Citazione:
La vittoria contro il Siena serviva come il pane e la Juve ha stretto i denti con orgoglio smisurato pur di raggiungerla, perché dietro questo successo ora i bianconeri inquadrano, a soli quattro punti di distanza, un’Inter sempre più vicina e sempre più ricca di problemi. Non è stata una gran partita, ma non importa, ci sarà tempo per recuperare ritmo e sicurezza di gioco.
Certo che Ranieri non si smentisce mai. Ma davvero l’allenatore della Juve crede che l’ottima cavalcata dei bianconeri sia merito suo? Presunzione o protagonismo? Ma quale cretino o Einstein (frase sua)? La verità è che il tecnico bianconero stava per rompere un ottimo giocattolo ad inizio stagione, salvo poi ravvedersi e rattoppare in fretta e furia tutte le crepe che aveva creato. Aggiungiamo che grazie anche alle critiche di questo giornale, Ranieri ha proposto un gioco con i reparti più compatti e un approccio alla gara sempre proteso alla ricerca del gol tranquillità. Atteggiamenti tattici e mentali che la Juve, nella prima parte della stagione, non applicava in campo. Non solo, si è stabilito, come avevamo chiesto, un dialogo migliore con alcuni giocatori fon*damentali. Se bisogna dare a Cesare quel che è di Cesare, occorre un’analisi approfondita e soprattutto sincera. Il tecnico continua a manifestare insofferenza nei nostri confronti a causa del titolo: “Ranieri, via”, ma evidentemente non sa o il suo amor proprio gli impedisce di capire quanto, quel titolo, gli sia stato utile. Il nostro quotidiano non ha mai fatto una campagna personale (logica che non ci appartiene) contro Ranieri, ma ha espresso sempre e solo una critica giornalistica. Non ci andava di rivedere difetti emersi anche nella scorsa stagione e riconducibili alla fiacchezza della guida tecnica. Eravamo convinti, come rimaniamo convinti, del potenziale umano e professionale di una Juventus competitiva sia per il campionato, sia perla Champions. In estate abbiamo più volte esortato i dirigenti bianconeri ad aggiungere qualità a centrocampo e siamo rimasti fortemente perplessi di fronte alla scelta, vidimata da Ranieri, di acquistare un altro interditore come Poulsen attraverso il quale si manifestava il cambiamento di idee del tecnico rispetto alla stagione precedente nella quale invece aveva puntato soprattutto su Tiago. Amen. Avevamo ragione noi. La Juve si esprime meglio al centro del campo quando riesce ad abbinare robustezza e piedi buoni che addirittura sono stati ritrovati in quel Tiago, psicologicamente recuperato e adesso in Marchisio.
Il punto cruciale della vicenda, però, è un altro e lo diciamo con chiarezza: noi stiamo con la squadra. I giocatori della Juve sono riusciti a forgiare, con la propria forza, con il proprio convincimento e con la dottrina di fuoriclasse diventati autentici maestri di vita per i giovani, un gruppo che ha superato traversie incredibili. Difficoltà alle quali non tutti hanno resistito (andando via nell’estate del 2006) anche per banalissimi e volgarissimi motivi economici. Quelli che sono rimasti, e che rivendicano con orgoglio gli scudetti vinti sul campo, hanno piantato il seme della quercia cresciuta nella scorsa stagione e germogliata quest’anno. Ranieri faccia il giardiniere con diligenza: sfrondi qua e là, poti dove c’è da potare ma stia attento a non tagliare i rami vitali di questa pianta con scelte o decisioni sbagliate. Il tecnico della Juve ha 57 anni e per quanto ci racconti di Palanca e del suo Catanzaro, del Chelsea arrivato fino alla soglia di qualche successo e dei pochi aneddoti di una carriera lunga, ma povera di vittorie, non faccia danni. Stia vicino, come sta facendo, a questi ragazzi che hanno una gran voglia di vincere e ne approfitti perché in fondo al percorso potrà finalmente cogliere quel primo significativo trionfo che insegue da una vita. Lo aspettiamo anche noi.
mi auguro veramente che dietro a tutto questo astio ci sia una motivazione personale (che so...ranieri gli avrà insultalto la sorella :asd:) perchè altrimenti mi sfugge veramente il motivo di una campagna denigratoria di questo tipo per di più fatta da un giornale che dovrebbe essere apertamente schierato