http://www.beppegrillo.it/
dio mio..
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http://www.beppegrillo.it/
dio mio..
è fantastico discutere per decenni sul sesso degli angeli....
io l'unica certezza che ho in questa faccenda è che in un quadratino di deserto ci sono 2 popolazioni che si assomigliano solo nell'odio che riescono a trasformare in violenza.
con tutta onestà, IO personalmente, a tutt'oggi non sono ancora riuscito a schierarmi. eppure vi trovo tutti così convinti fautori di questa o di quella fazione.....
si deve riuscire a provare lo stesso dolore per la morte di un bambino palestinese e di uno israelino per poter giudicare. e comunque non si troverà una soluzione tanto facilmente.
Ogni tanto connettere il cervello sarebbe pure utile...ho scritto che ci studio da 6 anni a Padova, e ovviamente in provincia di Treviso ci vivo... Comunque sono un po' stufo dei tuoi attacchi personali..Citazione:
Originariamente Scritto da lubacardica
@aethiss: si, perché?
Ripeto, è inutile fare un discorso storico sul meno peggio... C'è un problema e và risolto, entrambi i popoli hanno diritto di esistere ed antrambi i popoli hanno il diritto di avere una terra propria... :sisi:
Se si continuerà in questo senso la guerra si allargherà quasi sicuramente ad altre nazioni mussulmane... Si andrà a finire allo scontro totale di questo passo...
P.S. Israele deve fermare i bombardamenti, su questo non c'è dubbio...
Hai perfettamente ragione: io mi schiero solo quando vedo che e' una guerra fra un popolo che ha i cannoni e uno che ha le fionde.Citazione:
Originariamente Scritto da smargiasassi
Quando si capirà che è inutile fare la distinzione fra buoni e cattivi, allora forse si aprirà qualche spiraglio per una soluzione pacifica.Citazione:
Originariamente Scritto da MaD
http://www.htita.it/forum/showpost.p...9&postcount=32Citazione:
Originariamente Scritto da macedone
quotoCitazione:
Originariamente Scritto da MaD
letture consigliate:
L'origine della crisi palestinese
Sul terrorismo israeliano
Stati canaglia - di noam chomsky
Cioè gli israeliani dovrebbero cominciare a farsi esplodere e non a bombardare così potremmo avere un conflitto equo... ( rispondendo anche a MaD che ne faceva una questione di bombe e fionde...)Citazione:
Originariamente Scritto da francamdar
Questa deve essere l'idea del pacifismo all'italiana... :asd:
Dipende... Può darsi che quello sia uno stupratore e i due, fratelli della donna stuprata...Citazione:
Originariamente Scritto da francamdar
Bastassero le frasi fatte per risolvere i problemi della vita sarei l'uomo più felice del mondo :D
Il problema è stabilire chi sia l'oppresso e chi l'oppressore... E non è semplice... Non sempre..Citazione:
Originariamente Scritto da francamdar
Comunque ribadisco, il problema è come fare a farli riappacificare non fare la conta di chi ha ucciso di più, ripeto, non è un gioco a premi... O si cerca di risolvere la situazione o è inutile contare i morti perchè ce ne saranno sempre di più...
Comunque continuo a sostenere che Israele deve smettere immediatamente i bombardamenti, e che la reazione, in questo caso senza dubbio, non è contemperata all'azione.
Detto questo detesto tutte le leggi contro le donne e contro i diritti civili che i paesi trogloditi ostentano... Sono cose vergognose delle quali io come uomo mi vergogno allo stesso modo in cui mi vergogno del terrorismo, sia israeliano che palestinese.
Quindi se l'uomo è avido e cattivo per sua stessa natura... Bisogna solo aspettare che i due popoli si sterminino, così ci risparmiano un sacco di soldi, soldati e fatica...Citazione:
Originariamente Scritto da Lestat
Magari qualcuno se ne uscirà pure rimpiangendo Hitler "Eh certo... Se li avesse gasati tutti, oggi non ci sarebbero tutti questi problemi" ( chiaramente è una frase detta per assurdo non mi riferisco nè a Lestat nè a nessun altro...)
Sul serio: i miei non vogliono essere attacchi personali, tutt'altro... non avevo letto che studi a Padova da sei anni... se ti ho offeso in qualche modo ti chiedo scusa, ma ti ripeto che i miei non volevano essere attacchi personali... è stata solo una coincidenza che siano stati rivolti sempre a te.. :)Citazione:
Originariamente Scritto da Dampyr
No problem. ;)Citazione:
Originariamente Scritto da lubacardica
Esco dal thread, non ho le competenze adatte.
dal mio punto di vista farsi esplodere é l'apice della disperazione, un atto estremo di impotenza, frustrazione e plagio, oltretutto il suicidio é assolutamente vietato dal corano: questo status mi fa detestare chi spinge i "martiri" assicurandogli premi spirituali (e materiali ai parenti che rimangono); facendomi provare ancora più pena per questi poveracci che considero due volte vittime, piuttosto che aguzzini.Citazione:
Originariamente Scritto da macedone
..certo che quando si vedono dei militari sparare con gli M16 a dei bambini che tirano sassi a dei blindati si provano sensazioni raccapriccianti.
basta informarsi, fare un'analisi storica e identificare chi trae beneficio dagli stati di "crisi", fomentandoli, sostenendoli e speculandociCitazione:
Originariamente Scritto da macedone
in questo caso é fondamentale identificare chi ha interessi e specula e guadagna (da cinquant'anni) da questo stato di conflitto permanente (da ambedue le parti). se t'informi scoprirai che la popolazione (da ambedue le parti) agogna la pacificazione, che i maggiori conflitti sono interni e non frontali: mentre c'é chi continua a fomentare paura e diffidenza tra le parti, mentre é stato eletto per rappresentare la volontà popolare (e non solo di quelli che si credono più uguali degli altri -vedi coloni o integralisti-). (un po' come per il secondo intervento armato in iraq dove i governi occidentali si sono fatti beffe, nella più completà sordità, della società civile che era all'ottanta percento non-interventista)Citazione:
Originariamente Scritto da macedone
quoto (a cominciare dai paesi trogloditi occidentali e industrializzati)Citazione:
Originariamente Scritto da macedone
PS hai dimenticato di ricordare quegli stati che si propongono come "fari" di civiltà e democrazia a cui basterebbe privarsi del cinque percento di spese militari per debellare la fame dal mondo e che continuano a coltivare una cultura di discriminazione sessuale-razziale-sociale di casta al proprio interno.
Si ma cosa centra con quello che ho detto?Citazione:
Originariamente Scritto da francamdar
Io sostengo che per trovare una mediazione non vanno fomentati l'odio e il terrore, da ambo le parti, secondo me non c'è altro da auspicare...
Si... Ma... il problema è che 2 popoli continuano a devastarsi da decine di anni... Quindi il problema è separare chi la pace la vuole da chi non la vuole, e questo non è semplice... Soprattutto se gli Israeliani continuano a sparare... E i massimalisti palestinesi a farsi esplodere...Citazione:
Originariamente Scritto da francamdar
E' un cane che si morde la coda... Non so arrivati a questo punto quanto conti che sia stato prima il cane a mordere la coda, o la coda a dargli prurito... :suspi:
Poi possiamo anche continuare con i distinguo "io sto con Israele" "w la Palestina"... Intanto però lì continuano ad ammazzarsi... :(
L'informazione, come tutto nella vita, è relativa...Citazione:
Originariamente Scritto da francamdar
E' chiaro che qualcuno sfrutta la situazione, e sfrutta soprattutto l'incapacità dei due popoli al dialogo, cosìcchè si creano contrapposizioni ( che abbiamo anche noi qui...) tra chi patteggia per gli ebrei e chi per i palestinesi... Risultato: decine di anni di sterminio e sangue...
Continuiamo così :up:
:(
Esatto!Citazione:
Originariamente Scritto da francamdar
Ma con la differenza che se lì professi il contrario vieni ucciso...
Da noi no... ( a meno di casi eccezionali, ma di cui si discute comunque ed ogn'uno può esternare le proprie opinioni, senza nascondere che sugli scandali peggiori la realtà è stata spesso celata, ma a parità di sistemi imperfetti io preferisco il nostro, non certo in assoluto)...
Con questo non voglio incolpare i popoli, o le culture in se e per se; spesso sia i popoli che le culture subiscono il ricatto e lo strapotere di soggetti vergognosi...
Ma non ci dimentichiamo mai, che nel nostro merdosissimo paese nessuno si sognerebbe di lapidare una donna perchè incinta e non sposata, o peggio darle fuoco...
Ma si sa, quello è dolore che non ha diritto di riscatto, perchè i dolori e le morti sono diverse tra loro, perchè c'è differenza tra uccidere un bambino con un missile e ucciderlo facendosi esplodere... Stronzate! :mad:
Io non dico che siamo i migliori, sono il primo a criticare il nostro sistema spesso ridicolo, ma ci sono cose su cui un uomo non può far finta di nulla, tipo i diritti dell'uomo, e come critico il mio sistema critico anche gli altri, è un mio diritto, nel mio fottutissimo paese... Chissà ancora per quanto... Visto il concetto di libertà della destra e quello di una certa sinistra... :asd: :suspi:
E quindi il mio essere e sentirmi Uomo, m'impone di dire fanculo agli USA quando fanno porcherie tipo Guantanamo, e fanculo chiunque tu sia e qualunque sia la tua religione se credi che sia giusto lapidare una donna perchè gravida al di fuori del vincolo matrimoniale...
Preferisco 100.000 volte stare qui piuttosto che lì... :sisi: Con tutto lo schifo che provo per le contraddizioni del mio paese... Sfido chiunque a sostenere il contrario...
francamdar:
"dal mio punto di vista farsi esplodere é l'apice della disperazione, un atto estremo di impotenza, frustrazione e plagio, oltretutto il suicidio é assolutamente vietato dal corano: questo status mi fa detestare chi spinge i "martiri" assicurandogli premi spirituali (e materiali ai parenti che rimangono); facendomi provare ancora più pena per questi poveracci che considero due volte vittime, piuttosto che aguzzini.
..certo che quando si vedono dei militari sparare con gli M16 a dei bambini che tirano sassi a dei blindati si provano sensazioni raccapriccianti."
vedi è proprio questo il problema: è orribile farsi esplodere in un autobus pieno di civili, bambini, donne, anziani, ed è ugualmente orribile "sparare con gli M16 a dei bambini che lanciano sassi a dei blindati".
io non vedo nessuna differenza, ci provo, ma non riesco a "provare pena per questi poveracci" e "sensazioni raccapriccianti" per questi altri.
editato: ho fatto un casino con la citazione!!!
Non ho detto questo, dico solo che se i palestinesi avessero i missili e gli israeliani le fionde ora sarebbero successe le stesse cose a parti invertite..Citazione:
Originariamente Scritto da macedone
Questo per dire che non c'entra nulla l'Olocausto, non è un questione di etnia o di cultura è questione di avidità ontogenetica.
Hitler e Mussolini hanno trovato una serie di circostanze psico-socio-ambientali favorevoli per instaurare i loro regimi, non li hanno instaurati perchè i tedeschi e gli italiani erano peggiori dei cittadini degli altri stati democratici dell'epoca. Stessa cosa Israele e gli USA oggi
vedi che ho ragione io?!?!Citazione:
Originariamente Scritto da francamdar
giustamente detesti chi manovra i "martiri" (che comunque sono kamikaze), in un post precedente hai riportato la lettera del generale israeliano o chi per lui che si dimetteva accusando i superiori.
coloro che vogliono il conflitto in medioriente sono fazioni dei rispettivi paesi fatte della stessa pasta: sono tutti, indistintamente, senza scrupoli e convinti di possedere la verità assoluta.
israele è un paese più strutturato e mette in campo servizi segreti e armi sofisticate. i palestinesi rimediano quello che trovano (facciamola finita con queste fionde, perchè gli autobus che saltano in aria non lo fanno perchè sono presi a sassate!)
i palestinesi (hamas) dicono che perseguono la distruzione dello stato di israele, e gli ebrei non trattano con un gruppo di terroristi. come diceva macedone è il cane che si morde la coda, e non ha senso cercare chi ha meno colpe o tifare per chi è più debole.
io sono convinto che se da domani una delle 2 parti si mettesse seduta braccia conserte non rispondendo alle provocazioni dell'altro, avrebbe l'appoggio incondizionato della comunità internazionale. ne sono sicuro, allora si che mi schiererei senza indugio! ma allo stato attuale chi comanda è troppo convinto delle sue ragioni, si sente in guerra e agisce da militare.
P.s.
in questo tipo di discussione passo sempre da filo-israeliano perchè sembro evidenziare sempre i mali dei palestinesi. ma vi assicuro che sono assolutamente neutrale. Solo che i crimi di israele sono assodati, tutti li conoscono, tutti li giudicano e tutti li condannano (giustamente!). per l'altra parte spesso si cerca una giustificazione che io, ripeto per l'ennesima volta, non riesco a trovare.
:inchino: :inchino: :inchino: :inchino: :inchino:Citazione:
Originariamente Scritto da smargiasassi
E' la normalità di quelli che "o sei con noi o contro di noi" e che concepiscono ancora il mondo per contrapposizioni piuttosto che per convergenze...Citazione:
Originariamente Scritto da smargiasassi
Insomma un modo di ragionare assolutista...:sisi:
Concordo. :sisi:Citazione:
Originariamente Scritto da Lestat
Non mi era chiara la finalità di ciò che sostenevi. :)
cari smargia, damp e macedone.
mi fate rendere conto di avere postato dei link inutilmente.
ci sono dei fatti storici incontrovertibili, che a questo punto mi sembra vogliate assolutamente ignorare: oltretutto dimostrate una completa disinformazione sullo "status" attuale. rendendo il dialogo impossibile.
se può interessarvi, non vendo tessere di partito e non mi interessa "condizionare" il pensiero altrui: se qualcosa mi interessa é la promozione umana (senza distinzioni di età, etnia, razza, sesso, religione e cultura).
credo che il pensiero debba nascere dall'informazione vera.
capisco che non tutti abbiano la fortuna di conoscere operatori ONG negli scenari in questione, di sapere i canali di informazione indipendente, tantomeno di aver analizzato l'evoluzione storica del territorio e delle popolazioni.
fare partire qualunque analisi ripetendo pedissequamente la versione ufficiale dei media pagati dalle multinazionali, é, a mio modo di pensare, riduttivo, irrispettoso verso le parti in causa e assolutamente inconcludente.
per questo vi chiedo, sempre che vi interessi, di leggere i link e le documentazioni che ho postato (cercando di essere assolutamente equidistante dalle fazioni "politiche"); e di supportare le vostre argomentazioni con documenti ufficiali e pareri autorevoli: cercando da parte mia di non fare mancare altri documenti che nascano dalla realtà e non dalla distorsione (voluta) del mainstream.
parlare del "terrorista arabo assasino" in israele senza conoscere nulla dell'Haganah, della Lehi (o «Banda Stern») e dell'Irgun (storia e azioni compiute), mi sembra l'apoteosi della superficialità.
PS
Consiglio la lettura di "In principio era il terrorismo" di Ronald Bleier, , che in rapida ma essenziale successione passa in rassegna alcune delle imprese criminali del sionismo. Il peccato originale, ovvero l'espulsione di oltre un milione di palestinesi dalle loro terre, la distruzione di centinaia di villaggi e gli oltre trenta massacri perpetrati tra il 1947-48 e il '67[1]; l'attentato dinamitardo, il 22 luglio 1946, all'Hotel King David di Gerusalemme, sede degli uffici del governo mandatario e del suo comando militare (in tutto, 91 morti), e la serie di attacchi antibritannici condotti nel periodo 1945-1948 dall'Haganah, dalla Lehi (o «Banda Stern») e dall'Irgun[2]; l'assassinio, il 17 settembre 1948, del negoziatore di pace delle Nazioni Unite, il conte svedese Folke Bernadotte[3], il cui piano prevedeva il rimpatrio e il risarcimento dei rifugiati palestinesi, tema che all'epoca ancora vedeva in disaccordo gli Stati Uniti e il neonato Stato d'Israele: naturalmente nessuno venne mai condannato, ma ci sono elementi che provano il diretto coinvolgimento del governo israeliano e di quello cecoslovacco, lo stesso che fornì il ponte aereo per le armi ai sionisti durante l'armistizio del '48 e che risultò decisivo per la vittoria della guerra con gli Stati arabi limitrofi[4]; l'uso del terrore contro gli stessi ebrei d'Israele, teorizzato e praticato dai governi (altro che «apparati deviati»!) allo scopo di cementare la società israeliana: è il caso delle bombe sugli autobus pubblici, spesso provvidenziali per togliere dall'empasse chi, evidentemente, non ha alcuna intenzione di addivenire ad alcuna soluzione politica del conflitto; il massacro di 60 persone inermi a Kibya, un villaggio situato in territorio giordano, condotto il 12 ottobre 1953 come «rappresaglia» dal famigerato «Reparto 101» di Ariel Sharon; le incursioni a Gaza - sotto il dominio egiziano fino al '67 - volte ad esasperare già un anno e mezzo prima del 1956, l'anno della Crisi di Suez, il presidente 'Abd el-Nâser[5]; i reiterati tentativi di smembramento del Libano (importante per le risorse idriche) per crearvi uno Stato-fantoccio[6], i quali hanno condotto al progressivo spopolamento delle sue regioni meridionali: la dissoluzione di tutti gli Stati arabi è proprio uno dei punti-cardine del sionismo[7], e l'attuale vicenda irachena sta a dimostrarlo.
E' senz'altro da sottolineare il fatto che per tutti gli anni 50-60 gli Stati Uniti - che lungi dall'essere il «pupazzo nelle mani degli ebrei» sono i primi responsabili della perenne destabilizzazione della regione vicino-orientale non hanno ancora un rapporto privilegiato ed esclusivo con «l'Entità sionista», ed è per questo che al massacro del Libano Israele potrà dedicarsi solo una volta archiviato l'asse con Parigi[8]. Un limite del libro è forse l'idea, che aleggia qua e là, per cui progressivamente gli Stati Uniti si sono identificati con la «causa d'Israele», ma, come John Kleeves ben argomenta, il potere oggi gli Usa ha sempre usato gli ebrei come schermo e parafulmine: ebrei in prima linea in politica, nel giornalismo ecc., ebrei additati all'ira popolare in caso di difficoltà[9]. L'alta percentuale di ebrei (che nel corso degli anni, in vario modo, sono stati indotti ad identificarsi nelle sorti del progetto sionista) nelle alte sfere del giornalismo è la causa di un episodio incredibile narrato da Bleier: l'occultamento al pubblico americano del bombardamento da parte dell'aviazione israeliana, nel 1981, di raffinerie di proprietà americana situate in Libano[10]. E' la questione della «doppia fedeltà», per cui un giorno o l'altro dovranno spiegarci com'è che un cittadino italiano con passaporto israeliano può svolgere il servizio militare sotto le insegne di Tsahal, ammazzare qualche palestinese e rientrare in Italia senza che un magistrato della Repubblica si ponga alcuno scrupolo sulla legalità di tutto ciò. (enrico galoppini)
[1] A titolo d'esempio, si legga, sulla tragica sorte del villaggio di Emmaus, l'articolo di Marco Hamam, "L'anno prossimo a Emmaus", Aljazira.it, 7 luglio 2004 ( http://www.aljazira.it/index.php?opt...sk=view&id=191 ).
[2] Un terrorismo sionista anti-britannico può sorprendere solo chi postula un'identità completa, storica e dottrinale, tra ebraismo e sionismo. Per comprendere meglio, v. ad es. Bryan Mark Rigg, I soldati ebrei di Hitler, Newton Compton, Roma 2003, oppure il sito dei Jews United Against Zionism (Neturei Karta): http://www.nkusa.org . Le origini dei gruppi paramilitari sionisti sono indagate da Emmanuel Ratier, I guerrieri d'Israele. Inchiesta sulle milizie sioniste, (trad. it.) Centro Librario Sodalitium, Verrua Savoia 1998.
[3] Sull'assassinio di Bernadotte, v. il saggio di Arno Weinstein (direttore dello Zionist Leadership Policy Institute), All'ombra di Stern: la storia segreta di un agente della LEHI (pubblicato su B'tzedek, n. 2, estate-autunno 1997 ). Il saggio è interessante anche perché aiuta a capire la reale attività di certi 'giornalisti'.
[4] Cfr. Piero Sella, Prima di Israele. Palestina, nazione araba, questione ebraica, Edizioni dell'Uomo Libero, Milano 1996, pp. 240-244 (una mia recensione di questo libro è stata pubblicata su "La Gazzetta di Sondrio", 8/11/2002: http://www.gazzettadisondrio.it/commenti/e-74.html ).
[5] e a massacrare i palestinesi della Striscia di Gaza, come ampiamente documentato da Ugo Dadone, Fiamme a Oriente, CEN, Roma 1958 (Dadone aveva fondato nel 1935 al Cairo, per conto del governo di Roma, l'Agenzia d'Egitto e d'Oriente, allo scopo di guadagnare simpatie verso l'azione dell'Italia fascista nel mondo arabo).
[6] Cfr. anche Creiamo uno stato maronita in Libano!, (ben prima che il Libano diventasse una base per guerriglieri palestinesi).
[7]Cfr. Un'opportunità storica per occupare la Siria meridionale, pp. 140-145, con riferimento al colpo di stato del 25 febbraio 1954 che depose Adîb ash-Shîshaklî.
[8] Dopo la rottura con la Gran Bretagna, fu la Francia ad essere il primo protettore d'Israele, fornendogli armi (gli aerei Mirage, ad es.), in specie dal 1956, ma anche impedendogli, nella persona di De Gaulle (dal 1958), di procedere alla dissoluzione del Libano. L'idillio con la Francia terminò con l'epilogo della guerra d'indipendenza algerina, quando lo stesso De Gaulle divenne sempre più insofferente verso l'atteggiamento israeliano. Il 1967, con la «Guerra dei Sei giorni», rappresenta la svolta per gli Stati Uniti, i quali impostano tutta la politica mediorientale sull'appoggio alla testa di ponte israeliana, vera diga contro le unioni interarabe: è da quel momento che si mette in moto «l'industria dell'Olocausto» denunciata da Norman Finkelstein nel suo studio omonimo (trad. it. Rizzoli, Milano 2002, in rete alla seg. url: http://www.vho.org/aaargh/fran/livres3/NFOlocausto.pdf ).
[9]John Kleeves, Dietro la «potente lobby ebraica» degli Usa c'è qualcun altro, Italicum, mar.-apr. 2004 pp. 8-9 e mag.-giu. 2004, pp. 8-10. Di Kleeves si legga anche Balfour non era scemo, purtroppo, pubblicato dal quotidiano Rinascita e ripubblicato all'indirizzo http://www.aljazira.it/index.php?opt...id=351&Itemid=
[10] Ma in fondo è quel che accade anche in Italia, dove «autorevoli opinionisti» filo-sionisti (ebrei e non ebrei) sciorinano elenchi di «Paesi arabi moderati» dai quali manca sempre la Siria: un fatto ben strano se si pensa che il primo partner commerciale della Siria è proprio l'Italia.
(enrico galoppini)