Laurea? Complimenti! In cosa?
Laurea? Complimenti! In cosa?
Ebbravo Daniè !!
Sent from my 3210 using TappalaTopa
Sono molto intelligente. Riesco a contare fino a 20.... nudo fino a 21 !
Stagione 41: V.78
Stagione 40: vincitore del Chiappozzo d'Oro.
appunto, come dicevo, diventerò ancora più bravo a fissare il soffitto della mia camera
Arriva anche il salvanapoli ?
Non so, però arriva l'aumento delle accise su benzina e gasolio
ovviamente più alto sul gasolio che si usa principalmente per lavoro
il tutto per finanziare il decreto del fare e aiutare il lavoro
questi non hanno veramente capito un cazzo (e scusate il francesismo)
era una bella giornata, mi sveglio come tutti i pomeriggi, tranquillo entro nel forum... Niente! Non c'è niente! Guardo la mia firma: Vuoto! Nulla! Deserto! Ho pensato: ma che?, ma come?, ma chi cazzo? Mi hanno fregato le mie figurine! Ora, io spero che tra voi ci sia il ladro così che possa sentire quanto ho da dirgli: CORNUTO! erano le mie figurine...
era una bella giornata, mi sveglio come tutti i pomeriggi, tranquillo entro nel forum... Niente! Non c'è niente! Guardo la mia firma: Vuoto! Nulla! Deserto! Ho pensato: ma che?, ma come?, ma chi cazzo? Mi hanno fregato le mie figurine! Ora, io spero che tra voi ci sia il ladro così che possa sentire quanto ho da dirgli: CORNUTO! erano le mie figurine...
Roma in b qua si può dire ?
Dovrebbero andare in galera sindaci e giunte comunali di mezza nazione. A Roma si pagano le tasse più alte d'Italia per avere una città in default? Sarebbe da evitare di prendersela con i cittadini, che oltre a pagare non possono usufrire di servizi adeguati, i colpevoli sono da ricercare al campidoglio, oltre che alla camera ed in senato.
In questo mondo devi essere matto, sennò impazzisci...
Care lettrici e cari lettori, prima la domanda: può un uomo da 750.000 euro l'anno chiedere premi alla proprietà di un'azienda in crisi? Un'azienda che lui amministra tagliando teste, settori, spese e anche (e giustamente) i premi altrui?
Pare strano ma i dirigenti che chiedono sacrifici a tutti hanno sempre e comunque la forza di chiedere dei premi. Di immaginarli e fissarli, di metterli all'ordine del giorno della azienda per la quale lavorano. Ieri lo ha fatto Pietro Scott Jovane, 46 anni, direttore generale oltre che amministratore delegato di Rcs Mediagroup dal luglio 2012. Ieri su sua richiesta il Consiglio di Amministrazione del gruppo che edita tra gli altri il Corriere della Sera e la Gazzetta dello Sport ha messo all'ordine del giorno l'attribuzione di un premio (o di un bonus, di un anno di stipendio) per lui e un'altra ventina di dirigenti.
Le voci parlano di una cifra di diversi milioni a fronte di risparmi per 92 realizzati sinora in un gruppo che deve far fronte a un pesante indebitamento nei confronti delle banche. Questo perché Pietro Scott Jovane ha raccolto nel 2012 la sfida di un gruppo che oltre ad affrontare la crisi economica e quella dell'editoria doveva anche coprire il buco clamoroso aperto nei conti dalle scelte del precedente a.d., Antonello Perricone, che ci ha salutati incassando una milionaria liquidazione e lauti premi. Gli stessi che ora il dottor Pietro Scott Jovane chiede per sé e i suoi collaboratori.
Il merito? Non è quello di aver salvato il gruppo, e neppure quello di aver scoperto un nuovo filone di business. Ma solo il risparmio di alcuni milioni frutto di tagli alle spese, chiusure e cessioni di periodici e immobili (svenduta anche la storica sede del Corriere della Sera). Un anno fa Pietro Scott Jovane ha presentato un piano che prevedeva il taglio di 800 persone. E sta andando avanti. Per questo merita un premio, il minimo per chi ha uno stipendio di 550.000 euro per la carica di Direttore Generale cui si aggiungono i 200.000 per la carica di Ad. Del resto già nel 2012 per strapparlo alla concorrenza gli era stato concesso un bonus di ingresso da 300.000 euro che unitamente ai 375.000 di premio fisso aveva portato il suo stipendio a 1.066.000 euro per sei mesi.
Sono le regole del mercato: per avere l'Ad di Microsoft Italia gli azionisti avevano deciso che fosse giusto così. Peccato che a distanza di 21 mesi Rcs non sia riuscita a fare un solo passo avanti nonostante gli sforzi di tutti. Degli azionisti che hanno messo denaro fresco (magari non abbastanza), degli impiegati dei tipografi, i giornalisti e i tecnici. Solo un mese fa tutti i collaboratori della Gazzetta, un patrimonio del giornale e dei suoi lettori, hanno ricevuto una lettera che annunciava il taglio (il secondo in 14 mesi) dei loro compensi: la somma in questo caso è di 500.000 euro divisi per centinaia di persone che quotidianamente ci aiutano nella caccia e confezione di notizie. Saranno contenti di sapere che il loro denaro potrebbe finire nelle tasche dei dirigenti invece che in quelle delle banche che ce li chiedono.
La Gazzetta dello Sport con il Corriere della Sera e i lavoratori poligrafici ha immediatamente scritto e chiesto al Cda di Rcs MediaGroup (poi aggiornatosi sino a venerdì) di cancellare il vergognoso ordine del giorno che contiene i premi. Oggi, i giornalisti di entrambi i quotidiani si riuniranno in assemblea straordinaria e la terranno aperta in attesa di una risposta da parte della proprietà, degli azionisti. Noi speriamo che anche loro ritengano di non poter accettare una richiesta simile che oltre a essere eticamente inaccettabile suona come una provocazione e una beffa nei confronti dei lavoratori del gruppo e di tutto il sistema Paese.
Il comitato di redazione della Gazzetta dello Sport
05/05/15 3 sul campo04/07/2011 L'onestà prescritta...e siccome ogni promessa è debito...l'Atletico Vecchie Spugne porta bene...decisamente bene!!!
Mi manda mammà. Dovrebbe essere costretto a scrivere cento volte la frase sul quaderno dei compiti delle vacanze, almeno questo, lo studente di un liceo classico di Roma che è riuscito a salvarsi dalla bocciatura grazie all’intervento del Tar del Lazio. I giudici amministrativi hanno dato ragione alla sua famiglia che - dopo aver visto la pagella con 3 in matematica, 4 in fisica e 3 in storia dell’arte - ha deciso di portare il collegio dei docenti in Tribunale.
Singolare atteggiamento, quello di papà e mamma, incapaci di accettare un verdetto dei professori neppure troppo contorto, visto il campionario di voti inanellati dal ragazzo. Il segno inequivocabile del nostro invecchiamento sta nello stupore.
Ai nostri tempi, con una pagella simile, avremmo incamerato nell’ordine: un paio di calci nel sedere, una sgridata epocale stile uragano Katrina, il ritiro del motorino sino a data da destinarsi, la sospensione della paghetta settimanale e un’estate di lezioni a pagamento per provare a diventare «meno asino di quello che già sei» (mi sembra di sentirla, mia madre).
Invece la moderna famiglia romana ha deciso di spendere i suoi denari citando in Tribunale i pedagoghi, togliendo loro l’autorità di promuovere o bocciare per affidarla a giudici che storicamente muoiono dalla voglia di giudicare qualunque cosa si muova sulla crosta terrestre. La bocciatura è stata annullata perché secondo il Tar l’allievo avrebbe dovuto avere la chance del recupero a settembre.
Io abito davanti una scuola elementare, non mi stupisce questa cosa. Vedo i genitori che prendono di petto gli insegnanti per qualsiasi motivo. A casa mia quello che dicevano maestra o professori era più del vero, ora siamo passati all'esatto contrario. Colpa dei genitori, senza ombra di dubbio.
In questo mondo devi essere matto, sennò impazzisci...
Sono molto intelligente. Riesco a contare fino a 20.... nudo fino a 21 !
Stagione 41: V.78
Stagione 40: vincitore del Chiappozzo d'Oro.
Siamo i figli di Striscia la notizia, vediamo torti personali dietro ogni angolo e ci facciamo giustizia da noi perchè gli insegnanti (in questo caso) sono statali fannulloni che pensano solo al loro stipendio e sono ignoranti (nella nostra testa).
Il mio insegnante di uno dei corsi che faccio in palestra insegna anche ad un Liceo.
Ci parlava di casi di studenti con genitori+avvocato al ricevimento.
Ci siamo così incancreniti sul non prenderci responsabilità che ogni cosa è sempre colpa di un sopruso di qualcuno che ha più potere di noi.
"Piove governo ladro", ma applicato.