Fulcibian
06-12-2004, 18:02
INTERVISTA AL BOMBER DI SECCHIA RAPITA F.C.
Incontriamo Gaetano Pittalis in un bar di Villanova. Giubbotto di pelle e Jeans. Faccia adulta e pochi fronzoli. Ci saluta sorseggiando un martini.
Nostro giornalista (N): Gaetano, intanto come stai?
Gaetano (G): bene. Non riesco a trovare la forma migliore, però i goals arrivano, e quindi bene.
N: Dunque Sabato giocate la partita decisiva contro Torre Annunziata. Prevedete strategie particolari?
G: eventuali strategie particolari non le verrei certo a dire a voi (ride). Comunque è una gara molto importante. E’ vero che a noi andrebbe bene anche il pareggio, ma giocheremo per vincere. I tre punti vorrebbero dire promozione sicura e primo posto ipotecato.
N: devo farti una domanda, diciamo, provocatoria. Ultimamente il gruppo è piuttosto nervoso, nonostante i buoni risultati. Come mai?
G: i risultati sono figli di tanto impegno, una società molto attiva sul mercato, partite giocate al massimo della concentrazione. In particolare la trasferta di tre domeniche fa (1:1 in casa di Torre Annunziata n.d.r.) ha richiesto un notevole dispendio di energie psico fisiche. Qualcuno dice che la nostra squadra è priva di un vero e proprio leader. Io non so risponderti, comunque sono fiducioso che in settimana ritroveremo compattezza e serenità.
N: cambiamo argomento. Tu sei un attaccante al primo anno nei professionisti, con un tsi di 400, e nonostante ciò sei lassù, in testa alla classifica dei cannonieri, sopra ad attaccanti ben più blasonati di te. Come è possibile?
G: bella domanda. Pare impossibile che nel mondo del digitale ci possano essere sorprese durature. Non dimentichiamo, comunque, che gioco in una squadra che ha fatto 25 goals, dei quali, 7 soli sono opera mia. I presidenti di noi virtuali probabilmente chiamano random il fatto che un attaccante teoricamente modesto come me possa segnare tanto, ma del resto voi uomini avete sempre chiamato con nomi bizzarri ciò che non conoscete.
N: cioè?
G: cioè dio, destino, anima…. Certo immaginare un’anima per noi sarebbe impossibile, e quindi la chiamate random. Bene così. (mentre risponde, Pittalis osserva le olive rimaste nella ciotolina del bar, il bicchiere dell’aperitivo vuoto, tra le dita un’oliva morsicata, sogghigna). Quello che mi interessa è fare goal.
N: Sabato forse vedremo il vostro stadio per la prima volta con 15000 spettatori..
G: mai giocato davanti ad una folla così consistente. Spero di non emozionarmi. C’è uno skill per questo? Tengo molto ai nostri tifosi, che per noi che stiamo al di qua dello schermo sono vivi e vegeti. Un goal in casa contro Torre Annunziata sarebbe il massimo, ma comunque l’importante è vincere.
N: l’anno prossimo molto probabilmente la tua squadra giocherà in VI serie. Pensi che vestirai ancora questa maglia?
G: La società ha ambizioni importanti, e io so che il mondo del calcio, in particolar modo in Hattrick, non dà spazio ai buoni sentimenti. Posso forse augurarmi un posto in panchina, ma comunque la decisione spetta alla società. Alla peggio spero di poter continuare a giocare in VII serie, perché ora che sono stato generato, mi spiacerebbe parecchio essere cancellato. Ecco, quello che chiedo al nostro presidente (Fulcibian n.d.r.) è quella di non licenziarmi.
N: finita la carriera di calciatore cosa farai?
G: sparirò dalle vostre memorie, ma c’è vita autonoma nel web. Non credo di potervelo spiegare, comunque per adesso conto di continuare a giocare.
N: alla tua età, (20 anni) e con i tuoi skill (attacco suff. assist debole), è improbabile che qualcuno ti acquisti per allenarti in attacco, e quindi dovrai accontentarti di mantenere l’attuale livello di gioco. E’ frustrante per te?
G: A dire il vero, si. Però qui la legge Bosman non è arrivata (ride di gusto). Qui il tuo futuro si gioca nelle prime due stagioni in cui compari sulla scena. A me è andata male, a meno di miracoli. Comunque, quest’anno mi sto divertendo parecchio.
N: il goal più bello
G: quello che devo ancora fare. Spero in un bel cross di Perti (Routsala n.d.r.) che mi faccia insaccare sotto la nostra curva.
N: un desiderio?
G: l’ultimo desiderio del condannato? Bè, due settimane di vacanza ogni tanto. Lo so che pare strano, ma un poco di vacanza renderebbe il gioco più umano…. Un po’ di mare, anche se virtuale, non ci dispiacerebbe. Ma come potete capire, voi?
N: un sogno nel cassetto?
G: esser convertito in un personaggio di un manageriale erotico (ridiamo forte entrambi, ma negli occhi di Gaetano qualcosa luccica…)
Incontriamo Gaetano Pittalis in un bar di Villanova. Giubbotto di pelle e Jeans. Faccia adulta e pochi fronzoli. Ci saluta sorseggiando un martini.
Nostro giornalista (N): Gaetano, intanto come stai?
Gaetano (G): bene. Non riesco a trovare la forma migliore, però i goals arrivano, e quindi bene.
N: Dunque Sabato giocate la partita decisiva contro Torre Annunziata. Prevedete strategie particolari?
G: eventuali strategie particolari non le verrei certo a dire a voi (ride). Comunque è una gara molto importante. E’ vero che a noi andrebbe bene anche il pareggio, ma giocheremo per vincere. I tre punti vorrebbero dire promozione sicura e primo posto ipotecato.
N: devo farti una domanda, diciamo, provocatoria. Ultimamente il gruppo è piuttosto nervoso, nonostante i buoni risultati. Come mai?
G: i risultati sono figli di tanto impegno, una società molto attiva sul mercato, partite giocate al massimo della concentrazione. In particolare la trasferta di tre domeniche fa (1:1 in casa di Torre Annunziata n.d.r.) ha richiesto un notevole dispendio di energie psico fisiche. Qualcuno dice che la nostra squadra è priva di un vero e proprio leader. Io non so risponderti, comunque sono fiducioso che in settimana ritroveremo compattezza e serenità.
N: cambiamo argomento. Tu sei un attaccante al primo anno nei professionisti, con un tsi di 400, e nonostante ciò sei lassù, in testa alla classifica dei cannonieri, sopra ad attaccanti ben più blasonati di te. Come è possibile?
G: bella domanda. Pare impossibile che nel mondo del digitale ci possano essere sorprese durature. Non dimentichiamo, comunque, che gioco in una squadra che ha fatto 25 goals, dei quali, 7 soli sono opera mia. I presidenti di noi virtuali probabilmente chiamano random il fatto che un attaccante teoricamente modesto come me possa segnare tanto, ma del resto voi uomini avete sempre chiamato con nomi bizzarri ciò che non conoscete.
N: cioè?
G: cioè dio, destino, anima…. Certo immaginare un’anima per noi sarebbe impossibile, e quindi la chiamate random. Bene così. (mentre risponde, Pittalis osserva le olive rimaste nella ciotolina del bar, il bicchiere dell’aperitivo vuoto, tra le dita un’oliva morsicata, sogghigna). Quello che mi interessa è fare goal.
N: Sabato forse vedremo il vostro stadio per la prima volta con 15000 spettatori..
G: mai giocato davanti ad una folla così consistente. Spero di non emozionarmi. C’è uno skill per questo? Tengo molto ai nostri tifosi, che per noi che stiamo al di qua dello schermo sono vivi e vegeti. Un goal in casa contro Torre Annunziata sarebbe il massimo, ma comunque l’importante è vincere.
N: l’anno prossimo molto probabilmente la tua squadra giocherà in VI serie. Pensi che vestirai ancora questa maglia?
G: La società ha ambizioni importanti, e io so che il mondo del calcio, in particolar modo in Hattrick, non dà spazio ai buoni sentimenti. Posso forse augurarmi un posto in panchina, ma comunque la decisione spetta alla società. Alla peggio spero di poter continuare a giocare in VII serie, perché ora che sono stato generato, mi spiacerebbe parecchio essere cancellato. Ecco, quello che chiedo al nostro presidente (Fulcibian n.d.r.) è quella di non licenziarmi.
N: finita la carriera di calciatore cosa farai?
G: sparirò dalle vostre memorie, ma c’è vita autonoma nel web. Non credo di potervelo spiegare, comunque per adesso conto di continuare a giocare.
N: alla tua età, (20 anni) e con i tuoi skill (attacco suff. assist debole), è improbabile che qualcuno ti acquisti per allenarti in attacco, e quindi dovrai accontentarti di mantenere l’attuale livello di gioco. E’ frustrante per te?
G: A dire il vero, si. Però qui la legge Bosman non è arrivata (ride di gusto). Qui il tuo futuro si gioca nelle prime due stagioni in cui compari sulla scena. A me è andata male, a meno di miracoli. Comunque, quest’anno mi sto divertendo parecchio.
N: il goal più bello
G: quello che devo ancora fare. Spero in un bel cross di Perti (Routsala n.d.r.) che mi faccia insaccare sotto la nostra curva.
N: un desiderio?
G: l’ultimo desiderio del condannato? Bè, due settimane di vacanza ogni tanto. Lo so che pare strano, ma un poco di vacanza renderebbe il gioco più umano…. Un po’ di mare, anche se virtuale, non ci dispiacerebbe. Ma come potete capire, voi?
N: un sogno nel cassetto?
G: esser convertito in un personaggio di un manageriale erotico (ridiamo forte entrambi, ma negli occhi di Gaetano qualcosa luccica…)