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Fox
15-04-2004, 14:33
Ecco l'articolo uscito nell'edizione di oggi del quotidiano in oggetto e consultabile online all'indirizzo http://www.ilmanifesto.it/oggi/art89.html


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Hattrick, la comunità virtuale del pallone

E' uno dei giochi in linea di maggior successo, ideato da due sviluppatori svedesi con l'intento di ridurre le distanze tra realtà e immaginazione. La Norvegia è campione del mondo in carica e Tullio Fiorentini è il capocannoniere del campionato italiano
ANGELO MORGAN
«Econ questo fanno 3 per Karsten Hammer - tripletta! Svend-Harald Amundsen di Norge supera in velocità il lento Ulf Martinsson, presentandosi solo davanti al portiere, e siamo 2 a 4». Potrebbe essere la cronaca di un match di calcio vero, invece è il report di un'azione di Svezia-Norvegia, valida per il campionato mondiale di Hattrick. Karsten Hammer, detto «Mj¢lnir» dopo la tripletta che ha regalato alla Norvegia la vittoria ai mondiali, ha 24 anni e milità nello Storhaug fc, formazione di Tippeligaen norvegese. Guadagna 89, 470 euro di ingaggio a settimana, ma non sa come spenderli, perché non esiste. O meglio, non è un giocatore in carne ed ossa, solo un pugnetto di informazioni in formato digitale che circolano in uno spazio virtuale, http://www.hattrick.org, condiviso il 20/02/2004 dalla cifra record di un quarto di milione di utenti attivi, presenti contemporaneamente nella rete. In termini tecnici Hattrick è un gioco manageriale come tanti ne esistono, in cui il giocatore si immedesima nell'allenatore, schierando la squadra che ogni sabato scende in campo per i tre punti. Creato sei anni fa da una coppia di sviluppatori svedesi (HT-Johan e HT-Bjorn, anche loro giocatori) rappresenta probabilmente una delle più grosse comunità virtuali non generalistiche di tutto il www e certamente uno dei giochi in linea di maggior successo mai inventato. Sulla pagina di apertura del provider che ospita Hattrick, Bjorn e Johan hanno scritto a chiare lettere che «our goal is to establish ExtraLives as the leading provider of gaming worlds and to stretch the boundaries between games and reality». La combinazione dei due «goals» suona a ben vedere come una specie di manifesto della generazione che ha inventato i new media: fare successo imponendo una nuova concezione della realtà, non già subendo quella corrente. Accanto all'obiettivo della fama e del successo, piuttosto raggiunto, c'è infatti chiara l'intenzione programmatica di ridurre le distanze che separano realtà ed immaginazione. Anche questo piuttosto raggiunto. Infatti Hattrick è una fissa. Ti acchiappa e non ti molla più. E i motivi per cui sono tanti e tutti meritevoli di attenzione. Primo, siamo un pianeta di commissari tecnici. Giocando ad Hattrick sei tu che decidi chi gioca e chi no. Secondo, puoi scegliere un allenatore catenacciaro o spregiudicato, optando per il modulo che più ti sembra adeguato alle caratteristiche dei tuoi giocatori. Modulo più gettonato il 3-5-2, con ali offensive o con una delle due verso il centro a supportare i mediani, ma anche il 3-4-3 va piuttosto forte. Terzo, puoi decidere le tue strategie di allenamento per far crescere i giovani che emergono dal vivaio, oppure quelli che trovi in vendita su un mercato globalizzatissimo, che si regola secondo meccanismi che meriterebbero una tesi di Dottorato in Economia. Quarto, puoi seguire la partita in diretta, anzi le partite: puoi sintonizzarti su qualsiasi match in corso, di seconda serie tailandese, come di Allsvenskan, la prima divisione svedese, in cui giocano le squadre più forti del mondo. Quinto, fai parte di una comunità rappresentata da una formazione nazionale, guidata da un allenatore eletto da tutti gli utenti, che partecipa ai campionati del mondo.

L'aspetto che più di tutti fa di Hattrick una vera fissa è probabilmente l'ultimo: il fatto che questo gioco manageriale di calcio in linea è prima di tutto una comunità virtuale di scala planetaria. Accoglie appassionati di calcio di ogni razza e religione. La pagina di ogni squadra è uno spazio parlante, spesso animata da un logo e da un comunicato stampa. Scambiando giocatori, giocando amichevoli internazionali, si sviluppano clan e gruppi, strutturati in Federazioni che si esprimono sui forum privati. Tra le più estreme e curiose, la sconvoltissima World Cannabis, la feticista Swiss Thong, la mafiosa Sopranos, la sorprendente Andorra Support. Tra le italiane, attivissima l'Università Italiana Hattrick, vera e propria Coverciano Digitale, il mitico Sverginator Club e la curiosissima Federazione Italiana Fumatori di Bong. I vari gruppi trovano visibilità sui forum pubblici. In questi spazi di comunicazione regolati dall'attività di moderatori e manager nazionali nascono mode e stili, riflessioni sul gioco e su come lo si gioca. Molto si cazzeggia. Si raccontano gesta epiche, nascono miti e leggende, si fa ironia su quanto pazzi si è stati a svegliarsi alle quattro e un quarto per partecipare all'asta di un convenientissimo portiere 21enne quasi buono malese, tal Li Yeong-Ming. Nei forum non strettamente dedicati al gioco si parla di tutto. Si rimane soprattutto sorpresi dalla sensibilità politica, che ha portato molte formazioni a giocare in maglia bianca il giorno della memoria, a lutto dopo l'attentato di Madrid. Molte squadre inalberano stemmi connotati politicamente, tante a sinistra, altri di matrice autonomista, meno a destra. Un network di squadre italiane monta il logo di Emergency, molte altre società inalberano stemmi pacifisti, ambientalisti, altre ancora, più nostalgiche, sciorinano nomi come Cska o Dinamo di quà o di là e sfoderano gran falci e martello e stelle rosse. Ma la stragrande maggioranza delle squadre sciorina stemmi di fantasia, che attraversano tutti gli spazi possibili della cultura globale e dell'immaginario universale, dal death metal al cyberpunk, dall'hip-hop al puro delirio, collegato a volte ad episodi di mitologia personale. Dai comunicati stampa emergono modelli di identificazione e personalizzazione dell'esperienza di gioco che simulano (?) meccanismi di appartenenza tipici della fede calcistica.

A margine degli spazi «ufficiali», fioriscono costantemente nuovi siti dedicati al gioco. Tra i più gettonati http://www.hottrick.org, http://www.databased.at/hattrick, http://www.ht-arena.co, http://htzine.net. In Italia, esce la Gazzetta di hattrick (http://gazzettaht.altervista.org), emulo del foglio rosa che dà un senso al lunedì dell'italiano medio. Proliferano anche campionati di fantahattrick, analogo al fantacalcio ma basato sulle performance dei giocatori di serie A di Hattrick, valutate da pagelle digitali che quantificano in stellette come hanno giocato i tuoi beniamini. La comunità italiana è in preda ad una sostanziale esplosione. Si giocano ormai campionati di sei categorie, dalla serie A alla VI divisione. Allenatore della nazionale è Marrundo, tecnico campione d'Italia nella stagione 19 col suo Arezzo Galasocaray, riconfermato malgrado la brutta sconfitta con la Turchia al primo turno degli ultimi mondiali. L'Under 21 è guidata da Jorgius, uno dei moderatori della conference nazionale, che guida il San Giusto di Firenze, attualmente in testa al girone 4 di II divisione. In serie A l'AS Roma Calcio, vincitrice degli ultimi due campionati, è di nuovo in testa, inseguita da Arezzo Galasocaray e Plastic Red di Roma, in cui milita il capocannoniere Tullio Fiorentini, 28 presenze in nazionale, 119 goal in carriera. Quanto al regolare svolgimento del torneo, c'è da star tranquilli: su Hattrick le società che si indebitano oltre il mezzo milione di euro falliscono automaticamente. E poi i tifosi viaggiano per tutto il mondo al seguito delle squadre, fraternizzando con i supporter avversari. Sugli spalti non muore nessuno. Né fa finta di morire. Viene da domandarsi se, tutto sommato, il campionato vero non sia qui.

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Incredibile, nevvero? ;)

Pentolino
15-04-2004, 15:01
http://www.htita.it/forum/showthread.php?t=176 aperto nello stesso minuto, incredibile :D


davvero un bell'articolo!

Tanis Mezzelfo
15-04-2004, 15:29
che figata :D