Chiariamo una cosa: il mio intervento non era riferito al paziente né tantomeno al contesto in cui viene inserito un sondino (che peraltro non è sempre un contesto grave, anzi). Volevo solo puntualizzare che il sondino di per sé non è niente di che, e a livello strumentale, e a livello di manovra di inserimento non è affatto complesso né pericoloso, anzi. Volevo scherzare sullo strumento in sé, dipinto da alcuni come qualcosa di misterioso e complicato, non sul paziente. Questo perché per me la cosa su cui impostare la questione eutanasia non è trattamento che subisce un paziente, ma i suoi parametri clinici. Fare un testamento sulla base del trattamento e non sulla base dei parametri clinici sarebbe illogico, anche se a qualcuno interessa di più la foto di Eluana con i tubi infilati nel naso del suo EEG. Forse a qualcuno fa impressione vedere un tubo infilato nel naso, sarà che essendoci dentro vedo le cose in maniera meno condizionata dalla semplice "apparenza". Con questo non volevo turbare nessuno ovviamente.
Non sto a entrare nel merito di cosa ho vissuto in prima persona o meno, non voglio fare piagnistei in stile mariadefilippi, ognuno ha avuto le sue pene, ed è giusto che se le tenga per sé. Ognuno inoltre ha il suo modo di affrontare le situazioni e i traumi, c'è chi se ne sta in silenzio, c'è chi ci ride sopra. Passatemi che vedendo le cose ovviamente sotto un'altra prospettiva mi turba molto di più un valore sballato che un sondino. Quando una persona a me cara è stata operata io mi preoccupavo molto di più delle analisi sulla coagulazione che delle ferite o della nausea. Inoltre, spero comprendiate, che superare certi coinvolgimenti emotivi di fronte a metodiche fisiche, anche sdrammatizzando, è necessario per essere in grado di lavorarci ogni giorno.
I chirurghi talora appaiono freddi, distaccati. Questo non vuol dire che non considerino il lato umano, significa soltanto che con il tempo, grazie anche a un lavoro su se stessi, non affrontano certe cose con lo spirito con cui le affronta una persona normale.
Alcuni "trucchetti" di autoconvincimento sono ad esempio considerare un paziente più come un oggetto mentre si opera, oppure pensare se sente dolore, "io non lo sento".
Viste da fuori queste cose possono apparire grette e brutali, ma in realtà sono necessarie (il termine corretto è adattative) per affrontare certe situazioni con la necessaria lucidità, per non portarsi troppo il lavoro a casa e per superare gli incidenti e i fallimenti che purtoppo capitano a tutti. E' una protezione per se stessi, oltre che per gli altri.
La cosa, di ovvia competenza medica, è la profilassi antibiotica, che è tutto un altro paio di maniche. Il fatto che io abbia detto che il sondino lo potrebbe introdurre chiunque, intendendo che non è affatto difficile, non vuol dire che non sia competenza del personale sanitario, ma ogni cosa che si dice viene presa alla lettera e come pretesto per dare addosso, quindi forse è meglio che me ne stia zitto e che lasci parlare.
Macedone, il modo in cui ti poni oltre che irritante è estremamente irrispettoso, ma dal momento che lo fai è evidente che non te ne rendi conto, quindi inutile arrabbiarsi e mandarti a qualche paese. Son tutti bravi a criticare, a giudicare in base a mezze parole, a estrapolare concetti da frasi dette fuori contesto. Io ci passo sopra a certe frasi, però un consiglio, cerca di pesare meglio le tue parole, non tutti potrebbero ignorarle.
Ti auguro nel tuo campo di essere sempre perfetto.


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