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Originariamente Scritto da
apuanista
Investire fortemente sul solare potrebbe essere per l'Italia l'occasione di sviluppare una tecnologia sia da sfruttare che, poi, rivendere all'estero.
come fare a non quotarti, nonostante io sia a favore del nucleare, credo che questa tecnologia sia adatta anche alle condizionì climatiche del nostro paese... è una tecnologia che costa parecchio, ma penso che a lungo andare questo alto costo possa essere ammortizzato dai risparmi che si vengono a creare (sulla bolletta per esempio), e poi è probabile che questa tecnolgia vada migliorando nel tempo permettendo di ridurre ulteriormente i costi :sisi:
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si sa già dove costruiranno?
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Originariamente Scritto da
fantaluca
si sa già dove costruiranno?
http://www.corriere.it/cronache/08_m...4f02aabc.shtml
qui dice qualcosa del vecchio progetto :sisi:
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Originariamente Scritto da
charlie84
Già...molto meglio Scajola ;)
Intendi per la questione dell'ottima gestione del G8?
:asd: :asd: :asd:
Vorrei una delucidazione da chi è del settore ( e non parlo di prostituzione quindi ZioPap non ripspondere tu... :asd: :p ) ieri la puntata di Report era incentrata sul Congo e lo sfruttamento delle risorse di quel paese... Insomma tra una cosa e l'altra esce fuori che c'è un progetto di una diga Inga 3 ( da premettere che ne esistono già 2 e che la manutenzione è in corso d'opera da parte di 2 operai italiani in pensione :eek: perchè quelle dighe sono state costruite quasi totalmente anni fa da ditte italiane... cmq il punto non è questo...) che dovrebbe sviluppare qualcosa come 50.000 MW è possibile una cosa del genere visto che una sola centrale nucleare ne sviluppa, se ho capito bene, circa 1.600?
Per quanto riguarda il documento l'ho letto, ma ne fà una questione meramente economica e basta... Il mio problema è che non vorrei risparmiare 20 euro di bolletta per poi lasciare ai miei figli un mondo pieno di merda tra scorie nucleari e spazzatura...
Un politico pensa alle prossime elezioni, uno statista alle prossime generazioni. De Gasperi ( democristiano)
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Originariamente Scritto da
charlie84
Già...molto meglio Scajola ;)
si visto che quello che organizza lui funziona benissimo.... ;)
Cmq la cosa più grave e non parlare mai di ricerca ......
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Sul discorso della diga in Congo...
Tecnicamente è possibile, sulla carta funziona, ma sta sulla carta da almeno trent'anni ed è destinato a rimanerci ancora a lungo. Considera che parliamo di tecnologie diverse, quello che vale per il nucleare è diverso da quello che vale per l'idroelettrico o per l'eolico o per il termoelettrico.
L'unico progetto che rassomigli a quello è la Diga delle Tre Gole in Cina che al momento è la più grande centrale elettrica del pianeta (27.000 MW). Per realizzarlo si è creato un lago artificiale grande come la Lombardia, deportando circa un milione di abitanti e modificando permenentemente il clima e l'ecosistema di tutta la zona. Questo senza contare le decine di elettrodotti che portano la corrente a Pechino e Shangai che distano qualche migliaio di chilometri.
I costi di un progetto del genere sono faraonici e la realizzazione richiede organizzazione, manodopera qualificata, finanziamenti, tecnologie. Tutte cose che la Cina se vuole (e in questo caso lo voleva fortemente) è in grado di mettere sul tavolo, il Congo ne dubito assai.
Comunque quando tempo fa parlavo dell'importanza delle economie di scala nell'industria elettrica mi riferivo a progetti del genere: il costo di queste Centrali in valore assoluto è una Finanziaria, ma il costo per kW è assolutamente irrisorio.
Io aspetto con ansia (e guardate che non è affatto una battuta) il primo progetto serio per tapezzare di pale eoliche le zone desertiche del Marocco e della Tunisia e trasportare l'energia elettrica in Italia e in Spagna. Studiandolo bene si potrebbero ottenere davvero dei risultati meravigliosi.
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Originariamente Scritto da
derblauereiter
Sul discorso della diga in Congo...
Tecnicamente è possibile, sulla carta funziona, ma sta sulla carta da almeno trent'anni ed è destinato a rimanerci ancora a lungo. Considera che parliamo di tecnologie diverse, quello che vale per il nucleare è diverso da quello che vale per l'idroelettrico o per l'eolico o per il termoelettrico.
L'unico progetto che rassomigli a quello è la Diga delle Tre Gole in Cina che al momento è la più grande centrale elettrica del pianeta (27.000 MW). Per realizzarlo si è creato un lago artificiale grande come la Lombardia, deportando circa un milione di abitanti e modificando permenentemente il clima e l'ecosistema di tutta la zona. Questo senza contare le decine di elettrodotti che portano la corrente a Pechino e Shangai che distano qualche migliaio di chilometri.
I costi di un progetto del genere sono faraonici e la realizzazione richiede organizzazione, manodopera qualificata, finanziamenti, tecnologie. Tutte cose che la Cina se vuole (e in questo caso lo voleva fortemente) è in grado di mettere sul tavolo, il Congo ne dubito assai.
Comunque quando tempo fa parlavo dell'importanza delle economie di scala nell'industria elettrica mi riferivo a progetti del genere: il costo di queste Centrali in valore assoluto è una Finanziaria, ma il costo per kW è assolutamente irrisorio.
Io aspetto con ansia (e guardate che non è affatto una battuta) il primo progetto serio per tapezzare di pale eoliche le zone desertiche del Marocco e della Tunisia e trasportare l'energia elettrica in Italia e in Spagna. Studiandolo bene si potrebbero ottenere davvero dei risultati meravigliosi.
In Congo già ci sono 2 centrali idroelettriche salvo poi scoprire che l'elettricità tutti se la ciulano fuorchè il Congo... E per quanto riguarda le risorse sarà finanziata con i soldi della Banca Mondiale come le atre 2 così per indebitare ulteriormente il Congo...
Comunque io aspetto ancora con ansia il rapporto tempo d'uso\tempo di stoccaggio, insomma detto in parole povere quanto impieghiamo per riempire di scorie nucleari il nostro paese?
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Guarda un impianto di terza generazione ad acqua leggera da 1500 MW produce circa 25 ton di rifiuti ad alta attività (i più pericolosi) all'anno. La parte restante è maggiore in volume ma con radioattività totale pari al 5%.
Una centrale oggi produce energià per 60 anni
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Originariamente Scritto da
macedone
In Congo già ci sono 2 centrali idroelettriche salvo poi scoprire che l'elettricità tutti se la ciulano fuorchè il Congo... E per quanto riguarda le risorse sarà finanziata con i soldi della Banca Mondiale come le atre 2 così per indebitare ulteriormente il Congo...
Ogni tanto però mi fai arrabbiare, perdindirindina :asd:
Ma secondo te uno fa una centrale da 50.000 MW per dare energia al Congo, il cui fabbisogno sarà l'1-2% di quella cifra ?
E' ovvio che un impianto del genere si farebbe per esportare energia che verrebbe pagata da chi la utilizza. Non è diverso da quello che fa il Kazakistan con il gas o l'Arabia con il petrolio.
Da un accrocchio del genere ci puoi in teoria arriccchire un paese se fai le cose per bene. Se poi invece finisce come al solito in Africa che si arricchiscono 4 ministri tangentari e al popolo non rimane nulla il problema se mi permetti non è energetico, è politico.
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Originariamente Scritto da
macedone
Comunque io aspetto ancora con ansia il rapporto tempo d'uso\tempo di stoccaggio, insomma detto in parole povere quanto impieghiamo per riempire di scorie nucleari il nostro paese?
Io personalmente non ho questi dati, però ti faccio notare che la Francia produce da 20 anni qualcosa come 70.000 MW da impianti nucleari. Ovviamente si è dotata di un impianto di riprocessamento delle scorie e di una serie di depositi senza che gli abitanti del circondario facessero un plissè (oltre che di qualche bomba atomica e di un bel pò di proiettili all'uranio impoverito).
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Originariamente Scritto da
derblauereiter
Io personalmente non ho questi dati, però ti faccio notare che la Francia produce da 20 anni qualcosa come 70.000 MW da impianti nucleari. Ovviamente si è dotata di un impianto di riprocessamento delle scorie e di una serie di depositi senza che gli abitanti del circondario facessero un plissè (oltre che di qualche bomba atomica e di un bel pò di proiettili all'uranio impoverito).
Tra l'altro quasi tutte al confine con il belpaese o comunque a sud (2 passi da noi, per la cronaca..) :rolleyes:
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http://buongiornoeuropa.blog.rai.it/...ri-in-francia/
direi che il discorso: "Se qualcosa andasse storto alle nostre centrali saremmo nella pupu" possiamo evitarlo, perchè se qualcosa va storto oltre alpe son cazzi amari comunque per 3/4 di europa
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Originariamente Scritto da
Joey-sama
Mica solo in Francia, le centrali nucleari stanno pure in Svizzera e Slovenia e anche la Germania e la repubblica Ceca non sono poi così lontane :rolleyes:
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Originariamente Scritto da
derblauereiter
Mica solo in Francia, le centrali nucleari stanno pure in Svizzera e Slovenia e anche la Germania e la repubblica Ceca non sono poi così lontane :rolleyes:
sarà il caso di spiegarlo ai patetici ambientalisti del belpaese :sisi:
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Originariamente Scritto da
charlie84
Guarda un impianto di terza generazione ad acqua leggera da 1500 MW produce circa 25 ton di rifiuti ad alta attività (i più pericolosi) all'anno. La parte restante è maggiore in volume ma con radioattività totale pari al 5%.
Una centrale oggi produce energià per 60 anni
Allora il calcolo sarebbe pressappoco questo... Diciamo di fare 10 centrali nucleari svilupperemmo un'energia di 15.000 MW e 250 tonnellate di rifiuti tossici l'anno + quelli meno radioattivi.
Diciamo pure che siamo d'accordo e che riusciamo a trovare un sito dove stoccare 250 tonnellate di rifiuti nucleari all'anno in Italia ( e già questa mi fà ridere di per sè... :asd: )... Detto questo chi ci vende la materia prima per far funzionare le centrali? Cioè da chi dipendiamo energeticamente e tra quanto finiranno le scorte di uranio?
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Originariamente Scritto da
derblauereiter
Ogni tanto però mi fai arrabbiare, perdindirindina :asd:
Ma secondo te uno fa una centrale da 50.000 MW per dare energia al Congo, il cui fabbisogno sarà l'1-2% di quella cifra ?
E' ovvio che un impianto del genere si farebbe per esportare energia che verrebbe pagata da chi la utilizza. Non è diverso da quello che fa il Kazakistan con il gas o l'Arabia con il petrolio.
Da un accrocchio del genere ci puoi in teoria arriccchire un paese se fai le cose per bene. Se poi invece finisce come al solito in Africa che si arricchiscono 4 ministri tangentari e al popolo non rimane nulla il problema se mi permetti non è energetico, è politico.
Ma infatti non ho detto il contrario...
Non ricordo chi abbia postato il link al documento sui costi del nucleare ma almeno su un punto sono molto scettico...
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Originariamente Scritto da Costi nuclare
Lo stesso incidente di Chernobyl, assunto come “esempio illuminante” per dimostrare il “drammatico” impatto di un incidente nucleare, ha totalizzato (ad un esame ufficiale e realistico effettuato nel 1996 dalla IAEA [17]) un numero limitato di vittime (64 morti), quasi tutti per cause immediate e meccaniche e, nel lungo periodo, una limitatissima (se non addirittura opinabile) variazione nella statistica delle malattie oncologiche.
Cioè questi "luminari" sostengono che Chernobyl tutto sommato è stata una cazzata... 60 morti e poco più... Questo si che è un modo per affrontare seriamente il problema... :asd:
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Originariamente Scritto da
macedone
Allora il calcolo sarebbe pressappoco questo... Diciamo di fare 10 centrali nucleari svilupperemmo un'energia di 15.000 MW e 250 tonnellate di rifiuti tossici l'anno + quelli meno radioattivi.
Diciamo pure che siamo d'accordo e che riusciamo a trovare un sito dove stoccare 250 tonnellate di rifiuti nucleari all'anno in Italia ( e già questa mi fà ridere di per sè... :asd: )... Detto questo chi ci vende la materia prima per far funzionare le centrali? Cioè da chi dipendiamo energeticamente e tra quanto finiranno le scorte di uranio?
Beh guarda che data la densità delle scorie 250 ton, sono molto poco come volume :sisi: circa 30 m cubi. Le miniere di uranio sono principalmente in Canada e Australia e il costo della materia prima (trattata chimicamente e arricchita) e circa 200 euro/kg.
I dati più affidabili sull’entità delle riserve di uranio ci vengono fornite dalla Nuclear Energy Agency e dalla International Atomic Energy Agency (Iaea): i giacimenti noti ammontano ad oltre 10 milioni di tonnellate. Ora, considerando che al mondo funzionano 440 reattori e che ognuno consuma in media 25 tonnellate le riserve note ad oggi sarebbero sufficienti per almeno 1.000 anni.
Anche se i reattori sono in aumento, la loro efficienza (meno consumo del combustibile e quantità di scorie nettamente inferiori), migliora sempre più; da sottolineare le recenti scoperte di nuovi giacimenti (come la miniera di uranio vicino Bergamo). Tralasciando i reattori autofertilizzanti e la riconversione del combustibile nucleare presente nelle testate delle armi atomiche, un’altra enorme riserva di uranio è il mare. Qui, infatti, sono disciolte almeno quattro miliardi di tonnellate di uranio e già l’India ha iniziato la costruzione di un impianto pilota per l’estrazione (Bhabha Atomic Research Centre)
Importante anche il fatto che i maggiori produttori mondiali di uranio sono Canada ed Australia (paesi politicamente stabili) e che anche in Italia sono stati individuati giacimenti in Piemonte e Trentino già dagli anni ’70.
Inoltre, teniamo presente che un cittadino medio europeo, per tutte le sue attività vitali, ricreative, ecc. necessita, in un anno, 800 kg. di petrolio oppure di 500 kg. di carbone o, udite, udite di soli 20 grammi di uranio.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
macedone
Cioè questi "luminari" sostengono che Chernobyl tutto sommato è stata una cazzata... 60 morti e poco più... Questo si che è un modo per affrontare seriamente il problema... :asd:
ci sarebbe veramente da ridere se non fosse cosi devastante..... che fenomeni....
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l'altro giorno mio fratello cercava materiale per un articolo di un giornale (a tiratura locale) di cui è direttore.
L'articolo doveva trattare brevemente costi e paure sul nucleare dando qualche dato e dissipando alcuni dubbi... l'ho mandato su questo 3d... se volete posto l'articolo...
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Citazione:
Originariamente Scritto da
macedone
Diciamo pure che siamo d'accordo e che riusciamo a trovare un sito dove stoccare 250 tonnellate di rifiuti nucleari all'anno in Italia ( e già questa mi fà ridere di per sè... :asd: )... Detto questo chi ci vende la materia prima per far funzionare le centrali? Cioè da chi dipendiamo energeticamente e tra quanto finiranno le scorte di uranio?
Beh, ma devi considerare la densità dell'uranio, che non è indifferente.
Ora non so quella delle scorie, ma la densità dell'uranio è di circa 19kg/dm^3
Il che significa che UN METRO CUBO di uranio pesa 19 TONNELLATE.
Quindi 250 tonnellate di uranio sono sì e no una 15 di metri cubi.
Che se ci pensi per un paese di 60 milioni di abitanti è veramente un'inezia...
Se fai un deposito grande 1500m^3, che non è niente di irrealizzabile, vai avanti 100 anni...
E in tutta onesta dubito che tra 100 anni avremo ancora bisogno del nucleare. Almeno non della FISSIONE nucleare, per quell'epoca probabilmente avranno trovato il modo di creare centrali a FUSIONE (e quelle si che sarebbero meravigliose... la loro scoria sarebbe.... ELIO!)
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Diablix
la densità dell'uranio è di circa 19kg/dm³
Perdonami... ma l'esponente è più carino... :asd:
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Tufio
Assolutamente fuori discussione...
1)A costruirle ora saran pronte tra 15 anni quando ormai l'attuale nucleare sarà probabilmente obsoleto o comunque troppo più costoso...
2)Per farle andare servono uranio e affini il cui costo e disponibilità non sono questo ben di Dio in ottica futura...
3)Qua i cittadini fanno la guerra anche per una normale discarica, figuriamoci che succederà per centrali o peggio siti di stoccaggio scorie...
4)Con tutta la mafia e corruzione che abbiamo passeran giusto due giorni prima che spuntino asili dove i bambini perdono i capelli...
Il nucleare ora ha già una scarsa convenienza e non reputo il nostro paese in grado di gestirlo.
quoto e aggiungo
5) Sapendo come lavoriamo noi in italia, mettete la mano sul fuoco che una centale nucleare sia fatta a regola d'arte, o almeno per garantire le norme di sicurezza quando quesi tutti i cantieri non lo fanno?? :sisi:
6) anche se è piu un problema burocratico, se esiste un referendum contrario, che rappresenta il volere del paese non si puo secondo me muoversi nella direzione opposta se non attraverso un contro-referendum. :sisi: