ottimo cesena comunque, i 3 davanti son davvero pericolosi![]()
"Un uomo sulla luna non sarà mai interessante come una donna sotto il sole..."
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non è mai stato veloce... ma anni fa era una specie di vieri con i piedi fucilati... nei contropiedi si portava a spasso i difensori per il campo... non gli serviva la velocità... è sottoporta che non è presentabile...
P.S. la quinta... a meno che non hai una foto di profilo della prima.
In questo mondo devi essere matto, sennò impazzisci...
Gizzi ha concluso la stagione 40 finendo 1° nella serie VII.163
Gizzi ha concluso la stagione 35 finendo 1° nella serie VIII.84 (42 punti)
Gizzi ha concluso la stagione 34 finendo 1° nella serie IX.1844
Gizzi ha concluso la stagione 32 finendo 1° nella serie X.330
Lettura non banale sulla tessera del tifoso....
intanto ringraziamo maroni per aver fatto in modo che parecchi tifosi del cesena (civilissimi peraltro) senza tessera si sono accomodati in monte mario comprando regolarmente il biglietto... e ringraziamolo anche per la lotta interna tra tifoserie che vede tesserati contro non tesserati... davvero una bella mossa... meno male che gli stadi erano stracolmi e pieni di famiglie...
Archivio cartaceo | di Massimo Fini
28 agosto 2010
Siamo stufi, arcistufi, di questo Stato di polizia. Che non è quello delle intercettazioni telefoniche, come pretende Berlusconi che ha la coscienza sporchissima, che sono perfettamente legittime quando autorizzate dalla Magistratura, ma quello dove le libertà più elementari sono osteggiate, conculcate, vietate, proibite, scomunicate, tranne quella economica anche quando passa sul massacro della popolazione (è “la libera intrapresa” a creare la disoccupazione, oh yes, ma questo ve lo spiegherò in un’altra occasione) e, ovviamente, quelle del Cavaliere che può corrompere testimoni in giudizio, pagare mazzette ai finanzieri, consumare colossali evasioni fiscali, avere decine di società “off shore”, precostituirsi “fondi neri” impunemente perché, attraverso i suoi scherani, si fa cucire leggi su misura che lo tengono fuori dai processi.
Non bastassero già le leggi nazionali, dove sono sempre più feroci i limiti imposti al consumo di alcol, al fumo, non solo a tutela dei soggetti passivi ma anche di quelli attivi, alla prostituzione (da strada naturalmente, quella delle escort e soprattutto dei loro importanti clienti è immune), ora, dopo un altro demenziale decreto del ministro Maroni, ci si sono messi anche i sindaci, in particolare leghisti, ma non solo, a imporre i divieti più grotteschi e assurdi. A Verona è proibito sbocconcellare un panino in strada, consumare alcol fuori dai bar, bagnarsi nelle fontane, girare a torso nudo (il Mullah Omar era più permissivo). A Vicenza ci sono multe salatissime (500 euro) “per camper e roulotte che trasformano la sosta in un bivacco”. A Novara sono vietate le passeggiate notturne nei parchi se si è più di due (durante il fascismo ci volevano almeno cinque persone per considerarle “radunata sediziosa”). A Eraclea (Sicilia) è proibito ai bambini costruire castelli di sabbia in riva al mare. A Firenze, a Venezia, a Trento e in altre città è vietato chiedere l’elemosina, cosa che non si era mai vista prima (nemmeno nei “secoli bui” del Medioevo, anzi, tantomeno nel Medioevo in cui si riteneva che il mendico, come il matto, avesse, per dei suoi misteriosi canali, un rapporto privilegiato con Dio) in nessuna società del mondo, eccezion fatta per l’Unione Sovietica.
Adesso, sempre per iniziativa del solerte Maroni, è arrivata anche la “tessera del tifoso”. È intollerabile che uno per andare a vedere una partita di calcio debba chiedere la patente alla società. Una schedatura mascherata, socialmente razzista perché imposta solo ai tifosi che vanno nel “settore ospiti”, cioè dietro le porte e nelle curve, mentre chi può pagarsi i “distinti” non subisce questa gogna. In realtà questa misura illiberale va nel segno di una tendenza in atto da molti anni: eliminare via via il calcio da stadio a favore di quello televisivo e degli affari di Sky, Mediaset e compagnia cantante (con corollario di moviola, labiali, giocatori scoperti in flagranti e sacrosante bestemmie – robb de matt – e, da quest’anno, anche la profanazione del tempio sacro dello spogliatoio). Ma chi conosce anche solo un poco il “frubal”, come lo chiamava Gioann Brera ai tempi belli in cui tutte queste stronzate non esistevano, sa che fra il calcio visto allo stadio e quello visto in casa, in pantofole, fra una telefonata e l’altra e magari sbaciucchiandosi con la fidanzata (orrore degli orrori, il calcio è un rito che vuole una concentrazione esclusiva, non sono mai andato allo stadio con una ragazza e fra Naomi e Ruud Van Nistelrooy – doppietta allo Shalke 04 per inciso – non ho dubbi) non corre alcuna parentela. Per vivere davvero la partita, per capirla, bisogna essere allo stadio, vedere tutto il campo (ci sono centrocampisti che, se guardi la partita in Tv, sembrano aver giocato male perché han toccato pochi palloni e invece hanno giocato benissimo, di posizione) e non solo quello che garba al cameraman.
Dal 1983 – introduzione del terzo straniero – il calcio da stadio ha perso il 40% degli spettatori. Quest’anno gli abbonamenti sono ulteriormente crollati del 20%. Molti tifosi hanno solidarizzato con gli ultras in rivolta e non l’hanno rinnovato. E poi ci sono le ragioni, così efficacemente spiegate da Roberto Stracca in un servizio sul Corriere (26/8) e che hanno tutte la stessa origine: scoraggiare la gente dall’andare allo stadio. “Anche chi non è ultrà – scrive Stracca – e non ha mai pensato di esserlo, dopo biglietti nominali, necessità di un documento per un bambino di 8 anni, odissee fantozziane nella burocrazia più ottusa per una partita di pallone, non ne ha potuto più e ha finito per dire addio allo stadio e aderire alla sempre più ricca offerta televisiva”.
Maroni, contestato violentemente da 500 ultras bergamaschi alla Festa della Lega ad Alzano Lombardo, ha detto: “Dicono di essere dei tifosi, ma non lo sono. Sono dei violenti”. E invece gli ultras sono gli ultimi, veri, amanti del calcio. Qualche anno fa, in una domenica canicolare e patibolare di giugno, i demonizzatissimi ultras in rappresentanza di 78 società, di A, di B, di C e delle serie minori, diedero vita a Porta Romana, a Milano, davanti alla sede della Figc, a una civilissima manifestazione al grido di “Ridateci il calcio di una volta!” (cioè: numeri dall’uno all’undici, arbitro in giacchetta nera, pochi stranieri, riscoperta dei vivai e, soprattutto, basta con l’enfiagione economica che ha distrutto tutti i valori mitici, rituali, simbolici, identitari, che ne hanno fatto la fortuna per un secolo, a favore del business e che finirà, prima o poi, per farlo scoppiare come la rana di Esopo). La notizia – mi pareva una notizia – passò sotto silenzio. Persino la Gazzetta dello Sport dedicò all’avvenimento un box di poche righe. Non bisognava disturbare il manovratore. Cioè gli affari.
Due parole sulla “violenza” Ad Alzano Maroni ha detto anche: “Io con i violenti non parlo”. E allora il primo cui non dovrebbe rivolgere la parola è Umberto Bossi, il suo Capo. L’ineffabile Maroni si è dimenticato che il leader del Carroccio, agli albori della Lega, dichiarò: “Ho trecentomila leghisti pronti a estrarre la pistola dalla fondina” (in realtà quelli, dalla fondina, possono estrarre al massimo il loro cellulare), e in seguito: “andremo a prendere i fascisti uno a uno, casa per casa”, e ancora, a proposito dei magistrati, “bastano delle pallottole e una pallottola costa solo 300 lire”, e di recente ha anfanato di fucili e altre armi se non gli concedevano non mi ricordo che cosa, parole che dette da un esponente del Governo, sono ben più gravi delle quattro macchine date alle fiamme durante la contestazione di Bergamo.
Io sto con gli ultras. Anche quelli violenti di Bergamo. Perché mi paiono gli unici ad aver voglia ed energia di rivolta in un Paese in cui i cittadini si fan passare sopra ogni sorta di abusi, di soprusi e di autentiche violenze sempre chinando la testa. Sudditi. Nient’altro che sudditi.
In questo mondo devi essere matto, sennò impazzisci...
Non so chi sia, ma vediamo se indovino: è un amico di Travaglio? Ha il suo stesso modo di scrivere stronzate miste a qualunquismo, grondanti verità assolute.
c'ho preso?
Quello che dice Crash
4 - 4 - 4...
Ma è vero che a Novara non si può passeggiare di notte con gli amici nei parchi?![]()
Manager della Multiverse
SS Atlantide Primavera campione della Htita serie A (stagione 3)
Recidivo con Hattrick, tornato dopo una decade...
Massimo Fini non è certo conosciuto per le sue opinioni allineate o dolci, ma spesso (come stavolta secondo me) mischia argomenti un po' a casaccio, con salti pindarici e giri della morte che neanche i fan di Lost più estremi...![]()
è vero si... ci sono anche altri divieti assurdi... tipo a viareggio non puoi girare in costume sul lungomare, a lucca non possono essere aperti fast-food e negozi che vendono cibi etnici in centro... e anche in altre regioni ci sono cose dell'altro mondo...
a Roma l'anno scorso non potevi uscire da un locale con delle bibite, in pratica dovevi necessariamente consumarle all'interno del locale... la cosa grottesca era che i locali piccolini del centro e gli ambulanti avevano una specie di recinto con il telo bianco/rosso... io non so se stiamo ancora in democrazia...
EDIT:
il discorso è un po' più ampio... ci sono degli aspetti che non sono stati trattati... ad esempio... nel corso della contestazione a Maroni sono stati dati 44 daspo, ma sono tutti illegittimi in quanto il daspo entra in gioco con le manifestazioni sportive. Cioè... non è che se uno mi sta antipatico, alla prima mossa falsa gli faccio dare il daspo così non può andare allo stadio... in Italia si confonde il potere con la legge... le due cose non dovrebbero essere una al servizio dell'altra... ma da noi è così... (ammappa che bella frase che ho scritto, potrei fare anche io l'editorialista)
altra cosa è che nell'articolo di fini, il calderone a cui accennava palo è vero, ma serviva solo a far capire (IMHO) che troppe cose vengono fatte per agevolare una certa classe sociale ed una serie di interessi dove il cittadino medio viene spremuto all'osso a vantaggio di una elitaria condizione sociale che in Italia viene rappresentata da decenni dalle solite famiglie...
Ultima modifica di aed1248; 30-08-2010 alle 15:38
In questo mondo devi essere matto, sennò impazzisci...