Originariamente Scritto da 
Dr_Velvet
				
			 
			secondo me bisognerebbe fare valutazioni che vanno al di fuori delle antipatie personali di ogni singolo tifoso.
Dire che il problema di Conte è fuori dal campo a mio avviso ha poco senso,considerato che c'è gente come Capello,Lippi e Mourinho ( ma non tralascerei nemmeno Ferguson) che di spocchia ne hanno tanta e che di antipatia ne suscitano ancor di piu'.
Tra l'altro stare buono fuori dal campo per non motivare gli avversari sarebbe un modo di fare da sfigati del calcio.
Il problema di questa juventus,al di là della partita di ieri, secondo me è diverso.Che la squadra non abbia,ad eccezione di Pirlo,elementi in grado di fare la differenza da soli,si sapeva.E si sapeva anche che il Milan ne ha piu' di uno,anche se su Cassano e Robinho la gente si diverte a dire qualsiasi cosa.
Allora,in una squadra comunque valida e ben costruita,la spinta in piu' deve venire da mentalità e organizzazione tattica.
Per quanto riguarda l'organizzazione tattica,la storia della juventus camaleontica ha dimostrato di avere molte falle.
Se è vero che i bianconeri sono mediamente compatti,organizzati e capaci di prestazioni fatte di tanta corsa e pressing,bisogna riconoscere che si è persa per strada quella che era l'idea iniziale di questo progetto.
Si è persa l'idea,attraverso cambiamenti tattici e qualche volta di uomini, di una squadra in grado di giocare a letteralmente a memoria.Era questa l'idea che si percepiva ad inizio stagione,quando si parlava di 4-2-4.
Invece la Juve si è man mano "normalizzata".Se dal 4-2-4 al 4-3-3 il passaggio può essere facile (eppure nette differenze ci sono ),giocare col 3-5-2 ha a mio parere eccessivamente modificato l'identità dalla squadra.
Così la Juve,nel fare il camaleonte,ha smarrito quel gioco superiore alla media.
E succede che quando fisicamente o magari mentalmente cali un po',non c'è piu' il gioco a memoria ad aiutarti.