
 Originariamente Scritto da 
Crash and Burn
					
				 
				http://bari.repubblica.it/cronaca/20...i_pm-28444046/
La verità di Andrea Masiello costerà cara al Bari: una penalizzazione da tre a cinque punti, se tutto va bene. Anche la retrocessione se la giustizia sportiva dovesse valutare un'eventuale responsabilità oggettiva della società. Il calciatore che lo scorso anno militava con la maglia biancorossa ha fatto sapere ai pm di Cremona di voler raccontare tutta la verità su quel Palermo-Bari del maggio scorso. Non "la sua verità". "Ma la verità, punto e basta" ha spiegato il suo legale, Salvatore Pino, uno dei più importanti avvocati italiani. Cioè: alcuni giocatori del Bari hanno venduto la partita con il Palermo lo scorso anno. Hanno intascato dagli Zingari 80mila euro. Poiché la partita non è terminata con il risultato previsto (1-2 invece di 1-3, ma Miccoli sbagliò un rigore incredibile nel finale) Masiello ha restituito anche il denaro ai criminali. A fare da tramite, Angelo Iacovelli, l'infermiere barese che ha raccontato tutta la vicenda agli investigatori come testimone per poi però avvalersi della facoltà di non rispondere. 
Masiello ammetterà - questo hanno fatto sapere i difensori agli investigatori - tutte le sue responsabilità. Non è chiaro se tirerà anche in ballo gli altri giocatori. Il difensore verrà ascoltato oggi pomeriggio alle 15 sarà dal procuratore capo di Cremona, Di Martino. Mercoledì il giocatore e il suo legale saranno a Bari dal procuratore Antonio Laudati e dal pm Ciro Angelillis che indagano su una serie di partite della scorsa stagione. Poi il giocatore andrà dal procuratore federale Stefano Palazzi per sottoporsi anche alla giustizia sportiva: l'idea è quella di collaborare in modo tale da avere uno sconto di pena simile a quello avuto da Vittorio Micolucci, il difensore (tra l'altro ex Bari) che raccontando di aver partecipato alle combine se l'è cavata con un anno e mezzo di squalifica dai campi.
Masiello con i pm di Cremona parlerà probabilmente soltanto della partita con il Palerma. Gara per la quale sono indagati lui Nicola Belmonte (ora al Siena), Daniele Padelli (Udinese), Marco Rossi (Cesena), Simone Bentivoglio (Sampdoria) e Alessandro Parisi (Torino). L'inchiesta nasce dall'altro pentito di questa vicenda, Carlo Gervasoni: "La prima partita di serie A combinata di cui mi parlarono - ha raccontato a dicembre il difensore (anche lui ex barese) - è Palermo-Bari del 7 maggio 2011, finita 2-1, laddove il risultato concordato era di un over con la sconfitta del Bari, con almeno due gol di scarto. Lui mi riferì che era stato Carobbio a mettersi in contatto con i giocatori del Bari o con qualcuno che gli stesse vicino. Gegic mi riferì che erano stati corrotti i seguenti giocatori del Bari: Padelli, Bentivoglio, Parisi, Andrea Masiello e Rossi. Il risultato concordato non fu raggiunto perché Miccoli sbagliò il rigore che era stato volutamente provocato. Miccoli non sapeva nulla della combine".