Riferito a...?!
Io onestamente la penso come jake, tant'è che non faccio regali né li ricevo (i familiari che me li fanno sanno a cosa vanno incontro ), mi sono sempre limitato agli auguri, al massimo ci si fa una birra in compagnia... non è la questione di 10 Euro, il "pensiero" lo si può fare anche senza spendere un euro. E la frase quotata in grassetto m'è piaciuta un sacco, ma mi fa porre la seguente domanda: anch'io ho l'affetto degli amici tutti i giorni (più o meno ), a questo punto il natale che significato ha? E cosa ce ne facciamo? (le mie risposte sono 1) nessuno e 2) niente , ma non sono intenzionato ad aprire una discussione su questo!)
Al fatto che per una volta fossi serio (in effetti...)
Una volta ho letto di una tizia che si definiva una donna "bella, intelligente, brillante, intrigante, empatica e competente in tanti campi".
Ho deciso di cercarla, ma non per mettermici insieme sia chiaro, solo per accertarne l’esistenza (semi-cit.)
Non è il mio bisogno il punto. Il punto è che se sai che un amico è malato, sopratutto se è solo, DEVI sentire da dentro la spinta di chiamarlo per sentire come sta e se ha bisogno di qualcosa. Perchè a te fa piacere essergli vicino in un momento di difficoltà non perchè lui ne abbia bisogno. E magari l'amico che voleva vedere qualcuno ti chiederà prenderà spunto dalla tua telefonata per dirti...che ha il frigo vuoto (come era il caso mio che tutti sapevano e nessuno mi ha chiesto un accidenti in proposito - mortacci loro -), o gli farebbe piacere la tua visita. Non è che l'amico ti chiama per dirti la sua necessità, devi essere tu ad estirpargliela, perchè tra amici per me vanno così le cose.
Poi è chiaro che se consideri amici tutti quelli che ti fanno gli auguri di Natale di circostanza...va beh. Ne ho una montagna anch'io di questa gente ma i loro auguri me li stampo su carta morbida poi sistemata in rotoli. Non è certo delle loro telefonate che sento il bisogno.
11/2/2011: +3359 (400 pagati alla crisi del Giappone)
11/1/2011: +3270 World Mining: 54 x 59,41 = 3208,14 (split a 6.000)
Global Opp.: 128,46 x 24,53 = 3151,18 (split a 6000)
io voglio solo la telefonata di sballune
Originariamente Scritto da slaine
11/2/2011: +3359 (400 pagati alla crisi del Giappone)
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www.cliccailpomodoro.it
e passa la paura
Stagione 37: 2° in VI.88 Stelicã Tãnãsoiu capocannoniere con 16 retiStagione 36: 5° in VI.88Stagione 35: 2° in VII.517 Bjarne Steimer capocannoniere con 12 retiStagione 34: 1° in VIII.417 Tracy Ryan capocannoniere con 15 retiStagione 33: 2° in IX.460Stagione 32: 1° in X.2405Stagione 31: 8° in X.2405 (2 partite giocate)
lasciatelo dire da zidad che non ha questo problema... non avendo amici!
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io ho preso oggi una smartbox come regalo di natale
Beh... se uno non è credente o comunque non festeggia il Natale, credo che non abbia senso continuare/iniziare il discorso. O sbaglio...?! Mi troveresti d'accordo e basta.
A parte che io st'anno ho fatto una decina di regali e per il momento ne ho ricevuto 2 (zia e famiglia ), quindi sui regali di circostanza chiudiamo il capitolo... continui a parlare di QUESTO Natale in cui sei malato. E', a mio modo, normalissimo, che una persona malata sotto le feste preferisca la "presenza" degli amici ai loro regali. Ma questo cosa c'entra? Non credo che in tutta la tua vita tu abbia solo ricevuto e/o richiesto telefonate o sia stato sempre a letto malato dal 20 dicembre al 10 gennaio.
Ma poi anche se fossero regali di circostanza sticavoli. A me piace spacchettare...
Da quando la pasta scotta non la mangio più... (cit.)
Per me il Natale resta importante. E' da sempre, per me, l'unico giorno dell'anno in cui tutta la famiglia (intesa come zii, cugini, figli, nonni, nipoti, ecc. si riunisce intorno ad un tavolo. E' un giorno stra-pieno di significati, è uno dei fattori principali di cementificazione della famiglia allargata che senza il Natale rischierebbe molto di + di disgregarsi.
@Ketamina: malato un accidenti. Ringraziando il cielo sono guarito e parteciperò al cenone con la famiglia. Io cercavo solo di estrapolare il concetto della sensibilità. Tengo + agli auguri di una persona amica che al regalo di circostanza anche di centinaia di €. E questo indipendentemente dal fatto che questo periodo sia stato male. Questo è un principio assoluto per quel che mi riguarda.
11/2/2011: +3359 (400 pagati alla crisi del Giappone)
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Ma che fossimo d'accordo su questo punto ne ero sicuro!
Io facevo un discorso sul Natale "consumistico": le luci, i babbi natale appesi, la ricerca affannosa del regalo (con relativo aumento del traffico e intasamento dei centri commerciali, ecc.), il quasi dover fare il regalo... tutte cose che IMHO non hanno un senso (e che comunque col significato del Natale cristiano non c'entrano una mazza)
Anch'io passo il Natale così, ma il fatto di rivedersi una volta all'anno per questa "circostanza" francamente mi pare una forzatura, e a volte anche i discorsi che si fanno a tavola sembrano sempre gli stessi, preimpostati e finti. Poi per carità, non è così dappertutto, e i rapporti con alcuni parenti sono più genuini di quello che sembrano.
Non è che voglio fare il pessimista per forza, eh
Ultima modifica di Kira; 24-12-2010 alle 17:05
Una volta ho letto di una tizia che si definiva una donna "bella, intelligente, brillante, intrigante, empatica e competente in tanti campi".
Ho deciso di cercarla, ma non per mettermici insieme sia chiaro, solo per accertarne l’esistenza (semi-cit.)