Per me Di Caprio è un grandissimo attore!
Originariamente Scritto da slaineSkanio for President
per chi non l'avesse ancora visto...anche se non è un film ma una miniserie di 3 episodi (d 60 minuti) scollegati tra loro....Black Mirror molto belli tutti e 3 gli episodi, la stanno passando in questi giorni su sky
05/05/15 3 sul campo04/07/2011 L'onestà prescritta...e siccome ogni promessa è debito...l'Atletico Vecchie Spugne porta bene...decisamente bene!!!
visto taken 2... niente di che... pare una produzione bulgara...
In questo mondo devi essere matto, sennò impazzisci...
non trovo parole migliori per spiegarlo
il tutto senza svelare nulla dei 3 episodi che sono tutti da vedere (possibilmente senza sapere nulla della trama)Quand’è che la tecnologia smette di esserci utile e di migliorare le nostre vite e inizia a diventare seriamente dannosa? Black Mirror, l’ultimo progetto televisivo di Charlie Brooker (Dead Set, How TV Ruined Your Life), cerca di rispondere a questa domanda, o meglio, di metterci di fronte al “lato oscuro” della tecnologia odierna, e a quello che la tecnologia ci ha fatto o potrebbe farci diventare come singoli individui e come collettività. Tre episodi, ambientati in tre “realtà” differenti (differenti storie, differenti cast), ognuna più o meno vicina alla nostra, ognuna tremendamente inquietante, che come uno specchio, ci mettono di fronte alla nostra esistenza, portandoci a molteplici “riflessioni” – amarissime – sull’attuale modo di vivere, soprattutto in termini di rapporti interpersonali.
05/05/15 3 sul campo04/07/2011 L'onestà prescritta...e siccome ogni promessa è debito...l'Atletico Vecchie Spugne porta bene...decisamente bene!!!
visto Looper ultimamente...
accettabile (non è un granchè)
ma fatica a trovare un identità
Non vedetevi assolutamente Cogan!!!
Ci sono 2 cose di cui non posso fare a meno: il sesso e il NAPOLI!!!
visto skyfall... non male ma la storia è un po' troppo romanzata, sembra quasi che ci sia un'infiltrazione di moccia tra gli sceneggiatori...
In questo mondo devi essere matto, sennò impazzisci...
La cosa che mi piace di più degli 007 è che il film comincia già alla prima scena, non c'è preambolo o primo tempo supercazzola per spiegare la trama. Però se alcune cose sono state fatte per esigenza di copione (e ci stanno tutte), ci sono poi delle parti del filme che potevano essere state tranquillamente scritte dal quel ferramentaro di moccia. Secondo me pecca un po' troppo in azione e punta eccessivamente sul "sentimento"... credo anche che il voto altissimo che sta riscuotendo tra le recensioni del pubblico sia anche dato dal fatto che stavolta il film è un po' meno "maschilista" e la storia aiuta di più le donne ad apprezzarlo.
In questo mondo devi essere matto, sennò impazzisci...
Incantevole e veramente ben fatto!
L'uomo che non c'era
di Joel & Ethan Coen
Con Billy Bob Thornton, Frances McDormand, James Gandolfini, Michael Badalucco, Katherine Borowitz, Scarlett Johansson
"La vita mi ha servito delle mani perdenti, o magari non le ho sapute giocare, chissà..."Ed Crane (Billy Bob Thorton) non parla molto. E' un uomo vuoto; si limita ad osservare in silenzio la vita che trascorre davanti a lui indifferente. Nessuno ricorda il suo nome. E' solo un barbiere, declinazione dell'insignificante. E questa sarà la sua condanna ad un'esistenza mediocre, in una società che abortisce l'uomo qualunque quale legno storto dell'umanità che assurge a conquistarsi un ruolo. Ha una moglie (Frances Mc Dormand) troppo presa da sé e dai suoi tentativi di fare carriera nell'emporio in cui lavora e dove ha stretto una relazione con Big Dave (James Gandolfini). Ed Crane annusa la possibilità di dare nuovo corso alla sua vita quando a tagliare i capelli nel suo negozio arriva un truffaldino in cerca di un investitore che finanzi il suo rivoluzionario progetto nel lavaggio a secco. Ed decide di mettersi in affari con l'imprenditore dalla capigliatura posticcia e per procurarsi la cifra richiesta ricatta, attraverso una lettera anonima, Big Dave, paventandogli il rischio di svelare l'adulterio (con sua moglie) se non avesse pagato. Big Dave paga, contraffacendo i libri contabili dell'emporio, ma scoprirà che è stato lo stesso Ed a ricattarlo e deciderà di incontrarlo. Da lì niente sarà come prima. Soltanto peggio.I fratelli Coen si cimentano in quello che sanno fare meglio: raccontare la contropartita - mai generosa - che il fato riserva a chi cerca di fuggire dall'apatia della propria quotidianità, nell'aspirazione utopica alla vita esatta. Lungi dall'essere mero esercizio di stile e manierismo autoreferenziale, il film è inserito in un bianco e nero sapientemente luminoso, configurandosi come un omaggio coeniano alla tradizione noir. La fotografia, attraverso giochi chiaroscurali, ci immerge in atmosfere sulfuree dai rivoli retrò e i cui rimandi espressionisti parlano al passato. Non si può rimanere indifferenti di fronte ad un film che, alla bellezza formale e alla perfezione stilistica di una regia impeccabile nelle sue inquadrature, aggiunge il cuore; quello che - trasversalmente - manca ai personaggi di questa storia, e che fa di un talento arte. E il cuore è la sceneggiatura, espressione in prosa dell'ineluttabilità del Fato, che non concede possibilità di riscatto a chi cerca di dismettere i panni della mediocrità, condannando all'immobilismo la condizione subalterna, come una casta indiana governata dal Caso. I Coen ci mettono davanti, attraverso l'eleganza del bianco e nero e la leggerezza del loro dark humour, il trionfo del nichilismo, in cui i personaggi incarnano il vuoto dell'anima che ha perso un sistema di riferimento valoriale. Questi vuoti a perdere dell'esistenza si possono discernere in due tipi umani: quelli come Big Dave e la moglie di Ed, che, troppo presi da loro stessi e dalle loro ambizioni, concorrono a conquistarsi un posto nel mondo per celare le loro mancanze interiori; e quelli come Ed, che vivono nell'invisibilità e hanno rinunciato a partecipare alla corsa. Loro semplicemente non-sono, esattamente come gli altri. Ma forse più sinceramente degli altri. "Eccoli lì, tutti occupati nelle loro vite. Era come se io conoscessi un segreto più grande della verità su Big Dave, qualcosa che nessuno di loro sapeva. Come se io fossi uscito all'aperto mentre loro si dibattevano nelle buie profondità", ci dice Ed Crane nel film.Questa pellicola, dunque, ci racconta le distorsioni della società postmoderna, che si fonda concettualmente sul principio di indeterminazione (Heisenberg citato dall'avvocato nel film): "Più osservi qualcosa, meno la comprendi, perché l'atto stesso di osservarla la cambia". Alla società che vive il crollo delle certezze non interessa la verità storica, che non verrà mai appurata. L'avvocato si dimostrerà sordo di fronte alla confessione di Ed; lui non cercherà la verità, ma solo "dimostrare che neanche gli altri sanno'', perché se a guidare gli umani eventi è il relativismo, come si fanno ad affermare principi assoluti?. Esiste, però, una forma di giustizia più alta, quella del Fato, che porta comunque tutti a pagare, anche se non per quello che hanno direttamente commesso.Ed cercherà di sfogare le sue frustrazioni attraverso l'amicizia con la giovane Birdy. La lolita Birdy suona il piano, è nel fiore della giovinezza, e ha la possibilità di un futuro roseo ancora tutto davanti. Ed vorrebbe aiutarla a non commettere i suoi stessi errori; insisterà per accompagnarla da un famoso maestro di musica a promuovere il suo talento. Il maestro di musica declasserà però Birdy a buona esecutrice, ma priva di cuore, di quel qualcosa che viene da dentro e che non si può imparare, ma solo sentire. Ed è questo il fil rouge che collega i personaggi: vivendo nell'anestesia del sentire sono relegati al meccanicismo delle loro grigie esistenze; non possono cambiare lo stato delle cose, solo subirlo. I Coen non profilano un destino luminoso per questi inetti che suscitano com-passione e mai riprovazione, ma un barlume di ottimismo arriva nel finale, quando ormai tutto è andato storto. Pur nella assurdità del reale, e nella concatenazione di eventi sfavorevoli che colpiscono chi tenta goffi riscatti sociali, i Coen, in linea con la loro poetica, non si lasciano vincere dal pessimismo cosmico, ma lanciano messaggi positivi e di speranza. Così, in questo caso, il protagonista ci rassicura che in una dimensione altra potrà incontrarsi con la moglie "e dirle tutte quelle cose che qui non hanno parole".
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Ultima modifica di francamdar; 10-11-2012 alle 12:34
stasera mi tocca andare con la ragazza a vedere acciaio, compatitemi
13 dicembre uscirà "Lo Hobbit-Un viaggio inaspettato" prequel del "Signore degli anelli". qualcuno andrà a vederlo?
zeman è un allenatore mediocre
redlights qualcuno l ha visto? io devo andare a vederlo in settimana.. m'ispira parecchio!
''La nascita di _SoNiC_''