Originariamente Scritto da
Dr_Velvet
la mia vita di tutti i giorni in un quartiere popolare ma non malfamato,racconta di 2 bombe e un incendio contro attività commerciali,proprio sotto il mio balcone.Quando parlo di bombe carta,parlo di roba che fa saltare i vetri dei palazzi di una intera strada,con bulloni che si conficcano nelle auto.Quando parlo di incendi,mi riferisco ad un negozio che prende fuoco e a fiamme così alte da rendere necessario lo sgombero di un palazzo(quello in cui abito) in piena notte.
La vita di tutti i giorni registra inoltre un omicidio, 3 sparatorie almeno(di cui una in pieno giorno),contrabbando e spaccio da ipermarket,sempre a due passi da casa.
Quando tutto ciò accadeva,era il periodo a cavallo fra gli anni 80 e 90.Diciamo quindi che sin da piccolo l'idea che non proprio tutto funzionasse per il verso giusto e che dinamiche diverse da quelle legali governassero il quartiere me l'ero fatta.
Poi le cose finalmente si sono calmate.Sai perchè?Perchè il quartiere aveva un governo malavitoso finalmente solido e in equilibrio con quello delle famiglie di altre zone di Bari.E si sapeva chi governava il quartiere.Non era un nome sui giornali,ma una famiglia con indirizzo preciso,palazzo noto,cognome in bella vista sul citofono.Erano lì ed erano loro ad aver risolto i problemi,non la polizia o il comune.
La gente allora fa due piu' due e sceglie quale è il danno minore,perchè davvero se pago il pizzo ad una famiglia il mio negozio non lo rapinano nemmeno per sogno.E se lo fanno,in due giorni ci sono un paziente in piu' all'ospedale e almeno parte dei miei soldi di nuovo nelle mie tasche.Succede ancora,anche se meno spesso,che per un furto d'auto la gente non si rivolga agli organi competenti,ma agli organi piu' competenti,cioè quelli che con un paio di telefonate possono dirti se avrai la auto indietro,quando l'avrai e se potrai riaverla indietro gratis oppure con qualche spesa.
Nel rapporto fra amministrazione locale e amministrazione malavitosa,stravince la seconda.
Pago le tasse e non ho garanzie di sicurezza.
Pago il pizzo o faccio qualsiasi altra forma di "piacere" ad un clan o vivo non calpestando i piedi a nessuno... e la mia vita scorre piu' tranquilla.
Per carità,le cose sono migliorate ora;da anni a Bari si esce nel centro storico(anche se non tutto fila sempre liscio), che quando ero bambino non avevo potuto vedere, perchè era ritenuto pericoloso e quindi inaccessible.
Ma decenni di quello che ti ho descritto costituiscono radici solidissime.E il collegamento alla cattiva gestione politica viene facilissimo,con relativa consapevolezza da parte del cittadino del reale valore degli uomini posti ad ogni livello di governo.Per di piu' credo che situazioni simili,anche se meno esplicite,siano diffuse in tante zone d'Italia,dove la mafia c'è ma è diversa o dove non esiste,ma esiste pur sempre il crimine.
La differenza sta nel fatto che il Sud parte da un gap già di per sè difficile da colmare,che diventa ancora quasi impossibile da colmare, per assenza di un governo centrale adeguato pianificare soluzioni ai problemi e per una società italiana sempre piu' in picchiata dal punto di vista etico.
Non parlo di fondi a pioggia o assistenzialismo buono solo a far mangiare i criminali.Parlo di un progetto che parta dalle basi dei problemi e che sia in grado di programmare al di là dei pochi anni utili ad avere consensi elettorali.
Al sud possono esistere piccole realtà felici,ma per rivoltare la situazione come un calzino,ci vuole altro.
Ci vuole cultura,con massicci investimenti per una formazione completa del cittadino,che non è garantita(come si crede) da un'alta media dei soggetti diplomati o laureati.Il rimboccarsi le maniche per migliorare il sud non può esistere se ad ogni livello non si ha il minimo senso del dovere.Se l'apprezzabile sviluppo di un settore come quello delle fonti di energia rinnovabile diviene banchetto per la mafia,se l'organizzazione di tipo mafioso caratterizza persino le università (vedi la "mia" medicina,dove famosi professori impiantavano protesi senza motivo agli anziani,dove decine di ragazzi pagavano decine di migliaia di euro per superare il concorso di ammissione alla facoltà),se per lavorare in un cantiere con sicurezza sul lavoro inesistente e quasi inesistente paga devi regalare il voto ad un politichetto locale,se per avere dal comune un permesso per sosta in parcheggio per disabili auto devi attendere pazientemente per poi scoprire che è reso inutile da altri 12000 pass falsi(vedi palermo)...beh...vuol dire che parlare di soluzioni per il problema mafia o cattiva amministrazione,ecc è riduttivo,se viene fatto affrontando separatamente ogni argomento.
La cultura non è una bella parola utilizzata da qualche idealista;la cultura è una cosa concreta,migliora la società in ogni settore.Per questo la cultura non interessa ai politici e su di essa investono poco.E per questo al potere si ritrovano certi politici.
Non se ne esce ,dunque.Almeno fin quando il sistema(che a tratti scricchiola parecchio) non crollerà,costringendo tutti a remare nella stessa direzione,che è ben diversa da quella attuale.
ps:minchia che polpettone.