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Visualizza Versione Completa : Pyongyang...



macedone
11-10-2006, 09:51
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2006/10_Ottobre/11/corea.shtml

:suspi: :suspi: :suspi:

Questo è più idiota del collega iraniano... :sisi:

Siamo messi bene... :up: :suspi:

redde78
11-10-2006, 15:21
:eek:

lubacardica
11-10-2006, 16:17
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2006/10_Ottobre/11/corea.shtml

:suspi: :suspi: :suspi:

Questo è più idiota del collega iraniano... :sisi:

Siamo messi bene... :up: :suspi:




Più dura sarà la pressione nei nostri confronti, più forte sarà il nostro livello di risposta

Il bello è che dalle sue dichiarazioni sembra essere un imperatore romano a capo di un glorioso impero...
Se poi invece vedi le condizioni di povertà in cui è la corea del Nord, Pyongyang ti fa quasi tenerezza! :D
Mi vien voglia di fare un viaggietto là e dargli un abbraccio! :asd:
Secondo me vuole solo un po' di coccole e di attenzione! :asd:

rui_papo_6
11-10-2006, 18:49
secondo alcuni non l'hanno effettivamente sviluppata la bomba, visto che la potenza prodotta dall'esplosione non era rilevante; io non ho mai fatto esplodere una bomba nucleare, quindi non so che dire...

a parte questo, ritengo preoccupanti le minacce di Kim Jong Il, perché è un pazzo furioso, ma se avrà un momento di lucidità si renderà conto che ha solo da perdere, visto che il suo paese campa (peraltro molto male) soltanto con gli aiuti internazionali.
+ pericoloso sotto questo punto di vista è l'Iran, che la bomba la vuole sviluppare come mezzo per ottenere una forte egemonia sulla regione e coagulare a sé tutti i fondamentalismi (ora i bombaroli sunniti guardano con molta diffidenza il regime sciita, per ragioni teologiche); in + sa che l'Occidente non potrà permettersi a cuor leggero sanzioni che chiuderebbero il rubinetto persiano, cioè il secondo giacimento mondiale di gas e un grande esportatore di petrolio

macedone
11-10-2006, 19:16
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2006/10_Ottobre/11/bush.shtml

Mi sà che hanno finito il money... Potrebbero sempre bombardarli a coca-cole... :asd: :asd: :asd:

MaD
11-10-2006, 19:40
I money si trovano sempre, ma in questo caso troverebbero anche una certa resistenza.

francamdar
11-10-2006, 21:01
posto l'analisi di carlo bertani: come al solito, acuta, preparata e intelligente




http://www.tomgpalmer.com/images/Kim%20Jong%20Il%20Team%20America%20publicity%20sho t.jpg

Massimino scopre l'acqua calda -di Carlo Bertani

“Chi è causa del suo mal, pianga sé stesso”

Serafico, ponderato, tranquillo: allo scoppio dell’atomica coreana, il Ministro degli Esteri D’Alema risponde con una deflagrazione di savoir faire, d’equilibrata compostezza e di partecipe empatia nei confronti dei telespettatori inorriditi. Sì, inorriditi ed allarmati per quelle immagini di tregenda che giungono dalla Corea del Nord: tornano gli incubi delle “Piazze Rosse” dove sfilano argentei cilindri appuntiti, pronti a scatenare l’inferno nucleare sulla testa dei nostri figli. Con inguaribile gusto retrò, passano in sottofondo alla breve intervista immagini in bianco e nero di giovani americani che si nascondono sotto i banchi di scuola (sic!) per proteggersi dall’olocausto nucleare. Vengono alla mente le mascherine di carta per proteggersi dall’epidemia d’antrace del 2001, che poteva provenire soltanto dalla fialetta (di acqua distillata, probabilmente) che Powell si portò all’ONU. Una delle peggiori pièce teatrali del secolo, insieme ad Eltsin che balla – ubriaco – al suono dell’inno nazionale tedesco ed al povero Mario Cecchi Gori il quale – appena ricevuto un piatto come premio per la sua attività cinematografica – gli casca e si frantuma in mille pezzi in diretta TV. Roba da Blob.

L’atomica coreana è il Blob delle atomiche – questo tutti lo sanno – e ne è perfettamente al corrente anche Massimo D’Alema, che è persona intelligentissima: proprio per questa ragione sa recitare come i grandi attori, improvvisando in un attimo una parte già evidentemente studiata, preparata con cura nel suo ufficio alla Farnesina.

«Ministro, ha già pensato all’atomica coreana?» «Sì, facciamo una ripresa di tre quarti vicino ad un pannello colorato…il vestito grigio chiaro va bene…» «Ministro, mi riferivo al testo…» «Il testo? Ma cosa vuole che ci sia da dire sull’atomica coreana!»

Sull’atomica coreana c’è così poco e così tanto da dire da riempire un jingle pubblicitario di 26 secondi oppure un dibattito di tre ore, dipende da cosa si vuole veramente raccontare.
Se ci fermiamo al jingle di 26 secondi è tutto chiaro: i coreani sono dei pezzenti, il dittatore Kim–Jo–Il è un pazzo, con quel terribile ordigno vogliono radere al suolo la Corea del Sud ed il Giappone, la Cina e la Russia parlano tanto ma non hanno fatto niente per fermarli.

Già, fermarli.

Massimino – con molto far play, bisogna riconoscerlo – afferma che il regime di Pyongyang non è fra i più “democratici” e che, quindi, quella bomba rappresenta un pericolo.

Qui dovrebbe finire il jingle pubblicitario, ma D’Alema è furbo e si para il sederino dai possibili attacchi da sinistra: «C’è un problema di proliferazione nucleare, un problema che le grandi potenze non hanno saputo governare…»

Già, governare sulle bombe atomiche, vegliare sulle spolette all’Uranio: mica facile – sottintende il buon Massimo – ci voleva maggior attenzione, più impegno. “Concertazione”, verrebbe quasi da dire, facciamo un bel “tavolo” sulle bombe atomiche, ci tagliamo due fette di Plutonio per fare un panino e ce lo mangiamo mentre ascoltiamo il “concerto” del jazz-ensemble di Hiroshima.

Sembra quasi che la colpa della proliferazione nucleare sia tutta dei coreani e degli iraniani: maledetti questi orientali che scopano in modo così esplosivo, e proliferano.

Massimino pare dimenticarsi che – al termine della Seconda Guerra Mondiale – una sola nazione possedeva l’atomica, gli USA, e dopo poco l’ebbe anche l’URSS.

La prima “proliferazione” riguardò le altre potenze vincitrici: Gran Bretagna, Francia e Cina reclamarono la loro parte di radiazioni concentrate e custodite, all’evenienza, per il domani. Come facciamo noi quando risparmiamo un buono postale per il futuro dei nostri figli.

Guarda a caso, le cinque nazioni erano le stesse che avevano diritto di veto nel Consiglio di Sicurezza dell’ONU, che funziona in questo modo: l’Assemblea dell’ONU discute per mesi, s’accapiglia, si confronta, s’accorda, vota.

Al termine di tanto trambusto, la proposta giunge in Consiglio di Sicurezza: anche lì si discute, ci si accapiglia, si vota. Piccolo particolare: durante la votazione uno dei cinque tira fuori il jolly, alza la paletta – come ad un gioco di Mike Bongiorno – ed esprime il veto. Di tutto quello che si è discusso per mesi non me ne frega un accidente: io metto il veto e la cosa è chiusa. Se non vi piace, ricordate che – proprio in questo istante – ho un sottomarino con 24 missili – ciascuno dei quali porta tre testate – che incrocia a cinquanta miglia dalle coste di quel paese…come si chiama…Patacchistan, Kafirius, Repubblica Democratica del Mais Verdeggiante…va beh, non me lo ricordo, però tenete sempre a mente quel mostro d’acciaio con le sue 72 bombe nucleari pronte. Basta schiacciare un bottone: chiaro?

Sui danni prodotti dal diritto di veto piangono ancora oggi milioni di palestinesi – per le risoluzioni 242 e 338 che Israele non rispettò mai perché viziate da “artifizi linguistici” voluti dagli USA (altrimenti era pronto il veto) – ma anche gli ungheresi ed i cecoslovacchi ricordano ancora i “sonori” veti posti da Kruscev e da Breznev per i massacri perpetrati dai russi nei loro paesi. Tutti hanno qualcosa da rimostrare per i vari veti, dagli armeni ai curdi, fino all’ultimo paese dimenticato dell’Africa nera.
Il diritto di veto, però, non sarebbe nulla se non fosse appoggiato da qualcosa di più solido di una mano alzata in una riunione, se non ci fosse quel sottomarino che aspetta – silenzioso – 500 metri sotto la superficie del mare.

«Il potere passa attraverso la canna del fucile» affermava Mao Tze Dong, e Mao era un contadino che raccontava le cose come stavano: non mi venite a raccontar le balle delle mani alzate e delle palette colorate. Se dietro alla schiena non avverto il gelido contatto di un fucile puntato, col cavolo che mi lascio impressionare da una paletta: quella roba serve solo nei giochetti di Mike.

Succede poi che qualcuno – che può vantare buone amicizie in alto loco – riesce ad ottenere un po’ di quelle micidiali bombette: non importa chi compra e chi vende – francesi, russi, inglesi, cinesi od americani – l’importante è l’assenso a possedere qualche chilo d’uranio confezionato e “pronto a muovere”.

I primi ad ottenerlo sono gli israeliani – si sa che a Washington contano buone amicizie – ma nel gran balletto delle atomiche danzanti si procede a coppie: ecco che la maestosa URSS si degna di concedere l’atomica alla grande “amica” India.

Eh sì, perché c’è l’equilibrio nucleare dei ricchi e quello dei poveri, soltanto che queste cose Massimino non le racconta: come faccio in un jingle di 26 secondi? Beh, puoi sempre chiedere a mamma RAI di fare una bella trasmissione d’approfondimento, dove saranno invitati tutti i vari “esperti” di regime – direttore di qui…presidente di là…rettore dell’Università dell’Acqua Santa…coordinatore del comitato per la “buona” bomba atomica – come hai fatto durante la guerra in Libano. Come dici? Non lo hai fatto? E’ vero: scusa mi sbagliavo, durante la guerra in Libano nessuno è venuto a spiegarci perché si lasciava ad Israele campo libero per bombardare i quartieri civili di Beirut sud. Come dici? Scusa, non ho sentito bene…erano tutti in Costa Smeralda e non avevi i loro numeri telefonici?

Ma, suvvia Massimino: potevi chiederli a Telecom! Lo sai che Telecom sa anche quanti pennarelli ci sono – in questo preciso istante – sulla mia scrivania? Sono efficientissimi: un servizio d’alto profilo reso alla collettività per la circolazione dell’informazione. Basta chiamare un numero verde (riservato) e, se hai pagato la tassa detta “dello spione”, ti raccontano anche quanta cocaina è entrata oggi a Montecitorio. Se non te lo dicono, chiedilo a quelli delle “Iene”, il tampone che hanno eseguito all’insaputa dei nostri politici non sbaglia [1] .

Se la notizia della droga che circola a Montecitorio è una “bomba” risaputa, può fare il paio con la vera bomba, quella coreana. Solo che la prima è la “bomba” dei ricchi, l’altra quella dei poveri.

Se i due primi parvenu che giunsero all’atomica furono – oggi, diremmo per “par condicio” – Israele e l’India, qualcuno pensò di mettersi “in fila”. Oh, vuoi vedere che rimanendo per anni sotto le finestre di quella gente – prima o dopo – gettano via qualche bomba di vecchio tipo, un po’ d’Uranio oramai datato, qualche spoletta da riciclare?

Mentre la fila iniziava ad ingrossarsi, avvenne la “crisi cubana” fra Israele e l’India, soltanto che quasi nessuno se n’accorse.

Correva l’anno 1991, e l’antica Mesopotamia era percorsa da un nuovo fremito di fuoco e d’acciaio: una vera Tempesta del Deserto, la Desert Storm di Bush I Il Vecchio contro l’apostata Saddam Hussein, che dopo tanti anni di fedele amicizia aveva sputato sulla mano americana invece di baciarla. In gioventù – dopo un fallito golpe – il buon Saddam si rifugiò nell’ambasciata americana del Cairo e ci rimase per due anni, dopodichè condusse per conto del Pentagono dieci anni di guerra contro l’Iraq, tanto che Tareq Aziz, imprigionato come un ladro, si lamentava: «Ma come: con Rumsfeld ci vedevamo spesso…». Mai fidarsi troppo degli amici.

Mentre i B-52 USA bombardavano Baghdad, Saddam rispondeva con i vecchi Scud lanciandoli su Israele: erano missili decrepiti, ma il tanto osannato sistema Patriot non riusciva a “beccarli”, e quando li “beccava” era ancora peggio, perché cadevano sulla testa della gente i resti dello Scud e del Patriot. Nessuno ci fece troppo caso…miglioreremo i missili…fino alle fregate israeliane sulle quali Hezbollah ha fatto il tiro al bersaglio.

In mezzo a tanto clamore, Tel Aviv era stufa di ricevere missili sulla testa – che causarono circa 150 vittime civili – ed iniziò a spazientirsi: c’era da capirli.

Quando l’incazzatura traboccò, Israele iniziò a meditare d’inviare i propri aerei a rendere la pariglia a Saddam, ma gli americani s’opposero: se intervenite ci mandate all’aria la grande coalizione che abbiamo creato per sconfiggere quell’idiota. Evidentemente, “Egitto ed Israele uniti nella lotta” non funziona, e non funzionerà mai.

Gli israeliani insistettero e gli americani risposero con una di quelle argomentazioni che non concedono scampo: se volete intervenire fatelo pure, ma noi non vi daremo i codici d’accesso per i vostri velivoli. Risultato: un qualsiasi caccia israeliano che fosse entrato nello spazio aereo iracheno sarebbe stato considerato alla stregua di un velivolo “sconosciuto”, e quindi da abbattere. Porta chiusa.
Tel Aviv, allora, gettò la spada sulla bilancia: se Saddam ci manda un altro Scud rispondiamo con le armi nucleari. Quella era una minaccia seria, e gli USA non avevano argomentazioni né mezzi da opporre – salvo la forza – opzione ovviamente improponibile.

“USA ed URSS unite nella lotta” invece ha funzionato a lungo, più di quello che si creda.
Si fa avanti Rajiv Ghandi – premier indiano (vicino a Mosca) – ed afferma candidamente che i missili indiani sono in grado di “ombreggiare” Israele, termine tecnico per chiarire che l’India potrebbe rispondere al lancio di un’atomica su Baghdad con un’altra su Tel Aviv. Fine della storia, salvo per un piccolo particolare: Rajiv Ghandi viene assassinato pochi mesi dopo da un estremista Sikh, con una corona di fiori imbottita d’esplosivo. Che caso. Si sa, i Sikh sono sempre incazzati…

Quello citato è un classico esempio di’equilibrio nucleare portato avanti mediante medie potenze, ma gestito direttamente dalle grandi.

In questo bailamme d’esternazioni inorridite nei confronti della Corea del Nord, stupisce osservare l’ovattato silenzio che circonda l’atomica pakistana: furbacchioni ‘sti pakistani – sembrano sussurrare tutti scotendo la testa – si sono “fatti” l’atomica senza dire niente a nessuno…

Vogliamo continuare con i segreti di Pulcinella? Vogliamo farci – per una volta – raccontare la verità dai Soloni dell’informazione di regime? Tacciono. Va beh, facciamolo noi per l’ennesima volta…

L’atomica pakistana – per la realizzazione della quale c’è stato probabilmente anche un intervento nord-coreano – è la figlia del Dio minore che siede in Consiglio di Sicurezza: senza la Cina, non ci sarebbe mai stata un’atomica pakistana. Dove potevano – i pakistani – trovare “sponda” per costruire l’atomica, se non dalle parti dell’altro grande paese asiatico?

Ci sono già un po’ troppe cose che il Pentagono e la CIA non riescono a sapere per tempo: buttano giù i due più alti grattacieli di New York…i pakistani si fabbricano l’atomica…le contromisure elettroniche di Hezbollah sono più efficienti di quelle israeliane…oh, pronto, Langley, Virginia? Non sarebbe ora di darsi una sveglia?

Magari qualcosa sapevano ma hanno preferito non urlarla ai quattro venti: «Dio quanto è “macho” Musharraf» – probabilmente sussurra Bush mentre passeggia nello Studio Ovale – «quello il pilota lo ha fatto per davvero…mica come me che scappavo a bere nel ranch di Crawford…anche Laura a volte s’incazza e me lo ricorda…se avessi fatto il militare…a volte mi sento così di merda quando devo recitare la parte del comandante in capo…»

Democrazia? “Chi era costui”, pare affermare Bush II Il Giovane parafrasando il miglior Don Abbondio, perché mai dovremmo considerare la democrazia come un ingrediente necessario per avere l’atomica?

Non si può chiedere troppo alla sua razza: si sa che, mentre in Grecia si cercava di dare un senso a termini come “democrazia” ed “atomo”, i suoi antenati mangiavano radici.

E così “ci scappa” l’atomica pakistana, che ha avuto come madrina di battesimo la Cina e forse come padrino proprio la Corea del Nord. Di questo, però, non si può essere completamente certi: mater certa est, pater non semper.

Batti e ribatti, continua a picchiare sul tasto che la Corea del Nord è uno “Stato del Male” e questi si prendono paura: chi non lo farebbe?

I coreani sanno benissimo che gli USA hanno aperto il Vaso di Pandora e vogliono fare i conti con tutti i paesi che reputano “ostili”: cosa ci metterebbero ad inviare una decina di B-2 ed a radere al suolo Pyongyang?

Non c’è molto da radere al suolo in Corea del Nord: solo tanta fame e povertà di un regime assurdo, che non riesce a seguire l’esempio cinese in economia, ma non per questo è disposto a farsi bombardare.

Hanno una vecchia centrale nucleare, la riattivano, arricchiscono l’Uranio e fabbricano l’atomica: per la “consegna” hanno i missili Nodong, Taepodong 1 e 2, sufficienti come deterrente per scoraggiare qualsiasi aggressione.

Veramente, qualcuno crede che Pyongyang desideri attaccare con l’atomica gli USA? Cosa succederebbe il giorno dopo? La Corea del Nord si vedrebbe spostare il limite delle sue acque territoriali dalle parti del Madagascar. Ma non scherziamo con le cose serie.

La “terribile” novità dell’atomica coreana è che sfugge al controllo “congiunto” delle grandi potenze: manda all’aria il loro diritto di veto e le loro palette, così come lo sarebbe quella iraniana.

Il problema non è quindi quello del possesso dell’arma nucleare, ma del potere che essa contiene in termini politici: è giusto che tutte le nazioni del pianeta debbano sottostare a cinque stati che più di 60 anni fa vinsero una guerra? Anche l’Ucraina (allora URSS), il Brasile, la Grecia, la Jugoslavia, ecc vinsero la guerra, ma il diritto di veto possono sognarselo in cartolina.

Come si comportarono quelle nazioni per vincerla?

Il più terribile crimine contro l’umanità rimane sempre il lancio delle bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki – forse se la “giocano” con la Shoà nazista – ma anche con le armi convenzionali, durante la Seconda Guerra Mondiale, gli USA non giocarono ai birilli.

Perché radere al suolo la città di Dresda – priva d’installazioni militari, e questo quando la Germania era praticamente sconfitta – con il lancio studiato a tavolino di migliaia di tonnellate d’esplosivo in modo da creare un colossale “camino” che tutto inceneriva per semplice autocombustione?

Gli abitanti di Dresda cercarono scampo nelle acque del fiume Elba, ma le acque del fiume bollivano, a causa dello Sturm-Feuer causato appositamente e morirono a decine di migliaia.

Un vecchio amico della mia giovinezza – Franz Vogel – mi mostrò tutto ciò che il padre, Hans (prigioniero in Italia), riuscì a recuperare dalla vecchia casa di famiglia a Dresda: due piccoli carillon, ancora parzialmente funzionanti, attaccati a minuscoli brandelli di legno annerito. Era tutto quello che era rimasto dei loro parenti, della loro casa, delle loro vite.

I pessimi maestri non sputino sentenze.

Carlo Bertani
bertani137@libero.it
www.carlobertani.it
09.10.06

Note:

[1] Un onorevole su tre fa uso di stupefacenti, prevalentemente cannabis ma anche cocaina: è il risultato di un test eseguito, a loro insaputa, su cinquanta deputati dalle Iene, che ne proporranno i risultati nella prima puntata della nuova serie del programma, in onda martedì 10 ottobre alle ore 21 su Italia Uno.

Il test eseguito con uno stratagemma è il drug wipe, un tampone frontale che, spiega Davide Parenti, capo-autore del programma, “ha una percentuale di infallibilità del 100%”. Il 32% degli ‘intervistati’ è risultato positivo: di questo il 24% (dodici persone) alla cannabis, e l’8% (quattro persone) alla cocaina.

Naturalmente nel servizio-inchiesta non si riconosceranno i volti dei deputati sottoposti al test. Fonte: Affari Italiani – magazine di “Libero”

francamdar
15-10-2006, 15:49
L’amministrazione Bush ha provocato il test nucleare della Corea del Nord

10 ottobre 2006 – Commentando le notizie sul test nucleare Nordcoreano, il 9 ottobre, Lyndon LaRouche ha affermato: “E’ chiaro che l’amministrazione Bush ha fatto tutto il possibile per indurre i nordcoreani ad effettuare quel piccolo test nucleare sotterraneo — perché ne ha fatto una questione di abbassare o alzare la cresta — e l’hanno provocato perché lo volevano. La spintonatura è stata pesante, ed hanno fatto tutto il possibile affinché ciò accadesse. Non si può biasimare nessun altro se non gli Stati Uniti per quel test.
Perché tutto ciò che i coreani desideravano in realtà era solo cibo. E’ una popolazione affamata”.
Un ex ambasciatore americano nella Corea del Sud, che preferisce l’anonimato, ha spiegato alla rivista EIR: “Gli USA ricorrono alla strategia dello ‘sbigottimento e terrore’ in Asia, fanno il gioco pesante, come hanno fatto in Medio Oriente, e riusciranno a far crollare tutto anche in Asia”. Ha anche aggiunto che gli USA “sono davvero contenti che questo sia avvenuto”.
Anche la radio iraniana ha puntato il dito sulle responsabilità del regime statunitense: “Non soltanto gli Stati Uniti non hanno sollevato le sanzioni che hanno imposto sulla Corea del Nord, ma hanno anche aumentato le pressioni diplomatiche. Queste pressioni hanno finito per indurre la Corea del Nord ad effettuare quel test nucleare”. Ed inoltre: “Il test nucleare della Corea del Nord è stata una reazione alle minacce ed all’umiliazione da parte dell’America”. Anche un diplomatico tedesco che ha prestato servizio in Cina ha sottolineato la responsabilità degli USA che si sono rifiutati di prendere parte ai negoziati a sei con la Corea del Sud. Così come ha fatto il suo collega americano, il diplomatico tedesco ha sottolineato il pericolo di una risposta in chiave militaristica da parte del Giappone.
L’ex capo di stato maggiore del Pakistan gen. Mirza Alsam Beg ha posto la decisione nordcoreana di effettuare il test in relazione al crescendo di pressioni e di aperte minacce di aggressione militare a cui la Corea del Nord è stata sottoposta. Come molti altri, il gen. Beg sottolinea la doppia morale in materia di tecnologia nucleare: India e Israele possono disporne, Nord Corea e Iran no, dove quest’ultimo chiede in fondo solo garanzie per il suo diritto di sviluppare il nucleare civile sancito dal trattato NPT.
L’ambasciatore USA all’ONU John Bolton e il presidente Bush hanno avuto parole di fuoco, definendo il test “una minaccia alla pace ed alla sicurezza internazionali” e “un atto provocatorio”. Da parte russa e cinese i commenti sono stati fermi ma misurati. Le due nazioni hanno proposto il ripristino dei negoziati a sei. LaRouche vede positivamente il ruolo stabilizzatore di Mosca e di Pechino nel gestire questa crisi, anche in vista delle prossime elezioni negli Stati Uniti

Fonte: http://www.movisol.org
Link: http://www.movisol.org/znews185.htm

Dr_Velvet
15-10-2006, 16:01
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2006/10_Ottobre/11/corea.shtml

:suspi: :suspi: :suspi:

Questo è più idiota del collega iraniano... :sisi:

Siamo messi bene... :up: :suspi:


infatti credo che la differenza stia nel fatto che l'iraniano FA l'idiota ma è piu furbo di quanto sembri(ho visto un intervista rilasciata a "60 minutes" che non è niente male)
Il coreano è un talento naturale...

samleroy
15-10-2006, 16:08
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2006/10_Ottobre/11/corea.shtml
:suspi: :suspi: :suspi:
Questo è più idiota del collega iraniano... :sisi:
Siamo messi bene... :up: :suspi:

Certo che siamo messi bene, tutti con la smania di far brillare qualche ordigno manco fossero dei miniciccioli da far scoppiare sul balcone del vicino per divertirsi a capodanno...tutti a fare dei test come se ancora non sapessero che una bomba esplode...proprio non hanno nulla di meglio da fare sti qui ?! :suspi: :mad:

macedone
15-10-2006, 16:30
L’amministrazione Bush ha provocato il test nucleare della Corea del Nord

(cut.) Stati Uniti

Fonte: http://www.movisol.org
Link: http://www.movisol.org/znews185.htm
Certamente incolpando gli USA possiamo evitare una guerra nucleare. :up:

Basta essere tutti d'accordo a distruggere Wanshington... :asd: :asd: :asd: :asd: :asd:

Anna Politkovskaya è stata uccisa dalla CIA... :sisi:

:asd: :asd: :asd:

francamdar
15-10-2006, 16:55
Certamente incolpando gli USA possiamo evitare una guerra nucleare. :up:

Basta essere tutti d'accordo a distruggere Wanshington... :asd: :asd: :asd: :asd: :asd:

Anna Politkovskaya è stata uccisa dalla CIA... :sisi:

:asd: :asd: :asd:
non capisco veramente cosa vuoi dire.


ho postato un'intervento di Lyndon Larouche (ex senatore democratico americano - personaggio certamente controverso ma sicuramente informato) che riporta la dichiarazione di un ex ambasciatore americano nella Corea del Sud (che desidera rimanere anonimo).
questo per contribuire alla discussione con voci (statunitensi) autorevoli, che non si trovano nell'informazione ufficiale.
cosa c'entra l'antiamericanesimo? soprattutto quando a parlare sono due esponenti dell'establishment americano?

o vuoi dirmi che stigmatizzare la politica dell'amministrazione bush é antiamericanesimo???
allo stesso modo non condividere le politiche neocon americane é antiamericanesimo???

proprio non ti seguo....

Dr_Velvet
15-10-2006, 17:13
forse il titolo dell articolo è infelice,ma penso che sia discutibile la politica americana.
Discutibile anche se si prendono in esame i vantaggi che gli usa(e quindi non il resto del mondo) ricavano da essa.

MgPlex
15-10-2006, 17:35
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2006/10_Ottobre/11/bush.shtml

Mi sà che hanno finito il money... Potrebbero sempre bombardarli a coca-cole... :asd: :asd: :asd:


piu che i soldi,secondo me hanno proprio una carenza di uomini..

in Iraq hanno chiamato i riservisti..

non è facile per nessuno gestire 2 guerre,figuriamoci 3..

soprattutto quando vai a combattere una guerra che non senti tua,è ancora peggio..

mi spiego meglio: buttano giù le torri gemelle,uno va in afganistan della serie: "adesso vi facciamo vedere noi,maledetti talebani"

poi apri un fronte pure in Iraq,io soldato USA mi starei domandando cosa ci faccio a Bagdad..e per cosa stò andando a morire..

mi hanno detto della armi di distruzione di massa..già una scusa che invoglia poco,poi se si scopre che nemmeno c'erano,e tutti i giorni c'è un attentato contro i marines,insomma,il morale crolla..

adesso,nonostante sei già dilaniato da questi 2 conflitti,vai ad attaccare anche la corea?...

uhm...Bush faceva meglio a dire:Per conquistare l'asia mi manca ancora qualche territorio,ma non ce la faccio coi "carriarmatini" per questo turno,se mi entra il tris ci provo al prossimo.. :asd: :asd: :asd:

scherzi a parte,prima di attaccare una nazione,bisogna tentare ogni strada possibile..ad attaccare e distruggere una nazione,m soprattutto a massacrare migliaia di civili,ci vuole poco e si è sempre in tempo..

ma soprattutto,in corea del nord per fortuna mancano interessi economici..
e con l'Iran alle porte,quei 2 "carriarmatini" che gli sono rimasti,meglio se se li conserva :sisi:

*disclaimer*

il tutto andrebbe letto in chiave molto ironica,visto che su queste cose c'è poco da scherzare,visto che si parla di atomiche,guerre,morti e tutto il massimo schifo che il genere umano è in grado di concepire :)
Sono disgustato e preoccupato come e quanto voi :(

francamdar
15-10-2006, 17:39
forse il titolo dell articolo è infelice,ma penso che sia discutibile la politica americana.
Discutibile anche se si prendono in esame i vantaggi che gli usa(e quindi non il resto del mondo) ricavano da essa.
concordo, ma non posso permettermi di cambiare le fonti.
considerando che é un democratico che parla e che si stanno avvicinando le primarie i toni caustici diventano più comprensibili.
secondo me bisogna anche tener conto:
1) di quanto siano digeribili i diktat americani a una popolazione che ha ancora strascichi mai sopiti della guerra russo/americana.
2) che gli analisti militari americani sono preoccupati dell'atomica coreana, come per una zanzara in camera la sera.
3)che i messaggi americani a riguardo di questa "crisi", sono rivolti a mosca e a pechino, non a pyongyang
4)del bisogno di bush e dei neocon di passare per i paladini della libertà e del mondo occidentale e quindi di spostare sempre l'attenzione sui nemici (sia per motivi economici che elettorali), piuttosto che la gente ricordi il totale fallimento che hanno e stanno rappresentando per la società civile americana e mondiale.

macedone
15-10-2006, 18:46
non capisco veramente cosa vuoi dire.
cut.
Te lo spiego in 2 parole... Più o meno... :asd:

Un dittatore di un paese non solo povero, ma peggio, fà la merdata di testare una bomba nucleare ( anche se non sono così sicuro che lo abbia fatto realmente, ma questo non centra...) l'Iran cerca di armarsi, la Cina fà il gioco delle tre scimiette e la Russia dà il plutonio all'Iran per la centrale...

E in tutto questo casino tutto sommato è solo colpa degli USA...

Io invece dico che è anche colpa degli USA, che il disarmo atomico deve valere per tutti USA compresa, che Russia e Cina devono finirla di rompere le palle, e che sono contrario a qualunque forma di riarmo atomico anche per lo Stronzikistan... :sisi:

Spero che ora tu riesca a seguirmi. :)

Dr_Velvet
15-10-2006, 19:18
Te lo spiego in 2 parole... Più o meno... :asd:

Un dittatore di un paese non solo povero, ma peggio, fà la merdata di testare una bomba nucleare ( anche se non sono così sicuro che lo abbia fatto realmente, ma questo non centra...) l'Iran cerca di armarsi, la Cina fà il gioco delle tre scimiette e la Russia dà il plutonio all'Iran per la centrale...

E in tutto questo casino tutto sommato è solo colpa degli USA...

Io invece dico che è anche colpa degli USA, che il disarmo atomico deve valere per tutti USA compresa, che Russia e Cina devono finirla di rompere le palle, e che sono contrario a qualunque forma di riarmo atomico anche per lo Stronzikistan... :sisi:

Spero che ora tu riesca a seguirmi. :)
Concordo.
forse uno dei problemi degli usa è che invece di fare una diplomazia prudente esprimono in maniera netta cosa è giusto e cosa no,quali sono gli "stati canaglia" ,quali quelli buoni ecc.
Altri stati invece danno alla gente l'impressione di essere piu' moderati e meno arroganti in politica estera ,pur facendo i loro loschi affari.
Secondo me da anni gli stati uniti continuano a darsi la zappa sui piedi fornendo di continuo elementi per la crescita dei disordini in medio oriente,zona nella quale gli stessi usa si sono invischiati di brutto.
Nell'intervista ad Ahmadinejad a cui facevo riferimento prima,il presidente iraniano giocava proprio sugli errori di bush.Affermazioni del tipo :" noi siamo uno stato canaglia ,noi siamo il male?pensate se un giorno qualcuno definisse così il vostro stato...non reagireste?" e ha continuato su questa lineea parlando dell atomica,di israele(che l'atomica ce l'ha),ecc

MaD
15-10-2006, 19:27
Piu' che altro e' abbastanza ridicolo che ci sia un trattato di non proliferazione nucleare che si puo' firmare o no a piacimento, dal quale si puo' uscire a piacimento.
Ci sono le potenze nucleari: USA, Cina, GB, Francia e URSS, che non possono cedere ad altri le loro tecnologia... con lo scioglimento dell'URSS le testate sovietiche sono finite chissa' dove e gia' questo e' un problema.
Poi ci sono stati che non aderiscono al trattato: India, Pakistan e Israele e che sono potenze nucleari di fatto... la mia domanda e': perche' ai tempi in cui si armavano non si e' utilizzato lo stesso metro che si usa ora per Iran e Corea del Nord? 2 pesi e 2 misure...
E poi ci sono i paesi che sono usciti dal trattato come Iran e Corea del Nord... in cosa sono diversi da Israele, India e Pakistan? Perche' gli altri si e loro no? E' chiaro che gli Iraniani protestano avendo le atomiche Israeliane dietro casa...

Con tutte queste contraddizioni e' difficile far passare l'idea che le sanzioni alla Corea del Nord siano giuste, perche' come non darei nemmeno un petardo al regime della Corea del Nord non lo darei nemmeno a India, Pakistan e Israele e se proprio dobbiamo dire la verita' nemmeno a Cina e Russia.

francamdar
16-10-2006, 12:25
Te lo spiego in 2 parole... Più o meno... :asd:

Un dittatore di un paese non solo povero, ma peggio, fà la merdata di testare una bomba nucleare ( anche se non sono così sicuro che lo abbia fatto realmente, ma questo non centra...)quando lo fanno l'india e il pakistan non c'é problema (e tutti dimenticano lo sterminio della popolazione delle isole marshall per i test nucleari americani). il test comunque non é dimostrato, anzi
[...]Malgrado non vi sia la certezza che tale esperimento nucleare sia effettivamente avvenuto (i sismografi delle nazioni confinanti hanno rilevato una attività sussultoria molto inferiore a quella che verrebbe normalmente causata da un test atomico e inoltre, sebbene l’esplosione sia avvenuta sottoterra, non è stato ancora rilevato un numero di isotopi radioattivi sufficiente ad avvalorare la veridicità del test)[...] da www.paginedidifesa.it Link:http://www.paginedidifesa.it/2006/galgani_061016.html
l'Iran cerca di armarsi, la Cina fà il gioco delle tre scimiette e la Russia dà il plutonio all'Iran per la centrale...
anche l'UK commercia materiale nucleare verso l'iran -vedi sotto- (con l'avvallo del ministero per il commercio estero). se l'iran cercasse di produrre un'arsenale nucleare pensi che l'inghilterra gli fornirebbe il materiale? forse sì (non vogliono fare la figuraccia delle armi di distruzione di massa di saddam) e almeno stavolta saranno sicuri di trovare le prove

22-07-06 fermato sul confine bulgaro un camion di provenienza inglese di materiale nucleare destinato all'Iran.
Outcry as border guards seize British 'dirty bomb' lorry heading for Iran (http://www.dailymail.co.uk/pages/live/articles/news/news.html?in_article_id=397124&in_page_id=1770) Daily News
"In August last year there was a similar incident when a Turkish truck carrying a ton of zirconium silicate supplied by a British firm was stopped by Bulgarian customs at the Turkish border on its way to Tehran, after travelling from Britain, through Germany and Romania, without being stopped.
Zirconium is used in nuclear reactors to stop fuel rods corroding and can also be used as part of a nuclear warhead. The metal can be extracted from zirconium silicate and its trade is usually tightly controlled."e che l'iran che cerchi di armarsi con un arsenale nucleare é una notizia non dimostrata


E in tutto questo casino tutto sommato è solo colpa degli USA...

Io invece dico che è anche colpa degli USA, che il disarmo atomico deve valere per tutti USA compresa, che Russia e Cina devono finirla di rompere le palle, e che sono contrario a qualunque forma di riarmo atomico anche per lo Stronzikistan... :sisi:

Spero che ora tu riesca a seguirmi. :)
no non ti seguo perchè nessuno ha detto che é colpa solo degli USA.
l'articolo mi sembra intitolasse: "L’amministrazione Bush ha provocato il test nucleare della Corea del Nord" in seguito la spiegazione del perchè.
Un ex ambasciatore americano nella Corea del Sud, che preferisce l’anonimato, ha spiegato alla rivista EIR: “Gli USA ricorrono alla strategia dello ‘sbigottimento e terrore’ in Asia, fanno il gioco pesante, come hanno fatto in Medio Oriente, e riusciranno a far crollare tutto anche in Asia”. Ha anche aggiunto che gli USA “sono davvero contenti che questo sia avvenuto”.
ti ricordo che l'opinione di movisol non é la sola -vedi sotto-

Corea del Nord: esperimenti nucleari dipendono dalla politica Usa da www.paginedidifesa.it
Link: http://www.paginedidifesa.it/2006/pdd_061022.html
Secondo il numero due nordcoreano, sarà tenuta in considerazione la politica degli Stati Uniti nei confronti della Corea del Nord e questa sarà il fattore principale che determinerà la prosecuzione degli esperimenti nucleari o il ritorno ai Colloqui a sei. Kim Yong-na, presidente della Suprema assemblea popolare, in una intervista concessa a Pyongyang alla testata giornalistica giapponese Kyodo News mercoledì 11 ottobre, ha detto: “La questione dei futuri test nucleari è legata alla politica degli Stati Uniti nei confronti della nostra nazione. Se gli Usa continuano ad avere un atteggiamento ostile e fanno pressioni su di noi in varie forme, non abbiamo altra scelta che fare dei passi concreti per fronteggiare la situazione".

Alla domanda se la Corea del Nord ha intenzione di ritornare ai Colloqui a sei Yong-nam ha risposto: “Anche quello dipende dall’atteggiamento degli Stati Uniti. Noi non possiamo partecipare ai Colloqui se ci vengono imposte delle sanzioni, incluse quelle finanziarie”. Lunedì 9 ottobre la Corea del Nord aveva annunciato di aver condotto il primo esperimento nucleare sotterraneo.


Corea del Nord, una crisi prevedibile da www.paginedidifesa.it
Link: http://www.paginedidifesa.it/2006/pdd_061016.html
Una crisi prevedibile. Tutti i passi compiuti negli ultimi mesi dalla Corea del Sud sono stati puntualmente annunciati dal regime: dall'uscita dal Trattato di non proliferazione nucleare, alla riattivazione della centrale nucleare di Yongbyong, all'acquisizione dell'atomica al test nucleare sotterraneo condotto la scorsa notte. Nessuna sorpresa quindi, ma semmai ancora una conferma del fallimento della politica estera dell'amministrazione Bush in Asia così come in Medio Oriente e che chiama in gioco un ruolo di mediazione dell'Europa e anche dell'Italia.

E' l'opinione di Rosella Ideo, docente di Storia politica e diplomatica dell'Asia orientale all'università di Trieste.
"I rapporti, tra Corea del Nord e Stati Uniti, che sono quelli che contano, si sono incancreniti proprio dall'inizio della prima amministrazione Bush che ha ribaltato completamente la politica che aveva portato avanti il suo precedessore Bill Clinton, con l'avvio di un dialogo diretto con la Corea del Nord e, poco prima della scadenza del suo mandato, aveva inviato il suo segretario di Stato, signora Madeleine Albright, a Pyongyang. Una missione che doveva precludere a un viaggio dello stesso presidente in vista di un riallacciamento delle relazioni bilaterali". >>>continua (http://www.paginedidifesa.it/2006/pdd_061016.html)


quindi continuo a non capire.

macedone
16-10-2006, 12:52
quindi continuo a non capire.
Allora riprovo... :asd:

Tutti quelli che ce l'hanno con gli USA ( anch'io ce l'ho, ma cerco di avere una visione d'insieme...) pensano che nell'ordine mondiale ( sarebbe meglio dire disordine...) che abbiamo oggi ci siano i cattivi gli USA che comandano, e i poverini che cercano di riarmarsi e ridiventare potenze mondiali ( Cina e Russia in primis, tutti i restanti dissidenti dipendono in modo più o meno diretto da loro...).

Secondo me invece non è così, non esistono buoni e cattivi, esiste il potere e chi riesce o meno a gestirlo. Quindi tecnicamente, dal mio punto di vista, sono tutti cattivi ( usando un metro idiota di definizione ma è quello che la maggioranza del popolo comprende senza problemi...), non esistono i potenti che combattono per la libertà, nè da una parte nè dall'altra, esistono solo equilibri di potere.

Ergo finchè non si riesce a stabilire un ordine mondiale più equo, cosa che gli USA non possono fare da soli ( nè vogliono perchè non gli conviene), nello scacchiere mondiale vedremo sempre di più questa cagate fatte da una parte e da un'altra; quindi l'azione fatta è un'azione finalizzata ad avere più potere, nient'altro.

Spero di essere stato più chiaro. :)

francamdar
16-10-2006, 14:08
posto tre link che reputo interessanti:

La Corea del Nord e l’asse del male di Bush (http://www.paginedidifesa.it/2006/galgani_061016.html)

Corea del Nord nucleare, ricadute su Iran e Giappone (http://www.paginedidifesa.it/2006/tani_061011.html)

L'atomica coreana? E' un solo albero dentro la foresta del riarmo nucleare dell'Asia e soprattutto del Giappone (http://www.contropiano.org/Documenti/2006/Ottobre06/12-10-06DossierAtomicaCoreana.htm)

Dr_Velvet
16-10-2006, 15:11
Allora riprovo... :asd:

Tutti quelli che ce l'hanno con gli USA ( anch'io ce l'ho, ma cerco di avere una visione d'insieme...) pensano che nell'ordine mondiale ( sarebbe meglio dire disordine...) che abbiamo oggi ci siano i cattivi gli USA che comandano, e i poverini che cercano di riarmarsi e ridiventare potenze mondiali ( Cina e Russia in primis, tutti i restanti dissidenti dipendono in modo più o meno diretto da loro...).

Secondo me invece non è così, non esistono buoni e cattivi, esiste il potere e chi riesce o meno a gestirlo. Quindi tecnicamente, dal mio punto di vista, sono tutti cattivi ( usando un metro idiota di definizione ma è quello che la maggioranza del popolo comprende senza problemi...), non esistono i potenti che combattono per la libertà, nè da una parte nè dall'altra, esistono solo equilibri di potere.

Ergo finchè non si riesce a stabilire un ordine mondiale più equo, cosa che gli USA non possono fare da soli ( nè vogliono perchè non gli conviene), nello scacchiere mondiale vedremo sempre di più questa cagate fatte da una parte e da un'altra; quindi l'azione fatta è un'azione finalizzata ad avere più potere, nient'altro.

Spero di essere stato più chiaro. :)

quoto.ma siccome quoto non posso quotare il "tutti" con il quale hai iniziato.
insomma,se siamo in 2 "tutti" va già a farsi friggere:asd:
spero di essermi spiegato pure io:rolleyes:

macedone
16-10-2006, 15:33
quoto.ma siccome quoto non posso quotare il "tutti" con il quale hai iniziato.
insomma,se siamo in 2 "tutti" va già a farsi friggere:asd:
spero di essermi spiegato pure io:rolleyes:
Ok mettiamo molti e non se ne parla più... :sisi: :asd:

francamdar
16-10-2006, 15:44
Allora riprovo... :asd:

Tutti quelli che ce l'hanno con gli USA ( anch'io ce l'ho, ma cerco di avere una visione d'insieme...)[...]
é proprio questo a creare una confusione inestricabile:
si sta parlando di errori enormi di un'amministrazione neocon con mire egemoniche e non di antiamericanesimo.
ti ricordo che gli USA non sono solo la loro amministrazione, ma che il 68 é nato a berkley e il movimento no-global a seattle; ti ricordo inoltre il pacifismo, la critica all'oligarchia delle multi, l'impeachment nixon, le battaglie per il vietnam, le associazioni di difesa consumatori, i movimenti ecologisti e di decrescita, le associazioni liberali e indipendenti, che hanno punto di riferimento in america.
tornando a noi ti posto tre fonti che evidenziano gli errori dell'amministrazione bush, e mi parli ancora degli USA (che dimostri di non conoscere).
l'ultimo riferimento (rosella ideo) addirittura stigmatizzava a bush & co. di non aver raccolto l'eredità clinton/albright per un riallacciamento di rapporti bilaterali usa/corea (quindi l'equazione USA uguale a bush/gov. crolla)

dici di previlegiare una visione d'insieme? allora non capisco perchè non si parla: dei rapporti Banca Mondiale/Fondo Monetario Internazionale con il recupero crediti da stati riempiti di armi dalle superpotenze con l'avvallo degli stessi organismi; del commercio di scorie nucleari; delle politiche di disarmo (SALT e TNP) che ottengono l'effetto opposto a quello prefissato incentivando il commercio di scorie e materiale nucleare (favorendo quindi il riarmo); della iniquità di giudizio ONU sugli stati e sui loro programmi nucleari; delle lobby di interesse militare/nucleare che stanno facendo crescere esponenzialmente i loro profitti; dell'attacco violento in atto ai paesi non allineati; degli interessi della commissione trilaterale, del pnac, dei bilderberg, degli azionisti FED (http://it.wikipedia.org/wiki/Federal_Reserve), della strategia della tensione.

per questi motivi dire é tutta colpa dell'america non mi aiuta a capire.
mentre una visione di insieme sugli interessi bush (e di chi lo supporta) a mio avviso aiuta molto di più a trovare il bandolo della matassa.

a mia modestissima opinione.

francamdar
17-10-2006, 19:52
vorrei ricordare che il pericolo serio si é spostato dalla guerra atomica (degli anni 50) alla realtà della guerra nucleare tattica.

in questo senso può essere utile leggere il manuale "airland battle 2000"
di cui ne pubblico un'estratto:



alcuni passaggi significativi del manuale di guerra in uso all'esercito statunitense "AIRLAND BATTLE 2000" in cui si possono capire quali sono gli scopi per i quali si "devono" fare le guerre e quali tipi di armi gli USA sono disposti ad impiegare.

Riportiamo anche una tabella (sempre dallo stesso testo ) le cui informazioni sono sicuramente tratte dall'esperienza di guerra americana in Giappone e dai vari esperimenti che , anche sul territorio statunitense , sono stati condotti nel tentativo di rendere sempre più "efficenti" gli ordigni atomici .

NON C'E' UNA FORMULA SEMPLICE per vincere le guerre. Sconfiggere le forze nemiche in battaglia non assicura sempre la vittoria. Altri strumenti nazionali di potere e di persuasione influenzeranno o persino determineranno l'esito delle guerre. Queste non si possono vincere, comunque, senza una volontà nazionale e forze militari pari all'entità del compito. Sebbene le operazioni militari portate a termine con successo non garantiscano la vittoria, esse sono suoi elementi indispensabili. Vincere campagne e battaglie è il tema centrale di questo manuale.
[...]
TERRENO E CONDIZIONI METEOROLOGICHE costituiscono l'ambiente fisico di base di una battaglia. Le armi nucleari e chimiche, la guerra elettronica e l'uso di fumogeni ne compenseranno gli effetti. Questi elementi, sebbene siano qui trattati separatamente, si combineranno col caos del combattimento, cos&#236; da creare un ambiente stressante e difficile per i comandanti e i loro soldati, rendendo pure la battaglia violenta e confusa. I diversi effetti combinati metteranno alla prova il "comando e controllo", ed evidenzieranno la fragilit&#224; umana, producendo cos&#236; un'atmosfera in cui, come disse Clausewitz, << le cose pi&#249; semplici diventano difficili>>. I comandanti devono tener conto di questi effetti e condurre di conseguenza le operazioni.
[...]
LE RADIAZIONI RESIDUALI a lungo termine possono contaminare rifornimenti, strutture, equipaggiamento, terreno, cibo e acqua, se questi non si trovano al riparo . I soldati esposti avari livelli di radiazione manifesteranno un diverso rendimento, che risente anche dell'uso di indumenti a prova di gas chimici o di lunghe permanenze in ambienti contaminati. Anche il semplice svolgimento di funzioni fisiche normali sar&#224; difficoltoso e richieder&#224; tempo. I comandanti devono scegliere un tipo di protezione appropriata agli scopi della missione per adeguare il grado di protezione all'entit&#224; di questa. Essi devono da una parte ridurre al minimo le perdite provocate dall'uso di sostanze chimiche e ridurre, dall'altra, quelle dovute all'eccesso di calore e fatica.
[...]
IN TEMPO DI PACE il compito delle forze armate, particolarmente per quanto riguarda zone chiave per gli interessi degli Stati Uniti &#232; di ridurre al minimo le occasioni di tensione, di cui potrebbe approfittare il comando nemico nel tentativo di dare soluzioni militari a problemi politici.
[...]
L'esaurimento progressivo delle materie prime (petrolio ed altri minerali) avr&#224; ripercussioni significative sull'economia dei paesi industrializzati. Noi dobbiamo essere in grado di lottare dappertutto. Principalmente dobbiamo essere pronti a vincere la guerra sul campo di battaglia, in modo da trattare una pace vantaggiosa. La parit&#224; delle armi viene raggiunta attraverso la tecnologia .Dobbiamo badare pi&#249; alla qualit&#224; che alla quantit&#224; delle armi. Ci&#242; significa armi di precisione e migliori sistemi di "comando e controllo". Un altro aspetto della guerra del 2000 sar&#224; l'alto numero dei morti. Nelle guerre passate gli USA hanno subito perdite iniziali e solo in un secondo momento hanno cominciato a vincere.

Nell'anno 2000 sar&#224; indispensabile far valere pi&#249; velocemente il nostro potere all'estero. Le possibilit&#224; che in qualsiasi parte del mondo avvengano dei conflitti tender&#224; ad aumentare, e contemporaneamente diminuiranno i tempi di reazione e di intervento.

Attualmente vi sono molti potenziali "campi di battaglia", in cui saremo in grado di "proiettare" le nostre forze armate senza troppe difficolt&#224;. Le Forze da impiegare in futuro saranno: leggere, autosufficienti, e di rapido intervento.

Le caratteristiche del campo di battaglia dell'anno 2000 saranno: impiego di grandi quantit&#224; di armi altamente sofisticate; sistemi di "comando e controllo" sempre pi&#249; complessi; nessun singolo sistema d'arma sar&#224; prevalente; espansione della battaglia nel campo aereo ed in profondit&#224; ben oltre le linee nemiche (300 km). Altra caratteristica sar&#224; quella di un combattimento molto intenso nel momento decisivo. L'elemento chiave della guerra sta nel prendere e mantenere l'iniziativa, non solo utilizzando metodi tradizionali, ma tutte le forze di fuoco e di movimento disponibili, armi nucleari tattiche, chimiche e convenzionali.

OBIETTIVO DELLA CONCEZIONE "AIRLAND BATTLE 2000"

LO SCOPO DI QUESTA DOTTRINA &#232; di tracciare prospettive future inerenti all'attuazione di operazioni militari.

La sicurezza dell'Alleanza &#232; minacciata da eventi che hanno luogo al di l&#224; dei confini geografici della NATO. Per l'Alleanza l'occasione o la necessit&#224; di intervento possono scaturire al di fuori di questi confini. Sebbene tali interventi tutelerebbero principalmente gli interessi nazionali dei paesi coinvolti, l'Alleanza deve preoccuparsi di quegli eventi che al di fuori dei suoi confini potrebbero interferire sulla sicurezza del territorio di influenza della NATO.

GLI ALLEATI DELL'EUROPA OCCIDENTALE devono importare una parte considerevole di materie prime per coprire il loro fabbisogno di energia.

Anche se da una parte si avr&#224; una lieve riduzione del fabbisogno, dall'altra i paesi in via di sviluppo utilizzeranno, nel corso del processo di industrializzazione, una crescente quantit&#224; di petrolio. Il problema di una sua pi&#249; elevata richiesta si aggraver&#224; ulteriormente nel momento in cui la Russia e l'Europa orientale, come &#232; previsto per il futuro, dovranno importare petrolio.

Va inoltre aggiunto che i paesi industrializzati dell'Alleanza non possono fare a meno di alcuni minerali di importanza strategica, in particolar modo di quelli importati dalla regione dell'Africa a sud del Sahara. I paesi del Patto Atlantico ricaveranno oltre il 90% di questi minerali di prima necessit&#224; da fonti al di fuori del proprio territorio.

PUR TRATTANDOSI TALVOLTA di condizioni contraddittorie e pur essendo i loro effetti abbastanza diversificati nelle aree del mondo coinvolte, il controllo, l'accesso, e la distribuzione delle risorse sono oggi il problema fondamentale che diventer&#224; sempre pi&#249; il punto centrale di controversia nei rapporti tra le nazioni. Per risolvere il problema delle risorse, i paesi industrializzati, in paticolar modo gli Stati Uniti e l'Europa occidentale, devono realizzare una politica economica razionale, concordata e rispettosa degli interessi reciproci.

I MOVIMENTI INSURREZIONALI del Terzo Mondo creano un grosso squilibrio tra le forze.

Queste nazioni sarebbero pronte a stringere alleanze con paesi nemici o a fare ricorso ad atti di terrorismo, al ricatto o alla guerriglia, per ottenere un a distribuzione pi&#249; equiparata delle risorse. Questa situazione potrebbe destabilizzare gli attuali assetti commerciali e costringere i paesi dell'Alleanza a cercare nuove alternative e nuovi accordi.

In un quadro mondiale come quello sopra illustrato la NATO deve in primo luogo essere pronta ad affrontare le conseguenze di nuovi sviluppi all'interno dei propri confini nell'Europa settentrionale, centrale e meridionale.




EFFETTI BIOLOGICI DELLE RADIAZIONI NUCLEARI

RAD (Rad-Dose di Radiazione Assorbita)
COMPARSA DEI PRIMI SINTOMI
INABILITA'
RICOVERO IN OSPEDALE E CONDIZIONI


0-70
Entro sei ore eventuale mal di testa e nausea passeggeri; vomito fino al 5% del personale sottoposto a pi&#249; alta inalazione
Nessuna
Ricovero i n ospedale non necessario.
Tutti rientrano in servizio

70-150
Entro 3-6 ore mal di testa e nausea leggeri e passeggeri; casi di vomito fino al 50% del gruppo
Da nessuna a leggera diminuzione nella capacit&#224; di prestare servizio fino al 25% del gruppo.
Fino al 5%del gruppo potrebbe essere inabile a combattere
Eventuale ricovero (20-30 ) giorni per almeno il 5% degli elementi pi&#249; esposti; rientro in servizio non sono previsti decessi.

150-450
Entro 3 ore mal di testa, nausea e spossamento; eventuale diarrea; vomito in pi&#249; del 50% del gruppo
Svolgimento dei compiti di routine; il combattimento o compiti complessi possono essere affetti; oltre il 5% del gruppo inabile a combattere; la percentuale di non combattenti aumenta con dosi elevate
Ricovero (30-90 giorni) per i pi&#249; esposti dopo periodo di latenza di 7-20 giorni; 50% decessi nei meno esposti, la percentuale cresce nei pi&#249; esposti; tutti i decessi entro 45 giorni.

450-800
Entro 1 ora forti nausea e vomito acuti; diarrea e febbre subito nei pi&#249; esposti
Svolgimento di semplici compiti; riduzione notevole della capacit&#224; di combattimento nei pi&#249; esposti, dura pi&#249; di 24 ore
Ricovero (90-120 giorni per i sopravvissuti) per il 100% del gruppo; periodo di latenza 7-20 giorni; 50% decessi nei meno esposti, la percentuale cresce nei pi&#249; esposti; tutti i decessi entro 45 giorni

800-3000
Entro mezz'ora-1 ora vomito, diarrea e febbre acute e prolungate
Notevole riduzione della capacit&#224; di combattimento.
Tra i pi&#249; colpiti periodo passeggero di completa efficienza per alcuni seguito da qualche reazione sino alla fine del periodo di latenza
Ricovero per il 100%; il periodo di latenza inferiore ai 7 giorni.
100% dei decessi entro 14 giorni

3000-8000
Entro 5 minuti vomito, diarrea, febbre forti e prolungati, accompagnati da prostrazione.
Si possono presentare convulsioni in casi di elevata esposizione
Completa inabilit&#224; entro 5 minuti.
Dura dai 30 ai 45 minuti.
In seguito il soggetto si riprende, ma le sue funzioni vitali rimangono colpite irreparabilmente, sino alla morte
Ricovero per il 100%.
Il periodo di latenza dura da 1 a 22 giorni.
100% dei decessi entro 5 giorni

OLTRE 8000
Stessi sintomi come sopra, compaiono entro 5 minuti
Inabilit&#224; completa e permanente.
Impossibilit&#224; di svolgere compiti che richiedano sforzi fisici
Ricovero per il 100%.
Non esiste un periodo di latenza.
100% dei decessi entro 15-48 ore


edit: questo anche per motivare come una testata nucleare tattica pu&#242; spaventare quanto, se non pi&#249; di, un atomica

PALO
18-10-2006, 19:02
Dico la mia:

la situazione &#232; molto meno complessa di quanto possa sembrare.

La Corea del nord &#232; uno stato alla canna del gas (per usare un eufemismo).
Nessuno sa nulla di quello che succede. Lo scorso anno un bellissimo documentario di TG2 dossier riportava una realt&#224; agghiacciante di questo paese: una casta di governo ricchissima che vive in una capitale specchietto per le allodole.
Giri per PyongYang, sembra Shanghai, ma per strada non c'&#232; nessuno.
Il deserto umano pi&#249; totale.
Chiunque tenti di andare a visitare il paese viene rigorosamente guidato ed indirizzato senza essere perso di vista un secondo per fare s&#236; che abbia un'idea positiva del paese.
Immagini clandestine di Amnesty riportano un popolo oltre la fame: cuociono terra (terra!!) giusto per avere qualcosa da mettere nello stomaco.
La popolazione &#232; lasciata allo sbando, e le recenti alluvioni estive (regolarmente minimizzate dal governo) hanno messo ancor di pi&#249; in ginocchio il paese.
La propaganda addirittura fa in modo che il padre dell'attuale "Caro Leader", ovvero "Il grande leader" venga ritenuto tuttora al timone del paese, mentre in realt&#224; &#232; morto da qualche anno!

Ergo: il paese non ha NULLA da offrire alla comunit&#224; internazionale o al mercato; non hanno pi&#249; una lira e devono campare di aiuti esteri che nessuno vuole pi&#249; sganciare.
Soluzione: una bella minaccia atomica (che oggi come oggi non se la nega nessuno) che ormai va avanti da circa un paio d'anni almeno.
Poi che il test sia vero oppure una montatura alla fine non importa veramente (se non ovviamente per il discorso ambientale).

Fatto sta che nessuno, USA in primis, ha intenzione di intervenire militarmente per due motivi molto semplici:
1) non c'&#232; nulla da arraffare in Corea del nord; non &#232; come l'Iraq in cui i politici americami le armi se le inventano pur di andare a prendersi petrolio, contratti di ricostruzione, o a fare fatturati vendendo le armi al loro stesso governo.
2) nessuno, neanche CIA e servizi di sicurezza vari, sa VERAMENTE cosa ci sia in Corea. E' veramente un posto impenetrabile ed impenetrato.

MaD
18-10-2006, 20:06
3) La Corea del Sud e il Giappone sono alleati degli USA e sarebbero i primi bersagli di eventuali missili.

francamdar
18-10-2006, 20:21
Dico la mia:

la situazione &#232; molto meno complessa di quanto possa sembrare.

La Corea del nord &#232; uno stato alla canna del gas (per usare un eufemismo).
Nessuno sa nulla di quello che succede. Lo scorso anno un bellissimo documentario di TG2 dossier riportava una realt&#224; agghiacciante di questo paese: una casta di governo ricchissima che vive in una capitale specchietto per le allodole.
Giri per PyongYang, sembra Shanghai, ma per strada non c'&#232; nessuno.
Il deserto umano pi&#249; totale.
Chiunque tenti di andare a visitare il paese viene rigorosamente guidato ed indirizzato senza essere perso di vista un secondo per fare s&#236; che abbia un'idea positiva del paese.
[...]
Fatto sta che nessuno, USA in primis, ha intenzione di intervenire militarmente per due motivi molto semplici:
1) non c'&#232; nulla da arraffare in Corea del nord; non &#232; come l'Iraq in cui i politici americami le armi se le inventano pur di andare a prendersi petrolio, contratti di ricostruzione, o a fare fatturati vendendo le armi al loro stesso governo.
2) nessuno, neanche CIA e servizi di sicurezza vari, sa VERAMENTE cosa ci sia in Corea. E' veramente un posto impenetrabile ed impenetrato.

tieni presente una cosa: &#233; stata la corea del nord ad essere minacciata, essendo stata inscritta nell'asse del male da george junior e compagni di merende neo-con.
allora il test ha pi&#249; valenze.

la prima, detrattiva. come a dire: guardate che abbiamo tecnologia atomica, implicitamente vi avvisiamo che qu&#236; non sar&#224; facile come in iraq e afghanistan (vedi sopra le dichiarazioni dei leader coreani)

la seconda &#233; la mossa di scacco cinese a bush e neocon.
come dice makiov:

"aver fatto fallire i piani di egemonia planetaria del Nuovo Ordine Mondiale, basati sul controllo del petrolio mediorientale e centro-asiatico.
Facendo s&#236; che la sua procuratrice, la Corea del Nord, minacci la Corea del Sud ed il Giappone, la Cina ha salvato l'Iran e scritto l'epitaffio degli Stati Uniti in Iraq. Gli Usa non possono perseguire la loro strategia in Medio Oriente mentre disputano un'altra guerra nell'Asia nord-asiatica.
Quando una flotta navale degli Stati Uniti si precipitava verso l'Iran (a causa della sua ricerca nucleare), la Corea del Nord stava facendo esplodere armi nucleari e minacciando di attaccare il Giappone e gli Stati Uniti! Nulla potrebbe dimostrare meglio il fallimento della politica estera di Bush.
Nei termini della "Grande Scacchiera" di Brzezinski questo &#232; "scacco matto" agli Stati Uniti e ad Israele, fantocci dei banchieri centrali di Londra. Gli Stati Uniti si sono gi&#224; ritirati dalla provincia di Al Anbar. Il ritiro dal resto dell'Iraq &#232; ora solo una questione di tempo.[...]Gioved&#236; mattina, la Resistenza Irachena ha fatto saltare in aria il principale arsenale statunitense a Baghdad, uccidendo centinaia di soldati e distruggendo miliardi di dollari in armi. Quella era una vera notizia, dunque non &#232; stata riportata.
Come sapete, il Capo di Stato Maggiore dell'esercito britannico ha detto che la Gran Bretagna ha bisogno di andarsene dall'Iraq. Anche i generali statunitensi sono in rivolta, I politici Usa hanno detto che dobbiamo negoziare con l'Iran. Decidete voi. La politica estera statunitense dominata dai neo-con &#232; allo sbando. Tutto quello che resta da fare &#232; salvarsi la faccia. I soldi facili sono stati fatti. E' ora di chiudere i battenti."

francamdar
19-10-2006, 00:11
3) La Corea del Sud e il Giappone sono alleati degli USA e sarebbero i primi bersagli di eventuali missili.
e questo, a mio parere, ha un valore geostrategico fondamentale:
di deterrenza alla eventuale formazione di una testa di ponte oltre che di precariet&#224; per il comando di rifornimento e supporto a possibili truppe d'invasione.