



    questo è uno dei principali problemi delle società italiane che non riescono a monetizzare sulle magliette e altri amenicoli vari.... forse a causa dei baracchini che vendono fuori dagli stadi i falsi o forse dei prezzi un po' troppo alti di una maglietta???
    www.fallensword.com/?ref=1573325
    Discussione su Aiuto e proposte: Abbattiamo questo muro!

  7. #4167

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    questo è uno dei principali problemi delle società italiane che non riescono a monetizzare sulle magliette e altri amenicoli vari.... forse a causa dei baracchini che vendono fuori dagli stadi i falsi o forse dei prezzi un po' troppo alti di una maglietta???
    questa è la prima cosa che salta agli occhi ma è anche il problema più facilmente risolvibile...basterebbe che la finanza facesse visita alle bancarelle presenti fuori allo stadio e fuori dai campi di allenamento..verifica del permesso di ambulante e verifica dei marchi contraffatti...insomma basterebbe che la finanza facesse il proprio lavoro...elimina l contraffazzione e contemporaneamente riduci i costi delle magliette e le cifre salgono
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  8. #4168
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    Citazione Originariamente Scritto da mauro07 Visualizza Messaggio
    questo è uno dei principali problemi delle società italiane che non riescono a monetizzare sulle magliette e altri amenicoli vari.... forse a causa dei baracchini che vendono fuori dagli stadi i falsi o forse dei prezzi un po' troppo alti di una maglietta???
    mentalità della gente... una maglietta del Man UTD costa anche di più, ma per noi non solo è accettabile averne una tarocca, ma è addirittura un vanto
    campioni della HTita CUP stagione 26
    vincitori de "Il cucchiaio di legno II" in sokker
    vincitori de "Il cucchiaio di legno III" in sokker ex aequo con Dampyr


    GRAURRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRR
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  9. #4169
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    questa è la prima cosa che salta agli occhi ma è anche il problema più facilmente risolvibile...basterebbe che la finanza facesse visita alle bancarelle presenti fuori allo stadio e fuori dai campi di allenamento..verifica del permesso di ambulante e verifica dei marchi contraffatti...insomma basterebbe che la finanza facesse il proprio lavoro...elimina l contraffazzione e contemporaneamente riduci i costi delle magliette e le cifre salgono
    A mio avviso, in Italia, la verifica della contraffazione del marchio segue una procedura assolutamente pazzesca allo stato attuale delle cose.

    La foto del marchio viene scannerizzata e messa in un programma che si chiama Falstaff. Il finanziere o chi per lui, deve verificare A MANO, la corrispondenza del marchio. La Nike ha 1.000 disegni? Vedono un disegno della Nike? Bene. Il verificatore deve guardarsi A VISTA, tutti e 1.000 i disegni aprendo A MANO 1.000 file PDF per vedere se ce n'è uno corrispondente. L'alternativa è chiamare l'esperto Nike sul posto a fare la verifica.
    Ultima modifica di jakethesnake; 20-03-2013 alle 14:43
    11/2/2011: +3359 (400 pagati alla crisi del Giappone)
    11/1/2011: +3270 World Mining: 54 x 59,41 = 3208,14 (split a 6.000)
    Global Opp.: 128,46 x 24,53 = 3151,18 (split a 6000)

  10. #4170

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    ho trovato un altro articolo interessante sugli stadi di proprietà....ve lo giro volentieri:

    Passata la "buriana" delle elezioni, torneremo a sentire parlare di stadi di proprietà e di quanto siano indispensabili per la vita futura delle nostre squadre.

    L'affermazione di per sé è corretta. Gli stadi multifunzionali tendenzialmente massimizzano e diversificano le fonti di ricavo delle squadre. Incrementandole.



    Fra le ragioni del successo di un'iniziativa come quella della costruzione di uno stadio di proprietà, vi è però il load factor, ovvero la percentuale di riempimento dell'impianto in occasione di ogni partita.

    Uno stadio nuovo costa mediamente dai 2.500 a 4.500 euro a seduta, a seconda di dimensioni ed allestimento. Quanto più alta è la percentuale di riempimento, tanto più facile sarà che l'investimento si paghi e produca un reale beneficio per la squadra.



    Nell'attesa degli stadi nuovi, però, le squadre dovrebbero trovare il modo di studiare delle politiche di recupero dei tifosi. Nella passata stagione la Serie A ha fatto registrare un totale di 8.720.771 presenze, con un load factor medio del 58,4%. Questo valore sarebbe stato ancora più contenuto (il 56,6%) se non si considerasse la Juventus, che ha inaugurato lo Juventus Stadium facendo registrare una percentuale di riempimento del 93,2%.



    Abbiamo provato a capire che potenziale economico oggi la Serie A stia lasciando sul campo, ed il risultato fa riflettere: ipotizzando un costo medio del biglietto di 20 euro, se si arrivasse ad un load factor del 80% le squadre avrebbero altri 70 milioni di Euro da dividersi, valore che sale a 85 milioni ipotizzando l'85% ed a 100,6 milioni nell'ipotesi del 95%.

    Fonte: Lega Serie A, Lega Serie B e per i dati storici nostra elaborazione su www.stadiapostcard.com



    Particolarmente significativo l'effetto su squadre come Milan, Inter, Roma e Lazio che sembrano non riuscire più ad attrarre i propri tifosi. Eppure nello scenario target di ogni investimento sugli stadi (con un load factor al 90%) si parla di ricavi addizionali per fra i 6 ed i 10 milioni di Euro.

    Già lì, a disposizione. Da andare a prendere.
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  11. #4171
    Mitico L'avatar di Antonello976
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    a proposito di "stadi di proprieta' .." un paio di gg fa usci questa notizia ...

    http://www.sslaziofans.it/contenuto....ontenuto=28100


    Articolo sostanzioso , ma al tempo stesso molto interessante ...
    Fa luce su chi sia veramente Claude Lotito ..il suo interesse "innato" per i colori Biancoazzurri e il suo SPORCO connubbio cn la famiglia Mezzaroma ...


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  12. #4172
    Mitico L'avatar di Antonello976
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    La notizia l’ha lanciata un tifoso a RadioSei: “Ho visto Zarate Maldive -ha raccontato all’interno della trasmissione “non mollare mai” – ho provato ad avvicinarmi per salutarlo ma lui nemmeno mi ha risposto”. In poche ore la conferma di quella che sembrava una boutade: l’argentino qualche giorno fa ha portato un certificato medico alla Lazio e da 5 giorni si trova in uno dei posti più belli del mondo a godersi sole e famiglia. Lotito e Tare che non hanno gradito nel frattempo provano a trattare la cessione con il San Paolo. In Brasile il mercato chiude il 31 Marzo


    Altro che la Societa' dei Magnaccioni ...


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  13. #4173
    Infradito L'avatar di Calimar
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    si vede che le pecore volevano stare al caldo
    Sono molto intelligente. Riesco a contare fino a 20.... nudo fino a 21 !

    Stagione 41: V.78

    Stagione 40: vincitore del Chiappozzo d'Oro.

  14. #4174
    Utopico L'avatar di goldrake11
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    L'inciviltà dei tifosi bolognesi nei confronti della Juve è proprio sconvolgente, Conte se lo sarebbe aspettato più a Napoli dove c'era un assetto da guerriglia che a Bologna

    C'è anche il tentato omicidio tra le fattispecie criminose che la difesa della coppia di giovani bolognesi aggredita sabato prima di Bologna-Juventus da una decina di ultras bianconeri ha rappresentato nelle denunce-querele contro 11 soggetti (dieci ignoti, uno identificato) depositate ieri presso le sedi della Polizia Municipale e della Digos di Bologna.

    Contestualmente, l'avvocato Massimiliano Baccilieri, che patrocina le due vittime, ha depositato una querela contro la Juventus per responsabilità oggettiva. «La bottigliata in testa alla donna è un atto volontario che può cagionare la morte di una persona — dice Baccilieri —. La mia assistita ha riportato un forte trauma cranico ma poteva andarle molto peggio. Vogliamo andare a fondo in questa storia di assurda violenza e, come si capisce, non useremo il fioretto per affrontare le controparti». Trasferte pagate? L'avvocato vuole andare oltre. «Mi sto attivando per raccogliere testimonianze sul fatto che la Juventus foraggi le trasferte dei suoi tifosi, attività vietata e perseguita per legge. In questo caso si tratta dei 4 pullman arrivati a Bologna con le insegne dei Drughi, da uno dei quali sono scesi gli aggressori. Forse ho trovato una persona che potrebbe aiutarci a fare chiarezza». - Gazzetta dello Sport .


    Ci sono 2 cose di cui non posso fare a meno: il sesso e il NAPOLI!!!

  15. #4175

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    "Noi abbiamo giocato con lo stadio pieno, altri no". L'amministratore delegato del Milan, Adriano Galliani annuncia azioni legali e chiederà l'annullamento dello scudetto per la squadra che andrà a conseguirlo. "Il campionato è irregolare", dice ancora Galliani, entrando a gamba tesa sulla vicenda Is Arenas, lo stadio del Cagliari che ha portato fin qui all'arresto del presidente dei rossoblu, Massimo Cellino, e del sindaco e dell'assessore ai lavori pubblici del comune di Quartu S.Elena.

    Secondo le ultime indiscrezioni, il Milan avrebbe già incaricato i propri legali di avviare una serie di indagini volte ad individuare eventuali responsabilità in una vicenda che i rossoneri considerano vitale per la validità del campionato. Nessun riferimento da parte di Galliani alla vicenda giudiziaria che vede coinvolto l'amico Cellino, ma dalle colonne del 'Corriere della Sera' lascia intendere che il Milan darà battaglia.

    "Riteniamo che sportivamente il campionato non si possa definire regolare. Qualcuno ci dovrà spiegare perché il 10 febbraio il Milan abbia giocato in uno stadio pieno e il 30 marzo questo invece non sia più possibile. Una situazione intollerabile". Molti ricorderanno che fu lo stesso Silvio Berlusconi a chiedere pubblicamente di giocare a porte aperte la gara Cagliari-Milan, prima che scoppiasse la bufera giudiziari.

    Insomma, a Galliani, non va giù che ci siano state squadre che hanno fatto punti a tavolino con i sardi, o squadre che abbiano vinto su campo neutro, mentre i rossoneri hanno disputato la gara a porte aperte in uno stadio attualmente oggetto di un'inchiesta giudiziaria. In giornata è previsto un comunicato ufficiale del Milan che prenderà una posizione ancora più forte.
    bah...lui dove era quando hanno dato al cagliari l'autorizzazione a giocare a Trieste salvo poi togliere l'agibilità a quello stadio? e quando hanno dato il permesso al cagliari di giocare in uno stadio palesemente non a norma?
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  16. #4176
    MODERATORE L'avatar di Kira
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    L'amministratore delegato del Milan, Adriano Galliani annuncia azioni legali e chiederà l'annullamento dello scudetto per la squadra che andrà a conseguirlo.
    Ridicolo... e se per sbaglio lo vince?

    Una volta ho letto di una tizia che si definiva una donna "bella, intelligente, brillante, intrigante, empatica e competente in tanti campi".
    Ho deciso di cercarla, ma non per mettermici insieme sia chiaro, solo per accertarne l’esistenza
    (semi-cit.)

  17. #4177

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    oggi intanto c'è stata la firma in comune ad udine che ha ufficializzato il passaggio del diritto di superficie dell'area dello stadio friuli dal comune di udine all'udinese calcio per i prossimi 99 anni.

    L'udinese (come da bando di gara del 2012) si impegna a fare i lavori per un ammontare complessivo di 31 milioni di € mentre per il diritto di superficie al comune andranno 45.000 € l'anno...quindi 4,5 milioni per i 99 anni...mi aspetto a breve tonnellate di post di gente che si lamenta delle condizioni di favore avute da Pozzo (e mi aspetto anche un indignato aed )
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  18. #4178

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    qualche tempo fa vi avevo accennato al problema Beretta, alla infront sports e media e ai risvolti delle elezioni della lega...oggi mi è capitato un articolo (in 3 parti...postate le prime 2) che spiega più nel dettaglio cosa è successo, perchè è successo...e dove si andrà a finire...lungo è lungo ma è molto interessante

    Citazione Originariamente Scritto da prima parte
    Ho sempre pensato che politica, media e sport siano degli ottimi indicatori del grado di libertà, onestà, civiltà e ricambio generazionale di una nazione.

    In un Paese come il nostro in cui gli interessi personalistici bloccano da decenni la crescita e le riforme strutturali dello Stato ed in cui non si riesce a formare un governo neppure sull’orlo del baratro sociale, in cui gli editori puri non esistono e di conseguenza abbiamo una libertà di stampa pari a quella di regimi totalitari africani, in cui la disoccupazione giovanile è vicina al 40%, lo sport non può essere una isola felice. Specie dopo l’eutanasia del Totocalcio, il massimo finanziatore del settore, e la quasi totale dipendenza dalle erogazioni finanziarie statali per la gestione e la programmazione delle attività (ringraziando la felice anomalia dei corpi militari, spesso unico sbocco lavorativo per chi svolge una disciplina con un seguito di appassionati minore).

    Gli impianti (per lo più vecchi, scomodi e sporchi) sono sempre più desolatamente vuoti, i medagliati delle ultime Olimpiadi hanno una età anagrafica avanzata per sperare che si ripetano in futuro, società sportive ricche di storia e blasone scompaiono sotto il peso dei debiti e degli investimenti sempre minori di imprenditori a loro volte in crisi con le loro aziende.

    Gli scandali periodici del calcio, locomotiva sempre meno sopportata del sistema, hanno poi ulteriormente minato credibilità e passione, con la conseguenza di aver allontanato verso altri interessi gli spettatori cosiddetti non abituali o fidelizzati, quelli che ormai vanno allo stadio o si mettono davanti alla tv solo in occasioni di eventi o sfide di grande tradizione e rivalità.

    In questo panorama sinceramente sconfortante, sono consapevole che raccontare di conflitti di interesse, intrighi, giochi di potere, scambi di poltrone e di favori, finisca per creare altro disamore al lettore tifoso o simpatizzante. Non è mia intenzione, anche se non resta che toccare il fondo per poter sperare in una eventuale successiva catarsi.

    Chi vuole mantenere una certa verginità si fermi qui e non prosegua la lettura, presto tornerò a scrivere di pallone, di campioni, di brocchi, di tattica, di totoallenatore e di mercato.

    Gli altri si preparino ad entrare in un mondo popolato da squali e da fantasmi, da pupari e marionette, da mandanti, esecutori ecomplici, responsabili della scarsa trasparenza e credibilità del calcio del presente e, soprattutto, del futuro.



    BERETTA, DALLA PRESIDENZA ALLE DIMISSIONI

    La mia attenzione negli scorsi mesi è stata catturata dalla rielezione di Maurizio Beretta al vertice della Lega Calcio.

    Nato a Milano nel 1955, un passato in Rai, Fiat, Confindustria e consulente nel settore dei rapporti istituzionali, relazioni pubbliche, immagine e comunicazione, aveva sostituito il commissario straordinario Giancarlo Abete nel 2009 in vista delle difficili battaglie sulla spartizione dei diritti tv e sulla legge per l’impiantistica sportiva con un mandato come sempre senza grande libertà d’azione perchè i presidenti vogliono gestire direttamente il business (e non amano eccessive intrusioni da parte di un manager super partes nei loro conti ed affari).

    Quando nel marzo 2011 gli arriva una offerta da Unicredit per assumere la direzione della divisione comunicazione e corporate identity, non ci pensa due volte e accetta l’incarico, anticipando le sue dimissioni dalla Confindustria del pallone. Anche per l’evidente conflitto di interessi, in quanto la banca di viale Cordusio ad esempio ha gestito il passaggio della Roma dei Sensi alla cordata americana mantenendo il 40% delle azioni(operazione costata ben 60 milioni di euro), ha avuto un ruolo fondamentale nella rateizzazione del debito verso il fisco di Lotito ai tempi del suo acquisto della Lazio e ha prestato garanzie e soldi a molte società italiane (vedi il Palermo di Zamparini).

    Si parla di un traghettatore fino a giugno in vista di nuove elezioni, ma non c’è accordo e così si permette di deroga in deroga a Beretta di restare con il doppio incarico delegando ampie fette di potere ai consiglieri presidenti.





    IL PROCESSO DI NAPOLI ED IL CAMBIAMENTO INVOCATO DALL’INTER

    Il clima si infiamma a novembre 2011 quando lo stesso presidente della Lega non ottempera alla normativa di segnalazione dei presidenti di serie A coinvolti e condannati nel processo di Napoli alla FIGC in vista di una loro sospensione, studiando anzi la revisione della disciplina per “salvare” Lotito, Della Valle e company.

    L’Inter alza la voce attraverso il suo direttore generale Ernesto Paolillo, schierandosi apertamente per un cambio:

    “Sono necessarie le dimissioni di Beretta dalla Lega per affrontare un tavolo di riforma del calcio con un presidente rappresentativo e meno schierato. C’è una sempre più diffusa richiesta da parte delle società di cambiare il presidente per averne uno focalizzato solo sulla Lega, nella prossima assemblea vedremo cosa pensano anche gli altri club, ma è urgente che la Lega cominci a discutere cdei problemi seri del calcio e non, come ha fatto per per un anno in maniera confusa e deprimete di diritti tv, e adesso delle Noif. Ieri ho contestato a Beretta di aver convocato d’urgenza un consiglio per affrontare una materia di competenza dell’assemblea al solo fine di ottenere più facilmente la maggioranza, e di avere cambiato l’ordine del giorno per parlare solo del caso Lotito. Chiedere la riforma dell’articolo 22 delle Noif è un gesto ad hoc per il presidente della Lazio Claudio Lotito. Lotito non può rappresentare la Lega di Serie A e sarebbe stato di buon gusto da parte sua autosospendersi in attesa dell’esame della riforma dell’art.22 delle Noif. All’improvviso quello che è accaduto a Lotito ha reso urgente l’intervento della Lega per affrontare la riforma dell’articolo 22, mentre questo tema avrebbe dovuto essere oggetto di una discussione più ampia. Sarebbe stato molto più di buon gusto non affrontare ora e con questa urgenza la riforma, che così rischia di perdere peso e diventare un provvedimento ad hoc”.

    Alle parole non seguono i fatti da parte di nessuno, anche perchè si deve discutere dei criteri sulla ripartizione della parte fissa dei diritti tv e davanti ai soldi le grandi improvvisamente ritrovano armonia.



    CHE BEFFA PER ABODI E PER L’ALLEANZA INTER-JUVE-ROMA

    Si arriva così alla seconda metà del 2012 quando finalmente vanno rinnovate tutte le poltrone che contano del nostro calcio. Se per Abete (Figc), Macalli (Lega Pro) e Tavecchio (serie D) la riconferma è scontata e puntualmente avviene, in Lega si scontrano il partito di chi sostiene (ancora) Beretta e quello di chi preme per affidarsi ad Abodi, con Simonelli (commercialista milanese e già revisore dei conti dell’organo) come terzo incomodo.

    Se del primo fanno naturalmente parte Lotito e i club amici, su tutti Cagliari e Genoa, e l’outsider è un candidato soprattutto di Galliani che ne conosce e stima le competenze tecniche (sindaco della Banca Popolare di Milano, docente di Fiscalità d’impresa presso l’Executive Master della SDA Bocconi di Milano, nonché articolista de Il Sole 24 ore), il favorito pare essere il rampante manager della Lega di serie B, 53enne romano, una lunga esperienza nel marketing degli eventi sportivi, per anni consigliere di amministrazione nel Coni e personaggio di spicco nella candidatura olimpica e paralimpica di Roma.

    Abodi piace perchè ha preso una serie B vicina al dissesto e con una serie di brillanti operazioni commerciali e di comunicazione l’ha risollevata, gestendo la difficile separazione dalla Serie A e ottenendo un nuovo contratto televisivo che ha garantito un buon ritorno economico ai club grazie allo spacchettamento tra Sky, Rai e Sportitalia.

    Inter, Juve, Roma e Fiorentina più 8-9 medio piccole sono la base di voti certa ed è opinione comune che in terza votazione, quando basterà un quorum di 14 preferenze, non sarà complicato trovare il sostegno degli indecisi, su tutti Torino e Chievo.

    Nerazzurri e bianconeri si ritrovano a sorpresa fianco a fianco per il rinnovamento (nonostante parole poco felici del candidato sullo scudetto 2006 da revocare), tanto che, dopo che il posto di Paolillo a noi riservato è stato inaspettatamente lasciato pochi mesi prima ad Andrea Agnelli nel Consiglio della European Club Association (l’organizzazione che ha preso il posto del G14 e che riunisce e rappresenta oltre 100 società europee) e di cui fa parte il milanista Gandini, si scopre che in caso di elezione di Abodi siederà in Consiglio anche Angelo Mario Moratti, primogenito di Massimo e già vicepresidente, alla sua prima esperienza istituzionale.



    IL GOLPE DI LOTITO E GALLIANI (CON L’AIUTO DI DE LAURENTIIS)

    Il piano però fallisce perchè il traguardo dei famosi 14 voti non sarà mai raggiunto (Abodi torna alla B) grazie all’abilità diplomatica di Lotito che, ottenuto l’appoggio di Galliani e addirittura dell’ex ribelle De Laurentiis (ricordate quando lasciava le sedute gridando, insultando e salendo sul motorino di un passante?), fa confluire nuovamente attorno a Beretta il sostegno necessario per restare in sella.

    A suo favore si esprimono quindi: Lazio, Milan, Napoli, Torino, Atalanta, Bologna, Cagliari, Udinese, Parma, Genoa, Catania, Palermo, Chievo e Siena. Sconfitte sonoramente e clamorosamente Inter, Juventus, Fiorentina, Roma, Sampdoria e Pescara, società che rappresentano il 53% del totale dei tifosi e un terzo della cifra complessiva degli introiti tv .

    Nel nuovo consiglio Galliani torna alla vicepresidenza (lui che era stato anche presidente…), Lotito e Pulvirenti consiglieri in quota FIGC, mentre Cairo, Cellino, Ghirardi, Guaraldi, Percassi, De Laurentiis, Pozzo, Preziosi e Lo Monaco (poi dimissionario) sono consiglieri di Lega.

    Beretta esulta e cerca immediatamente la pax:

    “E’ un segnale formidabile il ritorno di Adriano Galliani ai vertici della Lega. Oggi ha prevalso la necessità di arrivare con un assetto perfezionato all’insediamento del Consiglio Federale, per non ripetere l’esperienza dello scorso quadriennio quando non eravamo arrivati in tempo. E’ stato un confronto di democrazia, ma il lavoro che si vuole fare sarà nell’interesse di tutte e 20 le società e non solo di quelle che ci hanno votato. Questa era l’unica soluzione percorribile. Tutti avremmo auspicato un’elezione all’unanimità, in una o nell’altra direzione, ma non è stato possibile, almeno per il momento. Mandato a termine? Inutile fare ipotesi. Ora concentriamoci per i prossimi mesi cercando di diventare più forti a livello federale e facendo le riforme. Abbiamo appena parlato con Abete, il 22 saranno convocate le componenti del Consiglio Federale, in quell’occasione metteremo sul tappeto i vari temi e soprattutto quello di un maggior peso della nostra Lega”.





    PIU’ DI UN MILIARDO DI BUONE RAGIONI

    Le sconfitte protestano ed esprimono dubbi, ma non faranno mai barricate, nonostante l’amministratore delegato del Milan, stante l’impiego del presidente in Unicredit, sia ancora l’uomo forte della Lega. Con un evidente conflitto di interessi ed un enorme peso mediatico e istituzionale.

    Perchè?

    Come ha fatto Lotito, al di là della ripartizione delle poltrone, a convincere gli scettici, tra cui Zamparini durissimo in passato con Beretta, a ridargli fiducia? Cosa ha promesso?

    E cosa Galliani è pronto a mettere sul piatto per zittire anche le voci contrarie?

    Naturalmente si parla di soldi e di diritti tv: più di un miliardo di euro da spartirsi quando scadrà il contratto con SKY nel 2015, nonostante la crisi economica ed il calo degli abbonati alla pay tv.

    L’asso nella manica si chiama Hamad bin Khalifa Al Thani, sceicco del Qatar, proprietario di Al Jazeera, il nuovo nemico pubblico del vecchio magnate Murdoch, pronto a ricoprire di petroldollari il calcio europeo dopo essersi aggiudicato il Mondiale del 2022.

    Domani scopriremo cosa c’è sotto e soprattutto chi, assieme a Galliani e nel pieno rispetto della legalità, sta aiutandolo ad avere un potere pressochè infinito sul calcio italiano ed a far sembrare al confronto la vecchia GEA una organizzazione provinciale.
    Citazione Originariamente Scritto da seconda parte
    Nella prima parte abbiamo approfondito i passaggi, i retroscena, i giochi di potere che hanno portato Beretta alla rielezione in Lega come Presidente, nonostante lui si fosse dimesso quasi 2 anni prima per l’evidente conflitto di interessi con l’incarico in Unicredit e fosse rimasto in carica di proroga in proroga in una situazione di oggettiva impasse.

    Adriano Galliani è tornato ad essere (lo è sempre stato) il nuovo uomo forte a cui buona parte dei club di serie A si sono affidati per mantenere, se non addirittura aumentare, gli introiti dai diritti tv in vista della scadenza del contratto con SKY previsto per il 2015.

    Ora seguiamo il percorso dei soldi delle televisioni, presenti e soprattutto futuri, per scoprire come muteranno gli equilibri politici ed economici.



    La crisi economica, la perdita di appeal del prodotto calcio e una linea editoriale non sempre equidistante hanno provocato alla pay tv satellitare a fine 2012, dopo aver tagliato il sofferto traguardo dei 5 milioni degli abbonati nell’estate 2011, un calo di oltre 200mila tessere ed il dimezzamento del margine operativo, dai 230 milioni del 2009 ai 104 dello scorso dicembre.

    Il management era già da tempo corso ai ripari: addio alla Liga, alla Bundesliga ed a molti tornei europei, un sì sofferto alla NBA ed alla Premier League (nonostante l’investimento non sia supportato da ascolti e ritorni pubblicitari), all in su Mondiali, Champions League, Olimpiadi e infine Formula 1, la novità del 2013.

    La ricerca della qualità e degli eventi è apprezzabile, ma non potendo contare su una piena esclusiva (anche perchè alcune gare sportive di rilevanza sociale devono essere per legge trasmesse in chiaro) i dati dei nuovi abbonati per ora non ripagano lo sforzo compiuto.

    Non avendo concorrenza sul satellite e non essendo mai stata percorsa in Lega con convinzione la strada di un proprio canale televisivo di autoproduzione, SKY si preparava ad una offerta al ribasso in vista del 2015, nonostante sia conscia che senza il calcio dovrebbe chiudere i battenti e che la concorrenza di Mediaset Premium (a fine 2012 2 milioni di abbonati e altrettante carte prepagate vendute) si fa ogni anno più pressante.



    Ed è qui che entra in scena la tv araba Al Jazeera, o meglio Pitch International, la società di brokeraggio londinese dietro alla quale per entrare nel settore si nasconde lo sceicco del Qatar Hamad Bin Khalifa Al Thani, 53 anni, due mogli e 15 figli, una fortuna personale di 3 miliardi di dollari, amministratore delegato del fondo sovrano qatariota (secondo solo a quello di Abu Dhabi) dell’emirato grande come l’Abruzzo ma con il secondo reddito pro capite del pianeta.

    Grazie ai giacimenti petroliferi e di gas, sta da tempo lavorando per l’emiro su un progetto di egemonia mondiale denominato Qatar National Vision 2030 e fondato sull’acquisto di canali televisivi, società sportive e marchi del lusso e dell’abbigliamento che gli permettono di entrare nei settori nevralgici dei vari Paesi per poi dare la scalata ai grandi gruppi nazionali.

    Ha investito ad esempio nei magazzini Harrods, palazzi sugli Champs Elysée, l’Hotel d’Evreux a Place Vendôme, mezza Rue de Rivoli lungo la Senna, partecipazioni in Lvmh, Tiffany, percentuali significative della Volkswagen e della Porsche, della Borsa londinese, di una quota della Barclays, il grattacielo di Renzo Piano The Shard, il consorzio Costa Smeralda, l’Hotel Gallia di Milano e Baglioni di Firenze, la maison Valentino e si vocifera, per restare all’ambito italiano, che abbia nel mirino anche Fincantieri per produrre direttamente imbarcazioni di lusso.

    Gli appassionati di calcio lo conoscono perchè, oltre ad aver ottenuto l’organizzazione dei Mondiali nel 2022, è diventato proprietario del Paris Saint Germain, in poco tempo trasformato in una big europea grazie agli strabilianti acquisti in serie A di Ibrahimovic, Thiago Silva, Lavezzi, Pastore, Verratti, Sirigu, Thiago Motta, Menez, Sissoko, oltre agli italianissimi Ancelotti e Leonardo come allenatore e direttore sportivo.

    Al Thani sa benissimo però che il potere passa anche dal controllo dei media. Al Jazeera è diventato uno dei più importanti network mondiali, ma in Europa ( e non solo) a pesare moltissimo è lo sport ed in particolare il calcio.

    E così ecco l’acquisto dei diritti tv della Ligue 1 in Francia a scapito di Canal Plus, di quelli del calcio europeo negli Stati Uniti, nonchè di quelli per il triennio 2013-2016 della Premier League e per il biennio 2013-2015 della Liga nel nostro Paese attraverso il braccio operativo Pitch International.



    Il canale sportivo con cui stanno familiarizzando in molti si chiama BeIn Sport e dalla prossima estate lo conosceremo anche noi.

    Non è ancora ufficiale, ma è probabile che entrerà nell’offerta Mediaset Premium del digitale terrestre, trasmettendo appunto i due campionati in questione. Un primo passo per sbarcare nel nostro stagnante e difficile mercato (gli scandali hanno diminuito la domanda di calcio dell’utenza), prima di sferrare l’attacco a SKY e a Murdoch per i diritti tv sul satellite dal 2015. Potendo contare, indovinate un pò, sull’appoggio della Lega Calcio rappresentata da Beretta che potrà addirittura sperare di avere maggiori introiti (ora fermi a 826 milioni) nonostante la crisi del nostro movimento.

    Galliani e Berlusconi, senior e junior, si fregano già le mani.

    Se Piersilvio per la prima volta ha dovuto chiudere il bilancio con un pesante rosso che lo sta costringendo ad una profonda ristrutturazione e spending review specialmente nella generalista (gli investimenti sono concentrati sul pay e sui new media), Adriano e Silvio hanno potuto sistemare i conti rossoneri grazie alla iper valutazione di Thiago Silva e Ibrahimovic da parte del Paris Saint Germain nella scorsa estate.

    Il progetto neppure tanto segreto è quello di far entrare lo sceicco nel Milan, magari con una quota di minoranza. Finora non è accaduto anche perchè non si è trovato il modo di aggirare le norme della Uefa sulla multiproprietà, ma nulla vieta ad esempio una multimilionaria sponsorizzazione di BeInSport sulle maglie e una posizione privilegiata sui mercati emergenti.



    La gestione delle partnership e del marketing del Milan è infatti della potentissima Infront Italy, ossia la società con sede in Svizzera fondata a livello internazionale tra gli altri dal figlio di Blatter, leader in Italia nella gestione dei diritti sportivi perchè è stata scelta dalla Lega come advisor per la vendita di questi nel nostro Paese e all’estero.

    Come è nata la Infront, chi vi lavora nella sede italiana, i suoi legami con Fininvest-Mediaset, i suoi rapporti di lavoro nella piena legalità e trasparenza con Lazio (Lotito), Palermo (Zamparini), Cagliari (Cellino), Genoa (Preziosi) e probabilmente entro breve anche con il Napoli (De Laurentiis), saranno oggetto della terza parte dell’inchiesta.
    05/05/15 3 sul campo
    04/07/2011 L'onestà prescritta
    ...e siccome ogni promessa è debito...l'Atletico Vecchie Spugne porta bene...decisamente bene!!!

  19. #4179
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    Citazione Originariamente Scritto da Crash and Burn Visualizza Messaggio
    oggi intanto c'è stata la firma in comune ad udine che ha ufficializzato il passaggio del diritto di superficie dell'area dello stadio friuli dal comune di udine all'udinese calcio per i prossimi 99 anni.

    L'udinese (come da bando di gara del 2012) si impegna a fare i lavori per un ammontare complessivo di 31 milioni di € mentre per il diritto di superficie al comune andranno 45.000 € l'anno...quindi 4,5 milioni per i 99 anni...mi aspetto a breve tonnellate di post di gente che si lamenta delle condizioni di favore avute da Pozzo (e mi aspetto anche un indignato aed )
    pozzo ha pagato più della juve

  20. #4180
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    Dicono di un rigore netto per l'Inter non concesso.... Vi prego, ditemi che il fallo l'ha commesso Chiellini!!


    Ci sono 2 cose di cui non posso fare a meno: il sesso e il NAPOLI!!!

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