Ci sono diversi fattori che portano a pensar male: innanzitutto non si capisce che bisogno c'era di prendere una decisione così affrettata, visto che la partita si giocava in posticipo e alle 13 sul San Paolo splendeva il sole. In secondo luogo la società aveva tutto da guadagnare dallo spostamento di questa partita, e la questione dei giorni di recupero sta a cuore al Napoli più che agli altri, come testimoniano i numerosi scleri del tecnico e del presidente a riguardo (quello dei sorteggi è stato il top in questo senso).
Poi se vogliamo credere che la Questura decida di annullare la partita senza interpellare la società è un altro paio di maniche.
Quel poveraccio che ci ha lasciato le penne è stato schiacciato da un albero, non portato via da un fiume d'acqua in strada. Per lui ovviamente non fa differenza ma è un pò diverso. A me pare evidente che sia stata una decisione affrettata sull'onda emotiva di quanto successo a Genova. O, per dirla da malpensante, si è presa la palla al balzo.
Tutto qua.



					
					
					
					
				
) se piove a Napoli ad Avellino diluvia proprio" 
(cit.)
						
						
						
 
						





						
