se lo guardi a velocità normale si percepisce eccome... posso supporre che ci abbia ripensato al volo perchè ha subito aperto la mano
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Lo riguarderò, in caso fosse così non sarebbe certo un bel gesto.
Rimane il fatto che la curva ha fatto qualcosa di orribile.
EDIT: Ho guardato bene, in effetti accenna un dito medio. Sinceramente non riesco a considerarla una macchia. Dopo 25 anni di carriera con la tua curva ti saluta in quel modo...sono ancora schifato.
Lo chiamo uno che dopo 25 anni di carriera a livelli stratosferici in cui non ha mai alzato la voce, manda a fare in culo 4 stronzi che non capiscono una mazza e che invece di stare in uno stadio dovrebbero andare ad asfaltare le strade, il 15 agosto senz'acqua.
Giustamente. Perchè se devi onorare un unico club ad altissimo livello per una vita e sentirti preso per il culo per una faccenda di 5 anni prima da gente che non sa distinguere un pallone da un melone nel giorno in cui dici addio a San Siro, hai il sacrosanto diritto di rispondere a tono.
Scausate il tono, non ce l'ho con nessuno di voi ovviamente, è solo che sta cosa mi ha dato un fastidio enorme...
un articolo sul torino e sulla stangata:
Le decisioni di Tosel su Robinho e Bianchi hanno del ridicolo...così come il riscorso di Cairo per Abate e DzemaliCitazione:
La stangata prevista e annunciata ha messo ko sette giocatori del Torino. Ai sei ampiamente pronosticati (Abate, Dzemaili, Ogbonna, Pisano, Diana e Bianchi) si è aggiunto anche Pratali, che domenica si è presentato allo stadio in maglietta e bermuda perché non era neppure convocato per infortunio, e ha pensato bene di insultare il quarto uomo Brighi: due giornate pure a lui. Il Toro ha già fatto ricorso d’urgenza per tutti quanti, compresi Abate e Dzemaili, il primo espulso durante la partita per un fallaccio, il secondo diffidato. Ovvio che per loro non c’è alcuna speranza di perdono.
Ha sorpreso i granata la squalifica per due turni a Bianchi. Il centravanti non era stato segnalato fra i più attivi nel rissone post partita e come se non bastasse c’è un macroscopico errore nella motivazione del giudice Tosel. Infatti il comunicato della Lega calcio dice che Bianchi è stato squalificato «per avere, lasciando la panchina al termine della gara, tenuto una condotta aggressiva e indimidatoria nei confronti degli avversari». Rolando, invece, è stato in campo fino al 95’, quindi è possibile, sostengono al Toro, che ci sia stato uno scambio di persona. Se l’errore dovesse essere appurato, Camolese potrebbe recuperare un giocatore prezioso per dare più credibilità alla formazione che domenica si giocherà le ultime pillole di salvezza contro la Roma. Non ritroverà, invece, Massimo Ienca, il segretario fermato fino al 15 luglio 2009 e multato di 10 mila euro per le contumelie agli avversari durante e dopo la partita.
Al Toro sono stupiti per la mano pesante di Tosel nei confronti dei tesserati granata, ma anche per la mano leggera verso i genoani. Un solo squalificato per i fattacci del dopo partita, Olivera, che pagherà con tre giornate. Nessuna punizione per Rubinho e Thiago Motta, quest’ultimo considerato la causa di tutto con quel gesto provocatorio (il dito indice davanti alla bocca per chiedere silenzio) rivolto a tutto la panchina granata. Camolese è stato chiaro: «A questi provvedimenti manca sicuramente qualcosa. E’ giusto punire chi reagisce, ma anche chi istiga».
Altrettanto categorico Cairo: «Decisione a senso unico. Non vedo la squalifica di Rubinho che mi è sembrato molto attivo nel parapiglia con un placcaggio rugbistico. E neppure quella del provocatore Thiago Motta. Così come non è stata sanzionata l’invasione di campo dei tifosi genoani. Mi pare macroscopico, poi, l’errore su Bianchi che non è mai stato in panchina. Intanto cerchiamo di fare chiarezza, poi i colpevoli accertati pagheranno con una multa».
Cairo elenca i soliti messaggi dei tifosi, che questa volta lo invitano a mandare in campo domenica la Primavera: «Non farò come Angelo Moratti che per protesta fece giocare i ragazzi contro la Juve nel 1961. Noi dobbiamo giocarci fino in fondo la salvezza, tuttavia capisco la rabbia della gente che si sente defraudata al termine di una stagione in cui i torti ricevuti sono stati tanti. Anche domenica è stato ignorato un rigore a nostro favore, senza parlare degli errori che hanno favorito le nostre rivali per la salvezza. Adesso i ragazzi devono mantenere la calma per giocare al meglio la partita con la Roma. Sarò alla Sisport, io ci credo ancora. In ogni caso non smobiliterò e non cederò il Toro. Anche se l’esito sarà negativo, resterò per investire»
e una intervista a Maldini
Citazione:
Paolo Maldini, quello che è accaduto domenica, in occa*sione del suo addio a San Si*ro, è davvero stupefacente.
«In effetti. Uno pensa di ave*re visto tutto e invece...».
Amareggiato?
«È stata una domenica sur*reale. Così bella all’inizio, con lo stadio pieno. Davvero stu*pendo. Poi però c’è stata quel*la bravata di 100-200 persone che non va sopravvalutata ma che non deve neppure passare sotto silenzio. Io ho sbagliato, ho offeso i contestatori con un gesto istintivo e tante parolac*ce. Me ne assumo la responsa*bilità. Però l’ho fatto per reagi*re contro una cosa organizza*ta, preparata e pensata senza che io potessi rispondere. Pur*troppo, questo è il calcio in Ita*lia ».
Lei non ha un grande fee*ling con gli ultrà.
«È vero. Non ho mai cercato un rapporto con loro ma non l’ho fatto per snobismo. È che ho sempre puntato sulle mie forze, cercando di meritarmi tutto sul campo: il rispetto dei miei tifosi e quello del mondo del calcio. Per il cognome che porto mi sono sempre dovuto fare un mazzo così. Nessuno mi ha mai regalato niente».
Perché invece tanti calcia*tori hanno rapporti privile*giati con le curve?
«Ti avvicini a loro perché ti senti più protetto. Ti fanno i cori a favore, ti fanno gli stri*scioni. Ma sa qual è stata la persona che ha rafforzato le mie convinzioni? Franco Bare*si. Mi ripeteva: fai tutto in cam*po, non cercare aiuti esterni. Ero capitano da 6 mesi e già mi contestavano: Maldini non sei degno di essere capitano».
Ma cos’è successo esatta*mente tra lei e gli ultrà?
«Da quello che alcuni di lo*ro sono andati a dire in tv, io gli avrei dato dei pezzenti ma una parola del genere non ap*partiene al mio vocabolario. In tutti questi anni ci sono stati soltanto due motivi di frizio*ne. Nel 2005, di ritorno dalla fi*nale di Istanbul, all’aeroporto mi si avvicina uno di vent’an*ni e mi dice: ci dovete chiede*re scusa. Cosa? Io gioco da vent’anni e devo chiedere scu*sa a un ragazzino dopo una fi*nale perduta ma dominata sul piano dello spettacolo? Ma sia*mo matti?».
L’altro episodio?
«Supercoppa europea di Montecarlo contro il Siviglia, nel 2007. In curva stavano tut*ti zitti, volevano picchiare chi provava a tifare. Non so cosa li spingesse a non tifare, se que*stioni economiche o di potere. Allora io, in un’intervista, dis*si: la squadra non è contenta, San Siro per il Milan è uno sta*dio magico ma sta perdendo la sua magia. Giancarlo, uno dei capi, dice che l’ho chiama*to per chiedere scusa ma non è vero: non ho neppure il suo numero di telefono. Abbiamo chiarito tutto un giorno: li ho incontrati per strada, è stato un confronto pacato».
Dopo quello che è succes*so non sarebbe il caso di un nuovo chiarimento?
«Io sono a posto così. Non devo chiarire niente con nessu*no ».
Accetterebbe delle scuse?
«Per carità. Le scuse non le voglio».
Quali sono i messaggi di solidarietà che le hanno fatto più piacere?
«Esclusi quelli provenienti dal mio ambiente e dalla mia famiglia, e già facciamo un centinaio di persone, ne potrei citare tanti. Platini, che mi ha mandato una lettera bellissi*ma prima della partita; Frey, che mi ha detto che la festa me la fa lui domenica; De Biasi, un allenatore che conosco poco; Ciro Ferrara, che avrà avuto an*che i cavoli suoi; Fiorello, che è pure interista. E poi Stefano Borgonovo, Meneghin, Panca*ro, Javier Zanetti, Serena, Al*bertini... Comunque c’è un pa*radosso...».
E quale sarebbe?
«Lo striscione affettuoso che mi ha dedicato la curva dell’Inter nell’ultimo derby e quello di domenica della cur*va del Milan».
Ma è vero che ha litigato con Leonardo?
«Ridicolo. Lui mi ha detto in un orecchio di lasciare per*dere e io gli ho risposto che non ci pensavo nemmeno, che un uomo deve essere un uo*mo fino in fondo. Quando ci è stato riferito che secondo alcu*ni avremmo litigato, ci siamo messi a ridere».
Paolo, c’è ancora amarezza dentro di lei?
«Devo dire che, pur essen*do passate più di 48 ore da quell'episodio, la società non ha ancora preso posizione. Il Milan avrebbe anche potuto dissociarsi e invece non l'ha fatto».
Chi sarebbe dovuto interve*nire? Berlusconi? Galliani?
«Il presidente l'ho visto un minuto... Galliani gira con la scorta... Bastava un dirigente qualsiasi. Pensavo che una pre*sa di posizione pubblica fosse dovuta».
beh... sembra sempre di più che le società siano ostaggio degli ultras...
a me pure questo sembra surreale :sisi:Citazione:
Galliani gira con la scorta
Intanto...a meno di clamorose triplette nell'ultima partita....credo di aver vinto la scommessa con lucianomafia sul numero di goal di pato in stagione...al momento il tabellino recita 41 presenze complessive e 17 goal ;)
E ancora:
MILANO, 27 maggio 2009 - Quarantotto ore di riflessione, poi la risposta. Paolo Maldini non ha voluto aspettare ancora.
Paolo, perché le hanno rovinato la festa?
"Non lo so, davvero non lo so. Ho sempre avuto un comportamento lineare, seguendo i miei ideali e rispettando tutti. Non ho frequentato gli ambienti dei tifosi, ma non per snobismo".
Che cosa l'ha delusa?
"Il silenzio della società: non mi è piaciuto che non abbia preso posizione. Non c'è stato neanche un commento: dal presidente in giù, nessun dirigente ha detto una parola. Io sarò un idealista, ma credo che una società come il Milan si debba dissociare da certi episodi".
"Da due anni vivo sotto scorta a causa dei comportamenti di persone come quelle che ti hanno contestato"
galliani: "Scelta mia" — Allo sfogo di Paolo Maldini ha risposto l'a.d. del Milan Adriano Galliani, che ha firmato una lettera aperta pubblicata dal sito ufficiale rossonero: "Ho letto la tua intervista e capisco la tua amarezza - ha scritto Galliani -: sono sotto scorta, come sai, da due anni proprio a causa dei comportamenti di quelle persone che ti hanno contestato. Sono stato io a prendere la decisione di tacere: non solo perché mi è stato consigliato (chissà da chi...), ma soprattutto perché ho ritenuto, e tuttora ritengo, che il silenzio sia l’arma più efficace per non dare ulteriore spazio a condotte quali quelle di domenica".
http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA...55611107.shtml
Beh, pero' a me personalmente ha fatto ricredere... pensavo fosse una sega, invece ho notato che per un BREVISSIMO pezzo di stagione e' stato un fenomeno, per il resto della stagione e' stato una sega (e continua a giocare Inzaghi, fra l'altro). :D
Diciamo che l'avevo dato per perduto, invece magari diventera' forte.
Questo perchè tu sei un estremista :asd:
Io invece continuo a dire che l'anno scorso aveva già statisticamente raggiunto il massimo in termini di realizzazioni (1 goal ogni 2 partite di media), che si sarebbe attestato intorno ai 20 goal a stagione (ho volutamente scommesso per meno di 20)...ma che dal punto di vista tattico necessiti ancora di una collocazione ben definita...non è una seconda punta e non è la prima punta che serve a questo milan.
Infatti appena Inzaghi è tornato disponibile...il rendimento di pato è calato vistosamente (finendo anche in panchina) e il milan ha infilato 8 vittorie e 2 pareggi (prima delle ultime 2 sconfitte)