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Visualizza Versione Completa : Povero D'alema...



Dampyr
15-06-2007, 13:54
... ce l'hanno tutti con lui...
Prima Travaglio (che tra tante puttanate ogni tanto qualcuna giusta la scrive..) lo stronca così (sì, lo so che parla pure di destra :p )


Oggi l’Unità non sarà in edicola per uno sciopero sacrosanto (gli editori stanno cercando di far fuori il direttore Antonio Padellaro e di rimetter mano al contratto di collaborazione di Furio Colombo). Dunque non uscirà nemmeno la rubrica “Uliwood Party”. Chiedo ospitalità al sito per dire quel che penso delle intercettazioni del caso Unipol.
Se in Italia non esistesse Berlusconi con la fairy band dei Previti e dei Dell’Utri, ce ne sarebbe a sufficienza per chiedere le dimissioni di Massimo D’Alema da vicepremier, di Piero Fassino da segretario dei Ds e di Nicola Latorre da vicecapogruppo dell’Ulivo al Senato. Quello che emerge dalle loro telefonate con Giovanni Consorte (e, nel caso di Latorre, anche con il preclaro “compagno” Stefano Ricucci) ha un solo nome: conflitto interessi, e dei più gravi. Naturalmente tutto il dibattito è falsato dalla presenza in Parlamento di Berlusconi e della fairy band, al cui confronto il gravissimo conflitto d’interessi Ds-Unipol-coop rosse impallidisce. Ma in un paese normale (espressione cara a D’Alema), nel quale dunque Berlusconi & C. fossero già stati sbattuti fuori dalla vita pubblica, i telefonisti rossi se ne dovrebbero andare su due piedi.
Fassino doveva incontrare il banchiere Luigi Abete (chissà perché, poi) e non sapeva cosa dirgli: perciò chiedeva a Consorte di scrivergli i testi. Poi si lamentava perché Chicco Gnutti era andato a una cena elettorale di Berlusconi: credeva che anche lui fosse un “compagno”, solo perché aveva partecipato all’orrenda scalata Telecom insieme a Consorte e Colaninno, e osservava che Gnutti stava puntando sul cavallo sbagliato, il Cavaliere, che prevedibilmente di lì a un anno avrebbe perso le elezioni.
Intanto Latorre amoreggiava con Ricucci, un tipo che Enrico Berlinguer non avrebbe sfiorato nemmeno con una canna da pesca. Ci scherzava, lo trattava da pari a pari, faceva il tifo per lui.
D’Alema, che com’è noto è molto intelligente, avvertiva Consorte delle possibili intercettazioni telefoniche (“attenzione alle comunicazioni”) parlandogli al telefono: una mossa davvero geniale, machiavellica, volpina. Poi lo esortava ad “andare avanti” nella scalata alla banca romana, abbandonandosi a un tifo da stadio (“facci sognare!”). E si occupava personalmente della quota detenuta in Bnl da Vito Bonsignore, pregiudicato per corruzione nonché europarlamentare dell’Udc.
Stiamo parlando dei tre massimi dirigenti de Ds che, due estati fa, negavano spudoratamente di essersi occupati dell’Opa di Unipol alla Bnl, affermando di essersi limitati a rivendicare il buon diritto dell’assicurazione delle coop rosse a partecipare alla contesa bancaria. Latorre negava addirittura di aver passato il suo telefono a D’Alema perché parlasse con Consorte. I cavalli sui quali questi insigni statisti puntavano sono poi finiti tutti sotto inchiesta per gravissimi reati finanziari. Ricucci addirittura in galera e in bancarotta. Consorte e Gnutti hanno condanne non definitive per insider trading.
Se questa non è una gigantesca “questione morale”, come solo Parisi, Di Pietro e pochi altri politici dissero fin dall’estate 2005, non si sa proprio che cosa lo sia. Ma, nelle reazioni del Botteghino alla divulgazione di brani di intercettazioni, non c’è un’ombra di autocritica, di ripensamento, di riflessione. Anzi si sentono e si leggono frasi copiate pari pari dalla propaganda berlusconiana e craxiana: “veleni”, “attacco”, “operazione scandalistica”, fughe di notizie”, “circuito mediatico-giudiziario”. Condite con attacchi vergognosi alla giudice Clementina Forleo, che ha fatto semplicemente il suo dovere, applicando una legge demenziale - la Boato - varata da destra e sinistra amorevolmente a braccetto nell’estate 2003. Se ieri, per tutta la giornata, sono usciti brandelli di intercettazioni, è soltanto perché, con una decisione giuridicamente inedita quanto discutibile, il vertice del Tribunale di Milano ha stabilito che gli avvocati difensori degli 83 indagati del caso Antonveneta potessero soltanto prendere appunti dalle centinaia di pagine di trascrizioni, ma non prelevarne copia. Se, come dovrebbe avvenire in un paese civile, e come infatti avviene in America e in Inghilterra, gli atti giudiziari non più segreti venissero messi integralmente a disposizione delle parti e anche della stampa, si saprebbe tutto subito, e si eviterebbe di costringere i giornalisti a pendere dalle labbra di questo o quell’avvocato, a fidarsi dei loro appunti non certo completi né disinteressati. Chi è causa del suo mal, pianga se stesso. Ma qui non c’è alcun “attacco”, nessuna “operazione”, nessun “circuito mediatico-giudiziario”. Si chiama, molto più semplicemente, “informazione”. I cittadini da oggi sanno qualcosa in più delle scalate bancarie illegali all’Antonveneta, alla Bnl e alla Rcs avviate dai furbetti del quartierino sotto l’alta protezione dello sgovernatore Fazio, dell’allora premier Berlusconi, dei vertici dei Ds, della Lega Nord e di Forza Italia (ci sono anche i berlusconiani Cicu, Grillo e Comincioli, al telefono con Fiorani). Ed è doveroso che sappiano, visto che su quelle telefonate il Parlamento sarà chiamato molto presto a votare pro o contro l’autorizzazione a usarle nei processi ai furbetti.
Invece il senatore-avvocato Guido Calvi, già difensore di Ricucci e di D’Alema, nonché attuale difensore dell’ottimo Geronzi, dunque in pieno conflitto d’interessi anche lui, dice cose assurde contro i giudici di Milano e contro i giornalisti. Invoca interventi della Procura per “bloccare” le notizie che doverosamente la libera stampa fornisce ai cittadini. E chiede l’immediata approvazione al Senato della legge-bavaglio-Mastella, già varata dalla Camera con maggioranza bulgara: tutti i partiti affratellati, nessuno escluso. I voti del centrodestra all’ennesima porcata non mancheranno: Berlusconi ha già solidarizzato con D’Alema e D’Alema ha già solidarizzato con Berlusconi per la splendida contestazione (uova a parte) subìta da Bellachioma a Sestri Ponente. E la Cdl ha già annunciato con non userà politicamente quelle telefonate, onde evitare che a qualcuno, a sinistra, salti in mente di usare i gravissimi reati della fairy band berlusconiana per rinfacciare finalmente la questione morale alla destra.
Persino Veltroni perde la testa e vaneggia di “crisi del sistema democratico”: ma non per il contagio del conflitto d’interessi che infetta il maggior partito della sinistra, bensì perché è finalmente affiorato alla luce del sole. Come se il problema non fosse ciò che i suoi compagni dicevano al telefono con personaggi ben poco raccomandabili, nel pieno di un’Opa e di una contro-Opa, in spregio alle più elementari regole del libero mercato; ma il fatto che finalmente tutto ciò stia venendo fuori. Hai la faccia sporca? Invece di andarti a lavare, dai la colpa allo specchio che la riflette. E tenti di romperlo, lo specchio, per non vedere mai più la faccia sporca. Che schifo.

Poi siccome La Stampa non si piega alla voglia di regime sua e dei suoi compari succede questo


D'Alema-Stampa, lite per l'aereo di Stato
Il giornale di Torino, in un articolo, denuncia: il nostro inviato lasciato a terra per la pubblicazione del rapporto Kroll

ROMA - Il ministro degli Esteri, Massimo D'Alema, è in visita ufficiale nell'area balcanica: ieri era in Kosovo, oggi a Belgrado. E come sempre al suo seguito ci sono gli inviati accreditati di tv, agenzie di stampa e quotidiani italiani, che lo seguono viaggiando con lui sull'aereo di Stato. Tutti tranne uno: quello della Stampa. Ammalato? No, lasciato a terra. Per decisione dello stesso vicepremier. Il quale, in questo modo, ha forse inteso prendersi una rivincita dopo la pubblicazione, da parte del giornale torinese, delle indiscrezioni sul suo presunto conto corrente segreto in Brasile contenute nel rapporto Kroll.
L'UNICO ESCLUSO - A darne notizia è proprio la Stampa in un commento non firmato (e quindi attribuibile alla direzione) intitolato «Aerei di Stato». Il quotidiano racconta che un primo caso di esclusione da un viaggio organizzato dalla Farnesina si era registrato nei giorni scorsi, in occasione della trasferta del ministro ad Ankara. L'inviato della Stampa era stato il solo a non essere imbarcato al seguito di D'Alema. «La Farnesina chiariva che l'esclusione non era personalmente rivolta al giornalista - si legge nel comunicato -, ma alla testata per a quale lavora».
LA SECONDA VOLTA - Dopo il primo episodio la direzione del quotidiano aveva pensato di soprassedere, «preferendo far rientrare l'accaduto nel vasto capitolo dell'umoralità dei potenti». Ma quando il ministero ha concesso il bis, negando per la seconda volta il «passaggio» all'inviato della Stampa, la questione non ha più potuto essere presa sottobanco.
I PRECEDENTI - «Non è la prima volta che episodi del genere accadono - ricordano dalla redazione di via Marenco -: Cheney in America, Schroeder in Germania e Bettino Craxi in Italia trattarono nello stesso modo giornalisti "colpevoli" di avere scritto cose sgradite o di appartenere a un giornale che intendevano punire».
BENI PUBBLICI, VIZI PRIVATI - Alla Stampa precisano di non volere enfatizzare il caso più del necessario. «Ci limitiamo a sottolineare che un uomo delle istituzioni ha pienamente diritto di non far salire persone sui mezzi che gli appartengono, macchine, aerei o barche da diporto. Se però disponde dei beni pubblici come se fossero suoi, apre una questione che va al di là dello stile che il ruolo dovrebbe comportare».

Infine si becca questa risposta..


«Se per D'Alema c'è reato, lo denunci»
Così il presidente della Corte d’Appello di Milano Giuseppe Grechi commenta il duro attacco fatto dal vicepremier sulle intercettazioni

MILANO - «Se è reato venga denunciato, se un uomo politico lo ritiene, prenda carta e penna e denunci il reato alla Procura. Io, per il momento, non mi pronuncio». Così il presidente della Corte d'appello di Milano, Giuseppe Grechi, ha commentato l'intervista resa giovedì dal ministro degli Esteri Massimo D'Alem. D'Alema riguardo la vicenda della diffusione e della pubblicazione di intercettazioni che vedevano coinvolti parlamentari nell'ambito della vicenda Antonveneta aveva sottolineato che si era in presenza di un «reato e mi aspetto che venga perseguito perché in Italia c'è l'obbligatorietà dell'azione penale».

INCHIESTA INTERNA - Grechi ha ribadito che, su richiesta del ministro della Giustizia, Clemente Mastella, nei giorni scorsi ha già avviato degli accertamenti, e con lui il procuratore generale Mario Blandini, per verificare se le cautele utilizzate per mettere a disposizione delle parti le intercettazioni «sono state osservate». «Se scopriremo che sono state acquisite illecitamente (dalla stampa, ndr) - ha detto ancora Grechi - faremo denuncia, altrimenti lo farà l'onorevole D'Alema».
LA RICHIESTA DI MASTELLA - Il guardasigilli, il 12 giugno scorso, aveva inviato una richiesta al presidente della Corte d'Appello, Giuseppe Grechi, e al procuratore generale Mario Blandini, affinché svolgessero «ogni apposita verifica» di fronte alla diffusione «copiosa e dettagliata» di interi brani di intercettazioni, a suo dire riportati dagli organi di stampa «in forma pressochè integrale». Questo avrebbe comportato una «conseguente lesione delle prerogative costituzionali». Grechi è tornato a spiegare di avere adottato, a livello di ufficio gip, «tutte le cautele necessarie perché ciò non si verificasse», e che è sua intenzione verificare se «qualche cosa non ha funzionato».

Povero baffino, ce l'hanno tutti con lui...
Ce ne sarebbero da dire anche su Padoa-Schioppa e Visco, ma poi la m***a rischia di essere troppa..

P.S. dov'era D'alema l'estate scorsa?

MaD
15-06-2007, 16:29
Quindi tu ritieni giusto pubblicare le telefonate di persone che non sono nemmeno indagate?

Dampyr
15-06-2007, 16:40
Quindi tu ritieni giusto pubblicare le telefonate di persone che non sono nemmeno indagate?

Non ho detto quello...
Francamente però trovo ipocrita questa levata di scudi adesso, quando in altre situazioni nessuno ha fiatato. E l'ipocrisia di aver prima negato di aver partecipato ad una scalata, poi apparsa evidente..

MaD
15-06-2007, 18:18
Infatti non ha partecipato a un bel niente. :)
Secondariamente partecipare a una scalata mica e' un reato...

mmithos
15-06-2007, 19:21
Quindi tu ritieni giusto pubblicare le telefonate di persone che non sono nemmeno indagate?

quindi tu ritieni giusto che dal momento che pubblicarle non sia stato giusto (o corretto, per meglio dire)
si faccia finta che queste telefonate non siano mai esistite?

se un ladro entra in casa e trova un cadavere allora il cadavere non esiste perchè l'ha trovato il ladro?

MaD
15-06-2007, 21:10
Io ritengo che le intercettazioni utili a fini giudiziari vengano usate a fini giudiziari, le altre vadano distrutte.
Per essere piu' precisi, se in quelle intercettazioni si rilevano ipotesi di reato si deve perseguire la persona che lo ha commesso, ma siccome mi risulta che augurare il successo dell'operazione dell'amico non sia un reato, allora a quel punto le intercettazioni dovevano essere distrutte: questo perche', nel caso (per fare un esempio) che D'Alema (persona estranea ai fatti) avesse invitato Consorte ad andare a puttane probabilmente gli sarebbe seccato trovare la conversazione sui giornali nonostante quella conversazione non aggiungesse nulla all'indagine su Consorte.

Secondariamente, ma questa e' una opinione personale che non c'entra col caso in esame, le intercettazioni dovrebbero essere usate dai giudici, non dai giornalisti.

Dampyr
16-06-2007, 13:03
Christian Rocca


L'Italia alle vongole
Max-Scialpi-D'Alema (no East, no West, we are the best) fa scendere dall'aereo che non è suo ma dello Stato un cronista di un giornale prodiano che in queste settimane ha scritto male di lui. E lo fa, esplicitamente, per intimidire La Stampa di Torino. Una cosa più da Ceausescu che da statista di Gallipoli, ma che ha colto nel segno: La Stampa ha replicato timidamente e La Repubblica dalemiana naturalmente non ha scritto una riga. Non voglio immaginare che cosa sarebbe successo e quanti editoriali ci sarebbero oggi sui giornali se una cosa del genere l'avesse fatta non dico Berlusconi, ma Schifani. Già questo, l'intimidazione di D'Alema e la copertura di Repubblica, è da brividi. Ancora peggio, però, l'asservimento di tutti i colleghi del giornalista della Stampa cacciato in malo modo dall'aereo. Loro sono partiti, invece di far partire da solo il rais della Farnesina.

MaD
16-06-2007, 13:33
Mi fa ridere la parte in cui viene citato Berlusconi: naturalmente la stampa e' tutta di sinistra, come il Giornale (con allegato il giornalino delle Liberta' :p), Libero e tutto il resto che fa capo al caro fratello Paolo. :D
Naturalmente non posso dire che l'articolo sia fazioso, perche' il Foglio e' di proprieta' di Veronica Lario e al momento non so se sia pro-Berlusconi visti gli ultimi scambi epistolari fra i due. :D

Dampyr
16-06-2007, 13:36
Mi fa ridere la parte in cui viene citato Berlusconi: naturalmente la stampa e' tutta di sinistra, come il Giornale (con allegato il giornalino delle Liberta' :p), Libero e tutto il resto che fa capo al caro fratello Paolo. :D
Naturalmente non posso dire che l'articolo sia fazioso, perche' il Foglio e' di proprieta' di Veronica Lario e al momento non so se sia pro-Berlusconi visti gli ultimi scambi epistolari fra i due. :D

Però come al solito quando ti fa comodo non entri nel merito dell'articolo (che poi non è nemmeno un articolo, dato che proviene da un blog! Ma questo non ti sei curato di controllarlo).
Forse perchè dice cose vere e non sai come attaccarlo :)

MaD
16-06-2007, 14:37
Sicuramente La Stampa ha soldi a sufficienza per pagare un biglietto aereo ai suoi giornalisti, nel caso D'Alema non li voglia a bordo del suo aereo.

Dampyr
16-06-2007, 16:06
Sicuramente La Stampa ha soldi a sufficienza per pagare un biglietto aereo ai suoi giornalisti, nel caso D'Alema non li voglia a bordo del suo aereo.

Dai, non fare finta di non capire...
proprio loro che gridavano allo scandalo e al regime con Berlusconi, ne stanno facendo di cotte e di crude... e questo è solo l'ultimo degli episodi

MaD
16-06-2007, 16:52
Quale episodio? Quello del giornalista?
E poi guarda che quello che parla di regime (vedi "regicidio" di ieri), che dice che ci sono stati brogli alle elezioni (che ha organizzato lui), che ha 3 tv + svariati giornali e dice che la stampa e' di sinistra, ecc.ecc. non e' certo D'Alema...

francamdar
17-06-2007, 09:59
Le peggiori scorrettezze commesse a destra non valgono un decimo di quelle commesse a sinistra: gli elettori di sinistra, si sa, sono molto più esigenti. Così non serve allineare le telefonate degli scalatori a Silvio Berlusconi, a Salvatore Cicu, a Romano Comincioli, a Luigi Grillo... Non serve nemmeno ricordare i soldi passati dalla Banca popolare di Lodi ad alcuni politici (il leghista Roberto Calderoli, Ivo Tarolli dell’Udc, Aldo Brancher di Forza Italia...). Solo a sinistra soldi e telefonate fanno scandalo, perché è a sinistra che la reputazione ha ancora un valore.

La destra in questi anni ha fatto di tutto: ha dossierato gli oppositori, ha progettato di «neutralizzare» e «disarticolare», anche con «eventi traumatici», persone e gruppi indicati come «nemici» non delle istituzioni, ma del presidente del Consiglio allora in carica, Silvio Berlusconi; ha confezionato dossier per gettare fango su Romano Prodi, Piero Fassino e gli altri leader del centrosinistra; ha usato le Commissioni parlamentari su Telekom Serbia e sul rapporto Mitrokhin per diffondere veleni; ha permesso la costituzione di un Supersismi che incrociando servizi segreti istituzionali (Sismi e intelligence della Guardia di finanza) con apparati privati (security Telecom e agenzie investigative) ha spiato e dossierato migliaia di persone e avvelenato la politica e l’economia...

Tutto ciò ha portato l’Italia indietro nel tempo, agli anni dei dossier del Sifar, delle trame della P2. Ma con una differenza (in peggio): che allora c’era una parte del Paese e della politica che poteva dire a testa alta: «Noi, puliti, siamo le vittime di tutto questo fango». Oggi le piccole e grandi compromissioni di una parte della sinistra inquinano ogni cosa, rendono la sinistra ricattabile come la destra.
In uno dei suoi interrogatori, l’ex numero due del Sismi Marco Mancini – uno dei capi del Supersismi di Niccolò Pollari, Giuliano Tavaroli ed Emanuele Cipriani – racconta di aver ricevuto da Cipriani, «dopo il 2003», alcuni documenti sui conti esteri di alcuni politici di Ds («Dossier Oak») e Udc. Di averli portati al suo superiore, Pollari, che gli avrebbe però ordinato di portarli ai diretti interessati: Nicola Latorre, braccio destro di D’Alema, e Lorenzo Cesa, segretario Udc. Questi smentiscono. Ma se il metodo Pollari-Mancini era questo, allora si capiscono i veleni incrociati della nuova Italia dei ricatti. Del resto, per quale misteriosa sindrome di Stoccolma gli uomini della sinistra, vittime di fango e dossier, si sono tenuti per mesi, una volta arrivati al governo, i responsabili di quel fango, di quei dossier? (E ancora li difendono perfino trascinando i magistrati di Milano davanti alla Corte costituzionale).
Adesso che cosa faranno, coloro che al popolo della sinistra hanno fatto perdere l’innocenza? Si faranno da parte per sempre o vorranno provare fin dove può arrivare la «crisi della politica»? -Gianni Barbacetto-
leggi tutto>>> (http://www.societacivile.it/primopiano/articoli_pp/nuova%20p2.html)








Quale episodio? Quello del giornalista?
E poi guarda che quello che parla di regime (vedi "regicidio" di ieri), che dice che ci sono stati brogli alle elezioni (che ha organizzato lui), che ha 3 tv + svariati giornali e dice che la stampa e' di sinistra, ecc.ecc. non e' certo D'Alema...


[...]A destra c’è un presunto politico che si occupa anche lui di banche, ma nessuno lo dice perché, intanto, lui si occupa pure di giornali, di televisioni, di radio, di portali internet, di assicurazioni, di Telecom, di Endemol, di cinema, di calcio, di lifting, di trapianti e, alla sua età, anche di ragazze. Poi ci sono suoi alleati indagati per aver preso soldi dalle banche medesime, ma nessuno ne parla perché lui, appunto, si occupa di tv e di giornali. Poi c’è il capo dello Stato che, solitario, parla di politica. Per esempio, sollecita la riforma della giustizia che dovrebbe cancellare la controriforma Castelli sulla separazione delle carriere.

Ma inevitabilmente, visto che si occupa di politica, Napolitano viene accusato di «invasione di campo»: infatti nessuno sa più che cosa sia il «campo». Come sia fatto, quanto misuri, quali ne siano i confini.

A furia di ripetere lo slogan del «primato della politica», i politici hanno perduto il senso dell’orientamento. Non hanno più la minima idea di che cosa sia, la politica. Infatti si occupano di tutto, fuorchè di quella. Sulla mattanza messicana del G8 di Genova, per esempio, silenzio di tomba. In compenso, nei prossimi giorni, il capo dello Stato riceverà la visita del cavalier Bellachioma, che però non ha ancora deciso che cosa dirgli. Nell’attesa, ha preso appuntamento, come si fa alla mutua. Tre giorni fa pareva intenzionato a chiedere nuove elezioni, col decisivo argomento che ha vinto le elezioni a Parma e a Palermo.

Poi gli hanno spiegato che lui, quando governava, ha perso tutte le elezioni possibili, dalle circoscrizionali alle comunali, dalle provinciali alle regionali, dalle europee a quelle per il rinnovo delle comunità montane, ma nessuno si è mai sognato di sciogliere le Camere. Allora ha deciso di chiedere un governo istituzionale. Ma l’hanno guardato strano, allora ha cambiato idea e ha optato per un governo di larghe intese. Ma nemmeno questo ha suscitato entusiasmi. E lui ha pensato bene di lanciare una bella protesta fiscale: nel senso che continuerà ad accumulare fondi neri nei paradisi fiscali, come fa da una trentina d’anni, ma consentirà di farlo anche a qualcun altro.

Poi i suoi onorevoli avvocati gli hanno fatto notare che, essendo lui imputato di frode fiscale, appropriazione indebita, falso in bilancio e corruzione del testimone Mills, la cosa sarebbe apparsa come una piena confessione e l’hanno vivamente sconsigliato. Allora è tornato a chiedere lo scioglimento delle Camere: qualcuno, con calma e tatto, gli ha spiegato che, prima di scioglierle, deve cadere il governo e la maggioranza. Allora lui ha dichiarato che il capo dello Stato effettivamente non può sciogliere le Camere, ma glielo chiederà lo stesso perché ormai ha preso appuntamento e che figura fa se non va più.

Ha anche pensato di parlare a Napolitano delle sue prossime vacanze, ma non ha ancora deciso in quale villa andare, e ha lasciato perdere. Magari, ha detto tra sé e sé, vado dal capo dello Stato e gli leggo una poesia di James Bondi, l’inno alla bellezza di Michela Brambilla, che vende il pesce surgelato e i mangimi per gatti e che diventerà la leader del Partito delle Libertà, del Giornale delle Libertà e della Tv delle Libertà. Ma dallo staff del Quirinale si son detti poco interessati. Girava anche l’idea di portare sul Colle qualche amico leghista armato della Padania col titolo «Fuori dalle balle» e di occupare simpaticamente l’ufficio del Presidente della Repubblica, ma è parso eccessivo persino a Borghezio.[...]
>>>Silvio facci sognare - Marco travaglio (http://www.canisciolti.info/articoli_dettaglio.php?id=5846)

....

marcejap
17-06-2007, 11:22
Dai, non fare finta di non capire...
proprio loro che gridavano allo scandalo e al regime con Berlusconi, ne stanno facendo di cotte e di crude... e questo è solo l'ultimo degli episodi


Mai sentito parlare del detto della pagliuzza e della trave?

Dampyr
17-06-2007, 11:48
Mai sentito parlare del detto della pagliuzza e della trave?

Io sì.
D'alema no, a quanto pare :)

marcejap
17-06-2007, 12:00
Io sì.
D'alema no, a quanto pare :)


Non l'ho chiesto a d'alema. L'ho chiesto a te.

Mi sembra un pò un controsenso imputare fatti gravi ad esponenti politici che non si vota quando quelli che si vota hanno fatto ben di peggio (come giustamente fa notare Travaglio).

La cosa triste è che uno di sinistra come me NON voterà ds alle prossime elezioni (credo di pietro, o forse nessuno) disgustato da questi fatti, mentre gli elettori del cdx continueranno imperterriti a votare esponenti pregiudicati con crimini tipo associazione mafiosa o corruzione come dell'utri e previti.

La pagiuzza e la trave, appunto.

Dampyr
17-06-2007, 13:07
Non l'ho chiesto a d'alema. L'ho chiesto a te.

Mi sembra un pò un controsenso imputare fatti gravi ad esponenti politici che non si vota quando quelli che si vota hanno fatto ben di peggio (come giustamente fa notare Travaglio).

La cosa triste è che uno di sinistra come me NON voterà ds alle prossime elezioni (credo di pietro, o forse nessuno) disgustato da questi fatti, mentre gli elettori del cdx continueranno imperterriti a votare esponenti pregiudicati con crimini tipo associazione mafiosa o corruzione come dell'utri e previti.

La pagiuzza e la trave, appunto.

E chi ti dice che io abbia votato Berlusconi? :)
Infatti, hai detto una falsità :sisi:

Ma capisco che essendo di sinistra non vi sia l'abitudine a mettere in discussione i propri convincimenti :)

marcejap
17-06-2007, 13:11
E chi ti dice che io abbia votato Berlusconi? :)
Infatti, hai detto una falsità :sisi:

Ma capisco che essendo di sinistra non vi sia l'abitudine a mettere in discussione i propri convincimenti :)


Veramente quella di mettere in discussione i miei "convincimenti" è una cosa che ho appena fatto, visto che ho detto che non voterò mai più ds (o pd).

Solo che faccio notare come ci sia un giornalista di sinistra (Travaglio) che picchia sulla sinistra e nessun giornalista di destra faccia mai critica verso la propria parte politica.

Se poi non hai votato cdx, meglio, ma purtroppo c'è chi lo farà per te riportando in parlamento diversi pregiudicati.

Flavio Ezio
17-06-2007, 13:25
Se poi non hai votato cdx, meglio, ma purtroppo c'è chi lo farà per te riportando in parlamento diversi pregiudicati.


beh,hai letto male,ha detto di non aver votato berlusconi,non di non aver votato centrodestra.Le cose sono mooolto differenti....soprattutto ora.

marcejap
17-06-2007, 13:31
beh,hai letto male,ha detto di non aver votato berlusconi,non di non aver votato centrodestra.Le cose sono mooolto differenti....soprattutto ora.

Non c'è nessuna differenza, dal momento che il capo di quella coalizione è berlusconi (e la stessa cosa dall'altra parte per prodi).

Aethiss
17-06-2007, 13:32
Veramente quella di mettere in discussione i miei "convincimenti" è una cosa che ho appena fatto, visto che ho detto che non voterò mai più ds (o pd).

Solo che faccio notare come ci sia un giornalista di sinistra (Travaglio) che picchia sulla sinistra e nessun giornalista di destra faccia mai critica verso la propria parte politica.

Se poi non hai votato cdx, meglio, ma purtroppo c'è chi lo farà per te riportando in parlamento diversi pregiudicati.

Sono d'accordo con i tuoi ragionamenti. Anche io non rivotero' questa sinistra che fa' veramente merda. Una sola precisazione: Travaglio, per sua stessa ammissione, e' di destra. Pero' giustamente spala fuori sia la merda del centrodestra ke del centrosinistra. Un po' come dovrebbero fare tutti i giornalisti ...

Dampyr
17-06-2007, 14:50
Non c'è nessuna differenza, dal momento che il capo di quella coalizione è berlusconi (e la stessa cosa dall'altra parte per prodi).

c'è eccome. Almeno per me.

Flavio Ezio
17-06-2007, 14:58
Non c'è nessuna differenza, dal momento che il capo di quella coalizione è berlusconi (e la stessa cosa dall'altra parte per prodi).

le differenze ci sono....non sai quanta gente che ha votato udc non sopporta berlusconi,non sai quanta gente che ha votato rpc non sopporta prodi.
puoi dire di aver votato berlusconi solo se voti forza italia,puoi dire di aver votato prodi solo se voti non so che(di che è prodi?ds?niente?)

marcejap
17-06-2007, 15:49
c'è eccome. Almeno per me.


le differenze ci sono....non sai quanta gente che ha votato udc non sopporta berlusconi,non sai quanta gente che ha votato rpc non sopporta prodi.
puoi dire di aver votato berlusconi solo se voti forza italia,puoi dire di aver votato prodi solo se voti non so che(di che è prodi?ds?niente?)

Mi spiace per voi, ma la differenza è minima, se non nulla. Gli elettori dell'udc si sono dovuti comunque sorbire berlusconi per 5 anni dal 2001 al 2006, gli elettori di prc devono comunque sorbirsi prodi. Gli piaccia o meno se lo prendono nel ciocco entrambi.

Per quanto non ci piaccia, i più forti delle due coalizioni sono loro. Se udc e prc non si adeguano, perdono le elezioni ed al potere ci va il leader dell'altra coalizione ( e sapete benissimo che per chi è di destra prodi sarà sempre peggio di berlusconi e per chi è di sinistra berlusconi sarà sempre peggio di prodi).

E' come diceva Montanelli: ci si turia il naso e si vota. Tutti gli italiani si turano il naso e votano. Occorre vedere chi resisterà maggiormente a naso tappato, se gli elettori di cdx o di csx. Personalmente credo di cdx, ed infatti sono sicuro che alle prossime politiche (se domani, tra un anno od al 2011) rivincerà berlusconi. Perchè l'elettore di csx è più sensibile e non sopporterà di rivotare d'alema, mentre quelli di cdx sopportano pregiudicati per mafia in parlamento.

Dampyr
17-06-2007, 16:01
Perchè l'elettore di csx è più sensibile e non sopporterà di rivotare d'alema, mentre quelli di cdx sopportano pregiudicati per mafia in parlamento.

Ma perchè dovete sempre fare quelli che si sentono superiori...
L'elettore di csx è militante, l'elettore di cdx no.
Infatti anche con cali dell'affluenza al voto, prc, pdci e porcherie varie prendono sempre gli stessi voti...

(Inciso: manderei a casa di corsa qualche vecchiaccio che infesta il parlamento da decenni... dov'è il rinnovamento? )

marcejap
17-06-2007, 16:13
Ma perchè dovete sempre fare quelli che si sentono superiori...
L'elettore di csx è militante, l'elettore di cdx no.
Infatti anche con cali dell'affluenza al voto, prc, pdci e porcherie varie prendono sempre gli stessi voti...


Non è una questione di superiorità, è che i pregiudicati li ha candidati il cdx. Una ventina per vari reati (dalla corruzione all'associazione mafiosa).

Puoi star certo che ora, con queste intercettazioni e con le manovre di fassino e d'alema molti di quelli che te ipotizzi militanti non rivoteranno i ds o pd che siano.

Dampyr
17-06-2007, 16:30
Non è una questione di superiorità, è che i pregiudicati li ha candidati il cdx. Una ventina per vari reati (dalla corruzione all'associazione mafiosa).

Vedi che dici falsità? Dimentichi, tra gli altri, D'elia (RnP),Cirino Pomicino (UDEUR), Visco.
Non "i pregiudicati li ha candidati il cdx", non siete superiori, come pensate di sostenere.

Flavio Ezio
17-06-2007, 16:39
Mi spiace per voi, ma la differenza è minima, se non nulla. Gli elettori dell'udc si sono dovuti comunque sorbire berlusconi per 5 anni dal 2001 al 2006, gli elettori di prc devono comunque sorbirsi prodi. Gli piaccia o meno se lo prendono nel ciocco entrambi.

Per quanto non ci piaccia, i più forti delle due coalizioni sono loro. Se udc e prc non si adeguano, perdono le elezioni ed al potere ci va il leader dell'altra coalizione ( e sapete benissimo che per chi è di destra prodi sarà sempre peggio di berlusconi e per chi è di sinistra berlusconi sarà sempre peggio di prodi).

E' come diceva Montanelli: ci si turia il naso e si vota.

appunto,è proprio cosi,per te la differenza è minima?per me no:prodi e berlusca sono solo 2 uomini,che rappresentano la 'voce' della coalizione,con idee simili a quelle dello schieramento di cui fanni parte,simili ma non uguali vista il grande minestrone che è il centro-sinistra e il centro-destra.Ergo,sono due effetti collaterali per alcune persone dei rispettivi schieramenti.Io li cosidero solo 2 voci che alla fine non contano troppo ai fini delle decisioni del parlamento,è il partito /coalizione di partiti che conta,non tanto una singola persona.

francamdar
17-06-2007, 17:14
appunto,è proprio cosi,per te la differenza è minima?per me no:prodi e berlusca sono solo 2 uomini,che rappresentano la 'voce' della coalizione,con idee simili a quelle dello schieramento di cui fanni parte,simili ma non uguali vista il grande minestrone che è il centro-sinistra e il centro-destra.Ergo,sono due effetti collaterali per alcune persone dei rispettivi schieramenti.Io li cosidero solo 2 voci che alla fine non contano troppo ai fini delle decisioni del parlamento,è il partito /coalizione di partiti che conta,non tanto una singola persona.
mi sembra opportuno ricordarti che gli ultimi due presidenti del consiglio italiani, in europa siedono nella stessa coalizione (PPE).

uno é stato esponente di punta della "migliore" (?) DC mentre l'altro é presidente di un partito fondato da taluno condannato in primo grado a nove anni per concorso esterno in associazione mafiosa e a due anni (confermato in cassazione) per estorsione.








Vedi che dici falsità? Dimentichi, tra gli altri, D'elia (RnP),Cirino Pomicino (UDEUR), Visco.
Non "i pregiudicati li ha candidati il cdx", non siete superiori, come pensate di sostenere.
:confused:

Categorie penali*

Condannati definitivi (o patteggiamenti) 25
Prescritti definitivi 10 Assolti per legge** 1
Prosciolti per immunità*** 1
Condannati in I grado 8
Imputati in I grado 17
Imputati in udienza preliminare 1
Indagati in fase preliminare 19

Totale 82

* Quando un parlamentare ha piú processi, abbiamo registrato quello in fase piú avanzata (la prescrizione prevale sulle indagini in corso, ma non sulle condanne anche provvisorie).
** Il dato non tiene conto dei casi Berlusconi, Previti, Brancher e altri, usciti dai loro processi in base a leggi da essi stessi votate, perché rientrano anche in altre categorie penali per altri processi.
*** Si tratta della insindacabilità che ha salvato il leghista Speroni da un processo per reati ritenuti compiuti nell¹esercizio delle funzioni parlamentari.

L¹hit parade dei partiti

Forza Italia 29
Alleanza nazionale 14
Udc 10
Lega Nord 8
Movimento per l¹autonomia 1
Dc 1
Psi 1
Gruppo misto **** 1

Totale Destra 65

Margherita 6
Ds 6
Udeur 2
Rifondazione comunista 2
Rosa nel pugno 1

Totale Sinistra 17

La classifica dei reati*****

Corruzione 18
Finanziamento illecito 16
Truffa 10
Abuso d¹ufficio, falso 9
Associazione mafiosa 8
Bancarotta fraudolenta, turbativa d¹asta 7
Associazione a delinquere, resistenza a pubblico ufficiale, falso in bilancio 6
Attentato alla Costituzione, attentato all¹unità dello Stato, struttura paramilitare fuorilegge 5
Favoreggiamento, concussione, frode fiscale 4
Diffamazione, abuso edilizio, lesioni personali 3
Banda armata, corruzione giudiziaria, peculato, estorsione, rivelazione di segreti 2
Omicidio, associazione sovversiva, istigazione a delinquere, favoreggiamento mafioso, aggiotaggio, percosse, violenza a corpo politico, incendio aggravato, calunnia, falsa testimonianza, voto di scambio, appropriazione indebita, violazione della privacy, oltraggio, fabbricazione di esplosivi, violazione diritti d¹autore, frode in pubblico concorso, adulterazione di vini 1

**** Andreotti, pur iscritto al Gruppo misto, è stato candidato del centrodestra alla presidenza del Senato.
***** Qui il totale dei reati non corrisponde a quello dei parlamentari "marron", perché abbiamo inserito tutti i reati di cui è accusato ciascuno, e molti devono rispondere di varie fattispecie delittuose.

Venticinque "diversamente onesti":
condanne e patteggiamenti definitivi

1. Berruti Massimo Maria (FI): favoreggiamento.
2. Biondi Alfredo (FI): evasione fiscale (reato poi depenalizzato).
3. Bonsignore Vito (Udc): corruzione.
4. Borghezio Mario (Lega Nord): incendio aggravato.
5. Bossi Umberto (Lega Nord): finanziamento illecito e istigazione a delinquere.
6. Cantoni Giampiero (FI): corruzione e bancarotta.
7. Carra Enzo (Margherita): falsa testimonianza.
8. De Angelis Marcello (An): banda armata e associazione sovversiva.
9. D¹Elia Sergio (Rosa nel pugno): banda armata e concorso in omicidio.
10. Dell¹Utri Marcello (FI): false fatture, falso in bilancio e frode fiscale.
11. Del Pennino Antonio (FI): finanziamento illecito.
12. De Michelis Gianni (Psi): corruzione e finanziamento illecito.
13. Farina Daniele (Prc): fabbricazione, detenzione e porto abusivo di ordigni esplosivi, resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali gravi e inosservanza degli ordini dell¹autorità.
14. Jannuzzi Lino (FI): diffamazione aggravata.
15. La Malfa Giorgio (FI): finanziamento illecito.
16. Maroni Roberto (Lega Nord): resistenza a pubblico ufficiale.
17. Mauro Giovanni (FI): diffamazione aggravata.
18. Nania Domenico (An): lesioni volontarie personali.
19. Patriciello Aldo (Udc): finanziamento illecito.
20. Pomicino Paolo Cirino (Dc): corruzione e finanziamento illecito.
21. Previti Cesare (FI): corruzione giudiziaria.
22. Sterpa Egidio (FI): finanziamento illecito.
23. Tomassini Antonio (FI): falso in atto pubblico.
24. Visco Vincenzo (Ds): abuso edilizio.
25. Vito Alfredo (FI): corruzione.

MaD
17-06-2007, 23:06
mi sembra opportuno ricordarti che gli ultimi due presidenti del consiglio italiani, in europa siedono nella stessa coalizione (PPE).
Sbagli. Da quando FI e' entrata nel PPE a fine anni 90 questo non e' piu' vero.
Nel PPE c'e' solo Berlusconi e non c'e' piu' nemmeno la Margherita.



Tornando ai reati dei vari deputati/senatori, se hanno scontato la loro condanna francamente a me non me ne puo' fregare di meno se sono stati eletti: e' una valutazione che ogni elettore fara' in cuor suo.
Personalmente non voterei mai una persona condannata per associazione mafiosa, ma se altri lo vogliono fare sono liberi di farlo.
E' molto piu' grave la posizione di chi si fa eleggere per cambiare le leggi a proprio favore (nella scorsa legislatura Pecorella, avvocato di Berlusconi, era presidente della Commissione Giustizia e sappiamo tutti quali riforme del settore giudiziario sono state varate) o per godere dell'immunita' parlamentare: ma anche lì sono coglioni quelli che li votano...

Flavio Ezio
17-06-2007, 23:20
mi sembra opportuno ricordarti che gli ultimi due presidenti del consiglio italiani, in europa siedono nella stessa coalizione (PPE).

uno é stato esponente di punta della "migliore" (?) DC mentre l'altro é presidente di un partito fondato da taluno condannato in primo grado a nove anni per concorso esterno in associazione mafiosa e a due anni (confermato in cassazione) per estorsione.



:confused::confused::suspi::suspi:e quindi?

francamdar
18-06-2007, 00:11
Sbagli. Da quando FI e' entrata nel PPE a fine anni 90 questo non e' piu' vero.
Nel PPE c'e' solo Berlusconi e non c'e' piu' nemmeno la Margherita.
E' vero. mi correggo, nel ppe é rimasto il solo mastella con l'Udeur.
chiedo scusa per il vuoto di memoria.

macedone
18-06-2007, 10:14
Come succede spesso quando scoppiano gli scandali è tutta una questione di riequilibri di potere e centra poco tutto il resto...

Che questi parlassero a telefono con "gli scalatori" non è grave in sè e per sè, diciamo la verità nessuno se ne sarebbe strafottuto, in Italia patria dell'evasione mondiale, se questi facevano qualche bazzicotto, il problema è che oltre a essere disonesti sono pure completamente incapaci.

E' chiaro che in un paese civile una cosa del genere avrebbe portato alle immediate dimissioni dei partecipanti... Ma cazzo... Siamo in Italia... Un paese in cui la politica fà una legge elettorale con la quale blocca le liste e nessuno si preoccupa di dire che è una legge inaccettabile...

E' chiaro che ciò che è successo è gravissimo, la politica non tifa regolamenta, come fà a regolamentare se ha interessi e quindi amici e nemici?

Le intercettazioni non avranno rilevanza penale, ma questi non erano quelli della questione morale?

Quindi perfavore facciano i babbà... Ma per lo meno non ci prendano per il culo...

Ma per me non è affatto una novità che l'Italia non sia un paese pienamente democratico.

OrsettiOrsetti
18-06-2007, 11:00
Se io sono un imprenditore, un banchiere, un editore, un "potente" in generale, per mantenere od incrementare patrimonio e potere personale mi rivolgo ai politici dell'area che per convenienza, convinzione o amicizia personale vedo come mia, cercando di ottenere legislazioni favorevoli alla mia attività.
Sono le lobby, ci sono sempre state e sempre ci saranno.
Ovunque nel mondo le lobby fanno peessione sui politici, li finanziano e cercano di mandare al potere coloro che rispondono ai propri interessi.
Ovunque nel mondo non ci si scandalizza fino a che questi intrecci fra economia e politica non superano dei limiti ben chiari imposti dalle leggi.

Politici "vergini" che fanno solo l'interesse del paese senza lasciarsi influenzare non esistono.
La destra, fra le altre cose che rispecchiano i suoi "ideali", farà politiche favorevoli al proprio elettorato e soprattutto ai propri sostenitori economicamente forti. La sinistra farà altrettanto.

La questione morale è una stronzata, contano le leggi che dovrebbero servire a stabilire un limite a queste influenze lobbistiche.
In Italia si vuole ancora credere alla politica come atto puro, nobile e idealistico, quasi una missione, per cui chiunque in odore di influenza di qualche potere forte viene additato come un appestato, tanto da coprire chi i reati li ha davvero commessi, e se passano in giudicato nonostante la nebulosità e i mille cavilli della legge italiana, significa che l'hanno fatta davvero grossa...

robiuan
18-06-2007, 11:20
Un vaglia da un euro spedito ai presidenti delle Camere per contribuire al "sostentamento" di deputati e senatori, una piccola offerta sottratta alla sua magra pensione per "i poveri rappresentanti del popolo italiano". L'iniziativa provocatoria è di un pensionato di 66 anni di Bassano del Grappa, Domenico Grego, che al vaglia inviato a Bertinotti e Marini, come rappresentanti di tutti i parlamentari italiani, ha allegato anche una breve letterina.

"Chi scrive è un pensionato che, come molti, fatica ad arrivare alla fine del mese dopo 40 anni di lavoro - sottolinea la lettera riportata sulle pagine locali del Gazzettino - Ora, vedendo i privilegi dei politici italiani, con il loro record mondiale che detengono in quanto a stipendio, mi vergogno per loro per questa situazione".
Il pensionato continua puntando l'indice contro il "dissanguamento che recano all'economia italiana, a causa della loro bramosia di sperpero del denaro pubblico", e chiede come i politici possano non rendersene conto. e parlate ancora di destra o di sinistra:(

Dampyr
18-06-2007, 11:26
Un vaglia da un euro spedito ai presidenti delle Camere per contribuire al "sostentamento" di deputati e senatori, una piccola offerta sottratta alla sua magra pensione per "i poveri rappresentanti del popolo italiano". L'iniziativa provocatoria è di un pensionato di 66 anni di Bassano del Grappa, Domenico Grego, che al vaglia inviato a Bertinotti e Marini, come rappresentanti di tutti i parlamentari italiani, ha allegato anche una breve letterina.

"Chi scrive è un pensionato che, come molti, fatica ad arrivare alla fine del mese dopo 40 anni di lavoro - sottolinea la lettera riportata sulle pagine locali del Gazzettino - Ora, vedendo i privilegi dei politici italiani, con il loro record mondiale che detengono in quanto a stipendio, mi vergogno per loro per questa situazione".
Il pensionato continua puntando l'indice contro il "dissanguamento che recano all'economia italiana, a causa della loro bramosia di sperpero del denaro pubblico", e chiede come i politici possano non rendersene conto. e parlate ancora di destra o di sinistra:(

Infatti ho la sensazione che qualcosa stia ribollendo nel paese..
non s'è mai vissuto tanto astio verso la politica (tutta) come in questo periodo... anche se i dissesti più grossi sono avvenuti tra i 20 e i 30 anni fa.

slaine
18-06-2007, 11:33
Infatti ho la sensazione che qualcosa stia ribollendo nel paese..
non s'è mai vissuto tanto astio verso la politica (tutta) come in questo periodo... anche se i dissesti più grossi sono avvenuti tra i 20 e i 30 anni fa.

non è solo una tua sensazione, c'è malcontento in generale e abbastanza "incolore" nel senso che sia la gente di sinistra che di destra comincia ad averne piene le palle. Ne ho la riprova nel mio piccolo quotidiano ma la cosa è netta, decisamente :sisi:

pessimismo, e fastidio.

Dampyr
18-06-2007, 11:36
non è solo una tua sensazione, c'è malcontento in generale e abbastanza "incolore" nel senso che sia la gente di sinistra che di destra comincia ad averne piene le palle. Ne ho la riprova nel mio piccolo quotidiano ma la cosa è netta, decisamente :sisi:

pessimismo, e fastidio.

Pessimismo, malcontento, indifferenza, rassegnazione, e tanta rabbia... e poi loro vengono a parlarci di senso civico, quando non sanno nemmeno cos'è..
ci aspetta la rivoluzione Italiana? :suspi:

MaD
18-06-2007, 11:46
Le intercettazioni non avranno rilevanza penale, ma questi non erano quelli della questione morale?

Guarda che la questione morale e' il motivo per cui hanno dei voti degli incapaci come Di Pietro e dei paraculo come Fini.
Io mi preoccupo di piu' della questione materiale, cioe' magari avere un debito pubblico in diminuzione, avere una pensione fra 40 anni, avere una protezione sul lavoro, ecc.ecc.
Delle telefonate di D'Alema a Consorte me ne frega meno di zero: non vorrei che si finisse come con Calciopoli...

rui_papo_6
18-06-2007, 11:47
la rivoluzione italiana vorebbe già farla il Sen. Paolo Guzzanti (sì, proprio lui, il babbo di Corrado, Sabrina e Caterina che è anche amicissimo di Silvio), così si chiama il suo delirante (almeno per me, poi chi la pensa diversamente è ben accetto) blog

sempre in cerca di rivoluzionari, chi è interessato si armi e parta...

OrsettiOrsetti
18-06-2007, 11:48
Non credo la rivoluzione, ma sarebbe terreno fertile per l'emergere di qualche leader vero, con idee un minimo nuove (o almeno con un linguaggio e un modo di far politica diverso da quello attuale). Infatti i caporioni già ben installati in parlamento e nelle istituzioni stanno facedno da un po' parecchio baccano su crisi della politica, necessità di rinnovarsi (leggi riciclarsi) e soprattutto sui pericoli dell'antipolitica, giusto per creare una nuova etichetta d'infamia, l'antipolitica, da appiccicare al rpimo individuo fastidioso dovesse comparire sulla scena.

Ovunque nel mondo sarebbe spunato un Sarkozy, un Obama o uno Zapatero a scompaginare un po' le carte, in Italia la vedo dura.
Se poi pensiamo che l'ultimo "uomo nuovo" italiano è stato Berlusconi cominciano a cascarmi un po' le palle...

macedone
18-06-2007, 17:24
Guarda che la questione morale e' il motivo per cui hanno dei voti degli incapaci come Di Pietro e dei paraculo come Fini.
Io mi preoccupo di piu' della questione materiale, cioe' magari avere un debito pubblico in diminuzione, avere una pensione fra 40 anni, avere una protezione sul lavoro, ecc.ecc.
Delle telefonate di D'Alema a Consorte me ne frega meno di zero: non vorrei che si finisse come con Calciopoli...
Infatti ho detto anche:
"il problema è che oltre a essere disonesti sono pure completamente incapaci."

La questione morale è un'idiozia che si sono inventati loro perchè non credendo nello stato di diritto dovevano "dirne una a caso" e Berlinguer era fortissimo in questo... :sisi: :asd:

Io credo che se non esiste un'alternativa reale a questo andazzo e allo strapotere delle lobbies è colpa sopratutto di chi non và a votare e di chi non s'informa prima di andare a votare, se tutti votassero in modo consapevole nessuna lobby al mondo peserebbe un cazzo in democrazia... Non si possono corrompere la metà più uno di tutti gli elettori o sistemarne il 50%+ 1 a forza di favori... :sisi:

MaD
18-06-2007, 18:42
Berlinguer viveva in un altro periodo storico... ora per me la priorita' e' l'economia, il resto e' in terzo piano.
Alle prossime elezioni i risultati li valutero' su quello, non sul numero di telefonate fatte agli imprenditori.

macedone
19-06-2007, 02:18
Berlinguer viveva in un altro periodo storico... ora per me la priorita' e' l'economia, il resto e' in terzo piano.
Alle prossime elezioni i risultati li valutero' su quello, non sul numero di telefonate fatte agli imprenditori.
Abbiamo il 2° debito al mondo e gente in Parlamento che crede ancora che il comunismo possa essere utile alla situazione italiana senza parlare del livello d'imposizione fiscale ( che chi può sistematicamente evade...) come vuoi che vada l'economia... :asd: :asd: :asd:

francamdar
19-06-2007, 16:22
Berlinguer viveva in un altro periodo storico... ora per me la priorita' e' l'economia, il resto e' in terzo piano.
Alle prossime elezioni i risultati li valutero' su quello, non sul numero di telefonate fatte agli imprenditori.
vero. però l'idea socialdemocratica di berlinguer, oltre ad essere tuttora studiata come una tra le pagine migliori della visione politica di fine secolo, aveva in embrione valenze di assoluta contemporaneità e di altissimo valore e senso etico/sociale.
a mio parere, parlarne al passato sarebbe enormemente riduttivo.
(edit: senza nulla togliere al tuo discorso; che a differenza del mio contempla la "crisi" politica degli anni 80/90)


sui risultati e progetti/prospetti economici della sinistra (almeno di questa sinistra "stracciona" e improvvisata) mi sembra importante riportarti questo brano di latouche (già postato in decrescita)

I piani di rilancio (franco-tedeschi, italiani o europei) si
fondano sempre tutti su grandi opere (infrastrutture e trasporti), che non
possono che deteriorare ulteriormente le condizioni, in particolare quelle
climatiche. A fronte di questa situazione, il silenzio della sinistra, di
socialisti, comunisti, verdi, dell'estrema sinistra e addirittura dei
movimenti "altermondialisti", lascia interdetti. A sinistra la crescita e',
infatti, considerata come fonte di soluzione della questione sociale,
poiche' crea posti di lavoro e ne favorirebbe una ripartizione piu' equa.
Jean Gadrey sintetizza bene questa posizione: "Se e' vero che la crescita
non puo' risolvere tutti i problemi, e' giustamente considerata da molti
come chiave in grado di creare margini di manovra e di migliorare alcune
dimensioni della vita quotidiana, dell'impiego ecc... Tuttavia, cosi'
facendo, si elude la questione del suo contenuto qualitativo (chi si e'
migliorato?), o della sua ripartizione (la 'condivisione del valore
aggiunto'), e soprattutto si eludono alcune questioni relative alla sua
reale entita' che, se dovessero essere rese note, rischierebbero di
indebolire la 'religione' dei tassi di crescita". Solo qualche rara voce
(Jean-Marie Haribey, Alain Lipietz e i responsabili di Attac) esce dal coro
e sostiene una "decelerazione della crescita". Anche se si tratta di una
posizione che, pur partendo da buone intenzioni, si rivela in fin dei conti
inefficace, poiche' ci priva nel contempo dei benefici della crescita e dei
vantaggi della decrescita. Michel Serres paragona l'ecologia riformista "a
una nave che si dirige alla velocita' di 25 nodi verso una parete rocciosa e
sulla quale si scagliera' inevitabilmente, mentre sul ponte di comando il
capitano ordina di diminuire la velocita' di un decimo, ma non di invertire
la rotta". Decelerare significa esattamente questo.
Nel 2004, il giornalista del settimanale francese "Politis" specializzato
nelle questioni riguardanti l'ecologia e' stato costretto alle dimissioni
dopo aver messo in luce in un suo articolo la debolezza dell'opposizione su
questi temi. Il dibattito che ne e' scaturito ha rivelato tutto il disagio
della sinistra. Il nodo della questione, scrive un lettore della rivista,
sta certamente "nella capacita' di sfidare una sorta di pensiero unico,
condiviso da quasi tutta la classe politica francese, secondo cui la nostra
felicita' deve passare per un aumento della crescita, della produttivita',
del potere d'acquisto e dunque per un aumento dei consumi". Come ha
osservato Herve' Kempf a proposito di questo caso: "La sinistra e' davvero
disposta a proclamare la necessita' di ridurre il consumo materiale, cardine
dell'ecologismo?".
continua>>> (http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=11981)

in Italia vista l'esposizione dei ds nella vendita al dettaglio (coop, ipercoop, confesercenti, confartigianato, etc) penso proprio di no: soprattutto a causa della sinegia d'alema/berlusconi nei settori vendita/pubblicità e alla sudditanza del sindacato istituzionale nei confronti di confindustria.*(edit)
la sinistra attuale, a mio parere, sembra enucleata dal programma di proporre un'alternativa, (penso che grazie a questa classe dirigente ne sia completamente incapace),
mentre sembra assolutamente incline a svilupparsi sui pogrammi dettati dal FMI e BM.
altrettanto questa destra criminosa/criminale sembra aver completamente smarrito la visione dei "padri nobili" per abbandonarsi a un cieco "edonismo reganiano", che abbiamo ben visto a che risultati conduce.

allo stato attuale, la visione economica della sinistra riformista sembra capace di svilupparsi solo in "comitati d'affari" (l'esperienza tosco/emiliana dovrebbe allarmare l'elettorato) mostrando una pericolosa alienazione verso i valori fondanti: abbracciando il sentiero che questa destra percorre da più tempo fino alla perdita totale dell'identità.


edit
* confindustria che se ne frega bellamente di impoverire il paese: permettendo e favorendo moltissimi dei propri associati a trasferire la produzione/sfruttamento nei paesi del terzo mondo.


IIedit: a supporto di questa tesi sull'incapacità di questa classe dirigente, mi sembra opportuno ricordare che tutte le discussioni sulla nascita del PD, finora interessano architetture e strutturalismi partitocratici/elettorali, mentre la base sta ancora aspettando la proclamazione dei programmi fondanti e di aggregazione.



IIIedit: qualche lettura sulla crisi economica prossima ventura

Ricchi più ricchi, poveri più poveri (http://www.disinformazione.it/ricchi_e_poveri.htm) di Eugenio Benetazzo
sempre di Eugenio Benetazzo La bolla del carry trading (http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=11751)
Straordinario allarme dal Giappone su un crac finanziario (http://www.movisol.org/07news094.htm) da movisol
sempre da movisol Helmut Schmidt critica gli hedge funds (Il crollo immobiliare si prospetta anche in Europa) (http://www.movisol.org/07news108.htm)

E' ufficiale: il tracollo dell'economia degli Stati Uniti é iniziato (http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=3464) di Richard C. Cook -Global research- da comedonchisciotte

francamdar
20-06-2007, 11:16
per me non c'é nessuna antipolitica, anzi.
c'é voglia di politica, ma di quella vera!
(quella del buon padre di famiglia per intenderci, quella che questa classe dirigente sembra incapace di porre in essere)

c'é voglia di vera destra e di vera sinistra, che si confrontino su programmi e contenuti. purtroppo appare ovvio che a furia di previlegiare gli "interessi particolari" e di posporre il bene comune, questa classe dirigente ha perso di vista le priorità della popolazione (mai quelle di partito e/o di apparato).
di questo sanno benissimo che siamo tutti stufi marci.

macedone
20-06-2007, 12:15
No.... Il buon padre di famiglia noooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo...

:asd: :asd: :asd:

Il buon padre di famiglia cerca di sistemare i figli... :asd: :sisi:

slaine
20-06-2007, 12:21
Il buon padre di famiglia italiano cerca di sistemare i figli... :asd: :sisi:

esatto, e lo fa perchè se non ci pensa lui non lo aiuta certo "il sistema".

Fatevi un giro in terre neanche troppo lontane (Svizzera, Germania, Scandinavia, ecc.) e quando vedrete famiglie che vanno a spasso con il papà abbondantemente sotto i 30 anni che tiene sulle spalle un bimbo di forse 2 con al fianco la moglie giovane anche lei col pancione domandatevi perchè in quei paesi non si ha paura del futuro...perchè di questo si tratta, aver paura del futuro...

francamdar
21-06-2007, 10:16
vero. però l'idea socialdemocratica di berlinguer, oltre ad essere tuttora studiata come una tra le pagine migliori della visione politica di fine secolo, aveva in embrione valenze di assoluta contemporaneità e di altissimo valore e senso etico/sociale.
a mio parere, parlarne al passato sarebbe enormemente riduttivo.
(edit: senza nulla togliere al tuo discorso; che a differenza del mio contempla la "crisi" politica degli anni 80/90)

trovato oggi sul sito di beppegrillo:


"I partiti non fanno più politica. I partiti hanno degenerato e questa è l'origine dei malanni d'Italia. I partiti di oggi sono soprattutto macchine di potere e di clientela: scarsa o mistificata conoscenza della vita e dei problemi della società e della gente, idee, ideali, programmi pochi o vaghi, sentimenti e passione civile, zero. Gestiscono interessi, i più disparati, i più contraddittori, talvolta anche loschi, comunque senza alcun rapporto con le esigenze e i bisogni umani emergenti, oppure distorcendoli, senza perseguire il bene comune. La loro stessa struttura organizzativa si è ormai conformata su questo modello, e non sono più organizzatori del popolo, formazioni che ne promuovono la maturazione civile e l'iniziativa: sono piuttosto federazioni di correnti, di camarille, ciascuna con un "boss" e dei "sotto-boss". La carta geopolitica dei partiti è fatta di nomi e di luoghi.
I partiti hanno occupato lo Stato e tutte le sue istituzioni, a partire dal governo. Hanno occupato gli enti locali, gli enti di previdenza, le banche, le aziende pubbliche, gli istituti culturali, gli ospedali, le università, la Rai TV, alcuni grandi giornali. Per esempio, oggi c'è il pericolo che il maggior quotidiano italiano, il Corriere della Sera, cada in mano di questo o quel partito o di una sua corrente... Insomma, tutto è già lottizzato e spartito o si vorrebbe lottizzare e spartire. E il risultato è drammatico. Tutte le "operazioni" che le diverse istituzioni e i loro attuali dirigenti sono chiamati a compiere vengono viste prevalentemente in funzione dell'interesse del partito o della corrente o del clan cui si deve la carica. Un credito bancario viene concesso se è utile a questo fine, se procura vantaggi e rapporti di clientela; un'autorizzazione amministrativa viene data, un appalto viene aggiudicato, una cattedra viene assegnata, un'attrezzatura di laboratorio viene finanziata, se i beneficiari fanno atto di fedeltà al partito che procura quei vantaggi, anche quando si tratta soltanto di riconoscimenti dovuti.
Molti italiani, secondo me, si accorgono benissimo del mercimonio che si fa dello Stato, delle sopraffazioni, dei favoritismi, delle discriminazioni. Ma gran parte di loro è sotto ricatto. Hanno ricevuto vantaggi (magari dovuti, ma ottenuti solo attraverso i canali dei partiti e delle loro correnti) o sperano.
I partiti debbono, come dice la nostra Costituzione, concorrere alla formazione della volontà politica della Nazione; e ciò possono farlo non occupando pezzi sempre più larghi di Stato, sempre più numerosi centri di potere in ogni campo, ma interpretando le grandi correnti di opinione, organizzando le aspirazioni del popolo, controllando democraticamente l’operato delle istituzioni.
La questione morale non si esaurisce nel fatto che, essendoci dei ladri, dei corrotti, dei concussori in alte sfere della politica e dell'amministrazione, bisogna scovarli, bisogna denunciarli e bisogna metterli in galera. La questione morale, nell'Italia d'oggi, fa tutt'uno con l'occupazione dello Stato da parte dei partiti governativi e delle loro correnti, fa tutt'uno con la guerra per bande, fa tutt'uno con la concezione della politica e con i metodi di governo di costoro, che vanno semplicemente abbandonati e superati. Se si continua in questo modo, in Italia la democrazia rischia di restringersi, non di allargarsi e svilupparsi; rischia di soffocare in una palude.
Il consumismo individuale esasperato produce non solo dissipazione di ricchezza e storture produttive, ma anche insoddisfazione, smarrimento, infelicità.
Quando si chiedono sacrifici al Paese e si comincia con il chiederli ai lavoratori, mentre si ha alle spalle una questione come la P2, è assai difficile ricevere ascolto ed essere credibili. Quando si chiedono sacrifici alla gente che lavora ci vuole un grande consenso, una grande credibilità politica e la capacità di colpire esosi e intollerabili privilegi. Se questi elementi non ci sono, l'operazione non può riuscire."
Enrico Berlinguer 1981

MaD
21-06-2007, 10:42
Il problema non sono certo i partiti, ma la testa degli italiani (riducendo di molto la questione, perche' alla fine tutto il mondo e' paese).
Per cambiare la situazione ci vorrebbero cambiamenti di portata epocale come neanche la Rivoluzione Francese e' riuscita a portare perche' bisognerebbe cambiare la mentalita' delle persone in tutti gli aspetti: chi e' che non pensa prima al bene proprio e poi al bene della comunita'?
Ovviamente sappiamo tutti che e' una visione di corto respiro, perche' della comunita' (in questo caso del paese) facciamo parte tutti, ma allo stesso tempo guardiamo prima ai benefici odierni rispetto a quelli futuri.

I politici da questo punto di vista non sono certo santi, quindi personalmente io guardo al male minore: chi e' che porta i maggiori benefici al paese?
Tutto questo sapendo che ovviamente ognuno pensa pure ai comodi suoi...

P.S. Tutto questo senza considerare che tutti i manager pubblici prima o poi entrano in contatto con le istituzioni (ovviamente) e quindi con i partiti: mi pare pure normale che inizi un processo di accostamento, prima fra persone e poi fra una persona e un partito, ma personalmente non lo ritengo un problema quando non si abusa dei propri uffici per favorire qualcuno a discapito di altri.

francamdar
21-06-2007, 11:44
Il problema non sono certo i partiti, ma la testa degli italiani (riducendo di molto la questione, perche' alla fine tutto il mondo e' paese).
Per cambiare la situazione ci vorrebbero cambiamenti di portata epocale come neanche la Rivoluzione Francese e' riuscita a portare perche' bisognerebbe cambiare la mentalita' delle persone in tutti gli aspetti: chi e' che non pensa prima al bene proprio e poi al bene della comunita'?
Ovviamente sappiamo tutti che e' una visione di corto respiro, perche' della comunita' (in questo caso del paese) facciamo parte tutti, ma allo stesso tempo guardiamo prima ai benefici odierni rispetto a quelli futuri.
:sisi::sisi::sisi:
impossibile non quotarti!!!

I politici da questo punto di vista non sono certo santi, quindi personalmente io guardo al male minore: chi e' che porta i maggiori benefici al paese?
Tutto questo sapendo che ovviamente ognuno pensa pure ai comodi suoi...

P.S. Tutto questo senza considerare che tutti i manager pubblici prima o poi entrano in contatto con le istituzioni (ovviamente) e quindi con i partiti: mi pare pure normale che inizi un processo di accostamento, prima fra persone e poi fra una persona e un partito, ma personalmente non lo ritengo un problema quando non si abusa dei propri uffici per favorire qualcuno a discapito di altri.
per questo bisognerebbe porre in atto processi alternativi.
seguendo il tuo (giusto) discorso: a cominciare dal nostro quotidiano, dalle forme di consumo, dal custodire una coscienzza individuale e una consapevolezza sociale.

mentre pensare che dei singoli, anche fossero le migliori persone del mondo, possano fare bene muovendosi nelle attuali dinamiche corporative (che stiamo constatando distruttive e perniciose) mi sembra impensabile.
secondo me il problema non é nelle persone, ma sistemico: per questo ogni rivoluzione sarebbe inefficace; perché cambierebbe gli attori lasciando intatto il modello.

penso seriamente che il primo passo per migliorare lo "status" attuale sia in un "nuovo umanesimo".

figli e nipoti di una generazione uscita da due guerre mondiali in meno di trent'anni, abbiamo spostato il punto focale dei progetti di vita sul solo progresso materiale (inevitabile); ma quelli che stiamo vivendo sono i risultati!
inquinamento morale e ambientale all'ennesima potenza, sperequazione della ricchezza, depauperamento delle risorse, indebolimento del diritto.
questa deriva sembra transnazionale e trasversale a tutti gli schieramenti politici.

solo grazie a una nuova visione dell'uomo (appunto un nuovo umanesimo) le cose si possano migliorare, perché i bisogni dell'uomo moderno non sono soprattutto materiali (come per i nonni), ma altrettanto civili, sociali e spirituali.

almeno dal mio modestissimo e personalissimo punto di vista.

PS anche da questo m'imbufalisco a sentir parlare di destra e sinistra allo stato attuale, dove vedo solo comitati d'affari che professano che il denaro non ha ne colore ne odore "business as usual" :(

MaD
21-06-2007, 13:31
E invece sbagli: destra e sinistra divergono nel bacino d'utenza (per parlare in termini imprenditoriali) e come tali devono rivolgersi a chi li ha votati in primis (i clienti) e in seguito agli altri (i potenziali clienti).
Per questo, la VERA panacea di tutti i mali, sarebbe una concreta democrazia dell'alternanza. 2 PARTITI (non raggruppamenti eterogenei in cui gruppuscoli con 3 senatori hanno diritto di veto) alternativi non per valori di fondo (ormai alla democrazia penso che ci credano anche in AN) ma per visione strategica: dove racimolare risorse e come utilizzarle?

Invece in Italia ognuno pensa a se (significativo il fatto che alla riunione sul tesoretto Padoa Schioppa abbia ricevuto richieste pari 4 volte l'entita' delle risorse) e fiutando le sconfitte elettorali si pensa a mettere i bastoni fra le ruote agli altri, con leggi elettorali che aumentano la frammentazione e buchi di bilancio.
Francamente io non do la colpa ai politici: in cosa sono diversi (peggiori) rispetto al resto del paese? In niente, tutte le categorie fanno gli stessi ragionamenti...

francamdar
21-06-2007, 14:07
E invece sbagli: destra e sinistra divergono nel bacino d'utenza (per parlare in termini imprenditoriali) e come tali devono rivolgersi a chi li ha votati in primis (i clienti) e in seguito agli altri (i potenziali clienti).
Per questo, la VERA panacea di tutti i mali, sarebbe una concreta democrazia dell'alternanza. 2 PARTITI (non raggruppamenti eterogenei in cui gruppuscoli con 3 senatori hanno diritto di veto) alternativi non per valori di fondo (ormai alla democrazia penso che ci credano anche in AN) ma per visione strategica: dove racimolare risorse e come utilizzarle?

Invece in Italia ognuno pensa a se (significativo il fatto che alla riunione sul tesoretto Padoa Schioppa abbia ricevuto richieste pari 4 volte l'entita' delle risorse) e fiutando le sconfitte elettorali si pensa a mettere i bastoni fra le ruote agli altri, con leggi elettorali che aumentano la frammentazione e buchi di bilancio.
Francamente io non do la colpa ai politici: in cosa sono diversi (peggiori) rispetto al resto del paese? In niente, tutte le categorie fanno gli stessi ragionamenti...
verissimo, e altrettanto vero che la base degli schieramenti é assolutamente differente.
ma la classe dirigente?

tu stesso lo dici (dal bold in poi), differenze ma con gli stessi metodi, dinamiche, architetture e ingegnerie politiche.

se sinistra, destra e minoranze abbracciano e fanno propri gli stessi metodi di attuazione, diventa difficile (per non dire impossibile) cogliere la differenza di programma, no?

edit: figuriamoci poi attuarli

macedone
21-06-2007, 16:02
In Italia il problema non è solo politico è civile, nel senso che conivolge tutti i livelli del nostro paese, la classe politica ne è semplicemente la più esposta perchè in questo momento, come nel '92, è quella più frammentata e quindi meno forte perchè politicamente inconsistente e incapace di produrre qualsiasi cambiamento a causa della mancanza di un leader politico con una "vision" di come dovrebbe essere il nostro paese, un'immagine di come potremmo e dovremmo essere tra 5 e 10 anni, questo manca. Vedete voci contrastanti nell'ABI o in Confindustria o in Confartigianato ecc??? Ma neanche a pensarci! La politica invece è un marasma poichè nessun politico ha il coraggio di rischiare la propria faccia per un progetto politico... Anche perchè è difficile rischiare per ciò che non si ha :asd: :asd: :asd:

@francamdar... Umanesimo eh... Sempre co' stì pretacci!!! :asd: :asd: :asd: Proprio in questi giorni non ricordo nè dove nè se oggi o domani c'è una conferenza clericale ( :asd: ) su "Un nuovo umanesimo per l'Europa"... :sisi:

redde78
22-06-2007, 16:20
Non credo la rivoluzione, ma sarebbe terreno fertile per l'emergere di qualche leader vero, con idee un minimo nuove (o almeno con un linguaggio e un modo di far politica diverso da quello attuale). Infatti i caporioni già ben installati in parlamento e nelle istituzioni stanno facedno da un po' parecchio baccano su crisi della politica, necessità di rinnovarsi (leggi riciclarsi) e soprattutto sui pericoli dell'antipolitica, giusto per creare una nuova etichetta d'infamia, l'antipolitica, da appiccicare al rpimo individuo fastidioso dovesse comparire sulla scena.

Ovunque nel mondo sarebbe spunato un Sarkozy, un Obama o uno Zapatero a scompaginare un po' le carte, in Italia la vedo dura.
Se poi pensiamo che l'ultimo "uomo nuovo" italiano è stato Berlusconi cominciano a cascarmi un po' le palle...

eccolo!
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Economia/2007/06_Giugno/21/montezemolo_sindacato.shtml

:asd:

Dr_Velvet
22-06-2007, 16:23
eccolo!
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Economia/2007/06_Giugno/21/montezemolo_sindacato.shtml

:asd:

mi hai preceduto di qualche secondo,stavo per aprire un topic sull argomento...
Ma Montezuma non si starà mica facendo prendere un po'troppo?
ovviamente parlo delle dichiarazioni a proposito dei sindacati e dei fannulloni che secondo lui rappresenterebbero.
Va bene la critica,ma utilizzare un termine del genere mi sembra sfrontato e inutilmente provocatorio.

macedone
22-06-2007, 16:32
Nooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo oooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo oooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo !



Ma non si parlava di politica? :asd:

Dampyr
22-06-2007, 16:47
La figura più ridicola la fa come al solito la sinistra radicale, che è riuscita a dare del Black bloc a montezemolo :suspi:

D'altronde, loro di black bloc se ne intendono, gli organizzano perfino i movimenti :sisi:

MaD
22-06-2007, 19:43
Guarda che i black bloc sono anarchici di destra... quelli di sinistra sono le tute bianche.

Dr_Velvet
22-06-2007, 21:02
La figura più ridicola la fa come al solito la sinistra radicale, che è riuscita a dare del Black bloc a montezemolo :suspi:

D'altronde, loro di black bloc se ne intendono, gli organizzano perfino i movimenti :sisi:

no,no...la figura peggiore la fa proprio montezemolo parlando di sindacati come farebbe al bar il proprietario di una azienducola agricola qualsiasi che si lamenta delle noie che gli danno i braccianti...
I sindacati hanno una storia e ,anche se criticabilissimi,hanno avuti un ruolo fondamentale nella la lotta per i diritti dei lavoratori.
Ognittanto potrebbe ricordarsi di lanciare attacchi simili verso gli imprenditori che non consentono agli operai di lavorare in sicurezza,invece di continuare a farsi propaganda con i suoi sproloqui

francamdar
22-06-2007, 22:02
La figura più ridicola la fa come al solito la sinistra radicale, che è riuscita a dare del Black bloc a montezemolo :suspi:

D'altronde, loro di black bloc se ne intendono, gli organizzano perfino i movimenti :sisi:
questa non l'ho capita

me la spiegheresti?

edit:

capisco il silenzio ;)
e quanto sia facile parlare a vanvera
(se non lo so io che sono professore di vaniloquio :D)
quindi sarò buono coi tromboni parlamentari e con gli avvoltoi della carta stampata
con te é impossibile non esserlo :)

a me sembra che a sinistra di black block non ne sappiano nulla (radicale? macchevordì? non lo sanno neanche loro - tantomeno qualunque sinistra parlamentare)

ne di black block come metodo (essenzialmente black block é un metodo di protesta)
ne tantomeno abbiano mai letto (o condividano) alcunchè di john zerzan
(l'anarco-primitivista/ecologista che viene considerato l'ideologo e "padre nobile" del blocco)

l'unica cosa sicura é che su black block (sbagliato dire sui) c'é la più assoluta e totale ignoranza:
a cominciare da chi li scambia con squatter, punkabbestia e antagonisti, destrorsi e/o sinistrorsi.

IIedit:
anche se quanto detto da Mad é in buona parte vero: in quanto numerosi movimenti di estrema destra si muovono scopiazzando la protesta black block (anche per screditare l'antagonismo in generale)
mentre le tute bianche orbitano nella sfera dell'antagonismo (dichiaratamente pacifista)
black block, per manifesto invece si riconosce non nel pacifismo quanto nell'area non-violenta

IIIedit:
luca luca ha messo le mani avanti prima di presentare il conto del rinnovamento fiat? che c'é di strano?
é una vita che in fiat sottobraccio ai sindacati fanno licenziamenti, cassintegrazione, esternalizzazioni.
adesso fa il gradasso? ???
i suoi epigoni sapevano essere più eleganti e meno chiassosi.
:sisi:

Flavio Ezio
23-06-2007, 00:13
ne di black block come metodo (essenzialmente black block é un metodo di protesta)

a cominciare da chi li scambia con squatter, punkabbestia e antagonisti, destrorsi e/o sinistrorsi.


black block, per manifesto invece si riconosce non nel pacifismo quanto nell'area non-violenta



prego???la maggioranza di quelli SONO CRIMINALI,altro che punkabbestia o non violenti.Criminali,che vanno contro le leggi del nostro stato.

francamdar
23-06-2007, 00:16
prego???la maggioranza di quelli SONO CRIMINALI,altro che punkabbestia o non violenti.Criminali,che vanno contro le leggi del nostro stato.
scusa, ma perché?

ne conosci qualcuno?


edit:
se prima di parlare ti informassi, sapresti che non é così.

poi anche uno che si fa la mansarda superando la metratura, va contro le leggi dello stato
senza per questo essere un criminale.

mentre un imprenditore stimato che inquina le falde acquifere (sapendo di farlo) criminale lo é di sicuro!

IIedit: per chiarezza
io non ho nulla a che spartire con black block
ma almeno prima di parlarne mi sono informato (cosa che avrebbero dovuto fare in primis i giornalisti - che oltretutto son pagati proprio per questo) :)

Flavio Ezio
23-06-2007, 00:50
scusa, ma perché?

ne conosci qualcuno?


edit:
se prima di parlare ti informassi, sapresti che non é così.

poi anche uno che si fa la mansarda superando la metratura, va contro le leggi dello stato
senza per questo essere un criminale.






ma per favore eh,che centra la mansarda?io sto parlando di criminali che spaccano tutto,che vanno contro la polizia,sto parlando di questi: http://www.anarca-bolo.ch/a-rivista/275/12.htm

MaD
23-06-2007, 12:33
Lascia stare il G8 di Genova, ti prego...
Altrimenti bisognerebbe parlare pure del contorno:

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2007/06_Giugno/13/g8_genova_questore.shtml

Bisogna distinguere fra il black bloc come e' stato fondato e quello che significa la parola black bloc per i media (cioe' i teppisti vestiti di nero, che poi nella stragrande maggioranza dei casi non c'entrano niente col black bloc).
Penso che fran si riferisca alla prima definizione e tu alla seconda.

Flavio Ezio
23-06-2007, 12:51
Lascia stare il G8 di Genova, ti prego...
Altrimenti bisognerebbe parlare pure del contorno:

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2007/06_Giugno/13/g8_genova_questore.shtml

Bisogna distinguere fra il black bloc come e' stato fondato e quello che significa la parola black bloc per i media (cioe' i teppisti vestiti di nero, che poi nella stragrande maggioranza dei casi non c'entrano niente col black bloc).
Penso che fran si riferisca alla prima definizione e tu alla seconda.

io piu prosaicamente mi riferisco a quello che vedo,che probabilmente è diverso da come fu concepito,e quindi ha fallito.

Sono criminali.

francamdar
23-06-2007, 15:45
intanto luca luca, dopo aver lanciato il sasso nello stagno ha subito nascosto il braccio.
si vede che, all'improvviso, si é ricordato dei decenni di concertazione della fiat.








tanto il messaggio era ormai lanciato. ;)

Dampyr
01-07-2007, 10:56
L'annuncio del senatore Sergio De Gregorio
Speciale querela Padoa-Schioppa e Prodi

ROMA - «Il generale Roberto Speciale ha dato mandato ai propri legali per querelare per diffamazione e calunnia il ministro dell'economia Tommaso Padoa Schioppa, in relazione alle gravi accuse dallo stesso mosse contro il generale durante il dibattito al Senato sulla sua rimozione». Lo ha annunciato Sergio De Gregorio, presidente della Commissione Difesa del Senato e leader nazionale del movimento politico Italiani nel Mondo.

«Oltre a Tommaso Padoa-Schioppa - ha aggiunto De Gregorio - Speciale presenterá querela anche nei confronti del premier Romano Prodi, sulla scorta del documento consegnato al Parlamento intitolato "Accuse del Governo al generale Speciale". Tale documento rende responsabile il presidente del Consiglio di aver perpetrato una campagna di delegittimazione nei confronti del generale Speciale, con notizie false e tendenziose».

«Quel documento - ha concluso il presidente della Commissione Difesa del Senato - giá acquisito dal magistrato della procura di Roma che sta indagando sulla vicenda Visco-Speciale, sancisce la condivisione delle responsabilitá dell'esecutivo, quindi del suo massimo rappresentante, ovvero Romano Prodi».

Dr_Velvet
01-07-2007, 12:27
meglio essere chiari, non è possibile parlare sempre a vanvera come molti politici fanno...se usa termini che potrebbe usare un poprietario di una azienducola qualsiasi (una delle tantissime azienducole che portano avanti l'economia italiana!) non vedo che male ci sia. Per fare certi commenti bisogna esporli in forma aulica? bisogna raccontare balle con giri di parole molto raffinate come molti politici fanno? :p

scusa,leggo solo ora.
non si tratta dei termini utilizzati,ma di superficialità e mancanza di rispetto.
La stessa mancanza di rispetto che subiscono molti braccianti da parte di proprietari di azienducole,che si vantano di portare avanti l 'economia italiana quando invece sono loro stessi a tenerla sotto scacco con una evasione fiscale "piuttosto" evidente.

Dr_Velvet
08-07-2007, 20:05
a proposito di Montezuma :
http://www.repubblica.it/2003/k/rubriche/cartacanta/6-lugl/6-lugl.html?ref=hprub

:asd::asd::asd: