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francamdar
24-03-2007, 16:40
non sto parlando dell'opera di sartre

ma del sentimento che fini e mastella suscitano alla mia esausta e modestissima persona.

http://www.repubblica.it/2007/03/sezioni/politica/afganistan-missione/scontro-voto1/scontro-voto1.html

questo "il cattolico" da ceppaloni

A tre giorni dal voto finale sul decreto che finanzia le missioni militari all'estero, tra cui quella afgana, dalla maggioranza Clemente Mastella apre a "nuove regole d'ingaggio e più armi per mettere in sicurezza i nostri soldati in Afghanistan".

"il posto in afghanistan dove mi sento più al sicuro é l'ospedale di emergency"
Gen. Fabio Mini

non c'é che dire! come al solito il prode pirla da ceppaloni ha capito tutto!!!


questo l'ex picchiatore fascista

Dall'altra Fi e An annunciano astensioni e voti contrari, creando nei fatti la crisi di governo, "perché la crisi diplomatica tra Italia e Usa dimostra che la nostra politica estera è cambiata e da noi non più condivisa".

ma qualcuno ha avvisato questo povero fesso dal passato ingombrante che negli USA esiste una società liberal maggioritaria, molto forte e radicata, con i quali siamo in perfetta sintonia a riguardo dell'interventismo militare?
http://www.iltempo.it/approfondimenti/index.aspx?id=1161516
http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/editoriali/grubrica.asp?ID_blog=43&ID_articolo=431&ID_sezione=58&sezione=

come al solito! forti con i deboli e deboli con i forti.
per non smentirsi, come sempre assolutamente inconsistenti!!

francamdar
24-03-2007, 17:11
ecco la politica che vorrebbero i nostri (da bertinotti a fini) alleati, allineati e soggiogati


Decadenza, spreco, corruzione nel nuovo impero americano
di Prof. Rodrigue Tremblay - Montreal
E' autore del libro 'The New American Empire (http://onlinejournal.com/artman/publish/%E2%80%9Chttp://www.amazon.com/gp/redirect.html?ie=UTF8&location=http%3A%2F%2Fwww.amazon.com%2FNew-American-Empire-Rodrigue-Tremblay%2Fdp%2F0741418878%2Fsr%3D1-1%2Fqid%3D1165174218%3Fie%3DUTF8%26s%3Dbooks&tag=onlinejourn09-20&linkCode=ur2&camp=1789&creative=9325%E2%80%9D)’.
mail: rodrigue.tremblay@yahoo.com.
blog: http://www.thenewamericanempire.com/blog.


Parte I

"Un impero è sempre coercitivo e autoritario: è come un coperchio tenuto premuto su una pentola che bolle. Ad un certo punto la pressione interna è troppo forte, il coperchio esplode via e avviene una sorta di eruzione vulcanica".
Umberto Eco, medievalista italiano

"Un impero è dispotismo, e un imperatore è un despota, che non è trattenuto da alcuna legge o limitazione che non sia la sua volontà; è l'estensione della tirannia oltre la monarchia assoluta".
John Adams (1735-1826), secondo presidente americano

"Il deterioramento di ogni governo inizia con il declino dei principi su cui è fondato".
Montesquieu (1689-1755), Charles Louis de Secondat, Barone di Montesquieu

Un sicuro segno della decadenza (http://en.wikipedia.org/wiki/Decadence) di un impero si ha quando il denaro duramente guadagnato sembra perdere ogni significato e viene sprecato a destra e a manca. Ci sono indizi che ciò è quanto sta accadendo oggi negli Stati Uniti. Vi è una danza di miliardi che sfida ogni immaginazione e che nessuno sembra capire.

Primo caso:

Nel 2006 la banca di investimenti e compagnia di assicurazioni Goldman Sachs (http://members.forbes.com/forbes/2007/0129/056.html) ha pagato l'esorbitante somma di 16.5 miliardi di dollari in bonus di fine anno per i suoi dirigenti e impiegati. Una tale quantità di denaro se dovesse essere trasportata in scatole contenenti banconote da 100 dollari richiederebbe circa 50 container da 10 tonnellate.

Da questa somma è venuto fuori un regalo di Natale di 625000 dollari per ciascun uomo o donna di tale organizzazione, il cui maggior lavoro consiste nello spostare fogli di carta. Lo scorso anno la società pagò i suoi due co-presidenti 54 milioni di dollari l'uno in stipendi, bonus e benefit. Pensate ci sia un legame tra gli esorbitanti profitti privati e il potere politico? Beh, potreste chiedervi perchè Bush abbia nominato un ex presidente e amministratore delegato della Goldman Sachs come Segretario del Tesoro (http://en.wikipedia.org/wiki/Henry_Paulson) e abbia scelto un avvocato proveniente dalla Goldman Sachs come capo del suo staff (http://en.wikipedia.org/wiki/Joshua_Bolten).

Il secondo caso in cui il denaro scorre liberamente è il Pentagono (http://en.wikipedia.org/wiki/The_Pentagon). Il budget militare del governo degli Stati Uniti per il 2007 ammonta all'enorme somma di 623 miliardi di dollari. Vuol dire più di 2000 dollari per ciascun uomo, donna o bambino in America. Come ha fatto notare il Rapporto della Commissione sull' 11 Settembre, "Il Dipartimento della Difesa è un colosso... Con un budget annuale superiore al PIL della Russia, è un impero".

Il vero Nuovo Impero Americano (http://www.amazon.com/exec/obidos/ASIN/0741418878/qid=1120655398/sr=2-1/ref=pd_bbs_b_2_1/102-8470027-8697752) è il Dipartimento della Difesa USA. Il suo budget annuale rappresenta più del 50% delle spese militari di tutti gli altri 191 paesi al mondo messi assieme. E' un impero che allunga i suoi tentacoli in 135 paesi (http://www.lewrockwell.com/vance/vance8.html), con truppe in ognuno di essi, e che ha dispiegato l'incredibile numero di 737 basi militari (http://www.alternet.org/story/47998) in questi paesi stranieri. Questò è veramente un impero fuori controllo che è diventato una sempre maggiore minaccia per il mondo.

Ottenere contratti per la difesa è un modo sicuro per diventare rapidamente ricchi. Per esempio, un rapporto dell'Ispettore Generale per la Ricostruzione Irachena ha concluso che la più alta proporzione di costi operativi consisteva nei contratti, per gli stabilimenti petroliferi, con la KBR Inc. , la sussidiaria della Hulliburton (http://www.corpwatch.org/article.php?id=14191) ed ex azienda del Vice Presidente Cheney. Per quel che riguarda i legami tra contratti per la difesa e potere politico, potreste chiedervi perchè Bush abbia nominato sottosegretario per la Marina (http://www.sfgate.com/cgi-bin/article.cgi?f=/n/a/2005/08/16/national/w172224D70.DTL) il presidente di una delle maggiori aziende fornitrici di armi.

Con così tanto denaro in circolo, non c'è da stupirsi che un comitato del Congresso, l' House Oversight and Government Reform Committee [Comitato del Congresso per il Controllo e la Riforma del Governo n.d.t.], abbia recentemente scoperto che l'equivalente di circa 36 container da 10 tonnellate di biglietti da 100 dollari appena stampati (http://www.guardian.co.uk/Iraq/Story/0,,2008189,00.html) sia sparito in Iraq (363 tonnellate di contante per un valore di circa 12 miliardi di dollari in base alle ultime stime), senza lasciare traccia. Sono nelle tasche di qualcuno, ma il Congresso ancora non sa nelle tasche di chi e non è in grado di seguire il tortuoso tracciato della frode, degli sprechi, degli abusi e della corruzione che avvengono nella guerra in Iraq.

E' ragionevole pensare che parte di questo denaro sia servito per comprare le famose elezioni irachene del 15 Dicembre 2005 raccontate dal regime Bush-Cheney come un modello di democrazia per il medioriente. Se i 12 miliardi di cui non si ha traccia fossero stati divisi equamente tra 12 milioni di elettori iracheni, ciascuno di questi abitanti di un paese impoverito avrebbe ricevuto 1000 dollari in biglietti da 100 appena coniati. Dobbiamo ricordare che le elezioni del 15 Dicembre 2005 hanno consegnato il potere, sino al 2009, ad una coalizione di fanatici fondamentalisti e partiti teocratici sciiti appoggiati dall'Iran, e guidati dal Supreme Council for the Islamic Revolution in Iraq (SCIRI) (http://www.guardian.co.uk/Iraq/Story/0,,2008189,00.html) [Consiglio Supremo per la Rivoluzione Islamica in Iraq n.d.t].

Naturalmente il primo e maggiore costo della Guerra in Iraq è un costo umano e la distruzione di un paese da parte di immorali invasori stranieri. Ma la corruzione in denaro viene per seconda.

In tempo di pace la corruzione (http://www.guardian.co.uk/Iraq/Story/0,,2008189,00.html) è una costante minaccia alla democrazia. In tempo di guerra, se non vengono intrapresi speciali passi, diventa endemica.

E sotto il regime Bush-Cheney non sono stati intrapresi tali passi per evitare la corruzione. Al contrario sembrerebbe che tale corruzione fosse benvenuta, possibilmente sapendo, o sperando, che parte del denaro che vi gira avrebbe ritrovato la strada per tornare nel sistema politico.

Questo è il motivo per cui la corruzione finanziaria pone una minaccia mortale alla democrazia americana. Benjamin Franklin (1706-1790), per dirne uno, temeva che la Costituzione USA sarebbe un giorno "caduta... a causa della corruzione della gente, in un senso generale". Da parte sua, il Presidente Abraham Lincoln (1809-1865) pensava che la corruzione tra le alte cariche sarebbe seguita "appena il denaro si sarà accumulato in poche mani e la Repubblica verrà distrutta".

La domanda a cui si deve ancora rispondere è se la democrazia americana possa essere salvata dalla corruzione ambientale o se sia già troppo tardi. Di fatto gli Stati Uniti sono già caduti in un abisso di corruzione così profondo che non li si può salvare?

Parte II

“L’abuso della compravendita di voti iniziò a prendere piede e il denaro inizio ad avere un importante ruolo nel determinare l'esito delle elezioni. Successivamente questo processo di corruzione si diffuse nelle corti di giustizia. E poi all'esercito, e infine la Repubblica fu sottomessa al governo di imperatori.”—Plutarco (c. 46 A.D.-127 A.D.)

“Uno squilibrio tra i ricchi e poveri è la più antica è la più fatale malattia per qualunque Repubblica.”—Plutarco (c. 46 A.D.-127 A.D.)

“Non dovrebbe sorprendere che quando i ricchi ottengono il controllo del governo, fanno passare leggi che sono favorevoli a loro stessi. La sorpresa è che coloro che non sono ricchi votino per tali persone, anche se dovrebbero sapere dall'amara esperienza che i ricchi continueranno a derubare il resto di noi. Forse il motivo è che i ricchi sono molto abili nel nascondere ciò che fanno.” --Andrew Greeley

La corruzione e la bancarotta morale assumono molte forme. Esse sono solitamente il risultato finale di un'insaziabile desiderio di denaro, potere e privilegio, al di là di ogni decenza. E il denaro in politica è il fulcro di quasi tutte le forme di corruzione.

Negli Stati Uniti, per esempio, il grande capitale è così centrale per la politica e per il funzionamento dei partiti politici che chiunque sia candidato ad alti incarichi, anche se personalmente già milionario, è obbligato a corteggiare coloro che possiedono grandi quantità di soldi (http://www.amazon.com/Selling-Out-Mark-Green/dp/0060523921/ref=sr_11_1/103-8039869-7891816?ie=UTF8&qid=1173098885&sr=11-1). Molti buoni candidati si rifiutano perciò di intraprendere, o abbandonano presto, le campagne presidenziali, perché non vogliono sottomettersi a questo genere di prostituzione.Come conseguenza degli accordi che devono essere fatti per raccogliere le grandi quantità di moneta necessarie ad avere successo, è difficile per qualunque amministrazione non rimanere invischiata in una rete di scandali. Infatti, le grosse somme di denaro sono la chiave per avere influenza a Washington, e i soldi usati per corrompere i politici portano infine ad avidità e scandali. E successo all'amministrazione Nixon (scandalo Watergate), all'amministrazione Carter (scandalo Lance), all'amministrazione Reagan (scandalo Iran-Contra), all'amministrazione di George H. W. Bush (scandalo Iraqgate) e ora all'amministrazione di George W. Bush.

C'è stato lo scandalo Enron (http://www.commondreams.org/headlines02/0116-02.htm), lo scandalo Abramoff (http://thinkprogress.org/abramoff), e lo scandalo Tom DeLay (http://ins.onlinedemocracy.ca/index.php?name=News&file=article&sid=6526). Subito dopo lo scandalo Enron, per esempio, fu reso pubblico il fatto che la Enron aveva speso un totale di $ 5,8 milioni per finanziare le elezioni federali americane, su di un periodo di 12 anni, con il 73% del denaro che andava ai repubblicani. 71 senatori su 100 e 188 membri del congresso su 435 beneficiarono della generosità dell'azienda. Lo stesso presidente George W. Bush, un infaticabile oppositore di qualunque riforma dei finanziamenti per le campagne elettorali (http://en.wikipedia.org/wiki/Campaign_finance_reform), ricevette $ 826.000 da questa sola azienda del Texas (http://www.commondreams.org/headlines02/0116-02.htm) in un periodo di otto anni da che si candidò per la prima volta come governatore di quello Stato. Tutto ciò sembra essere parte di una pervasiva cultura della corruzione (http://www.thecarpetbaggerreport.com/archives/10013.html).

La rivelazione che il super lobbysta Jack Abramoff (http://news.yahoo.com/s/ap/20060624/ap_on_go_pr_wh/abramoff_white_house) offrì $ 100.000 per incontrare il presidente George W. Bush e il capo consigliere Karl Rove per spingere verso leggi di suo piacimento è un'indicazione di come le cose possano rapidamente degenerare, pure nella democrazia più solida. Il super lobbysta Abramoff è stato uno dei principali finanziatori di George W. Bush, e ciò lo ha reso ad honorem un “pioniere” di Bush. E, in modo tipicamente americano, sia Abramoff che DeLay dicevano che Dio era in qualche modo dietro le loro azioni. Da una parte Abramoff confessò : “Io credo che le risorse che arrivano nelle mie mani siano dovute al fatto che è Dio a metterle lì”. E nelle parole di DeLay, “Io credo fermamente di essere innocente dalle accuse che mi vengono rivolte. Crediamo che sia Dio a controllare le cose, infatti Egli fa in modo che tutto vada bene per coloro che lo amano”. Questa è un'indicazione che per alcuni, di fatto si mischiano (http://www.amazon.com/Heist-Superlobbyist-Abramoff-Republican-Washington/dp/0374299315/ref=pd_bbs_sr_1/103-8039869-7891816?ie=UTF8&s=books&qid=1172942126&sr=1-1) la corruzione politica e quella religiosa.

Infatti ciò che il denaro compra a Washington, è l'accesso a quelle posizioni di potere, la diretta influenza nel concepimento delle politiche pubbliche e l'assegnazione preferenziale di posti di lavoro e succosi contratti. La corruzione degli impiegati pubblici e del Congresso da parte di lobbysti (http://www.time.com/time/nation/printout/0,8816,1549069,00.html) è ciò che ne segue. La corruzione politica diventa rapidamente un circolo vizioso: i corruttori scelgono i politici che vogliono vedere in carica gettando tonnellate di denaro nelle loro campagne elettorali, mentre i politici così selezionati sono ansiosi di ripagare i loro benefattori aprendo loro incarichi influenti e servendoli con remunerativi contratti. E così via. In particolare, perché pensate che tutti i maggiori candidati presidenziali democratici (http://www.antiwar.com/justin/?articleid=10626) di quest'anno non siano contro un attacco non provocato dell'America all'Iran? E' perché i benefattori del grande capitale che stanno corteggiando sono tutti pesantemente filo israeliani. Sono coloro che pagano a fare la politica (http://www.thejewishweek.com/news/newscontent.php3?artid=13527&print=yes). Questa potrebbe essere la principale ragione del fatto che il 60% degli americani non si preoccupa di andare a votare il giorno delle elezioni. Essi non sono apatici; sanno solo che la plutocrazia non è democrazia e che non c'è una sola speranza che il sistema si riformi da solo. La plutocrazia è il governo dei ricchi, per i ricchi e nominato dai ricchi. Ciò è qualcosa di ben diverso dalla visione di Lincoln della democrazia come governo “ della gente, per la gente e nominato dalla gente”.

Quando Paul Wolfowitz (http://en.wikipedia.org/wiki/Paul_Wolfowitz), il principale architetto della guerra contro l'Iraq, è andato dal Dipartimento della Difesa Usa a dirigere la Banca Mondiale (http://en.wikipedia.org/wiki/World_Bank), il mondo ha avuto una vivida dimostrazione di quanto possa essere corrotto il sistema politico americano. Wolfowitz non aveva alcuna formazione (scienza politica) o esperienza nella finanza, ma è stato nondimeno nominato presidente dell'importante Banca Mondiale solo per i servizi che aveva reso.

Un altro esempio è quello del curioso spettacolo offerto da Dick Cheney (http://en.wikipedia.org/wiki/Dick_Cheney), membro dell’ American Enterprise Institute (http://en.wikipedia.org/wiki/American_Enterprise_Institute) ed ex amministratore delegato della Halliburton Energy Services (http://www.corpwatch.org/article.php?list=type&type=15), che, nel 2001, si scelse da solo come vice presidente di George W. Bush (egli era il comitato per la ricerca di un vicepresidente di Bush) e, come direttore della squadra di transizione del presidente eletto, si trovò nella posizione per nominare gran parte degli alti funzionari della nuova amministrazione Bush. Come poteva fare ciò, ci si potrebbe legittimamente chiedere? Inoltre, perché George W. Bush, il 25 marzo del 2003, firmò l' ordine esecutivo 13292 (http://informationclearinghouse.info/article12055.htm) che dava a Cheney il potere di declassificare l'intelligence e garantiva la maggiore espansione dei poteri del vice presidente nella storia Usa? Perché Dick Cheney ha finito con l'avere così tanto potere all'interno dell'amministrazione che persino George W. Bush una volta scherzò sul ‘presidente Cheney’ (http://edition.cnn.com/ALLPOLITICS/time/2001/02/12/punches.html)? a quanto ci risulta nessun scienziato politico ha trovato risposte a queste domande.

Un'altra forma di corruzione in America può derivare da questo primo tipo. Essa proviene dal fatto che mentre i super ricchi si ingozzano con costosissimi contratti militari e tagli alle tasse (http://www.ichblog.eu/text/content/view/661/1/), i più poveri tra gli americani stanno diventando relativamente sempre più poveri (http://www.informationclearinghouse.info/article17186.htm). Infatti, l' ineguaglianza economica (http://onlinejournal.com/artman/publish/article_1782.shtml) negli Usa è aumentata significativamente tra il 1979 e il 2006: durante questo periodo, più di un quarto di secolo, i salari, tenuta conto l'inflazione, sono aumentati del 34% per coloro che sono al vertice, i salari di coloro che stanno in mezzo sono aumentati dell'11,5% e i salari di coloro che stanno in fondo sono rimasti stagnanti, aumentando di un misero 4% in 27 anni. I recenti rapporti hanno anche mostrato che la percentuale degli americani poveri che vivono in situazioni di forte povertà ha raggiunto il massimo in 32 anni e il divario tra coloro che hanno e coloro che non hanno è continuato ad aumentare (http://www.informationclearinghouse.info/article17186.htm).

Per esempio nel 2005, 35 milioni di americani (http://64.233.167.104/search?q=cache:-DbPuRLuqEEJ:www.frac.org/pdf/hungermedia06.pdf+35+million+Americans+went+withou t+enough+to+eat+in+2005&hl=en&ct=clnk&cd=4&gl=us&ie=UTF-8) sono andati avanti senza avere abbastanza da mangiare. A ciò è dovuto il fatto che 13 milioni di bambini americani, cioè il 17,8%, viveva in forte povertà (http://www.ajpm-online.net/article/PIIS0749379706002339/fulltext). E con l'incremento a due cifre ogni anno dei costi sanitari, qualcosa come 47 milioni di americani (http://www.janegalt.net/archives/009486.html) si trovano nella precaria situazione di non essere coperti da alcuna assicurazione sanitaria, tutto ciò mentre il loro governo sta sprecando miliardi e miliardi in tutto il mondo.

Ma forse la più insidiosa corruzione in una democrazia avviene quando i funzionari eletti non sono sinceri (http://www.antiwar.com/justin/?articleid=10634) con la gente e si affidano a bugie e a propaganda piuttosto che alla verità nei loro discorsi pubblici. Allora la fiducia e la speranza vengono distrutte, e con esse la fibra morale della nazione.

Tale corruzione pubblica è spesso accompagnata da quella che alimenta la corruzione politica, cioè la corruzione dei media. Quando il governo e i media sono entrambi corrotti, ne conseguono tutte le altre forme di corruzione. La sempre più incestuosa relazione (http://onlinejournal.com/artman/publish/article_1799.shtml) che esiste tra ampi segmenti dei media americani e il governo è la causa di ciò che avverrà in futuro. Infatti, le macchine della propaganda sembrano aver sostituito il genuino giornalismo investigativo in molte organizzazioni giornalistiche, dove un esercito di “utili idioti” (http://lrb.co.uk/v28/n18/judt01_.html) e urlanti scemi del villaggio si sentono liberi di impegnarsi in campagne pubbliche di disinformazione ed evidenti bugie.

Quando avviene ciò, il risultato è la confusione e il disordine, ed è allora che vengono commessi i peggiori errori. Il periodo tra il 2001 e il 2007 entrerà nella storia come il periodo in cui vennero raccontate menzogne al popolo americano, sia dall'amministrazione Bush-Cheney che dei maggiori media americani.

Ciò ha portato, infatti, ad una dimostrazione di massiccia incompetenza (http://www.informationclearinghouse.info/article15308.htm) e alla mostruosa corruzione morale e finanziaria (http://www.amazon.com/Imperial-Life-Emerald-City-Inside/dp/1400044871/ref=sr_11_1/002-0251697-8067202?ie=UTF8) americana, che è stata vista in Iraq, dove la banda demolitrice Bush-Cheney-Rumsfeld-Wolfowitz-Feith-Bremer si è data a un orgia di distruzione che ha causato danni enormi e irreparabili, non solo all'Iraq, alla sua economia e al suo popolo, ma anche agli Stati Uniti, agli americani e al sistema internazionale di leggi e giustizia. L'enorme abuso di denaro, la sospensione del diritto dell’ “Habeas Corpus” e l' affidarsi a tecniche di tortura nell’ Iraq occupato (Abu Ghraib) sono solo la punta dell' iceberg di ciò può essere uno dei più grandi scandali di corruzione nella storia americana.

Rodrigue Tremblay vive a Montreal, può essere contattato all'indirizzo mail rodrigue.tremblay@yahoo.com. E' autore del libro 'The New American Empire’. Visitate il suo blog thenewamericanempire.com/blog.

Copyright © 1998-2007 Online Journal

Titolo originale: 'Decadence, Waste, Corruption in the New American Empire - America's "dance of the billions"'

Fonte: http://onlinejournal.com/
Link (Parte I): http://onlinejournal.com/artman/publish/article_1813.shtml
Link (Parte II): http://onlinejournal.com/artman/publish/article_1837.shtml
04.03.2007 - 12.03.2007

Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di ALCENERO

francamdar
24-03-2007, 17:14
Terroristi in libertà, antiterroristi in prigione?

E' possibile tutto ciò…? Con Bush, tutto è possibile !

DI MICHEL COLLON e VANESSA STOJIKOVIC
Mondialisation

1. E' possibile che gli Stati Uniti proteggano gli autori di un attentato contro un aereo? SI'.

Il 6 ottobre 1976, Orlando Bosch e Luis Posada Carriles hanno ammazzato 73 civili innocenti, tra i quali la squadra di scherma cubana, facendo esplodere un D-C 8 cubano in pieno volo.

Perfino il Dipartimento di Giustizia degli USA ha giudicato Bosch «implicato negli attentati terroristici all'estero».

Nemmeno Bush padre gli ha concesso un permesso di soggiorno negli USA.

Posada Carriles, impiegato della CIA, si è pubblicamente vantato di essere anche responsabile di molteplici attentati compiuti all'Avana tra luglio e settembre '97.

Attualmente, egli se ne va in giro per gli USA, protetto dalle autorità statunitensi, e non rischia alcun processo.

Washington rifiuta di estradarlo in Venezuela che vuole portarlo in giudizio da molto tempo per i suoi atti di terrorismo.

2. E' possibile che gli USA non facciano nulla contro gruppi terroristici che operano partendo dal loro territorio? SI'.

Organizzazioni armate cubane esiliate a Miami hanno perpetrato, e ancora preparano, atti con l'intento di seminare il terrore a Cuba. All'inizio degli anni ‘90, quando il paese compiva sforzi per sviluppare il turismo, questi gruppi hanno lanciato una vasta campagna di attentati per dissuadere i turisti ad andare nell'isola. Un italiano, Fabio di Celmo, è stato ucciso, altre decine sono stati feriti. Dopo 40 anni, il terrorismo anti-cubano ha ucciso più di 3.000 persone. Le proteste e il modo di procedere di Cuba non hanno portato a nulla. Washington continua a tollerare ed a proteggere le attività di questi gruppi.

3. E' possibile che gli Stati Uniti imprigionino non i terroristi, ma coloro che tentano di impedire gli attentati? SI'.

Gerardo Hernandez, Antonio Guerro, Ramon Labanino, Fernando Gonzalez e René Gonzalez sono stati arrestati il 12 settembre ‘98 a Miami (Florida). Erano stati incaricati di infiltrarsi fra i terroristi anticastristi per segnalare eventuali preparativi di attentati. Essi non avevano la missione di spiare gli USA, ma di sorvegliare i criminali ed informare L'Avana dei loro progetti. Quando le loro prove sono state fornite all'FBI, non sono stati arrestati i terroristi ma coloro che li avevano denunciati! Accusati di spionaggio e di voler «distruggere gli Stati Uniti» e condannati, complessivamente, a quattro detenzioni a vita, oltre a 75 anni di prigione. Benché alcuni alti ufficiali delle forze armate e dei servizi segreti abbiano testimoniato che essi non avevano avuto alcun ruolo in attività di spionaggio, essi sono stati separati e rinchiusi in carceri di massima sicurezza.

4. E' possibile che l'amministrazione Bush manipoli i tribunali incaricati dell'affare? SI'.

Per impedire un processo equo la vicenda è stata giudicata a Miami a dispetto dell'isteria che regna in quella città (mentre a sportivi ed artisti cubani è vietato esibirsi). Lo stesso procuratore di Miami ha riconosciuto che era impossibile garantire ai Cinque un processo corretto. Per tale ragione, nell'agosto 2005 la Corte d'Appello di Atlanta ha annullato la sentenza e ordinato un nuovo processo. Fatto rarissimo, il ministro della Giustizia di Bush è andato lui stesso in appello ed ha fatto cassare quella decisione. La battaglia giuridica prosegue...

5. E' possibile che gli Stati Uniti beffino il diritto penitenziario ed il diritto internazionale rifiutando le visite alle mogli e ai figli dei prigionieri? SI'.

Da otto anni le autorità vietano ad Adriana Perez di vedere suo marito Gerardo. Olga Salanueva non può entrare negli USA dal 2002. In effetti ella è stata vittima di un ricatto illegale: è stata espulsa nel tentativo di obbligare il marito a confessare. La piccola Yvette Gonzalez (8 anni) da sette anni non riesce a vedere suo padre. Una forma di tortura morale particolarmente ignobile.

6. E' possibile che gli Stati Uniti gettino nella spazzatura le proteste dell'ONU e di Amnesty International? SI'.

Nel maggio 2005 la Commissione internazionale detenzioni arbitrarie dell'ONU ha giudicato la detenzione dei Cinque arbitraria, illegale e contraria alle convenzioni internazionali ONU. Amnesty ha denunciato la violazione del diritto di visita così come ritiene sospetto il carattere delle condanne. Harold Pinter, premio Nobel per la Letteratura, e 110 parlamentari britannici hanno reclamato il rispetto del diritto di visita. Il consiglio Nazionale delle chiese cristiane degli Usa ha scritto alla signora Rice per domandare il rispetto di visita almeno per ragioni umanitarie. Tutte queste proteste sono finite nell'immondizia.

7. E' possibile per noi fare qualcosa affinché Gerardo, René, Ramon, Fernando e Antonio ritornino alle loro famiglie? SI'.

I governanti europei, alleati di Washington, tacciono davanti a questi crimini quando pretendono di lottare contro il terrorismo e per i diritti democratici. I media europei non ne parlano molto. Ora, si tratta del diritto di ogni paese al mondo di difendersi contro tutti i terrorismi ivi compreso quello finanziato o protetto dagli Stati Uniti. Noi ci appelliamo a tutti voi per segnalare la petizione presentata su: http://www.freeforfive.org/home3/euro_camp/index.php?lang=fr e ad interpellare i media affinché ne parlino. Noi non accettiamo l'arbitrato di Bush che protegge i terroristi e mette nelle carceri coloro che tentano di impedire gli attentati!

Due brevi interviste video di Adriana, moglie di Gerardo, ed Irma, mamma di René, consultando http://www.michelcollon.info/multimedia.php.

Michel Collon e Vanessa Stojilkovic
Fonte: http://www.mondialisation.ca/
Link
27.11.2006

Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di MARIA VITTORIA GAZZOLA

francamdar
24-03-2007, 18:54
gli stati uniti creati e definiti dai padri fondatori non esistono più

di Paul Craig Roberts
Information Clearing House

In quale occasione il “danno collaterale” rende talmente insignificante il numero dei morti in combattimento da trasformare la guerra in un genocidio?

L'invasione illegale dell'Iraq è costata la vita a 655.000 Iracheni. Questa è la conclusione a cui è giunto uno studio di ricerca finanziato dal Centro di Studi Internazionali del Massachusetts Institute of Technology [MIT] e che è stato condotto da un gruppo di medici sotto la direzione degli epidemiologi dell'Università John Hopkins. Il numero dei morti riportato su questo documento è largamente superiore al tasso di mortalità che era stato registrato in Iraq nel periodo precedente all'invasione. L'invasione illegale di Bush ha fatto aumentare il tasso di mortalità annuale in Iraq da 5.5 morti a 13.3 morti per ogni 1000 persone. Questo studio di ricerca è stato pubblicato dal riconosciuto giornale medico Britannico, The Lancet, ed è consultabile sul suo sito on line.

La ricerca è stata effettuata utilizzando un metodo scientifico che è conosciuto con il nome di “campionamento di gruppo”. Nell'87% dei casi di morte, i ricercatori hanno richiesto ai famigliari di fornire i certificati di morte delle vittime, ed è quanto è stato fatto da più del 90% delle famiglie esaminate. Gli atti di violenza sono stati responsabili di 601.000 morti mentre la malattia e la distruzione delle infrastrutture civili di 54.000 morti. Le morti violente sono state attribuite a spari di arma da fuoco, ai bombardamenti aerei da parte delle forze della coalizione, e alle auto bombe.

L'epidemiologo dell'Università John Hopkins Gilbert Burnham ha dichiarato, “Abbiamo molta fiducia nei risultati ottenuti”. L'epidemiologo della Columbia University Ronald Waldman ha detto che il metodo d'indagine usato è “testato e consente un elevato grado di verità” e che è “la miglior valutazione sul tasso di mortalità di cui disponiamo”.

Quando gli è stata richiesta un'opinione su questo studio di ricerca, il presidente Bush ha dichiarato: “Non lo considero un documento credibile”. Bush naturalmente non basa sulla realtà la sua maniera di vedere le cose e sa che ogni notizia sfavorevole è “propaganda del nemico.” Questo è quello che gli dicono i neo conservatori che da dietro lo controllano come fosse un burattino, ed è quello a cui lui crede.

Di questi 655.000 morti qual'è la percentuale attribuibile agli insorgenti o ai “terroristi”? Probabilmente l'1% o non più del 2%. La “guerra al terrore” di Bush è, nei fatti, una guerra ai civili Iracheni.

L'invasione di Bush è stata anche capace di diffondere un conflitto di tipo settario ossia la guerra civile, anche se il regime Bush lo nega. Anche Bush è intelligente tanto quanto basta da sapere che “portare la libertà e la democrazia all'Iraq” non è compatibile con lo scatenarsi di una guerra civile in Iraq. Dato che Bush, il credente, pensa che in Iraq sta portando “la libertà e la democrazia” non può accettare il fatto che le sue azioni hanno causato l'inizio di una guerra civile.

Le centinaia di migliaia di civili Iracheni uccisi non sono le sole vittime innocenti dell'aggressione illegale di Bush. Il New York Times [11 Ottobre] riporta che i documenti del Dipartimento per i Veterani mostrano che all'incirca un soldato Statunitense su cinque di quelli che hanno prestato servizio in Iraq o in Afghanistan soffre adesso almeno di una parziale invalidità.

Fino ad ora sono più di 100.000 i soldati Statunitensi, veterani di queste guerre, a cui è stata assegnata una compensazione di invalidità. Anche se gli USA non possono schierare in Iraq più di 150.000 soldati alla volta, sono 1 milione e 500.000 i soldati che fino ad ora hanno prestato servizio e di questi, 567.000 sono stati dispensati dal servizio con 100.000 di loro che adesso stanno ricevendo contributi di invalidità.

Paul Sullivan, direttore dei Programmi per i Veterani Americani, afferma che il tasso corrente delle ferite finirà per produrre 400.000 veterani Americani che soffrono di una invalidità che va dal 30 al 100%. Apparentemente, una delle più gravi forme di invalidità è lo stress posta trauma, ma non è compresa nella lista delle ferite fisiche.

Qual'è la ricompensa dell'America per le guerre illegali di Bush che hanno ucciso 655.000 Iracheni, un numero imprecisato di Afghani, e che hanno reso invalidi tanti quanto 400.000 soldati Statunitensi?

Secondo la Stima dei Servizi Segreti Statunitensi e secondo praticamente ogni esperto del Medio Oriente, le invasioni di Bush hanno radicalizzato il Medio Oriente Musulmano, hanno creato una legione di possibili reclute per l'estremismo, hanno destabilizzato i governi delle marionette dell'America, messo in pericolo Israele, e distrutto la reputazione dell'America.

Stiamo parlando di circa un milione di vittime provocate da nient'altro se non le sfrontate bugie da parte di Bush, di Cheney, di Rumsfeld e della Rice, e di tutta la cabala assetata di sangue neoconservatrice che occupa il sottogoverno Bush, nonché dei loro propagandisti nei media corporativi, specialmente il The Weekly Standard, Fox News, la National Review, la CNN, e la pagina editoriale del Wall Street Journal. Il regime Bush ha ingannato l'America e il mondo con le sue bugie sulle armi di distruzione di massa possedute da Saddam Hussein destinate ad essere usate contro l'Occidente dai terroristi. Con i suoi discorsi nei quali ha continuamente menzionato l'Iraq mettendolo nello stesso contesto dell'11 Settembre, il regime Bush ha creato l'impressione diffusa, che è ancora prevalente fra gli Americani, che l'Iraq è stato responsabile per l'11 Settembre.

Quale governo è capace di distruggere la vita di più di un milione di persone seminando morte e invalidità senza avere alcuna valida ragione per farlo?

Lo stesso tipo di governo che licenzia i suoi stessi avvocati semplicemente per aver compiuto il proprio dovere costituzionale. All'avvocato della Marina, Il Tenente Comandante Charles Swift era stato assegnato il compito di obbligare Salim Hamdan a dichiararsi colpevole di fronte all'incostituzionale tribunale militare che il presidente Bush ha messo in piedi per i detenuti di Guantanamo. Invece il Comandante Swift ha deciso di compiere il proprio dovere e ha difeso il suo cliente, vincendo la causa alla Corte Suprema degli Stati Uniti. L'amministrazione Bush ha quindi deciso di vendicarsi bloccando la promozione del Comandante Swift, distruggendo così la sua carriera militare e contribuendo a mandare un agghiacciante messaggio a tutti i magistrati dell'esercito e del governo Statunitense nel quale si afferma che gli scrupoli costituzionali pongono fine alla carriera nel regime Bush. Ciò significa che tutti coloro che sostengono la Costituzione Americana sono contro Bush e il suo regime neoconservatore.

Il regime Bush sta procedendo esattamente come aveva fatto il regime Nazista. Per prima cosa, elimina dal governo ogni persona che abbia una coscienza e che sia integra. Quindi ridefinisce il significato della parola dovere, inquadrandola come sottomissione al servizio del leader: “Siete con noi o contro di noi” - una formula che non lascia spazio alcuno al dovere di lealtà nei confronti della Costituzione Americana. Il patriottismo viene ridefinito e la lealtà verso il proprio paese e la propria Costituzione si muta nella lealtà verso il leader del governo.

Gli Americani sono troppo disattenti e troppo distratti per essere consapevoli del grave pericolo che incombe sulla libertà Americana e sulla stabilità del mondo a causa del regime neoconservatore Bush. L'impulso neoconservatore verso la piena egemonia sulla gente Americana e sul mondo intero è del tutto simile all'impulso egemonico di Hitler. Hitler ricorse alla superiorità razziale per giustificare il diritto della Germania a infliggere ferro e fuoco sugli altri popoli e il diritto dell'elite Nazista a governare sul popolo Tedesco. I neoconservatori usano “l'eccezionalità Americana” e la “guerra al terrore”. Non esiste alcuna differenza pratica fra questi due atteggiamenti. A Hitler non importava nulla della gente schiacciata dal suo impulso verso la supremazia totale tanto quanto ai neonservatori non importa niente dei 655.000 morti Iracheni, dei 100.000 soldati Americani resi invalidi e dei 2747 che sono morti.

Quando Bush, il Decider, attribuisce alla propria persona poteri incostituzionali e usa “dichiarazioni legislative” per negare la legge Statunitense ogni qualvolta ritiene che lo stato di diritto è d'impaccio alla sua leadership, si comporta in maniera del tutto simile a Hitler, il Fuhrer, il quale disse al Reichstag il 20 Febbraio del 1938: “Un uomo che sente che il suo dovere in tempi come questi è quello di mettersi alla guida del suo popolo, non è responsabile nei confronti delle leggi in uso nel parlamento e non è legato ad una particolare concezione democratica, ma solamente alla missione che gli è stata attribuita. E chiunque interferisce con questa missione è un nemico del popolo”.

“Siete con noi o contro di noi”

Versione originale

Paul Craig Roberts
Fonte: http://www.informationclearinghouse.info/
Link: http://www.informationclearinghouse.info/article15274.htm
12.10.2006

Versione italiana

Fonte: http://www.radiokcentrale.it/
Link: http://www.radiokcentrale.it/articolinuovaera/itapiece200.htm

Traduzione a cura di Melektro per www.radioforpeace.info