manco puoi dirgli di raccattare la monnezza che si incazzano :esd:
Visualizzazione Stampabile
manco puoi dirgli di raccattare la monnezza che si incazzano :esd:
"Noi non siamo razzisti.Sono loro che sono napoletani"
(il sempre mitico Giobbe Leghista Covatta :asd: )
c'era anche:
"abbasso il razzismo, abbasso i napoletani"
(francesco paolantoni)
Grygera fuori un mese e mezzo :no:
Disavventura per Adrian Mutu. L’attaccante della Fiorentina, prossimo al rientro dopo la squalifica per doping, è stato protagonista di una lite, all'alba, con il cameriere di un locale notturno del centro di Firenze.
Il giocatore romeno avrebbe colpito con un pugno in faccia l'uomo, causandogli la frattura del setto nasale. Il cameriere, uno slavo di 28 anni, è ancora ricoverato all'ospedale di Santa Maria Nuova con una prognosi di 25 giorni.
ma se non pista qualcuno non è contento ?!? :suspi:
Un gustoso articolino che non potevo non condividere :D
http://www.uccellinodidelpiero.com/l...ogna-la-rotta/
(di Vincenzo Ricchiuti)
Bologna, quella calcistica ovviamente, sta cadendo a pezzi. Porcedda, il nuovo patron del Bologna foball rigorosamente senza una ti club, ha una crisi di liquidità. Temporanea, lui dice. Ed è da credergli probabilmente anche se credergli non costa e non conta nulla. Porcedda ha un patrimonio non liquido. Fatto di immobili. E’ il padrone del tempo libero. Centri benessere, locali di grido, disco di lusso. “Lido”, “Tsunami”: nomi coi quali battere l’ansia evocata già dall’ingresso. Ma oggi ha ben poco con cui rilassarsi. Senza appoggio delle banche che convertano il relax in danaro contante diventa arduo fronteggiare le rigorose e feroci scadenze cash che il nuovo calcio s’è dato come inderogabili regole di buono e morale funzionamento. Porcedda non paga gli stipendi correnti. E’ riuscito soltanto a metà di Settembre scorso a regolare le buste paga di Maggio e di Giugno. Porcedda non riesce a pagare l’Irpef che ha trattenuto ai calciatori. Il Fisco con lui è generoso. Può sempre regolare il tutto con un ravvedimento operoso. Basta che paghi. Ma il nuovo calcio italiano, che tu sia operoso o meno, generoso non è. Minaccia processi, paventa una classifica sotto sanzione. Un punto a violazione. Porcedda non paga il fitto del centro tecnico dove il Bologna si allena. E’ arrivato lo sfratto per Gennaio venturo. Porcedda, s’è detto, non salda le spettanze correnti dei calciatori. Si maligna che la sconfitta di Palermo sia stata il primo avviso di pagamento. Insomma. Porcedda è pieno di debiti e si scusa dicendo che sono lasciti della vecchia gestione. Ma non è una giustificazione. Porcedda ha comprato il Bologna a debito. Rilevando cioè, secondo le ricostruzioni fatte e non smentite, l’80% delle quote ad un prezzo simbolico di 3 milioni di euro in cambio dell’accollo dell’80% del debito dei Menarini con banche e Lega. Che sia un prezzo simbolico lo sa bene Porcedda che cinque anni fa con quella cifra e poco più stava comprando dal patron Cellino appena il 25% del suo amato Cagliari. Tradotto: se non paga i debiti, non ha comprato il Bologna. Il debito dei Menarini causato non da cattiva gestione ma per pacifica prassi e fisiologia delle squadre di calcio italiane dal monte stipendi della prima squadra rapportato ai ricavi pare ammonti soltanto per ciò che riguarda le banche a una trentina di milioni di euro. Ci sono fideiussioni intestate a quel Menarini cacciato dal calcio italiano per una sera al ristorante non prima di aver iscritto il Bologna al campionato aiutando il calcio italiano. Fideiussioni da rilevare. Ma pare non sia ancora avvenuto. Porcedda fatica con la gestione ordinaria, fatica a pagare e al momento fatica pure come nei patti a subentrare. Probabilmente perché non può garantire. La strada scelta da Porcedda è stata la patrimonializzazione del club. In soldoni (ops). Anziché vendere Britos e Viviano, se li è tenuti cercando di rinforzare la rosa con acquisti di prospettiva. Un azzardo più che una strada: i calciatori vanno e vengono, oggi hanno un valore domani un infortunio, solo i soldi restano. Il progetto calcistico lo ha fatto Carmine Longo, l’uomo del Cagliari dalla C alla A. Legarsi a Paco Casal, uno che in Uruguay fa davvero quello che la Gea non faceva in Italia. Casal gli ha procurato Ramirez. Non so chi sia, quelli che sanno di calcio o stanno nel calcio, come preferite, scrivono che il Bologna lo abbia soffiato al Real. Porcedda non ha potuto pagare Ramirez. Due milioni circa e a rate. Casal allora per non riprenderselo indietro gli ha spostato la prima rata. Sempre a Gennaio, il mese in cui il Bologna dovrebbe allenarsi per strada. Porcedda parla. Il suo amministratore, anch’egli proveniente dal team di Cellino, è la sua voce. E rassicura. Pagherà. E si lamenta. Perché tanta sfiducia ? Perché tanti parlano (e non solo Porcedda) ? Perché girano voci ? Perché la notizia dello sfratto è finita persino ohibò su qualche giornale ? Renzo Menarini per tutti il Geometra e basta invece tace. Non ha capito perché il suo progetto di calcio a Bologna sia stato demonizzato. Dalla piazza, sua figlia, dal nuovo calcio italiano. O meglio. Tace proprio perché ha capito il perché. E non gli piace. Non lo rilassa per nulla. Ma tace. Perché sarebbe la prova che cercano tutti. La prova del complotto. Perché ha capito che Bologna s’è rotta da tempo su di una leggenda di grandi vecchi e uomini neri venuti da fuori e contro le scuse non c’è niente da dire. Porcedda è in difficoltà ma ha una grande occasione. La Juve. Luciano Moggi. Il suo nome è la garanzia che cercava. E d’altronde perché dovrebbe rinunziarvi. Gli è già andata bene quando ha cacciato Colomba prendendo Malesani, quello che non ha salvato il Siena prendendo all’incirca 70 goal, con la scusa di evitare l’arrivo di Beretta di quel giro lì che il Siena per carità, quel Siena che Porcedda pure voleva, l’ha più volte salvato. Funziona, funziona. Di Vaio ci ha provato a spezzare il solito ritmo. Parole che da quelle parti fanno impressione: “Ho conosciuto un modo di lavorare diverso, a livello di approccio mentale alle partite, tutte da vincere, e di allenamenti. Dopo un impatto duro ho capito di poter reggere i ritmi delle grandi squadre, quindi sono stato bene e sempre meglio con il passare del tempo. In poche parole: nella Juve sono cresciuto, quindi gliene sarò sempre grato”. Nessuno le ha udite. Porcedda può stare tranquillo. Bologna è ormai rotta e la Juve di ieri e di oggi il massaggio. Funziona il richiamo, sicuro. Il tifo è tutto con lui. L’uomo dei saldi piuttosto che il saldo. Bologna si rompe su Porcedda. S’arrende o ci arresta ? Magari. In realtà non si fanno domande. Si danno risposte. Una che vale per l’A e per la B: Porcedda comunque ci salva. La stampa racconta le sue inadempienze. Menarini il moggiano subisce le sue inadempienze. L’unico esposto per tutto con la sua firma e le sue sostanze, l’unico grazie al quale a Bologna domenica c’è ancora il calcio ha quasi paura di reclamare. E’ fuori per contaminazione e non può rientrare, nel calcio come nei suoi averi. Per la gente è tutto chiaro. Porcedda è il sol argine. Porcedda deve restare. E che nessuno disturbi il non pagatore o chiami il curatore fallimentare. Bologna la grassa, la dotta, la rossa, la rotta è segnata. Al diavolo giocatori, creditori, penalizzazioni. Rotto per rotto, si rompa pure la realtà anziché il salvadanaio. Porcedda ? Macché. Solo Moggi deve pagare
Ranieri sostituisce totti e vucinic nel giro di 5 minuti...secondo me è una resa palese del tecnico, del tipo "sto facendo di tutto per perdere perchè voglio essere esonerato e non dimissionario"...che pena questi giocatori comunque...
Non so se sia stato più ridicolo il rigore assegnato o il tiro di Iaquinta.:asd:
Peccato comunque. Una settimana di polemiche mi avrebbe fato ritornare ai bei vecchi tempi...
Ma le giornate di squalifica per i simulatori come Krasic quand'e' che inizieranno ad arrivare?