Tutto cambia, sempre.
Stagione 30: 3° in X.387 Alex Ripollès capocannoniere
Stagione 31: 1° in X.387 Alex Ripollès capocannoniere
Stagione 32: 1° in IX.972 Anders Edenell capocannoniere
Stagione 33: 2° in VIII.2043
Stagione 34: 1° in VIII.2043 John Cowart capocannoniere
Stagione 35: 3° in VII.842 Dag Omang capocannoniere
Stagione 36: 3° in VII.842 Sebastian Gijsen capocannoniere
Fiero sostenitore delle campagne acquisti fatte a muzzo.
Verdelli, non così
Lettera aperta a Carlo Verdelli
Buongiorno Direttore,
le scrivo in merito alla sua intervista pubblicata sul numero 7 di Hurrà Juventus.
Le chiedo scusa in anticipo perché non sarò breve nel risponderle.
Per la prima volta in vita mia sono stato definito uno “squadrista”, e di questo sono veramente indignato.
Mi scusi inoltre se scrivo in prima persona, ma mi sento di poter rappresentare a pieno il mondo dei forum.
D’altronde senza falsa modestia, spero di non passare come arrogante nel considerarmi uno dei tifosi juventini più conosciuti sul web.
“Quello che è successo nei forum non ha nulla di spontaneo, ma è evidente che c’è chi ha sobillato.
E’ stata una campagna di stile squadrista”.
Con questa frase lei ha messo in dubbio la mia onestà intellettuale.
La mia, e quella di tantissime altre persone perbene.
Mi dispiace, ma proprio non posso accettarlo.
Usando un titolo, cui il suo giornale è particolarmente affezionato (soprattutto quando c’è di mezzo la Juventus), la mia prima sensazione alla lettura della sua intervista rilasciata al bravo Simone Stenti è stata:
“Verdelli, non così!”
Ma ha idea di cosa è veramente un forum? Non credo.
Altrimenti mai avrebbe potuto dire una simile “sciocchezza”.
Il forum è quel luogo virtuale dove si radunano persone provenienti da ogni parte del mondo, persone di diverso ceto sociale, persone di ogni età, persone di diverso grado di educazione e cultura.
Persone che non hanno in comune nulla o magari solo una cosa.
E in questo caso, quella cosa è la Juventus.
Ma sulla disomogeneità del tifo bianconero si potrebbe scrivere un libro a parte.
Il tifo juventino mai è stato spaccato in vita sua come in questo momento.
Quelli che rimpiangono la Triade. Quelli (pochi) che la maledicono. Quelli che amano Lapo. Quelli che non lo sopportano. Quelli che “non toccatemi i 29 scudetti”. Quelli che “Moggi ci ha rovinato”.
Quelli che “ma Zaccone perché non sta zitto?”. Quelli che “Zaccone ci ha salvato dalla serie C”.
E così dicendo.
Io stesso tempo fa, nel mio piccolo, ho creato un blog personale, con l’unico obiettivo di ricompattare il tifo della Vecchia Signora che purtroppo si sta disperdendo e frazionando.
Proprio quello che mai una tifoseria dovrebbe fare, soprattutto in un momento difficile come questo.
E secondo lei, quindi, una tifoseria che non riesce a mettere nemmeno 10 persone d’accordo sarebbe stata capace di organizzare una campagna denigratoria squadrista contro la Gazzetta dello Sport?
Suvvia, non posso credere che lo pensa davvero.
Il popolo bianconero ha smesso di comprare la Gazzetta solamente perché ha visto che non c’è parità di trattamento con le altre squadre.
Lei non può nemmeno immaginare quanta gente è rammaricata dal fatto di non poter più comprare il giornale rosa.
Mio padre, che era un lettore della Gazzetta da oltre 50 anni, dopo questa estate ha detto che mai più spenderà un solo euro per comprarla. Forse anche mio padre è uno squadrista?
Le assicuro che non sa nemmeno accenderlo un computer.
Tempo fa in un’intervista doppia che realizzai per un giornale Juventino misi a confronto due correnti di pensiero totalmente contrapposte: l’editorialista del Tempo Franco Melli contro il suo vice direttore alla Gazzetta dello Sport Ruggero Palombo.
Questo perché io amo sempre il confronto. E sono contro ogni tipo di censura e di faziosità.Sa a distanza di tempo cosa mi colpisce ora?
Il fatto che lei ha chiesto di rispondere alla domanda se si sentiva con la coscienza pulita.
Non ci crederà, ma è la stessa richiesta che Palombo ha fatto anche a me.
Perlomeno strano, non trova?
Nella sua intervista dice: “La nuova dirigenza Juventina sa bene cosa ha rischiato. Non dimentichiamoci che lo stesso avvocato Chiappero si era rassegnato ad un destino atroce”.
Falso. Fortemente falso. Fortissimamente falso.
L’avvocato Chiappero, il 1 Agosto 2006, rispose così ad una mia lettera:
“Gentilissimo signor Discreti, penso davvero come Lei che se avessimo avuto una Corte Giusta, non saremmo stati condannati. Forse più che “giusta” sarebbe meglio dire “coraggiosa”, perché di coraggio si trattava.
Di fronte ad un’opinione pubblica, che ancora oggi chiede la condanna della Juventus e dei suoi dirigenti, sarebbe stato necessario avere una Corte formata da persone capaci di resistere alla veemente critica dell’opinione pubblica una volta assolta la Juventus dall’illecito sportivo”.
Si rende conto? L’Avvocato Chiappero parla chiaramente di pressione mediatica. Parla di condanna mediatica.
E sa chi ha contribuito fortemente a quel clima da caccia alle streghe? Proprio il suo giornale.
Proprio il giornale rosa che con un giorno di anticipo, misteriosamente, sapeva sempre anche le sentenze in modo quasi perfetto.
Ma forse lei si è sbagliato, nel rispondere durante l’intervista. E invece dell’Avvocato Chiappero, avrebbe voluto dire l’avvocato Zaccone. Non è forse così?
Nessun problema. Ho avuto corrispondenza anche con l’avvocato Zaccone.
Magari si starà chiedendo: ”Cavolo, ma questo qui scrive(rompe) proprio a tutti?”
Si. Ci sarà un motivo se Roberto Beccantini, il più grande giornalista sportivo in circolazione, mi ha soprannominato “Il Furino del web”?
L’avvocato Zaccone, il 12 Luglio 2006, rispose così ad una mia lettera:
“Caro Stefano, lei ha perfettamente ragione quando scrive che la società non ha fatto nulla di illecito: purtroppo, come Lei sa, ci sono stati comportamenti sbagliati dei suoi dirigenti; e di questi comportamenti, per la legge sportiva, la società deve inesorabilmente rispondere. Io ho detto chiaramente in ogni sede e quindi anche alla commissione che non possiamo essere trattati diversamente dalle altre squadre, perché i comportamenti dei nostri dirigenti sono stati identici a quelli di Lazio, Fiorentina e Milan. Anche la società è di questo avviso e quindi non accetteremo un trattamento diverso e peggiore, facendo ogni ricorso in ogni possibile sede”.
Si rende conto di cosa c’è scritto anche qui? L’avvocato Zaccone, parla si di comportamenti sbagliati ma scrive chiaramente anche che la Juventus non avrebbe accettato trattamento diverso da quello del Milan, tanto per farle un nome.
Si, parla proprio di quel Milan che meno di 2 mesi fa ha vinto una Champions League, mentre la Juventus disputava il primo campionato di serie B in 109 anni di storia, con la bacheca scudetti alleggerita di 2 campionati vinti sul campo.
Uno di questi, che tra le altre cose non è stato nemmeno oggetto di indagini, è finito nella bacheca trofei della “Banda degli Onesti”.
Squadra che, a quanto sembra, nemmeno avrebbe potuto iscriversi al Torneo in questione.
Anche questo è perlomeno strano, non trova?
Alla domanda di Stenti, se lei avrebbe assegnato lo scudetto all’Inter lei risponde così:
“No. Avrei lasciato un buco di due anni nell’albo d’oro”.
Lei non l’avrebbe assegnato. Sandulli non l’avrebbe assegnato. Pancalli non lo avrebbe assegnato.
Quasi nessuno lo avrebbe assegnato.
E’ lecito quindi sospettare che il signor Guido Rossi abbia assegnato lo scudetto a tavolino all’Inter solo in quanto tifoso ed ex dirigente della stessa?
Se poi si pensa che dopo questa decisione presa in fretta e furia, il signor Guido Rossi ha abbandonato subito il mondo del calcio, si fa bene a pensar male?
“A pensar male si fa peccato, però ci si azzecca quasi sempre”, diceva un vecchio saggio.
Nell’ultima risposta della sua intervista, inoltre, lei dichiara:
“Lo scandalo del calcio è stato un avvenimento emozionalmente fortissimo, che ha riguardato tutti gli appassionati. Per il più grande giornale popolare ha avuto effetto equivalente alle elezioni politiche o a un nuovo Papa. Si, è stata una fortuna. Che però ci siamo anche, in piccola parte, guadagnati: non fosse stato per noi, il rischio di insabbiamento sarebbe stato fortissimo. E’ stato grazie alla Gazzetta dello Sport che abbiamo potuto sapere cosa stava bollendo nei corridoi del Coni e delle Procure”.
Mi scuserà se in anche in questo punto trovo alcune cose non vere e sminuirò ancora il ruolo della Gazzetta dello Sport, ma posso assicurarle che quando si tratta di parlare e di fare le pulci alla Juventus, la parola insabbiamento non è mai esistita e mai esisterà anche in futuro.
Quella parola la si può accostare solo ad altre nobili squadre del calcio italiano.
Sono quasi in conclusione caro Direttore.
A questo punto voglio chiederle una cosa:
“Ha ancora dubbi sull’onestà intellettuale dei forumisti?”
Non sarà, che coloro che frequentano i forum, una volta lette risposte come quelle ricevute da me dall’avvocato Chiappero e dall’avvocato Zaccone, si sono fatti una propria opinione e in perfetta libertà di scelta hanno deciso di non comprare mai più un giornale come il suo, semplicemente perché Voi avete riportato una realtà completamente diversa?
E glielo dice uno che ha come modelli da imitare il silenzioso padre operaio, Papa Woytila, Madre Teresa di Calcutta, Nostro Signore Gesu Cristo e non certo Moggi e Giraudo.
So’ bene che questa lettera resterà beneficio di pochi eletti (i forumisti “squadristi” di certo);
“quello che non leggerete mai sulla Pravda Rosa”, così titolerebbe questa lettera, il bravissimo editorialista de Il Foglio, Christian Rocca. Uno squadrista come noi? Come me? Come mio padre?
Per chiudere, mi scusi ancora se mi permetto io di rispondere alla domanda che fa da titolo alla sua intervista comparsa su Hurrà Juventus:
“E se vi dicessi che quest’anno ho tifato Juve?”
Ci credo. Certo che ci credo. Senza la Juve, la serie A è un campionato con la a minuscola come scritto dal direttore di Tuttosport Giancarlo Padovan.
Senza la Juve, il calcio in Italia non esiste. E lo testimoniano i dati auditel e il calo delle vendite dei giornali.
Cordialmente,
“lo squadrista, figlio di squadrista, amico di squadristi”
Stefano Discreti
Quello che dice Crash
4 - 4 - 4...
calciopoli, a Napoli chiesto giudizio per 37 imputati
si, si.... ma non è successo niente....
EDIT
37 rinvii a giudizio per Calciopoli
Fra questi Moggi Giraudo e De Santis
NAPOLI - Novità sul fronte calciopoli: i Pm di Napoli Filippo Beatrice e Giuseppe Narducci hanno chiesto il rinvio a giudizio per 37 imputati. Fra questi, i nomi più importanti: Luciano Moggi, Antonio Giraudo, Innocenzo Mazzini, Paolo Bergamo, Pierluigi Pairetto e Massimo De Santis, che dai pm napoletani vengono indicati come promotori "costitutori ed organizzatori dell'associazione per delinquere".
Le accuse vanno dall'associazione per delinquere alla frode in competizioni sportive.
Ultima modifica di aed1248; 10-07-2007 alle 13:49
In questo mondo devi essere matto, sennò impazzisci...
quando si tratta di parlare e di fare le pulci alla Juventus, la parola insabbiamento non è mai esistita e mai esisterà anche in futuro.
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solito quote artigianale
Direi che quanto ha scritto Discreti in quella frase....è una discreta cazzata.
asd
Quello che dice Crash
4 - 4 - 4...
ci sono anche i della valle, lotito e tutti gli altri salvatori del calcio...
In questo mondo devi essere matto, sennò impazzisci...
l'elenco completo:
La lista completa degli imputati: Marcello Ambrosino, Duccio Baglioni, Paolo Bergamo, Paolo Bertini, Franco Carraro, Stefano Cassarà, Enrico Ceniccola, Antonio Dattilo, Massimo De Santis, Andrea Della Valle, Diego Della Valle, Paolo Dondarini, Mariano Fabiani, Maria Grazia Fazi, Giuseppe Foschetti, Pasquale Foti, Marco Gabriele, Silvio Gemignani, Francesco Ghirelli, Antonio Giraudo, Alessandro Griselli, Tullio Lanese, Claudio Lotito, Gennaro Mazzei, Innocenzo Mazzini, Leonardo Meani, Sandro Mencucci, Domenico Messina, Luciano Moggi, Pierluigi Pairetto, Tiziano Pieri, Claudio Puglisi, Salvatore Racalbuto, Gianluca Rocchi, Pasquale Rodomonti, Ignazio Scardina e Stefano Titomanlio.
Gli indagati erano 48 in tutto. Per alcuni di loro la procura ha chiesto l'archiviazione per insufficienza di prove. Per l'arbitro Gianluca Paparesta, invece, è stata stralciata la posizione per eseguire ulteriori approfondimenti.
05/05/15 3 sul campo04/07/2011 L'onestà prescritta...e siccome ogni promessa è debito...l'Atletico Vecchie Spugne porta bene...decisamente bene!!!
Vedremo cosa ne uscira' fuori: speriamo almeno che non ci mettano lustri...
Gea, l'appunto: "Non minacciate i giocatori come in passato". La calligrafia sarebbe quella di Guido Rossi.
asd
campioni della HTita CUP stagione 26vincitori de "Il cucchiaio di legno II" in sokkervincitori de "Il cucchiaio di legno III" in sokker ex aequo con Dampyr
GRAURRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRREXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
nessuno ha parlato di questa cosa....
Diverse squadre sono state riconosciute come parti offese: Atalanta, Bologna, Brescia, Cagliari, Chievo, Lecce, Livorno, Palermo, Parma, Roma, Sampdoria, Siena Udinese e Salernitana. Anche i ministeri dell'Economia e delle Finanze e quello per le Politiche Giovanili sono considerati parti lese, assieme ai Monopoli di Stato, il Coni, la Figc, la Lega Calcio e la Rai.
In questo mondo devi essere matto, sennò impazzisci...
Piaccia o no... un articolo di Moggi, più su certo giornalismo che su altro.
"Comincio a pensare che la “Gazzetta” abbia del tutto smarrito il senso del ridicolo e che questo fenomeno dipenda da un controllo – per così dire – “troppo languido” da parte del suo direttore. Con tutto il rispetto, quello “rosa”, mi sembra un esercito inquadrato dove ogni graduato ha l’unico obiettivo di “tirarmela addosso”, anche quando non sarebbe proprio il caso. Il risultato ? Si genera una gran confusione e si scrivono assurdità. Andate a leggere l’articolo del 7 luglio su Calciopoli: il giornalista descrive uno scenario kafkiano con “uomini dell’ufficio indagini di guardia all’Ata Quark”, che sarebbero schizzati in direzione centro per una perlustrazione all’Hilton alla ricerca del…..sottoscritto. Supposto che quanto scritto sopra sia vero, consiglio agli uomini dell’ufficio indagini di rimanere ben saldi al Quark: lì attualmente proliferano radiati, squalificati e faccendieri vari. L’articolista di seguito divaga sui suggerimenti che dispenserei a “vecchi e nuovi amici” come se non fosse nel mio pieno diritto parlare con chi voglio. Mi fa specie vedere la rabbia che prende i redattori della rosea quando scoprono che c’è ancora tanta gente che mi stima. Non riescono a sopportarlo e per ripicca danno enorme clamore a qualsiasi cosa si dica contro di me: probabilmente vorrebbero distruggermi anche fisicamente e, quasi sadicamente, portarmi al suicidio. Rientra questo nei compiti e negli obiettivi di un giornale? Lo chiedo a Verdelli, responsabile di tutto quel che accade nella sua redazione. Al “Candido ma non troppo”, invece, domando: perché ogni tanto non cita fatti che non riguardano il sottoscritto? Ce ne sono così tanti……ad esempio i colloqui intercettati tra Collina e i dirigenti di società ai tempi in cui il fischietto era ancora in attività. E poi, signor Candido, non prova vergogna ad intervistare Lippi (SportWeek di sabato 7 luglio), dopo aver scritto prima del mondiale che l’ex c.t., Buffon e Cannavaro non dovevano andare in Germania? Mi viene spontaneo rivolgerle con rispetto (data la vistosa differenza di età che c’è tra me e lei) una domanda: come fa a guardarsi allo specchio la mattina? Si ricordi “Non troppo”: alla fine sarò assolto e il mio testimone d’eccezione sarà proprio colui che “sportivamente” (e solo sportivamente per fortuna) mi ha fatto condannare: Guido Rossi. Proprio l’ex commissario della FIGC ha confidato di essere stato messo a capo del Palazzo per far fuori il sottoscritto e Giraudo, salvo poi ammettere che il calcio non è cambiato e “chi comandava 20 anni fa continua a comandare”.Altro articolista, altro giornale. Mario Sconcerti (“Corriere” di domenica 8 luglio) nel suo pezzo ripete spesso la frase “dopo lo scandalo Moggi”. Vorrei far presente al medesimo (dirigente della Fiorentina nell’anno della dolorosa retrocessione dei viola, ma allora nessuno parlò di “Sconcertopoli”) che assieme al sottoscritto è stata fatta richiesta di rinvio a giudizio per altre 36 persone. C’è l’ex presidente Figc Carraro, ad esempio: nelle sue deposizioni si evidenzia che parlava con me non solo per…. prendermi in giro. Ergo, la mia importanza era pari a zero. E lui era il capo del calcio e parlava (intercettato) contro la Juve e a favore di altri club. Come si fa quindi a chiamarlo “scandalo Moggi”? Chiudo la rassegna parlando del noto articolista di “Repubblica”, Corrado Zumino. Nell’articolo di lunedì 9 luglio (titolo: “Calciopoli un anno dopo”) il nostro scrive che io, Moggi Luciano, avrei 150 milioni parcheggiati allo Ior, la banca Vaticana. Due considerazioni.
1) Fino a lunedì neppure sapevo dell’esistenza di tale banca.
2) Non so nemmeno come sono fatti 150 milioni. In più faccio presente agli interessati di essere stato vivisezionato più volte dalla Guardia di Finanza.
Caro Zunino, farebbe meglio a rifletter prima di scrivere: nascondersi dietro a qualche “vaga rivelazione” di qualche “vago” signore mi sembra quantomeno superficiale. Da questa buffa storia trarrà vantaggio solo la Banca Vaticana per la pubblicità ottenuta. Ma, attenzione: mi dicono che lo Ior non esiste più dai tempi dello scandalo del Banco Ambrosiano. Si parla di circa 15-20 anni fa. Non so se questo corrisponde a verità, ma se così fosse la cosa sarebbe ancor più ridicola o…….forse ancor più seria."
Agiungo..
la Carta dei Doveri del Giornalista, alla voce "Presunzione d'innocenza", recita: "In tutti i casi di indagini o processi, il giornalista deve sempre ricordare che ogni persona accusata di un reato è innocente fino alla condanna definitiva e non deve costruire le notizie in modo da presentare come colpevoli le persone che non siano state giudicate tali in un processo".
Ultima modifica di Dampyr; 12-07-2007 alle 09:27
Quello che dice Crash
4 - 4 - 4...
Un articolo di Moggi??
Manco lo leggo .....
...gli hanno rapito l'anima (delli.....)
Stag 34: IV.12
Stag 28/33: 5°,3°,5°,2°,1°,1° in V.173
Stag 24/27: 5°,5°,2°,1° in VI.589
Stag 23 2° in VII.121
A mio parere, la grande popolarità che ha il calcio nel mondo non è dovuta alle farmacie o agli uffici finanziari, bensì al fatto che in ogni piazza in ogni angolo del mondo c'è un bambino che gioca e si diverte con un pallone tra i piedi. Ma il calcio, oggi, è sempre più un'industria e sempre meno un giocoZdenek Zeman
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Su Cannavo' ha pienamente ragione: penso che un giornalista piu' ridicolo di lui non l'abbia mai visto nessuno su questo mondo.
Divertente quando parla di Pantani, come se non fosse stato lui a distruggerlo mediaticamente... ma d'altronde sono tempi passati.
Il magnifico sondaggio della Gazzetta "Chi non deve andare ai Mondiali? 1) Lippi, 2) Cannavaro, 3) Buffon, 4) Tutti e tre" invece fa parte della storia recente e mi dispiace che nessuno abbia fatto notare alla Gazzetta che non e' coerenti essere primi sia nel tirare le pietre sia nel leccare il culo ai vincitori.
Quello che dice Crash
4 - 4 - 4...
Moggi parla parla ma è lui, insieme ad altri 5, considerat a capo di un'associazione a delinquere.
Tutto cambia, sempre.
Stagione 30: 3° in X.387 Alex Ripollès capocannoniere
Stagione 31: 1° in X.387 Alex Ripollès capocannoniere
Stagione 32: 1° in IX.972 Anders Edenell capocannoniere
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Fiero sostenitore delle campagne acquisti fatte a muzzo.
Calciopoli non è finita. E non solo nelle aule di Tribunale, ma anche a livello di giustizia sportiva. Giuseppe Narducci e Filippo Beatrice, i pm di Napoli titolari dell'inchiesta "Off Side" sullo scandalo più grande del calcio italiano, ne hanno parlato in un'intervista che sarà pubblicata domani su L'Espresso: "Le ultime carte che abbiamo inviato all'ufficio di Francesco Saverio Borrelli sono quelle del secondo avviso di chiusura indagini e contengono 15 nuove partite, tra cui Juve-Milan 0-0. Anche queste carte - spiega Beatrice - configurano gravi ipotesi di illeciti. Non si può dire ancora l'ultima parola". I nuovi elementi su cui gli inquirenti della Figc lavorano da tempo riguardano le schede telefoniche estere che Luciano Moggi, capo della 'cupola' calcistica secondo la procura, avrebbe distribuito a una serie di arbitri e assistenti amici. Ma aldilà di possibili, nuovi colpi di scena, il calcio le sue sentenze sullo scandalo le ha emesse un anno fa. Disponendo sanzioni che, dal primo grado fino all'arbitrato del Coni, sono via via state annacquate. "La delusione e lo scetticismo per le istituzioni sportive credo sia generale. Alcuni risultati - prosegue Beatrice - erano stati conseguiti nella sentenza di primo grado, poi sono stati annacquati fino agli arbitrati, avvantaggiati da un clima che in Italia muta facilmente: o forcaioli o lassisti. Il garantismo è un'altra cosa, un valore vero". E Narducci ricorda le dichiarazioni di Mario Serio, componente del collegio giudicante della Corte Federale che in secondo grado riportò in serie A Lazio e Fiorentina, diminuì la penalizzazione della Juventus in B e riconsegnò la Champions League al Milan. Serio ammise pubblicamente che la decisione fu influenzata da molti fattori esterni. "Se fosse stata rilasciata da un qualsiasi giudice ordinario avrebbe comportato iniziative anche gravi. Valutazioni dell'illecito sportivo sopravanzate da altre di ordine generale: gli umori dell'opinione pubblica, l'auspicio di provvedimenti di clemenza, la partecipazione dell'Italia ai Mondiali. Non scherziamo, giudici ordinari, amministrativi, sportivi: tutti dobbiamo avere l'assoluta certezza che i magistrati chiamati a giudicare lo facciano sulla base rigorosa dei fatti e non di elementi al di fuori del processo. Invece - aggiunge il pm - certi commenti post sentenza, anche quelli del presidente della Corte federale Piero Sandulli, mi hanno inquietato".
Le intercettazioni disposte dalla procura napoletana coprono soltanto il campionato 2004/2005. Ma, aggiunge Beatrice, "è evidente" che il sistema Moggi ha falsato più campionati. "Ci sono fatti che fanno capire che le cose non sono certo nate nell'autunno 2004. Occorreva però la collaborazione delle persone che non c'è stata". I pm, a due giorni dalle richieste di rinvio a giudizio per 37 imputati (20 accusati di associazione a delinquere), ammettono che non c'è stato un vero pentito. " Non abbiamo potuto contare su gole profonde. Solo spunti e mezze frasi, nessuna vera collaborazione è venuta da indagati e testimoni". Nemmeno da Gianluca Paparesta: "Non più di tanto, - dice Narducci - anche se la sua posizione è a parte".
In questo mondo devi essere matto, sennò impazzisci...